Recensioni per
Oh keep the Cat far hence, that's foe to men
di Milla Chan

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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All'inizio non ero molto convinta dalla storia ma scrivi troppo bene e hai caratterizzato Kenma e Kuroo davvero bene. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo

Recensore Junior

Cara MillaChan,
Scusa per il ritardo, prima di tutto! Mi spiace di averci messo così tanto a commentare il nuovo capitolo ma ammetto che sono stata molto occupata sia per l’università che nello scrivere la mia storia che prima o poi spero vedrà la luce anche su EFP. (…)
Comunque, bando alle ciance e cerchiamo di essere celeri, una volta tanto!
Questo capitolo ci ha regalato un sacco di emozioni, ma devo dire che le ha regalate in primis a Kuroo. Insomma, non accade tutti i giorni di scoprire per la prima volta la propria vena incredibilmente omosessuale, non credi? Ho adorato tantissimo anche immaginarlo a lavorare, tutto preso dalla necessità di guadagnare ma allo stesso modo così in difficoltà ad uniformarsi ad uno stile di vita e a degli /odori/ a cui proprio non si era abituato, poverino. È un po’ come vedere la gente che lavora come netturbino nelle grandi discariche: alla lunga ci fai il ‘naso’, ma fino ad allora è un supplizio che purtroppo va sopportato. Ma almeno ci sta Kenma a fargli compagnia! Un Kenma come al solito adorabile, qui incredibilmente chiuso – a giusto motivo, dopo la strage accaduta – ed incredibilmente… bloccato. Non so, è come se fosse chiuso in questo limbo ove le giornate vanno avanti, ma lui rimane irrimediabilmente fermo, silenzioso e piccolo nel suo occupare le giornate a muoversi il meno possibile, quasi a volersi rendere invisibile al mondo.
Mi ha fatto una tenerezza immensa sinceramente, e non so con quale cuore Kuroo sia riuscito a vederlo in quei giorni senza farsi venire un groppone allo stomaco ogni volta. Ma almeno è lì, come ricorda Kuroo stesso: almeno è lì, è vivo, e non c’è niente di meglio a questo mondo che saperlo al sicuro e davanti ai suoi occhi, controllato da un paio di iridi ferine che lo guardano in maniera molto affettuosa e poco fraterna. (…) Perché sì dai Kuroo, diciamolo e non prendiamoci in giro. Tanto hai visto, come dice lo stesso Yaku: /Nessuno/ crede alla storia del fratellone. Ma proprio nessuno.
Ho sentito proprio la sensazione di disagio sempre crescente nel vedere Kenma assente nel Neko Cafè, e seppure io stessa sapessi non fosse veramente in pericolo comunque ho avuto un po’ un tuffo al cuore a vedere Kuroo tentare di rimanere calmo ma avere, in cuor suo, mille domande sul motivo per il quale Kenma non sia salito. Perché ok il dormire e il tutto, ma ad un certo punto persino i ghiri escono dai letarghi!
Per quanto riguarda Akaashi che dire, bellissimo come sempre. A quel ragazzo non gli si può proprio dire nulla: sempre bello, sempre elegante, sempre con l’espressività di un guscio di noce MA anche incredibilmente sincero, persino nell’esprimere cose che magari Kuroo stesso non si è sentito molto a suo agio a sentirsi dire. (…) Ma a noi Akaashi piace così, quindi non ce ne lamentiamo. Quello che veramente mi ha preso in contropiede è il fatto che:
1. Sia umano;
2. Sia un allievo della scuola per diventare parte della CCG;
… A parte che sto ridendo un sacco perché avevo scritto GCPD perché sto scrivendo la mia AU su Gotham e lì si chiama così il comando della polizia, e acronimo per acronimo mi sono un attimo confusa. (…) Ma insomma, proprio non me lo immaginavo, perché per qualche motivo avevo in mente Akaashi sarebbe stato un ghoul quindi wow, wow davvero! Ma tanto lo shock iniziale passa velocemente, perché subito dopo arriva uno shock ben più grande che appiattisce incredibilmente questa già assurda notizia.
… Ora, parliamone. Sapevamo tutti Bokuto fosse vivo, doveva esserlo, era certo lo fosse perché /non/ potevi aver avuto il cuore di ucciderlo in tenera età, ma… Seriamente? Anni ed anni chiuso lì dentro, seriamente?! Ma sei pessima! Mio Dio che tristezza, che pena saperlo in quella situazione. Mi ha davvero fatto una tenerezza infinita, e per fortuna non l’ha fatta solamente a me: Mi chiedo a questo punto quanto sia Akaashi un caso isolato tra gli allievi della CCG, e quanti vedendo Bokuto negli anni abbiano provato un’enorme pena nei suoi confronti, /come è giusto che sia/.
Si cambia universo, ma gli esseri umani rimangono sempre gli stessi: incredibilmente ipocriti, incredibilmente egoisti, incredibilmente passivi a qualsiasi genocidio creino, se va a loro vantaggio. Ne usciamo sempre uno schifo, non credi?!
In ogni caso, questo commento è incredibilmente corto perché ho tantissimo sonno ma è passato molto da quando ho letto il capitolo e dovevo /assolutamente/ commentarlo, anche semplicemente per farti arrivare un commento in più e farti sapere che io sono sempre qui a leggerla e a trovare questa fanfiction estremamente bella e ben fatta.
Una piccola precisazione: stai rendendo molto tuoi i personaggi! Non sto dicendo che tu stia andando OOC, ma ho notato che essendo un universo alternativo hai dovuto dare loro alcune caratterizzazioni molto marcate per renderli fedeli al mondo dove li hai inseriti. Il ché è super comprensibile, io stessa lo farei e sinceramente credo sia impossibile fare altrimenti, quando si fa una AU. Ma a noi cosa importa? Tanto tu scrivi sempre bene, i tuoi personaggi sono sempre belli, rimangono sempre e comunque loro, sfumatura in più o sfumatura in meno, e soprattutto l’Alternative Universe in questione è di una bellezza rara.
E come sai, io la sognavo da tantissimo e continuo a faticare nel credere davvero che sia uscita.
Perché è tutto quello che volevo, una AU con Haikyuu e Tokyo Ghoul.
E tu l’hai fatta, l’hai fatta splendidamente.
Quindi insomma, finisce qui il commento; ma aspetto il prossimo capitolo, eh!
Un abbraccio

