Bonjour, ci ritroviamo :3
Mi lancio su questa storia perché il confronto tra Katniss e Gale è un argomento molto interessante, per non parlare del fatto che ricordo di aver molto apprezzato un'altra tua storia su questo fandom... quindi devo per forza fare replica! Ovviamente, anche stavolta sono rimasta molto soddisfatta da ciò che ho trovato.
Ma proseguo, ho mille cose da dirti...
"Ho bisogno di un fuoco sempre acceso per non rischiare di spegnermi."
Sai, io sono una Everthorne shipper molto convinta, e queste frasi messe lì all'apparenza in modo casuale mi fanno davvero impazzire. È subito all'inizio, ma mi ha influenzata per tutta la lettura: Gale è, per me, il miglior personaggio maschile di tutta la Saga (alla faccia dello stuolo di pazze che passa le giornate a insultarlo solo perché "ostacolo" tra Katniss e Peeta). E ho avuto il batticuore, ho sbavato per tutto il tempo, nell'attesa del suo arrivo. Che non mi ha delusa, affatto. Ma andiamo con ordine, così anche tu non ti perdi (sto cercando di fare una recensione ordinata, perché se mi lascio prendere dai feels finisce che impazzisco e tu fuggi a gambe levate).
"Quando si parla di pane lascio tutto nelle sue mani."
Questa frase è adorabile. In genere detesto (lol) tutto ciò che riguardi Peeta, ma questa frase è davvero molto bella e ci tengo a sottolineartela, per farti i complimenti. Nonostante tutto il mio dissenso nei confronti della coppia Katniss/Peeta, riconosco ciò che Katniss vede in lui e credo che questa frase - questa totale fiducia traboccante da ogni singola parola - sia molto adatta a descrivere il loro rapporto.
Tuttavia, ciò che mi fa davvero venire le farfalle nello stomaco è un'altra cosa - lo sai già. Mi piace da morire il modo in cui Katniss riconosce Gale anche da lontano, ricorda il suo modo di incrociare le braccia, rievoca i suoi movimenti quando potrebbe benissimo scambiarlo per qualcun altro. Dopotutto, la gente del Giacimento ha tutta gli stessi colori: pelle olivastra, capelli neri, occhi grigi. Eppure, Katniss vede qualcosa... lo riconosce al volo. Ed è magnifico, sebbene già da questo input mi sembri di affogare nuotare nell'angst.
"... i suoi ancora tristi."
Oh, amore. Perché mi fai soffrire in questo modo? Con questi dettagli lo rendi così IC da spezzarmi il cuore, non so se arriverò alla fine della lettura...
Però, scherzi (?) a parte, è davvero bello come con poche e semplici parole qua e là, poche descrizioni, aggettivi che quasi non si notano, tu sia riuscita a caratterizzare bene un personaggio così complesso. Hai fatto leva su alcuni aspetti del suo carattere, come piantando dei paletti che, poi, una volta uniti hanno dato la sua personalità e le sfaccettature di essa. Magari nemmeno te ne sei accorta, ma è così che hai caratterizzato tutti i personaggi: con poche ma incisive frasi al posto giusto e al momento giusto. A mio avviso, è il modo più adatto per rimanere IC, perché non si forza la mano con sproloquiate inutili e fuori luogo.
Anche per quanto riguarda Katniss, sebbene abbia sperato fino alla fine che riuscisse a rinsavire e a perdonare Gale, credo che per la tua caratterizzazione sia stato giusto così. Una mia amica, ad esempio, ha scritto il confronto tra i due e l'ha fatto finire bene, ma per ciò che tu hai scelto di evidenziare di Katniss non sarebbe stato possibile.
Sto facendo confusione? Aiuto.
Comunque, nonostante questa storia mi abbia spezzato il cuore, devo dire che è giusta. I personaggi sono loro stessi e questo è ciò che più conta in una storia... oltre alla grammatica e alla decenza, ma nel tuo caso non è nemmeno necessario menzionarle perché sono venuta qui a colpo sicuro.
Come sempre, è molto bello - quasi rilassante, indipendentemente dai temi trattati - addentrarmi nelle tue creazioni, perché lo stile pulito rende la lettura scorrevole come non sempre accade. Anche l'utilizzo della prima persona, i trattini, il presente... sono tutte caratteristiche proprie dei libri della Saga e trovo che, per il punto di vista di Katniss, siano caratteristiche molto azzeccate. Hai scelto sapientemente, per cui - per la millesima volta, forse - ti faccio i complimenti.
Non hai scelto un momento particolarmente originale, forse, però è anche vero che un confronto tra questi due è un grande vuoto nella storia narrata dalla Collins ed è in un certo senso un passaggio "obbligato" (perlomeno, immaginarselo, perché poi scriverlo dipende da ognuno), che hai reso in modo molto coerente. Tanto più che, quando il tema di un contest è l'amicizia, Katniss e Gale sono, di nuovo, quasi un must.
C'è solo un punto che mi ha lasciata perplessa, ma non so se perché ti sei espressa male tu o proprio per una questione concettuale: a un certo punto, dici che il Prato è dove seppelliscono i morti e sono abbastanza sicura che ti riferisca all'Epilogo, in cui Katniss dice che i suoi figli giocano su un cimitero (correggimi se sbaglio, io l'ho percepita così). Tuttavia, penso che il cimitero in quel senso fosse inteso come terreno su cui sono stati polverizzati molti corpi durante il bombardamento che segna la distruzione del Distretto 12, alla fine di Catching Fire. Altrimenti, credo, nessuno andrebbe a giocare tra le lapidi. Sarebbe macabro per i bambini, ma anche irrispettoso per gli adulti... e credo che non lo farebbero mai. Per cui, magari, potresti parlare di lapidi "simboliche", sempre che non siano già intese come tali e io non abbia capito una cippa come al solito.
Infine, ti riporto un passaggio che mi ha lasciato addosso una strana sensazione, a livello di concordanza verbale:
"Quasi mi aspettavo che avremmo vissuto da soli, Peeta e io, nella solitudine degli emarginati. Poi sono arrivate le prime famiglie, spinte da un senso di appartenenza e dalla malinconia. Di lì a qualche anno si potevano contare un centinaio di anime all’interno del Distretto. Si era ricostruito il necessario..."
Forse sono io (può essere, dopo troppe ore di studio e una recensione più lunga delle storie che scrivo), però preferisco farti notare la cosa per sicurezza: qualche verbo, qui, suona male. Magari è corretto ed è solo una questione di ritmo, però quel "si potevano contare" mi fa storcere il naso, anche rileggendo più volte.
E in generale nulla - proprio nulla - nelle tue storie mi fa storcere il naso, perché il tuo stile è sempre curatissimo. Quindi ho sentito il dovere morale (?) di farti notare questo neo. Poi vedi tu cosa fare, insomma... la storia è anche iscritta a un contest per cui non si può modificare prima dell'uscita dei risultati (e, date le ultime discussioni, anche per un bel periodo di tempo dopo).
Concludo rinnovandoti i complimenti e sperando che tu possa arrivare a leggere tutta la recensione prima di avere i capelli bianchi.
A presto,
Chara (Recensione modificata il 16/02/2016 - 05:37 pm) |