Ciao! Sono sparita per un bel po' e mi dispiace, ma ora ho deciso di rimediare.
È davvero una gioia vedere Beatrice così spensierata, che può godersi la gentilezza delle persone che stanno attorno. Gentilezze che di norma si danno per scontato, ma per lei che per anni ha vissuto quasi al pari di una schiava, sempre trattata male, sono insolite e inaspettate.
Un po' mi dispiace per Vittoria, che non si è mai accorta della gelosia che covava Beatrice, accecata dalla convinzione che fosse innamorata di Marcello, quando lei era persa di Gerardo e piena di buone intenzioni per essere sua amica, ma mi auguro che ora che la verità è venuta fuori per caso possano diventarlo sul serio. E, come sai, Vittoria con il suo carattere solare rimarrà sempre uno dei miei personaggi preferiti!
Gerardo e Marcello con gli affari sono sempre molto bravi, o meglio, sei brava tu a scrivere le loro conversazioni d'affari con così tanta naturalezza. Spero sinceramente che il padre di Marcello non abbia sul serio nulla di grave, perché mi sto immaginando le ipotesi più tragiche, e sarebbe un peccato perdere un personaggio d'appoggio e buono come lui.
La scena con la vecchietta mi è piaciuta perché è un piccolo accenno di quotidianità: può capitare a chiunque di incontrare un'anziana signora simpatica e chiacchierare un po', offrendosi di aiutarla. E penso che Marcello sia proprio quel tipo di ragazzo, educato e abbastanza sveglio in certe occasioni.
Tornando a parlare di Vittoria, nei capitoli precedenti non mi sembra che si fosse accennato al suo lavoro, ma di sicuro sono io che ricordo male. Mi sembra adatto a lei, che di sicuro sa come far forza alla gente con le parole ed essere di conforto, anche se come hai specificato ancora non fa ufficialmente parte dell'equipe dell'ospedale. Il dialogo finale tra lei e Marcello è molto carino, mette in luce tutta la spigliatezza e furbizia della ragazza – e poi è risaputo che più sei amico di una persona e più non ti fai scrupoli a rubarle il cibo, ahahah.
In teoria viavai si scriverebbe attaccato, ne approfitto per dirtelo – non è un errore grave o altro, solo una piccola considerazione che magari può esserti utile.
Anche se Maria Luisa all'inizio non mi stava troppo simpatica, non posso fare a meno di provare un po' di pena anch'io per lei, per via della situazione in cui si è cacciata. Il comportamento di Colonna è veramente egoista e viscido... La loro storia mi incuriosisce, perciò mi auguro che si senta ancora parlare di loro nei prossimi capitoli, giusto per sapere come va avanti la gravidanza e se il caso vorrà accontentare il barbaro capriccio di Colonna, oppure se dovrà nascere una femmina che il ragazzo guarderà con astio.
Ottima scelta per il ciondolo, dalla descrizione che ne hai dipinto mi è sembrato davvero incantevole, non troppo appariscente ma decisamente meraviglioso.
– si stavano rivelando una prezioso supporto. – piccolo errore di battitura, qui.
Ho la sensazione che il compleanno di Claudia finirà male e la Matrona riuscirà a far soffrire Beatrice, ma spero anche se Marcello non le permetta di fare troppi danni. Insomma, dal prossimo capitolo mi aspetto un po' di movimento, e dato che se la polizia vuole convocare di nuovo Beatrice sicuramente ci saranno delle novità riguardo ai suoi vili aggressori o sulla sua famiglia – che, visto il trattamento che le hanno sempre riservato, non merita affatto di chiamarsi famiglia.
Come al solito si vede la cura che ci metti nel realizzare ogni capitolo, per ricercare sempre i termini più adatti e tutti i dettagli che contribuiscono a rendere la storia più vera, facendo immergere completamente noi lettori nell'atmosfera che regnava in quegli anni – e grazie a questa storia, mi sto accorgendo che non sono poi così diversi e lontani dai nostri, salvo per l'eccessiva tecnologia che esiste ora e a cui sinceramente io non riuscirei a rinunciare. Anche se ammetto che è affascinante, ogni tanto, fare un tuffo nel passato.
Un ottimo lavoro come sempre, e per il prossimo capitolo ti prometto che non mi farò attendere così tanto – ho avuto bisogno di uno stacco, diciamo.
Alla prossima, cara!
-H.H.-♥ |