Nanas

PS. Belle le maschere!!

Come promesso, eccomi di nuovo qui a recensire uno dei tuoi bellissimi capitoli. La storia si sta evolvendo in maniera sempre più accurata e dettagliata e sono contenta del fatto che Kuroo si stia rendendo conto dei suoi sentimenti per Kenma. Sono ancora più entusiasta della presenza di Bokuto e Akaashi e spero di rivederli nel prossimo capitolo. Sono sempre più impaziente di leggere, ma aspetterò con ansia il prossimo capitolo. Fino a quel momento spero tu non avrai problemi con la stesura e che ti stia appassionando quanto me alla storia. Ancora una volta tanto complimenti.

Recensore Junior
06/01/17, ore 15:37

Cara MillaChan,
Ebbene, anche questo capitolo è andato! Visto che brava, ho approfittato dell’Epifania per mettermi nuovamente in pari con la tua splendida AU e per regalarti un altro commento in proposito che tanto già sapevi sarebbe arrivato, ormai. (…) Insomma, l’effetto sorpresa ormai è un po’ finito – anche perché sono di quelle persone moleste che se possono scrivono anche privatamente che sono pronte a leggere qualcosa – ma c’è da dire che ricevere una recensione fa sempre piacere, quindi conto che anche questa ti renderà un po’ più felice come le altre, seppure sia più attesa!
In ogni caso, tornando a noi. Come al solito, mi piace molto la piega che hai fatto prendere al capitolo stesso. Una cosa che apprezzo tantissimo dei tuoi aggiornamenti è che i tuoi capitoli sono sempre… Pieni. Insomma, oltre ad essere molto grandi proprio a livello di numero di caratteri – il che è già di per sé una cosa veramente apprezzabile, almeno dal mio punto di vista – quello che veramente trovo piacevole quando leggo un nuovo capitolo è che arrivo sempre alla fine soddisfatta di quello che ho letto anche per quanto riguarda i contenuti. Non sono mai capitoli vuoti, ci sta sempre quel quid che segna il passo fondamentale della storia, e ci sono sempre momenti particolari ove il pathos o l’emotività sia così densa da poter essere tagliata con un coltello.
Insomma, detto questo direi che è ora di passare ai contenuti:
Di questo capitolo ho apprezzato tantissimo due cose, in particolar modo. Prima tra tutte, nemmeno a farlo apposta, l’attenzione che Kuroo riserva a Kenma – e che non ci stupirebbe più di tanto in occasioni normali, poiché non ha mai veramente peccato di averla neppure in passato – che però in questo capitolo spicca in maniera predominante perché dice una parola appellandosi al minore, una parola che a me sinceramente ha fatto praticamente perdere un battito del cuore non appena l’ho letta e che ho dovuto rileggere più volte per essere sicura di aver visto bene e di non essere stata traviata dalla speranza:

“Voltò la testa: Kenma era in piedi in fondo alla stanza. Vederlo bastò.
Era vero che si era ritrovato invischiato in tutto quello, e rendersene conto nel dormiveglia lo aveva intimorito, ma amava troppo per tirarsi indietro.”

Insomma, lo ha detto, vero? Magari lui stesso non se ne è reso conto, magari non lo intende come lo intendo io, magari non è ancora proprio quel tipo di amore, ma rimane che lo abbia detto. E ti giuro, già questo è finito a farmi andare in brodo di giuggiole sinceramente, perché vedere Kuroo parlare di amore riferendosi a Kenma è per me uno dei motivi per il quale il mondo gira nel verso giusto. (…) E poi insomma, parliamone: Kuroo stesso vede nell’amore che prova verso la famiglia di Kenma ed in Kenma stesso una specie di rinascita di se stesso, quindi sono giustificata un po’ a pensare che sia la bellezza del mondo formato 2D, giusto? Giusto?!
… Ebbene, dunque. Come ti stavo dicendo, le attenzioni che Kuroo dona a Kenma già valgono per me quanto tutto l’oro del mondo, quindi puoi immaginare gli squittii ai quali mi stavo per lasciare andare quando ho letto la parte sul solletico. Ma a quello ci arriveremo tra poco, perché prima vorrei porre l’attenzione sulla descrizione del più piccolo davanti allo zainetto, sinceramente.

“Kuroo si alzò a fatica e gli si avvicinò curioso. La maglietta di Hajime era esageratamente grande su di lui, sarebbe dovuta essere a maniche corte ma la stoffa gli arrivava quasi al gomito. Gli guardò il braccio destro e vide che la pelle si era completamente riformata, sebbene fosse più lucida e chiara del normale, e un po’ in rilievo. Tutte le altre ustioni si erano rimarginate.”

