Buongiorno mia cara.
Scusa se ci ho messo tanto tempo a passare, ma volevo avere la giusta concentrazione per recensire.
Allora, non nego che mi dispiace di essere giunta alla fine di questa meravigliosa long: ho già detto e ripetuto quanto mi sia stata di compagnia e mi abbia fatto ridere, sognare e anche arrabbiare: non so le volte che avrei voluto prendere a sberle Afrodite, rimproverare Demetra per la sua possessività nei confronti di Persefone, coccolare Ade e anche i due Gemelli (io dopo la storia di Flora mi sono presa una cotta enorma per Hypnos... sono di parte, insomma!)... ormai questa storia aveva preso vita, per me, e sicuramente non finirà con questo ultimo capitolo.
Ora, passiamo a commentare questo capitolo.
La scena dell'abbraccio tra madre e figlia l'ho trovata molto potente, alla luce di tutto quello che è accaduto e che hanno sofferto si sente molto il trasporto e il sollievo di essersi ritrovate :) Scena molto bella e dolce <3
Il concilio degli Olimpici: lo scontro tra Demetra e gli altri è stato descritto con molta capacità, anche perché io me lo sono sempre immaginato così... babam.
Sono contenta che alla fine sia Persefone a decidere: lei ha bisogno sia dell'Averno e di Ade, che del mondo della Natura e di sua madre; senza uno dei due non è lei, non può essere la Dea della vita che ritorna: la Primavera, la Terra e la Natura che rinascono e rivivono.
Ho trovato però ancora più bella la parte di Demetra, che alla fine comprende quanto la figlia voglia quella vita, sia felice, e allora rinuncia alle sue pretese e al suo dolore e la lascia prendere la sua strada in autonomia: è una grande bella maturazione, davvero.
Ade <3 Ade e la sua dolcezza fluffosa mi colpiscono e affondano sempre di più. Per quanto io sia sempre stata un'ammiratrice del mito, il tuo Signore dell'Averno è quanto di più si avvicini alla mia immaginazione: autorevole, posato, ma innamoratissimo e pronto a tutto per la sua Persefone. Sono senza parole, questo è uno dei personaggi che meglio hai tratteggiato *.*
Ora, Afrodite: humm, qua ha guadagnato punti. Pochi, ma ne ha guadagnati. E comunque sia, un paio di ceffoni glieli mollerei (anche più di uno).
La scena del museo: splendida. Ecco, questa è un'altra cosa che non mi aspettavo, questo fondere il Tempo e chiuderlo in un unico punto, dove il Passato segue il Futuro e viceversa, fino a perdere il senso dello Spazio e del Tempo. Ottimo, perché per un Dio il Mondo gira e si mostra diversamente da un Umano, ed è giusto che venga mostrato ciò: quindi brava, bravissima!
Le Moire: Eccole, le mie Dee del Destino, quelle che senza fretta dispiegano il filo della Vita e ci guardano viverla.
Bello anche il riferimento al fatto che tutto ciò che Ade, Persefone e Demetra hanno fatto è nato dalla consapevolezza di quello che hanno vissuto e provato, e abbiano trovato la loro strada alla luce di ogni insegnamento e sensazione. Bellissimo.
Avrei tantissime altre cose da dire, mia cara, ma alcune te le ho già dette tante e tante volte che ormai avrai la testa piena dei miei complimenti!
Posso solo dire che sei stata bravissima, dall'inizio alla fine, a calibrare, regolare e muovere tutti i fili della storia. I personaggi erano sempre credibili, così verosimili da vederli muovere e parlare e vivere davanti a me, e le loro vicende sempre sentite.
Fino alla fine hai mantenuto la suspence, giocando con il mito e svecchiandolo sapientemente, rendendolo originale e talvolta molto moderno e attuale.
Spero che questa storia abbia il seguito e il merito che le spetta, perché per tutto quello che dice e dona è degna di essere letta e seguita.
Un bacio, mia cara :*
A presto, con altre splendide parole :)
La tua Manto <3 |