Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/10/17, ore 11:01

Eccomi, dopo un lungo silenzio. Riprendo con gioia la lettura di questa storia sempre più appassionante. Sono contenta che tu abbia deciso di inserire un capitolo "cuscinetto" fra i precedenti, incentrati sulla difficile preparazione del match fisico e interiore di Joe, e la prossima sfida sportiva alle Hawaii. Ci voleva un momento di pausa in cui Joe si guardasse dentro. Ogni sfida lo fa crescere e diventare più adulto. Finalmente, complice anche l'equilibrio emotivo regalato dalla relazione con Yoko, Joe riesce a fare un passo che fino a poco prima sarebbe stato troppo doloroso e destabilizzante: andare alla radice di se stesso e scoprire chi era sua madre. E' stato un momento tenero e ben gestito dal punto di vista narrativo. Ho apprezzato moltissimo la scelta di renderlo attraverso i pensieri del padre di Joe anziché con un racconto diretto. Una ulteriore dimostrazione della tua bravura e maturità stilistica.
Un abbraccio e a alla prossima!
S

Recensore Master
29/01/17, ore 14:23

Rieccomi qua!
Chiedo scusa, ma con il lavoro sono tornato a pieno regime e solo oggi sono riuscito a leggere un nuovo capitolo, finalmente.
Bellissima e molto tenera la parte iniziale, anche perche' rappresenta un po' il sogno inconfessabile di noi tutti.
Penso sarebbe meraviglioso poter trascorrere tutta la propria esistenza in un posto da sogno in compagnia della persona amata o della propria famiglia mandando al diavolo tutte le incombenze e i grattacapi quotidiani, in una sorta di vacanza o luna di miele perenne...questa dovrebbe essere la vita vera, non quella corsa a rompicollo che, volenti o nolenti, siamo costretti ad affrontare...e va beh, sappiamo bene che non e' cosi', purtroppo. Ma e' bello fantasticare...
Un capitolo incentrato principalmente sul padre di Joe: prima con Danpei, a cui non manca di raccomandare nuovamente l'incolumita' del figlio, per quel che puo' servire...sappiamo tutti che a Joe e' quasi impossibile far cambiare idea figuriamoci le volte che si riesce nel miracolo di convincerlo a provare qualcosa di nuovo...quel qualcosa non lo mollera' piu'.
Molto toccante poi il dialogo tra i due e la parte successiva al cimitero, dove Joe riesce finalmente a saperne di piu' riguado a sua madre: nonostante sia difficile riallacciare i rapporti dopo anni di assenza, il ragazzo sa di aver di fronte suo padre e, in un modo o nell'altro, non puo' rimanere indifferente.
Complimenti, un altro episodio magnifico e struggente.
Alla prossima e buona domenica,

See ya!!

Recensore Master
06/01/17, ore 14:11

Buon pomeriggio, anche qui.
Ma che bello quel disegno! Complimenti! E' davvero splendido.
Bene, questo è stato un capitolo interamente dedicato a Joe, e alla sua scoperta del passato.
Lui ovviamente non può sapere la vicenda riguardante sua madre, e per fortuna c'è un padre, molto disponibile, che si è premurato di parlargliene con calore, amore ed affetto.
Tutto molto bello, splendido e, soprattutto, delicato e coinvolgente.
Trovo ottima anche la tua scelta di spiegarci per bene pure molti aspetti della cultura giapponese. Imparo sempre qualcosa di nuovo :)
Ora Joe sa dove riposa la madre, ne ha visto la lapide, e il rapporto col padre è buono, anche se a lui piacerebbe che la smettesse con la boxe.
Le Hawaii sono sempre più vicine...
A presto :)

