Cara LittleGirl,
finalmente sono riuscita a trovare il tempo che la tua bella storia meritava. Mi sembra più che giusto lasciarti un commento... e visto che nelle note del penultimo capitolo chiedi che i lettori ti lascino una recensione bella lunga, eccola qui! Ho deciso di condensare tutte le mie osservazioni in un unico scritto, invece di frammentarle di qua e di là.
Dunque, dunque...
Prima di tutto, sai già che il tema del “Legolas cattivello” aveva già catturato il mio interesse a partire dalle one-shot che hai pubblicato sul sito. So che te l’ho già detto, ma mi sembra opportuno ribadire, in questa sede, che l’idea è geniale di per sè, meglio ancora quando sviluppata in una bella storia! Mi piace tantissimo il lato perfido del Principe di Bosco Atro, lo trovo delizioso. Oltretutto, il fatto che tu abbia scelto di mantenere l’aspetto datogli nei film, in cui vediamo un Legolas biondo e angelico, contrasta molto bene con il suo nuovo carattere oscuro e malvagio.
Riguardo l’atmosfera della storia, volevo dirti che ho apprezzato molto il modo in cui il racconto cambia di registro. Cercherò di spiegarmi. Nei primi capitoli, il racconto segue quasi fedelmente la trama originale (del film), e i cambiamenti inventati da te sono minimi, puntuali, appena accennati. Ma proseguendo, a poco a poco, la tua versione comincia a distanziarsi sempre di più, e acquisisce vita propria fino a trasformarsi in una storia che, nonostante ricalchi i tempi e i fatti della storia originale, è anche completamente diversa. Ecco, mi è piaciuto molto questo cambiamento, molto sottile all’inizio e poi via via più profondo, più drastico. E quando ce ne si accorge (tanto i personaggi, quanto noi lettori), non c’è più nulla da fare... ormai ci siamo tutti dentro fino al collo!
Poi c’è da dire che, anche nelle parti in cui hai lasciato correre la fantasia, sei riuscita a mantenerti fedele al tono che si confà al Signore degli Anelli. Quando si leggono i capitoli uno di seguito all’altro, si potrebbe benissimo pensare che la storia possa essere andata esattamente così.
Un altro aspetto positivo riguarda nuovamente la questione film/libro. Quando ho cominciato a leggere questa long, mi sono chiesta: ma perchè Girl ha scelto come sfondo il canone movieverse e non quello del libro? Poi, man mano che leggevo, ho cominciato a capire che questa scelta ti avrebbe permesso di sviluppare in maniera convincente certi passi del racconto. Per esempio, hai avuto modo di enfatizzare la spietata risolutezza di Legolas facendogli compiere azioni efferate, che seguendo la trama del libro non sarebbero state possibili: mi riferisco all’uccisione di Haldir (tragicissima!), la cui presenza a Helm è assente nella versione originale, e al tentato omicidio di Aragorn durante l’imboscata fra Edoras e il Fosso di Helm, che nel libro non si verifica. E strettamente legata a quest’ultimo fatto... squilli di tromba... l’entrata in scena di Glorfindel!
E qui apro un paragrafo a parte perchè, non so se si è capito (?), ma Glorfindel è senz’altro il mio personaggio preferito di tutta la saga. Mi à accaduto spesso, soprattutto in passato, di chiedermi come mai Tolkien, nel Signore degli Anelli, lo avesse relegato ad una piccola parte di coadiuvante. È vero, la risposta ce la da lui stesso per bocca di Gandalf, ma mi sarebbe piaciuto tantissimo vederlo parte della Compagnia. E quindi... grazie! Grazie, LittleGirl, per aver avverato i miei desideri, anche se questo, purtroppo, ha significato fargli prendere il posto del buon Legolas (che buono, qui, non è). Quando ho letto le one-shot, non avevo capito che la parte di Glorfindel nella long sarebbe stata così importante... e quando nel capitolo VIII me lo vedo apparire in sella ad Asfaloth col cappuccio rovesciato, i capelli al vento, i campanellini e tutti i crismi, ho fatto un bel balzo sul divano. E mi è anche piaciuto il taglio che hai dato al suo carattere, che è saggio, dolce, affettuoso e un po’esitante, nonostante io l’abbia sempre immaginato diverso, e cioè meno poetico e più agguerrito, impavido e risoluto, ma sempre gioioso e sorridente. Ho apprezzato, insomma, anche l’idea che te ne sei fatta tu; in fin dei conti per me è sempre un piacere leggere di lui.
Avrei tante altre cose da dire, ma non voglio esagerare! Mi sa che le 15 righe le ho già passate da un pezzo, per cui concludo qui, con tanti complimenti per la bella idea e per il modo in cui hai saputo portarla avanti. Ah, e concordo con quanto scritto in un’altra recensione che ho letto qui: il finale “tragico” è quello che più mi è piaciuto, perchè mi è parsa la degna conclusione, in linea con il genere noir della storia. Per questo, inserisco il mio commento come recensione al capitolo “Ending”, e non all’ultimo.
Spero di leggere presto qualche altra storia scritta da te, connessa o no con Dark Spell.
Buone vacanze!
Un caro saluto,
Ale |