Recensioni per
Il destino dei Dioscuri
di kk549210

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/09/15, ore 22:46

A Lugo, posto che nei tempi che furono fu fondato in nome dell'enigmatico Dio gallico Lugh/Lugos, Castore ha la sua consacrazione: il mondo degli antenati lo esige in questo frangente come continuatore delle attitudini di famiglia. In questo senso hai declinato le attitudini infere di Castore/Attilio: egli è in continuità con i suoi Mani, ne è il prolungamento contemporaneo.
Agli occhi del giornalista non è sfuggito anche l'epigono che più consegna il nostro Castore ad antenati ancora più arcaici, in linea con il filo infero che lo caratterizza: la filìa per i commilitoni, l'omoerotismo che troppo spesso, oggi più che mai, è banalizzato ed è messo in ridicolo paradossalmente proprio da chi si professa "aperto di mente". L'ansia di appiccicare etichette commerciali sulle sfumature dell'anima e dell'animus umani, per dirla con Jung, mi fa venire l'orticaria. Odiavo questo atteggiamento, che appartiene ai giornalisti, già quando era volto a creare mille sottogeneri dai nomi assurdi nelle scene musicali underground, figuriamoci in quest'ambito! (E aggiungo che da quando si scervellano per creare sottogeneri iper-specifici e mal imbastiti, al limite del credibile, la creatività delle bands risulta molto più imbrigliata. Chiudo qui la mia metafora)
Attilio segue la sua infera natura ereditaria e coltiva questa filìa; una filìa che nel virsi sviluppa dall'ammirazione sconfinata verso chi è altrettanto vir, come Narciso si innamora della propria immagine riflessa. Una donna, con la sua essenza sottile e complementare, non può colmare questo in certi uomini. Un animus che non cerca un'anima, ma la sua immagine, direbbe sempre Jung.
Tutto ciò è estremamente interessante.
Narciso, Jung, specchi interiori...anche qui riecheggia Ovidio con le Metamorfosi e il tema dei gemelli: Castore innamorato del proprio doppio che si proietta nei suoi commilitoni!
La tela mi imbriglia, mia cara Penelope, mi intreccia nelle sue maglie di giorno e mi scioglie con esse la notte. Anche questo è terribilmente doppio, tremendamente gemellare. Bellissimo!

P.S
Anche Lugos, guarda caso, è un dio dalle valenze doppie: è legato sia alla stirpe divina che ai giganti (i Fomori) è uno dei suoi occhi appartiene proprio ad uno di questi ultimi!
(Recensione modificata il 03/09/2015 - 10:48 pm)
(Recensione modificata il 03/09/2015 - 10:51 pm)

Recensore Master
28/08/15, ore 00:18

Ciao carissima KK...ecco che ci porti negli anni duemila con la celebrazione del museo Baracca...ergo se non erro il personaggio famoso dovrebbe essere lui...scusa a non ero arrivata ad 'infovinarlo'...vediamo che Attilio canta le lodi del fratello come giusto rettore universitario e che il fascino di 'Castore' ammaliala giovane fotografa...ma creso che la matassa verrà sdrotolata nel prossimo capitolo...beh più che chapeau non so come definire la tua eleganza e la tua bravura...complimenti davvero
un bacio