Recensore Veterano
09/02/16, ore 02:45

Cara Lou,
ci proponi uno dei capitoli forse più toccanti, e malinconici di tutto questo tuo componimento su Joe. Passato, presente e futuro a confronto, tutti in uno stesso capitolo permeato da una profonda vena introspettiva che bacia Joe.
Bellissima la dinamica delle tre fasi della vita di Joe, che vengono narrate in ordine diverso rispetto al titolo: il passato è ultimo, il presente è primo, il futuro è in mezzo ai due.
Presente è sinonimo di Yoko. Infatti, il capitolo si apre con una dissolvenza in rosa per Joe, che giace con la sua donna, ebbro di lei, mentre la primavera piovosa canta una melodia d'amore per loro.
Futuro è la boxe, con il prossimo incontro che Joe disputerà contro Sarawaku, di lì a poche settimane. Una dissolvenza verde, colma di speranza per un giovane uomo all’alba delle sue aspirazioni di vita.
Passato è la sua famiglia, sua madre. Kahori. Il distacco dal padre che Joe ostenta è un evidente meccanismo di difesa verso ciò che avrebbe potuto essere e non è mai stato, per il dolore della solitudine di un bambino lasciato a se stesso. Ora, Joe non può neppure più incolpare nessuno, perché l’abbandono non è stato voluto, ma una dura costrizione del destino.
La frase che chiude il capitolo, è la chiave di lettura per tutto il personaggio di Joe, che infine, dopo aver provato rancore per il padre e la madre, credendosi abbandonato con dolo da loro, capisce che l’amore di Kahori per lui era profondo, sincero, totale. E prova pena per se stesso.
Struggente la scena del viaggio verso il cimitero e della tomba, in cui il dolore silenzioso e tagliente viene vissuto con paucità di parole tra i due uomini, padre e figlio. Una dissolvenza in grigio, affilata e di una composta drammaticità.
Questo capitolo è articolato e complesso, passa attraverso tante sfumature emozionali: dalla felicità, alla serenità, alla passione, al rimpianto, alla malinconia. Il pezzo mi ha quasi ricordato un canto di natale pugilistico, in puro stile dickensiano, con i tre fantasmi che bussano alla porta di Joe. La boxe, altro non è che il trait d’union tra un passato fatto di solitudine e abbandono psicologico, un presente con l’onnipresenza della magnifica Yoko, che rappresenta anche l’anima delicata di questo magnifico sport, e il futuro, con il sogno di Joe di affrontare Mendoza e divenire campione del mondo.
Complimenti vivissimi per questo pezzo, che sale prepotentemente in cima alla classifica dei capitoli più belli di questa tua opera.
gratia

PS: Fai i miei più sinceri complimenti a DivergenteTrasversale per la magnifica fanart, che rivela un talento prezioso e grande sensibilità artistica!

Recensore Junior
06/02/16, ore 14:43

Ho fatto una maratona in questi giorni per mettermi in pari ma visto? sono arrivata e ne valeva la pena!
Questo capitolo è davvero bellissimo, mi sono commossa a leggere di Joe, di suo papà e di sua madre. Povera ragazza morire in un incidente e non sapere più nulla di suo figlio... e poi il cimitero non è neanche a Tokyo ma in un'altra città. Joe deve averci sofferto tanto a scoprire tutte queste cose su sua madre e non poterla mai conoscere di persona.
Bella, bellissima la scena di Joe al cimitero, con le mani che gli tremano...
Hai fatto di Kaori un ritratto molto toccante.
Complimenti, sei davvero brava. E complimenti pure per il disegno della tua amica.
diletta
(Recensione modificata il 09/02/2016 - 04:35 pm)

Recensore Master
05/02/16, ore 00:42

Ma che bel capito mia cara Lou!
La prima parte è un tripudio di dolcezza e sensualità che rapisce il lettore, gratificandolo. Bellissime e finissime immagini dei due giovani innamorati che nel silenzio lasciano ai gesti e all'amore, il compito di parlare per loro.
Poi c'è il ritorno alla "realtà" di Joe e io adoro sempre tantissimo il suo interagire con il vecchio Tange, che è così amabile e dolce nel suo essere burbero. Si preoccupa sempre tanto per il suo ragazzo e io gli voglio bene!
Quindi aleggia sul nostro campione una nuova sfida hawaiana, che però al momento non sembra molto impensierirlo o sbaglio?
E poi c'è la parte capolavoro del capitolo, diciamo che la delicata leggiadria con cui hai fatto avvicinare padre  e figlio mi ha davvero incantata. C'è un sottile velo di  malinconia che permane tutta l'ultima parte, ma anche una rara bellezza nelle parole che raccontano CHI fosse la madre di Joe. Mi è piaciuto il modo non enfatico e assolutamente naturale con cui ci hai resi partecipi di questi fatti caricandoli di sentimenti veri e non di mero sentimentalismo. Ho percepito il dolore di suo padre, un dolore antico, così come il rimpianto che sicuramente non gli ha mai dato requie che ormai è parte di lui, e che gli rammenta che è colpa sua se ha perso in un sol colpo la donna che amava e suo figlio! Così come si capisce il disagio di Joe, il suo voler conoscere qualcosa di una madre, di cui purtroppo non ha neppure il conforto di un solo ricordo. Sono argomenti per me molto toccanti che mi riguardano da vicino e mi rimandano a sensazioni di vita vissuta, così come del resto credo sia capitato a chi scrive e se ne capisce tutta la dolce amarezza, con cui hai tinteggiato questo momento così bello e delicato della storia.
Bellissima la scena della foto e ancora più bella e struggente quella del cimitero.
Grazie anche per le spiegazioni sul modo tutto particolare e anche molto giapponese della sepoltura, e del fatto del nome del coniuge, non lo sapevo e mi fa piacere aver imparato questa cosa molto bella che mantiene uniti marito e moglie, nonostante la morte, che allora diventa solo un rimandare un'eternità da condividere poi, assieme. Molto romantico, nel senso più nobile del termine!
Che dire? Non sbagli mai un colpo, ottimo lavoro come sempre!
Sono lieta che hai appreezzato così tantoil mio scarabocchio da volerlo insire nella tua storia, grazie! :*
​Un abbraccio e a presto! 
 