Riesci a vedere la tenerezza che traspare da queste parole? Sì, contando che è stato scritto da te sicuramente ne sei già consapevole, ma sappi che appare chiaro anche alle persone che lo leggono, e questo spero ti renderà felice perché a me ha reso immensamente felice. La maglietta troppo grande, le maniche che arrivano quasi ai gomiti, gli occhi di Kuroo che si fissano per qualche istante a studiare la pelle del minore alla ricerca delle cicatrici e nella speranza di non trovarne, il ricordo di quello che ha dovuto fare, che ha dovuto fargli, ancora prepotentemente presente nella sua mente. Mio Dio MillaChan, hai creato ad entrambi un trauma non indifferente, come anche lo hai creato a noi che leggiamo questa storia, sinceramente.
Sempre riguardo il loro rapporto, come stavo dicendo, manca un ultimo punto da ricordare in questo capitolo: La scena del solletico. Perché il cuore va naturalmente a mille al pensare a Kuroo che si piega su Kenma con le braccia ai lati della sua testa, la voce roca, l’attesa nell’aria e l’imbarazzo di Kenma e il suo istintivo moto di gioia nel sapere che quel cuore batte velocemente per lui, davanti a lui, mentre solo con lui. Seriamente, quella è stata una delle mie scene preferite del capitolo, e vederli sempre così vicini è incredibilmente bello… E frustrante insieme, perché vedo che si avvicinano ma è tutto così lento ed apprezzo moltissimo la cosa ma nel contempo non vedo l’ora che si rendano maggiormente consapevoli l’uno dell’altro e argh, che confusione. Insomma, comunque mi rendono tantissimo felici, come mi rende moltissimo felice la tua fanfiction in generale – ma questo lo sai già.
Insomma, le loro scene sono bellissime, ma questo senza nulla togliere alla scena del caffè felino e della conversazione con Nekomata, che mi hanno comunque strappato quel sorriso e quell’attimo di tenerezza in più che non fanno mai male. Ma quanto è carino Kenma che si arriccia vicino ai micini a terra, o che si appoggia a Kuroo per coccolare il gattino che il maggiore tiene sulle gambe? Non credo sinceramente esista una scena più da WWF a questo mondo, al momento.
Il secondo punto che naturalmente mi viene da tenere in considerazione è l’entrata in scena di Kageyama ed Hinata. Perché certo, li avevamo già visti, ma c’è da dire che finalmente possiamo vederli come parte attiva della storia, e non come figure lontane o comunque secondarie accanto ai personaggi principali, come accaduto con Hinata mentre sul treno con Kenma.
Abbiamo finalmente visto come effettivamente Hinata non sappia ancora della natura del migliore amico, cosa che io sinceramente pensavo avesse già capito e che lo tenesse sott’occhio anche per quello, e soprattutto che lo stesso Kageyama non è a conoscenza di quello che è accaduto, il ché – da come aveva parlato Oikawa di Kageyama stesso nei capitoli passati – mi è parso davvero strano da leggere. Insomma, Tooru ci ha dato informazioni che hanno reso Tobio ancora più pericoloso di quanto non fosse, ma sappiamo che quando il maggiore parla di Kageyama tende un po’ a vederlo come una minaccia per la propria natura – di alzatore, di ghoul – quindi ci sta.
Un’altra cosa che abbiamo scoperto è stata che i genitori di Kenma erano probabilmente invischiati in uno scambio di informazioni piuttosto pericoloso e massiccio, ed anche questo non me lo sarei mai aspettata! Mi ero fatta un’idea incredibilmente pacifica ed innocua di loro, per quanto li abbia visti poco e solo attraverso gli occhi di Kuroo e di Kenma – e quindi anche qui, di cosa stupirsi? – ma devo dire che ora forse si spiega anche perché fossero così benestanti e potessero togliersi tanti sfizi passando inosservati. Solitamente le spie sono persone che sanno come far andare bene la loro vita. (?) Sempre che non siano stati incastrati – In quel caso ci rimarrei troppo male.
In ogni caso, la recensione finisce qui perché credo di essermi davvero allargata troppo, speravo di fare una cosa più corta ma come ogni volta mi è uscita una cosa molto più lunga di quanto avessi inizialmente immaginato.
Spero che aggiornerai presto,
Un super mega abbraccio!

Nanas

PS. Kenma sta arrivando il biondo!

Nuovo recensore
01/01/17, ore 20:12

Ho letto i 6 capitoli tutti d'un fiato. Penso tu abbia un talento. La lettura oltre che essere scorrevole e ricca di vocaboli, è piacevole. Io onestamente mi sono appassionata molto alla tua storia e ritengo che anche il contesto e la trama generale siano azzeccati. È bello perché di fanfiction come questa ce ne sono poche. Sono veramente felice di aver cominciato a leggerla, anche se so che sarà una sofferenza aspettare il prossimo aggiornamento. Spero tu possa pubblicare al più presto. Ancora complimenti.
-Anna

