Recensioni per
Lo specchio dell'anima
di moonlight97
Decima classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere!" di Chloe R Pendragon e AmahyP |
Decima classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere" di AmahyP e Chloe R Pendragon - Valutazione di Chloe R Pendragon
A parte queste sciocchezze, hai mostrato una spiccata conoscenza grammaticale, perciò non posso dire altro se non bravissimo! Stile e lessico: 14,15/15 Hai uno stile davvero accattivante, perfettamente adatto al genere Fantasy. I periodi sono in totale armonia tra di loro, dotati di una lunghezza tale da enfatizzare le emozioni che essi veicolano. Anche l’uso della punteggiatura è molto accurato, pur essendoci alcune scelte che non ho condiviso appieno e che, mio malgrado, hanno inciso sul punteggio. Per essere più precisi:
A parte queste sciocchezze, che vanno prese come mere opinioni personali, l’utilizzo della punteggiatura è stato semplicemente encomiabile, perciò non posso non congratularmi. Parlando del lessico, mi ha colpito molto il registro linguistico che hai utilizzando, sfruttando i “canoni” fantasy senza risultare artificioso o pomposo. Ho apprezzato la puntualità del testo, sembrava che ogni parola avesse un suo ruolo all’interno del testo; l’unica eccezione è stato l’inserimento dell’espressione “pole position”, che mi è parsa anacronistica e fuori contesto, alla quale avrei sostituito il termine “carica”, più funzionale nel discorso. Oltre a ciò, devo dire che nel punteggio hanno inciso le frequenti ripetizioni nel testo (vento...vento, persone...persona, amico...amico, sapere...sapere, successo...successe, allora...allora, entrare...entrare, schiera...schiere, sorriso...sorriso, ella...ella), che hanno inficiato l’ammirevole ricchezza del lessico e rallentato il ritmo di lettura. Se trascuriamo questi aspetti, complessivamente il lavoro è ottimo, perciò complimenti! Utilizzo del pacchetto: 7,5/10 Attribuire un punteggio alla tua storia è stato davvero difficile, dato che hai usato gli elementi a tua disposizione in modo particolare. Per iniziare, il genere della categoria “Tristia” è stato parzialmente rispettato, anche se penso sia stato “casuale”: si percepisce un crescendo di pathos nel corso del racconto, il quale culmina nel finale drammatico e pieno di angosce, perciò in linea di massima ci siamo. Per quanto riguarda i generi all’interno del pacchetto, credo che la tua storia si commenti da sola: elementi sovrannaturali si mescolavano a tinte dark costantemente, rendendo l’ambientazione cupa e misteriosa come poche. Attraverso la Maschera, hai saputo inserire elementi magici e oscuri davvero peculiari, capaci di colpire l’attenzione del lettore e di stregarlo tramite le loro magie e le loro macchinazioni; insomma, hai fatto dell’occulto e della stregoneria il punto di forza della tua storia, dando vigore ai generi previsti, perciò direi che hai fatto centro. Passando alla trama vera e propria, anche qui posso dirmi davvero soddisfatta, pur essendo rimasta decisamente stupita. Mi aspettavo un racconto in cui il protagonista venisse sedotto dalla sua ombra in senso letterale, invece tu hai usato l’accezione figurata e ha funzionato alla grande: Adalhard si lascia lentamente corrompere dal suo lato oscuro, roso dal desiderio di vendetta e dall’amore per Polyxenia, tanto da capovolgere radicalmente la situazione e distruggere quello che ha costruito con le sue stesse mani. Se all’inizio è affascinato dalle potenzialità del suo alter ego, non appena questi comincia ad agire autonomamente, il nostro eroe si ribella e cerca di sistemare il danno, accecato dalla posizione di prestigio che ha ottenuto; ribadisco, hai fatto un lavoro impeccabile. Purtroppo però c’è un piccolo neo, qualcosa che mi ha spinto a non darti il punteggio pieno: la citazione. Non so dire se è stato un effetto voluto o se è frutto del caso, ma mi è parso di leggerla tra le righe, attraverso l’evoluzione della storia o durante l’ascesa di Adalhard. Il problema sta proprio in questo: è una sensazione “lontana”, come se fosse appena percepibile. Non lascia un’impronta ben definita, un segno tangibile del suo utilizzo, perciò non si può dire con certezza che sia stata impiegata come ispirazione. Con questo non voglio dire che avresti dovuto inserirla all’interno del testo, perché non è sempre necessario: sarebbe bastato anche solo un lieve accenno che riuscisse a evocare quel “dolce naufragar”, qualcosa che potesse conferire concretezza alla sensazione suscitata. Questo è il motivo per cui, seppur a malincuore, ho dovuto penalizzarti, tuttavia il punteggio resta altissimo, perciò non mi resta altro da aggiungere se non ottimo lavoro! Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 Qui ti sei decisamente riscattato, credo sia evidente: hai creato dei personaggi accattivanti e dinamici come pochi, coerenti con la loro personalità dall’inizio alla fine. Cominciamo dal singolare protagonista, un uomo divorato dalla vendetta e dall’odio, condannato fin dal principio dal suo risentimento; per quanto possa amare o volere bene a qualcuno, l’unica cosa che ha realmente attecchito dentro la sua anima è stato il desiderio di riscatto, tanto da sopraffarlo. Proprio per questi motivi, per quanto possa sembrare contradditorio, ho apprezzato tantissimo il personaggio di Adalhard: è umano in ogni sua azione, in ogni suo pensiero e in ogni sua reazione. Non ci troviamo di fronte al classico eroe che incarna ogni virtù e il cui unico difetto è l’iniziale debolezza che dà il via alle sue peripezie, qui abbiamo una persona comune, piena di contraddizioni e di turpi intenti, disposta a “vendere l’anima al diavolo” pur di perseguire i suoi scopi: è una persona disperata e spezzata dalla vita, per cui non può fare altro che inseguire il passato e la vendetta, indorando la pillola con la parola “giustizia”. Altro personaggio davvero interessante è l’Ombra, un’entità all’apparenza sfuggente e priva di personalità, ma che in realtà è molto più risoluta di Adalhard: se il protagonista mira alla vendetta con una macchinazione confusa e totalmente dipendente dal suo doppio, l’Ombra agisce in nome della Maschera, dando prova di una lealtà impressionante e di una fermezza di spirito ben più accentuata di quella di Adalhard. Non ha una morale, proprio come il protagonista, ma a differenza di questo non si pone problemi ad ammetterlo: si sporca le mani per raggiungere i suoi scopi, senza chiedersi se è giusto o sbagliato, semplicemente è utile. Per quanto riguarda gli altri personaggi, questi hanno un’importanza marginale ai fini della storia principale, eppure tra questi si trovano i miei “preferiti”, precisamente Maxima, Octavius e Tristan. Difatti, sebbene il ruolo di Polyxenia fosse più rilevante, al pari di quello di Alexander, le loro personalità sono relativamente impalpabili: la regina appare sottomessa al suo destino, come se non riuscisse a prendere alcun tipo di decisione, mentre Alexander non è in grado di sfruttare le sue virtù, trasformandosi in uno strumento nelle mani della Maschera e di Adalhard. I tre personaggi che ho menzionato rappresentano l’esatto opposto: pur avendo un ruolo limitato lasciano il segno, e il merito è tutto dell’ottima caratterizzazione. Così Maxima dimostra di essere un’impeccabile stratega, dotata di pazienza e lungimiranza, oltre ad avere straordinari poteri: tesse la sua tela in silenzio, pronta a colpire all’improvviso e in modo netto, ottenendo ciò che vuole con l’arte della manipolazione. Octavius, pur essendo un semplice adepto, si dimostra molto più consapevole di Adalhard e dà prova di una grandissima forza e di un’ammirevole lealtà. Infine, Tristan incarna lo spirito dell’amicizia, tanto da supportare il suo amico ed elogiare le sue virtù fino all’ultimo respiro; mostra tanto coraggio quanta bontà, rendendosi sempre disponibile ad aiutare Adalhard, persino quando era stato esiliato. Insomma, con personaggi tanto coerenti e intriganti, non potevo non darti il massimo: chapeau! Originalità: 9,5/10 Ho trovato questa storia molto originale, non posso negarlo: tutti gli intrecci che hai creato, la peculiare ascesa di Adalhard e il plot twist finale hanno dato una ventata di novità alla storia. Nonostante questo, ci sono alcuni cliché all’interno del testo che hanno lievemente intaccato questo punteggio, come ad esempio l’idea della vendetta del protagonista, il triangolo amoroso o la battaglia finale; si tratta di elementi molto utilizzati nel genere soprannaturale/fantasy, perciò vanno gestiti in modo particolare per poterli “innovare”. A parte questi dettagli, che come puoi notare hanno influito in minima parte sul punteggio finale, posso solo farti i complimenti! Gradimento personale: 9/10 Mentirei se dicessi di non aver apprezzato questa storia. Hai sfruttato gli elementi a tua disposizione per costruire un racconto molto dark e intrigante, pieno di risvolti imprevisti e colpi di scena. Mi ha colpito tantissimo la caratterizzazione dei personaggi e la dualità Adalhard/Ombra, strutturate in modo talmente peculiare da tenermi incollata allo schermo dall’inizio alla fine. Forse l’inizio è piuttosto lento, però è funzionale ai fini della storia, in quanto permette al lettore di arrivare al cuore della vicenda lentamente, così da coinvolgerlo nelle dinamiche della trama. Se a ciò aggiungiamo le tinte dark e lo stile accattivante, direi che è praticamente perfetta: ottimo lavoro! Totale: 62,5/70 |
I nomi sono impossibili da leggere e per questo ti taglierei le mani, ma per il resto mi piace molto, la storia è interessante e il protagonista (il mio caro Ahldaharad) abbastanza sfigato da essermi simpatico. |