In realtà sai già come volevo iniziare, ora, qui, ma mi sono bruciata la sorpresa quando mi hai detto che "non potresti mai essere in fondo alla fila, tu", perché in fondo va sempre così, ogni volta sei tu a stupire me, ogni volta mi fai aprire un po' più occhi, ogni volta diventano un po' più grandi, quasi quanto piattini da tè, magari di quello alla menta che piace tanto a te.
Perché sì.
Tu mi prendi per ogni cosa che fai. Nel senso letterale, nel senso che mi prendi. Poi mi porti via, anche se il via non lo so, fondamentalmente quando sei tu a prendermi importa molto poco, io che sono una maniaca del controllo so arrendermi di fronte a tutto il bene. So arrendermi anche io, soprattutto quando ne vale la pena.
Perché sì.
Ho cambiato idea, penso che nemmeno scrivendo riuscirò a dirti cosa penso, ma alla fine sai che? Ci provo, anche se il provare quasi neanche esiste, c'è il fare e il non fare e allora sai che? Lo faccio.
Louis mi piace da sempre, ma no, sai che non è il mio preferito perché come provare a toccartelo? Non oserei. Però mi piace, mi piace come il gruppo di ragazzi che ho imparato a voler conoscere davvero, in tutti questi anni. Lui era sempre un po' così, come lo descrivi tu, come ti dicevo ieri, provando a spiegarti qualcosa che alla fine era sempre un po' più grande di me e provava a inseguirmi: gli occhi blu quasi incadescente, elettrico quasi come una luce intermittente che sfrigola, e le labbra, un po' sottili, col sorriso rimasto uguale da sempre, le vediamo come le dici tu, dove ci guidi tu, come se ci mettessi una bella foto davanti, una ogni volta nuova, ma sempre la stessa, così che impariamo a riconoscerlo in tutti i suoi tratti, quasi con esclamazioni soffocate, ma te lo immagini? Ma che prezzo può avere, il tuo, di Louis? A me piace sempre, e ogni volta di più.
A me piace il tuo Louis un po' scapestrato, con le sensazioni un po' malcelate, che quasi non ce la fa, a tenerle tutte insieme in quelle sue braccia abbronzate e un po' da ragazzino, si vede ancora troppo il suo interesse, il suo dispiacere; si vedono le sue mancanze, una per una, ma io il tuo Louis lo vedo così bene, e io sono sicura che quegli occhi non smettono nemmeno un attimo di luccicare, perché le crepe non sono fatte a posta per fare entrare la luce a poco a poco, in piccoli fiotti inoffensivi? E la dura e dolce Amélie, io ne sono certa, ne è attratta come non mai, è palpabile, tutto di lei lo è.
In lei è tutto più celato, decisamente meno goffo, tutto più veloce, agile, tutto meno percepibile, è come unire puntini lontanissimi tra di loro, aspettando un risultato che Dio solo sa se è quello che ci si aspetta davvero. Sorpresa, ogni volta è un eufemismo, con lei; o no?
L'ho capito da quando mi avevi detto che aveva gli occhi allungati, un po' da gatta, che volevi metterlo in risalto, ti stava a cuore, e io so che tu non fai niente a caso, tutto è deciso, se consciamente o inconsciamente poco importa; è tuo! E questo basta. E quegli occhi io me li ero già visti davanti tempo fa, e ho provato a immaginarmela, la bella Am.
Io amo le feste, ma mai feste a caso. Le scelgo accuratamente, quasi quanto le persone; le tue io le sceglierei sempre. Non so se per la gente che ci metti dentro, per i bei vestiti (non mancano mai), per i dettagli, le decorazioni, per le case dove scegli di ambientarle, magari per le verande, o per le scalinate, magari per il tono dei mobili della cucina, o quello delle lenzuola delle camere da letto. Io questo non so dirtelo, ma, hey, io ogni volta ti seguo, ti sto dietro, e vedo tutto. Ogni cosa. Non fai mai eccezioni, perché tu stessa sei un'eccezione, una bella eccezione, un'eccezionale eccezione.
Bella lo stesso, la festa, anche se piena di ragazze poco difficili, troppo poco facili, soprattutto per uno come Louis. Ma poi anche qua, ci hai dovuto mettere un minimo di te, e riversare un po' di quell'eccezionalità che ti tieni stretta, sennò, che storia eccezionale sarebbe potuta essere? Meno, molto meno.
Fatto sta che c'è lei, che recupera tutto, tutti quei baci a inizio serata, tutte quelle ragazzine urlanti e ubriache (un bicchiere poi, lo avranno davvero bevuto?), tutto ne vale la pena, tutto prende forma. Grazie a lei.
Sai, mi sono immaginata l'esatta mossa con cui lei si alza dopo aver sbirciato il frigo come se fosse casa sua, giuro. Penso di aver fantasticato anche sull'espressione di Louis, ma poi, non ti so dire nemmeno fino a che punto.
Che lei sparisse, si poteva sapere; che lui la trovasse, nemmeno tanto; l'atteggiamento di lei, quando lui la trova, tu riesci a renderlo tangibile, come l'eleganza del suo bere e del suo fumare (e giuro Chiara che ho pensato a te quando mi hai fatto quel video quel venerdì sera per ringraziarmi della chiamata: ti avevo fatto compagnia, ma quanto tu a me?), quella sua sfacciataggine e le frecciate che tira a Louis che, io lo so, si sentirebbero vibrare nell'aria, tanto sono sentite, tanto vogliono andare a colpire qualcosa, magari a muoverlo, magari no. Magari a lanciare un messaggio, magari a farlo attecchire. Fatto sta che ogni volta io sono con loro, magari appollaiata in un angolo della stessa veranda (perché sì, adoro l'aria aperta, le verande e le sigarette).
Oli e Calvin, sai quanto io non riesca a vederli secondari, sai quanto tutto si amalgami bene nella mia testa; lo sai? Okay, se non lo sapevi, ora lo sai. Mi auguro che tu lo sappia. Questo Thomas non è entrato in scena, eppure decisamente sento che ho già preso posizione (di Calvin, o meglio, di Louis).
E tanto per completare il quadro (più idillico di così) c'è Lea, pezzo di uragano che ci voleva (ce ne vuole sempre uno, anche se Am fa già la sua parte). Il modo in cui abbraccia Louis, la sua bellezza, la sua premura, che è talmente tanta che le sfugge dalla labbra, neanche volendo, e si vede che è un pezzo importante della tua storia, come quel salvataggio improvviso: è vero, che Harry Styles è illegale, ma andiamo, per Amélie è chiaro che Louis lo sarebbe ancora di più. Sicuramente lo è lei per lui.
Quando si dice che un ragazzo deve essere alla tua altezza, non lo si intende in quel senso (Amélie mi senti? Sentimi). Lui lo è, o almeno, i suoi occhi che non si staccano mai da lui, lo pensano. E chi, più di quei suoi occhi da gatta su cui io mi sono focalizzata subito, possono intuire la verità?
Senti, io ogni volta, mi riduco così.
Io ti amo, tu sei sensazionale, e lo sai, che non finirei mai di dirtelo.
Sei la migliore, Chiara, tu sei la migliore.
E ogni volta con te, è così.
I'm already home.
Perché sì.
xx
Tua,
Semplicemente,
Chiara. |