Recensore Junior
06/12/16, ore 20:28

Cara Milla Chan,
Scusa per il ritardo, ho letto questo capitolo un paio di giorni fa ma era tardissimo e-- insomma, non penso sarei mai arrivata a scrivere la fine del commento senza cadere addormentata come una pera cotta, parlando in tutta sincerità. Così ho pensato "ma sì, commento dopo", ed ovviamente la cosa mi è sfuggita di mano e dopo un paio di giorno sono ancora qui, davanti al capitolo non ancora recensito.
A proposito di questo, devo ammettere che ho pensato che il sito fosse andato in panne quando ho visto quello zero campeggiare tristemente sopra il titolo del capitolo in questione. Zero recensioni, davvero? Io sono abbastanza basita, devo dire la verità-- una cosa é non vedere molte recensioni per una storia che merita (cosa che, a rigor del vero, già mi sta abbastanza stretta di suo), ma addirittura vedere che un capitolo postato due mesi fa ha ancora zero recensioni mi lascia... Non saprei, intristita? Confusa? Sicuramente non emozioni positive, in ogni caso. Sono abbastanza amareggiata nel notare ancora una volta quanto sia assolutamente ed incomprensibilmente incoerente questo fandom, quando si tratta di recensioni. Non è nemmeno una questione di lasciare commenti impegnativi dinanzi ad una storia effettivamente impegnativa, perché sono abbastanza sicura che apprezzeresti ugualmente anche commenti poco dettagliati ma ugualmente lasciati con il cuore, o sbaglio? É il silenzio stampa che mi lascia abbastanza basita.
Ma insomma, cominciamo la recensione.
Questo capitolo é veramente duro da digerire, mi preme da dire prima di ogni altro commento. Non accade nulla di eclatante a livello di azione, ma é un agglomerato di emozioni e sensazioni che vanno giù veramente con molta difficoltà, lasciando un groppone sullo stomaco che difficilmente se ne va via. Mentre leggevo, frase dopo frase, ammetto di aver più volte pensato di fermarmi e riprendere dopo una lunga pausa, perché alcune scene sono veramente strazianti da seguire.
Prima tra tutte, nemmeno a dirlo, quella della pelle di Kenma fusa con i vestiti e necessariamente da sradicare per evitare il peggioramento della situazione attuale. Il dolore di Kuroo davanti alla consapevolezza di essere stato la causa di quello del minore -un dolore necessario ed inevitabile, c'è da aggiungerlo, ma non per questo più sopportabile-; o ancora la marcata estraniazione di Oikawa davanti a Kenma, quel dualismo tra il rivedersi in quel ragazzo e trovare quasi fastidio nel farlo, con successivo tentativo di cercare di allontanarsene emotivamente il più possibile, come a convincere che lui non é più così, che é cambiato, che é un'altra persona e che la pena che prova per l'altro nasce dal vederlo così debole ed in balia degli eventi, quando lui tutto ciò lo ha superato ed ha il controllo non solo della situazione, ma anche delle sue emozioni. La parte:

"Kenma teneva la faccia premuta con forza contro il petto di Kuroo, gli occhi strizzati, e il respiro affannoso. Lo stava stringendo, Kuroo, attento a non sfiorare il braccio sinistro, rosso come il fuoco, sul quale la pelle sembrava riformarsi a vista d’occhio, e la mano sinistra di Kenma era aggrappata alla sua maglia con una forza tale che quasi si sentiva strozzare."

