Recensioni per
Il destino dei Dioscuri
di kk549210

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/09/15, ore 18:08

Il primo flashback ci riporta indietro negli anni, nei decenni, agli sgoccioli dei mitici '70.
Anche qui, sebbene il tutto sia ambientato in un periodo in cui io non ero neanche nei programmi dei miei genitori, sento una forte famigliarità.
Il liceo, l'attesa dei quadri, il solco tra il ginnasio e il triennio, nonché l'ansia costante che permeava tutto...
Il fiero pasto dantesco ben si addice al carattere "feroce" della vecchia guardia del corpo insegnante (che tuttavia formava egregiamente gli studenti). Anche qui è forte la carica nostalgica che mi assale nel leggere queste righe, pur se parla di tempi in cui non c'ero; eppure i dialoghi genuini che si fanno negli ultimi giorni di scuola hanno qualcosa di particolare, qualcosa di mitologico, qualcosa di eternamente giovane ed indelebile poiché segno tangibile di un passaggio, di un'iniziazione quasi.
In questa tela preparata con cura -ormai ti associo ad una buona Moira, ad Atena stessa, per la capacità di creare situazioni vivide e storie intense con pochi tratti e ben limati- introduci i due gemelli fatali, entrambi presentati dagli occhi ammirati delle ragazze. Sono complementari nelle loro attitudini, in primis quelle scolastiche: Faustino o Fausto (Polluce l'immortale? È forse per questo che si chiama Faustus ;) ?) è versato per le nostre due amate lingue antiche (a proposito, conoscevo un personaggio che era simile: un genio portatissimo per le lingue antiche!), è efebico, suscita sentimenti materni nelle fanciulle ed ha due grandi occhi chiari mentre Attilio si erge nella sua figura virile, atletica, ed è portatissimo per le materie scientifiche. Ecco dunque il nostro Castore, colui che, sebbene sembri il più forte, è destinato a calare nel mondo delle ombre. Uno è il Sole, l'altro è la Luna. Anche tra Romolo e Remo, il secondo era più forte ma poi è divenuto il primo dei Lemuri e signore dell'oltretomba.
Ho gustato fino in fondo e con un sorriso la citazione "sbagliata" di una delle ragazze: anche Oreste e Pilade sono molto legati,come fratelli, e in un qualche modo sono legati ai Dioscuri, poiché la madre del primo altri non è che Clitemnestra, gemella mortale di Elena e sorella dei due Castores...
Bello anche il riferimento ai cavalli, indissolubili figure dioscuree, e alla metafora del motorino, in cui i due ragazzi si librano al vento.
Bello bello bello!
(Recensione modificata il 02/09/2015 - 06:09 pm)
(Recensione modificata il 02/09/2015 - 06:12 pm)

Recensore Master
24/08/15, ore 16:57

Carissima KK...ci hai riportati indietro di qualche annetto, dove vediamo la fine della scuola con i tanto attesi 'quadri', la tanto nota dolente dei poveri ragazzi che purtroppo si ritrovano ad avere debiti su debiti e che purtroppo se la dovranno vedere a settembre con i prof stronzi e acidi...eco che ci presenti Faustino, o meglio Fausto, da te denominato come il giovane polluce, mentre suo fratello più grande Attilio è il suo opposto caratterialmente e fisicamente parlando...un bel capitolo che fornisce altri tasselli al puzzle che hai ben costruito...mi è piaciuta molto la cirtazione dantesca che ci riporta al terzo canto dell'inferno...ottimo come sempre
Magari scrivessi come te ma unicuique suum
Un bacio