(Recensione modificata il 05/02/2016 - 11:58 am)

Recensore Master
03/02/16, ore 23:30

Sì, lo yakuza al contrattacco!
Dai, dai! (?)
Ecco, io sono una persona molto strana: anche se un'opera è vecchia e perfetta così com'è, io non sono contenta, anche se le idee si cementificano e non andrebbero toccate... a me viene voglia di buttare tutto quanto all'aria!
Per questo Nakamura mi piace molto, sta sfidando il mito, sta sfidando tutto!
La stessa determinazione di Joe quand'era più giovane, la stessa rabbia, la stessa caparbia! Per questo mi rispecchio molto in lui, perché mi ricorda il Joe con cui sono cresciuta!
Sta tentando in ogni modo di strappare Joe al suo destino e solo per questo gli sono grata!
Forse non ce la farà, forse è troppo piccolo... ma lo sforzo gli vale tutta la mia ammirazione!
Solo Joe può vincere contro Joe!
Sì, mi piace che l'abbia chiamato Kei, infischiandosene di ciò che dice il figlio. Ma come, a Joe piaceva tanto contraddire gli altri e ora che lo fanno a lui, ora che c'è chi se ne frega di quello che pensa, fa tutto l'offeso?
Mi piace un mondo il modo in cui papi rigira la frittata quando parla con lui, è come un gatto, cade sempre in piedi.
Hiro: Kei.
Joe: No. Posso sedermi?
Hiro: Ovvio, è casa tua...
Insomma, come la giri comunque lo devi stare ad ascoltare, non lo puoi ignorare.
Anche se... ora che Joe è un campione le cose sono cambiate parecchio. Prima era Joe quello male in arnese e bisognoso di protezione e tra i due Nakamura era più forte; ora è papi a valere meno, perché di fronte al campione di boxe, lui è solo un delinquente...
Che futuro potrebbe offrire a suo figlio? Joe è stato chiaro sin dall'inizio: niente Yakuza e meno che mai ora che sta con Yoko.
Il caro papi ha le armi un po' spuntate.
Però ne ha altre, ad esempio, può parlargli della madre.
Andiamo, Joe, hai solo vent'anni, sicuro di non voler provare a ricominciare tutto d'accapo?
Secondo me il ring è una maledizione per lui. E' un'ossessione, una perversione partorita dal dolore che ha sempre provato in vita.
Ora può liberarsene. Ora ha Yoko, maledizione, se quella donna si fosse comportata in questo modo nel manga, lui avrebbe vinto il destino!
E' vero, di solito i manga e anime sportivi, anche quelli meno cruenti mettono sempre in primo piano la passione e l'orgoglio. Un infortunio, un banale infortunio che può capitare tranquillamente, si trasforma in una sorta d'incubo per il protagonista di turno ( ma quanto ho pianto per Genzo e la sua stupida caviglia, quand'ero piccola! ), dietro c'è una disperazione assurda e quando ( che disgrazia! ), sono costretti a ritirarsi si aggirano come animali notturni con gli occhi di fuori, pronti a giurare che ' senza 'soffriranno in eterno.
Il rimpianto del campo di calcio, il rimpianto... il rimpianto del ring?
Fatico a capire questo Joe, specie ora. Ora ha tutto ed è pronto a rischiare per niente?
Mi fa una rabbia! Yoko purtroppo è una signorina giapponese, sennò lo legnava perché per prima dovrebbe venire lei nella vita del suo uomo!
No, vabbè, discorso da egoisti, ok, ci rinuncio!
Onore, rispetto, che vita faticosa quella dei giapponesi.
Joe mi piaceva perché era un rivoluzionario, ma alla fine c'è caduto dentro pure lui!
Per questo dico: viva Hiro Nakamura, viva il mio eroe!
Sì, le Hawaii possono aspettare, era meglio fare prima questo tentativo.
Anche perché dopo le Hawaii non so che succede e da quelle parti si generano davvero delle brutte tempeste!
Ah, giusto, e Arimao?
A momenti era peggio di Joe che andava a donare il sangue, fallo fuori, per carità!