Mi ha veramente fatto piangere il cuore. Come Kuroo stesso ammette, strappare quel groviglio di pelle e stoffa sciolta dal corpo dell'altro non é quello che veramente lo ferisce, non quanto lo faccia il /sentire/ l'altro urlare di dolore e provare sulla propria pelle (sulle proprie orecchie) cosa voglia dire far fare quel passo così indefinitamente difficile a Kenma, portandolo oltre la soglia di ogni suo limite e facendogli sperimentare ciò che Kuroo stesso ha giurato e spergiurato di evitare al minore, ovvero di farlo soffrire e di essere 'causa' del suo dolore.
In questo capitolo vediamo anche il signor Nekomata, e a tal proposito -e a proposito del palazzo che gestisce- non posso fare altro che domandarmi se troveremo anche altri della Nekoma nella stessa palazzina, come Lev o Yaku, solo a fare due esempi.
Conta che vorrei fare un commento lunghissimo e commentare molto più di questo perché penso davvero che ogni tuo capitolo meriti mille mila parole solo per cercare di rendervi giustizia, ma spero mi perdonerai se chiuderò qui-- ci tenevo un sacco a scriverti subito dopo aver letto il capitolo, ma purtroppo ho un mal di testa immenso e non riesco nemmeno più a guardare lo schermo del cellulare senza farmi venire viglia di tranciare di netto le tempie dalla mia testa.
Il ché sarebbe pessimo, contando che probabilmente morirei entro pochissimo tempo.
Ultima cosa su cui vorrei esprimere il mio parere é la vista di Kenma con gli occhi da Ghoul, che se non vado errando è la seconda volta che accade nella storia, ed é la seconda volta che accade involontariamente-- spinto, anzi, da una forte emozione.
La prima volta volta é stata davanti alla necessità di entrare a casa e vedere che i genitori fossero vivi, davanti da Kuroo.
La seconda volta adesso, sempre davanti a Kuroo.
...
... ... É sbagliato se trovo tutto ciò comunque una valida ragione per trovarli perfetti, e per amarli come se fossero miei figli? No perché forse ho un problema, in questo caso.
Ci sentiamo presto, grazie mille per questo capitolo e mi raccomando:
Continua a scrivere, perché nonostante quello che potresti pensare spinta dall'amarezza di un feedback nemmeno lontanamente paragonabile a quello che meriteresti, sei bravissima e questa fanfiction ti sta venendo benissimo! ♡
Saluti!

Nanas

Ps. Il titolo del capitolo é come al solito bellissimo. ♡ Stavo per dimenticarmi di scriverlo, shame on me!
(Recensione modificata il 06/12/2016 - 08:29 pm)

