Recensioni per
Ricorda tuo padre
di Shige

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/08/16, ore 00:19

Non ho ancora letto il capitolo 83, ma ho pensato, dato che più o meno so quello che succede perché non si sfugge agli spoiler se stai su Tumblr, che questa storia avrei probabilmente potuto leggerla lo stesso senza causarmi troppi problemi. Fortunatamente ci ho preso!
Parto subito con la cosa che mi è piaciuta meno così mi levo il pensiero, premettendo che comunque si tratta di un'osservazione personale e non di una scelta che possa essere considerata sbagliata da parte tua: più che una storia lineare scorre forse un po' troppo come una lista di fatti quasi spezzati l'uno dall'altro, per questo è un bene che non sia molto lunga, o la continua ripetizione sarebbe diventata pesante da leggere.
Ma a parte questo particolare, la tua è una riflessione molto bella e profonda su un personaggio un po' maltrattato e anche abbastanza incompreso in questo fandom. È difficile rapportarsi con Erwin, è un personaggio complesso che necessita di una buona dose di introspezione per essere capito, e quindi ti faccio i complimenti per averlo saputo fare e per il modo in cui hai indagato sul dolore di perdere qualcuno che ci è vicino, congiungendo sentimenti umani comuni un po' a tutti con il vissuto di questo personaggio: il suo senso di colpa, la cieca volontà di andare avanti in quella sua sorta di percorso di espiazione, costi quel che costi, anche se significa aggiungere colpe su colpe.
È straziante da leggere, ma sicuramente è una riflessione ben riuscita.
Bel lavoro

Recensore Junior
24/07/16, ore 16:26

Ho letto la tua ff tutto di un fiato!
è bellissima, non ci sono altre parole per descriverla. Mi hai fatto venire voglia, inoltre, di rileggere tutti gli ultimi capitoli del manga, prestando la stessa attenzione che hai prestato tu a questo rapporto complicato.
è veramente meritevole, mi è piaciuta tantissimo. Il modo in cui sviluppi le idee, in cui parli dei sentimenti di Erwin e di quello che prova per suo padre ormai scomparso. davvero perfetta! è introspettiva, ti catapulta dentro al personaggio... purtroppo, un personaggio i cui momenti nella trama originale sono molti, ma nessuno si sofferma sul rapporto col padre come vorrei! tu, al contrario, sei riuscita a rendere questo passaggio decisamente memorabile, adattissimo allo sviluppo della trama; sarebbe da inserire nell'opera originale, credimi.
E poi - se non  si era capito - io adoro erwin... tantissimo, credo sia in assoluto il mio personaggio preferito. Il modo in cui lo hai reso gli rende assolutamente giustizia! Mi piacerebbe tantissimo vedere altre storie così su di lui, un po' malinconiche, introspettive... per capire cosa davvero abbia provato in tutti quegli anni.
Passando allo stile: ben scritta, scorrevole, cadenzata con il ritmo ideale. anche questa idea del padre che ritorna continuamente, che viene ripetuta tra le righe del testo quasi a significare una presenza costante. Mi è piaciuta davvero tantissimo (quando mi hai scritto che avevi steso una ff solo su erwin mi ci sono lanciata subito XD non avendo aperto efp nei mesi scorsi per problemi col pc, questa mi era completamente sfuggita! Ti ringrazio per avermela segnalata... so già che la rileggerò almeno una dozzina di volte! *_*)
davvero complimentissimi! Spero di leggerne altre così, perchè adoro questo stile!

Recensore Master
20/07/16, ore 22:54

Non sono molte le ff che colpiscono a un livello così profondo!
Perché, partendo da una storia e un personaggio di fantasia, hai in realtà affrontato un tema universale. Pur non avendo provato in prima persona (per fortuna) questo genere di perdita, mi sono immedesimata nei sentimenti e nelle riflessioni di Erwin come se fossero i miei. Hai reso perfettamente il senso di vuoto e smarrimento che si prova a perdere un genitore in tenera età, perché non si viene privati solo di un affetto, ma anche di una guida e di un esempio, di un modello da seguire. Crescere e diventare adulti diventa più difficile. Erwin è riuscito a fare propri gli ideali paterni e a permeare di essi tutta la propria vita, fino in fondo, fino al (forse) estremo sacrificio.
Non mi dilungo nemmeno io, perché la storia parla da sola, non ha bisogno di ulteriori commenti, ma ci tenevo a farti sapere che mi hai davvero commossa. Grazie! (Ti aspetto al varco con l'altra fic... guai a te se molli!)