Ciao, Lou, scusa se starnazzo sempre, ormai lo sai come sono fatta!
Complimenti come sempre, mi stai facendo cambiare idea su Yoko, mi stai intrigando con Nakamura, mi stai facendo sperare bene per Joe!
Complimenti alla tua amica per il disegno! Ha un bel tratto morbido che da a Joe un dolce viso da bambino e ancora di più mi verrebbe voglia di proteggerlo!
Al prossimo capitolo!

(Recensione modificata il 04/02/2016 - 02:59 am)

Recensore Junior
01/02/16, ore 23:30

Stasera non c'è verso di dormire e quindi mi metto a leggere il tuo capitolo, invece di farlo domattina in metro. Così davvero ora non mi addormento più.
Questo capitolo mi ha fatto piangere. Sono sensibile a certi argomenti e quando hai parlato della mamma di Joe, in quel tuo modo così toccante mi è scesa la lacrima.
Vedere poi Joe al cimitero con le mani che gli tremano per accedere l'incenso per me è stato il colpo di grazia.
Meno male che da quel che ho capito nel prossimo capitolo Joe da il suo incontro o nn ce la faccio a leggere un altro capitolo così...

Recensore Veterano
01/02/16, ore 21:41

Prima o poi Joe doveva affrontare suo padre, mica poteva fare lo struzzo per sempre.
Credo che se nella storia originale avesse avuto il padre vivo, si sarebbe comportato così. E' fatto a modo suo ma non è codardo e le cose le affronta, anche se con tempi lunghi. Io penso che sia impulsivo solo in apparenza, in realtà rimugina.
Toccante il ritratto che hai fatto di sua madre e se Joe è testardo ora sappiamo da chi ha preso.
Bel capitolo: un po' cortino ma bello.
Ciauzz
P.S. scusa il tuo lettore più rincoglionito: volevo dirlo ma mi è passato di mente che il disegno di Joe è davvero bello, brava la nostra Divergente!
(Recensione modificata il 02/02/2016 - 12:02 am)

Recensore Master
31/01/16, ore 23:48

Perdona il ritardo, tesoro, mi sono dedicata ai miei genitori per questa sera e ci siamo visti assieme "Inside Out". :3 Adesso sono di nuovo qui e posso finalmente dedicarmi a questo capitolo!
Non devi scusarti per questo cambio di rotta narrativa, le Hawaii erano sicuramente interessanti, ma credo che le Muse ti siano state ottime consigliere anche questa volta: ho apprezzato molto questa tua decisione di mostrarci un po' del rapporto fra Joe e suo padre, specialmente di aver raccontato di una figura così emblematica e misteriosa come sua madre.
E' bello che tu abbia scelto di parlare di lei, un personaggio al quale tutti abbiamo provato a pensare almeno una volta, ma della quale non abbiamo alcuna notizia, neanche un minimo accenno da parte di Joe. Credo che sia giusto pensare a lei, volerla onorare e renderle giustizia, tu nel tuo piccolo ci sei certamente riuscita, anche grazie allo splendido ritratto che hai fatto del povero Joe di fronte alla sua tomba.
Una scena che strazia il cuore e, al contempo, riesce inevitabilmente a strappare un sorriso.
Posso chiederti come mai la scelta del vero nome di Joe? E' stato un caso, oppure c'è un motivo dietro a questa scelta?
Comunque sia, hai scritto ancora una volta un bellissimo capitolo, certamente più toccante di molti altri, forse perché - in un certo senso - lo hai sentito molto vicino a te stessa.
Hai messo tanto cuore in questo capitolo e lo hai fatto arrivare a noi lettori, il che è una cosa davvero meravigliosa.
Mi raccomando, continua a scrivere con tanto amore e sensibilità.. Io non mi stancherò mai di leggerti.

Un abbraccione <3