Recensore Junior
27/11/16, ore 16:37

Cara Milla Chan,
Buongiorno! Qui oggi ci sta lo sciopero ed io sono in attesa da quella che sembra una eternità per riuscire a trovare un autobus per arrivare all'università. Tra l'altro sotto terra non arriva il wifi, quindi ti sto scrivendo questa recensione con l'ansia perenne che prima o poi ricaricherà la pagina ed io perderò tutto quello che sto scrivendo. Senso di angoscia permettendo, in ogni caso: eravamo arrivate al buongiorno.
Anche questa recensione arriva ad una settimana dall'altra, e mi scuso moltissimo per questo ritardo ma lo ammetto: Ho moltissima paura di andare avanti nella tua storia e finire i capitoli disponibili notte-tempo, ritrovandomi così a dover attendere tre settimane ogni volta per un aggiornamento. Sto cercando di diluire il più possibile affinché non accada, ma mi rendo conto che la mia speranza di non incappare in questo problema é molto caduca visto che non ci sono modi per evitare una tale sofferenza in futuro. Ecco perché non leggo spesso delle Long, ahahah! Vivo nel costante sconforto di un'attesa che potrebbe uccidermi. (...)
Detto questo, passiamo al capitolo in sé. Milla, seriamente, stai facendo una strage. Ho capito che questa ambientazione urla angst da ogni poro, ma abbiamo visto morire quante persone, fino ad adesso? Primi fra tutti gli orfani, in forse Bokuto (che spero di no perché mio Dio), poi i genitori di Oikawa, adesso quelli di Kenma. Lo ammetto, avevo immaginato sarebbe successo prima o poi, ma sono rimasta comunque incredibilmente colpita dalla velocità con la quale é successo. Non che ci di potesse davvero arrivare pronti, ma--...
... Ma procediamo con ordine. Allora.
L'inizio del capitolo é di una delicatezza disarmante. La parte dove vengono ridimensionate le altezze per via dell'età, ripensare da Kenma e dal suo ripercorrere velocemente e mentalmente quella che é stata l'evoluzione delle stesse durante tutto il corso della storia. Il ricordo di quella che é diventata ormai parte della loro silenziosa quotidianità notturna viene descritta con una facilità e con una sensibilità che fa intuire davvero l'incredibile affetto che si è nel tempo instaurato fra di loro. La tenerezza delle mani di Kenma che scivolano e premono con appena un poco di pressione sul capo di Kuroo per tentare di imprimere un poco di gravità su quei ciuffi indomabili é veramente difficile da esprimere, quindi sappi semplicemente che l'ho trovata un'immagine carinissima ed ai limiti del batticuore. Ho già detto che adoro come rendi questi due personaggi, giusto? Perché io davvero li adoro e non mi stancherò mai ripeterti quanto tu sia senza alcuna ombra di dubbio perfetta per scrivere di loro. Infatti mi spiace davvero tu non abbia tutte le recensioni del mondo, Dio se non lo capisco. Ma finché ci sarò io non ci sarà una fanfiction o un capitolo KuroKen postati da te che non abbiano almeno una recensione dettagliata sul perché tu sia una bellissima persona ed una capacissima scrittrice. Non posso purtroppo lasciare più di una recensione per capitolo a riguardo perché contro le regole, ma ecco, sapessi che se potessi lo farei. E magari non ti troveresti tutto questo malloppo di roba in una sola recensione ma scaglionato su più commenti, il ché renderebbe anche il tutto più semplice da leggere forse. (...)
