A Lugo, posto che nei tempi che furono fu fondato in nome dell'enigmatico Dio gallico Lugh/Lugos, Castore ha la sua consacrazione: il mondo degli antenati lo esige in questo frangente come continuatore delle attitudini di famiglia. In questo senso hai declinato le attitudini infere di Castore/Attilio: egli è in continuità con i suoi Mani, ne è il prolungamento contemporaneo.
Agli occhi del giornalista non è sfuggito anche l'epigono che più consegna il nostro Castore ad antenati ancora più arcaici, in linea con il filo infero che lo caratterizza: la filìa per i commilitoni, l'omoerotismo che troppo spesso, oggi più che mai, è banalizzato ed è messo in ridicolo paradossalmente proprio da chi si professa "aperto di mente". L'ansia di appiccicare etichette commerciali sulle sfumature dell'anima e dell'animus umani, per dirla con Jung, mi fa venire l'orticaria. Odiavo questo atteggiamento, che appartiene ai giornalisti, già quando era volto a creare mille sottogeneri dai nomi assurdi nelle scene musicali underground, figuriamoci in quest'ambito! (E aggiungo che da quando si scervellano per creare sottogeneri iper-specifici e mal imbastiti, al limite del credibile, la creatività delle bands risulta molto più imbrigliata. Chiudo qui la mia metafora)
Attilio segue la sua infera natura ereditaria e coltiva questa filìa; una filìa che nel virsi sviluppa dall'ammirazione sconfinata verso chi è altrettanto vir, come Narciso si innamora della propria immagine riflessa. Una donna, con la sua essenza sottile e complementare, non può colmare questo in certi uomini. Un animus che non cerca un'anima, ma la sua immagine, direbbe sempre Jung.
Tutto ciò è estremamente interessante.
Narciso, Jung, specchi interiori...anche qui riecheggia Ovidio con le Metamorfosi e il tema dei gemelli: Castore innamorato del proprio doppio che si proietta nei suoi commilitoni!
La tela mi imbriglia, mia cara Penelope, mi intreccia nelle sue maglie di giorno e mi scioglie con esse la notte. Anche questo è terribilmente doppio, tremendamente gemellare. Bellissimo!
P.S
Anche Lugos, guarda caso, è un dio dalle valenze doppie: è legato sia alla stirpe divina che ai giganti (i Fomori) è uno dei suoi occhi appartiene proprio ad uno di questi ultimi! (Recensione modificata il 03/09/2015 - 10:48 pm) (Recensione modificata il 03/09/2015 - 10:51 pm) |