E' come se quella valigia ti accompagnasse in un mondo nuovo, in un mondo adulto.
Ti lasci alle spalle tutte le fantasie di bimba, tutte le aspirazioni di adolescente e tutto il tuo ''vissuto''.
Non si abbandonano mai gli anni che abbiamo: tanti quanti sono, tanto sanno di vita, tanto sanno di un qualcosa marchiato nel nostro essere. Non si abbandonano mai semplicemente perché non si può. Possiamo far finta di dimenticare, eppure si ricorda anche quando ci impuntiamo a non voler necessariamente ricordare certe cose.
Crescere significa far prevalere non la bimba, non l'adolescente, ma la donna. E' incredibile come queste tre ''entità'' si nascondino in noi, ad ogni decennio sale al trono una tra le tre.
Probabilmente questa poesia mi ha colpito proprio perché oggi, ho sentito l'istinto di dover scrivere del mio rapporto col crescere.
A volte bisogna crescere, lo diciamo a noi stessi e sappiamo benissimo che è ora di lasciar andare certe cose. Eppure il mondo dei grandi fa paura, mi piace pensare (così che possa continuare a fare come faccio) che non si cresce mai veramente. A volte penso che anche tra trenta anni, ci sarà sempre al trono una parte di me che credevo fosse stata messa da parte.
Ci vorrebbe un triumvirato ... ma tornando a noi, perdona il mio divagare, questa poesia mi è piaciuta tantissimo. Parla molto di te e al lettore spetta solo il compito di immedesimarsi.
Spero tu faccia un buon ''viaggio''.
Un saluto :) |