Recensore Junior
17/07/16, ore 15:58

Riuscire a commentare una fic come questa è per me davvero difficile. Perché non tratta di qualcosa che è semplicemente frutto della fantasia, ma scava tra sentimenti ben più profondi e dolorosi. Eppure tu sei riuscita a costruire un monologo delicato e struggente, e l’hai fatto senza esacerbare quello che è già di per sé un evento drammatico. Ciò che hai scritto mi ha toccata nel profondo perché quelli che sono i pensieri di Erwin, bambino prima e adulto poi, sono reali, sono così stupefacentemente reali che sembra quasi di riconoscerli come propri. Perché dinanzi alla tomba di qualcuno che hai amato non riesci mai davvero a rassegnarti di averlo perduto. E non ti rassegni neppure all’idea che lui abbia lasciato le sue spoglie mortali. E così, quell’infantile e quasi illogico senso di colpa che il piccolo Erwin prova durante i pasti, prima di addormentarsi, sono veri, nel senso letterale del termine.
E nelle tue parole traspare tutto l’amore e tutto il dolore per quel papà innamorato della verità, ed è così forte questo sentimento che scalda il cuore. Credo non ci sia altro modo per descriverlo. Mentre gli occhi scorrono tra le righe, semplicemente, ho avvertito e forte e prepotente, un senso di malinconia, di dolcezza e di rimpianto.
E il rimpianto è forte anche quando ci mostri un Erwin moribondo, con il fianco lacerato, mentre guarda “un cielo solcato da pietre e non da stelle cadenti”. Superba immagine, poetica persino, nella sua crudezza, nella sua drammaticità. E ci descrivi ciò a cui ha rinunciato, a Marie con la quale avrebbe potuto avere una famiglia, al braccio che ha lasciato tra le fauci di un titano, agli uomini che ha mandato a morire. Ma se c’è dolore in questi ricordi, non c’è rimpianto. E non c’è perché egli ha fatto suo quello che era il sogno di suo padre, e per questo è disposto a perdere tutto. Tu l’hai descritto in maniera magistrale ed io sono rimasta attonita davanti alle tue parole “Ricorda tuo padre e quelle sciocche e folli idee che intrappoli nelle tue mani e le fai tue”, a quest’immagine di un Erwin bambino che raccoglie come fossero farfalle quei sogni, quelle speranze. Bellezza e poesia.
E poi il finale, gli occhi azzurri del padre che si sovrappongono a quelli di Levi, chino su di lui. E noi torniamo su quel tetto, con un nodo in gola, in attesa. Ed è questa la potenza della tua storia. L’avermi riscaldato e strapazzato il cuore.
Per questo complimenti, sorella, perché mi hai lasciata senza fiato.

Recensore Master
17/07/16, ore 13:51

L'argomento trattato è per me a livello personale difficile da leggere, non starò qui a dilungarmi sul perché, ma è chiaro che avevndo subito una perdita purtroppo conosco fin troppo bene l'argomento, quindi mi perdonerai se sarò breve, perché fa male.
Hai descritto in modo calzante quella che può essere una reazione ad un lutto così importante come la dipartita di un padre. Lo hai fatto  con una certa delicatezza, senza calcare troppo la mano né indugirae in modo becero sul dolore. TI faccio quindi i miei sinceri complimenti.
Le ultime righe sono un pugno nello stomaco e speriamo davvero che ci sia una speranza, anche (aggingo io) per la vita di Erwin.
Per quel che vale per me sei riuscita nell'intento.
Spero ti torni anche l'ispirazione anche per l'altra eh!
Alla prossima!