Ma insomma, tornando a noi. Quello che sicuramente risulta chiaro quindi in questo capitolo é la differenza sostanziale che il carattere di Kenma stesso ha tra quando si rapporta con Kuroo e quando si rapporta con il resto mondo. Persino con Hinata, con il quale ha comunque un rapporto amichevole e ben distinto da quello che ha con i suoi compagni di classe, c'è sempre questo blocco di fondo che Kenma sente istintivamente di avere e che di base di qualifica con la sua consapevolezza interiore di non essere come Hinata, di essere "diverso" e di non poter, per questo motivo, far cadere gli ultimi muri che ha con lui. E questo indipendentemente dal loro futuro, per quanto sicuramente la cosa venga accentuata esponenzialmente dopo la decisione di Hinata di entrare a far parte della CCG. Perché Hinata non sa, non é detto lo saprà mai, e non é detto che sapendolo cambierebbe la sua idea (molto infantile, molto romanzata, ma incredibilmente alla Hinata) semplicistica di cosa sia bene e cosa sia male, cosa vada fatto perché semplicemente giusto e cosa vada punito perché sicuramente sbagliato. Kenma mi ha fatto una tristezza immensa in questo capitolo anche per questo, forse. Cioè, non che si possa sorpassare la tristezza traumatica che si prova nell'immaginare l'ultima scena naturalmente, ma diciamo che quando ancora ero ignorante e beata a questo punto della storia credevo che la vera tristezza la stessi provando in quel momento. Povera ingenua. (...)
In compenso interviene Kuroo, e questo è davvero un momento di beatificazione del ragazzo perché io sinceramente a vedere Kenma altri cinque minuti in quel vagone non credo ce l'avrei fatta. Eppure Kuroo é lì, é il suo compleanno e fa pure a botte con l'amico del suo ex amico che non sapeva fosse vivo, quindi se non é un compleanno in piena regola questo non so cosa lo sia, sinceramente. (?) Ho apprezzato tantissimo la parte della "battibeccata un po' violenta", come ho deciso di chiamarla per forza di cose, ma soprattutto... I kagune! Finalmente li abbiamo scoperti. Mio Dio, sono felicissima che almeno uno dei due lo abbia preso, anche se potevo sicuramente fare di meglio ahah! ♡ Come ti ho già scritto nella recensione precedente, ammetto che per Kuroo avessi pensato ad un Koukaku più che ad un Bikaku, ma per una questione di possanza fisica principalmente. Tu forse ti sei dedicata più alla parte "felina" del loro gruppo principale, il ché mi fa supporre che sia Bokuto che Akaashi abbiano (avrebbero avuto, se uno é morto e l'altro non compare(...)) invece un Ukaku, giusto? Sarei proprio fortunati di vederli, insieme a quelli delle altre squadre naturalmente e a quello di Iwaizumi, di cui ancora sappiamo poco e nulla avendolo appena riscoperto miracolato dal fato..!
(Cambio giorno, sono tornata a casa e continuo domani. Salvo la recensione!)
(Eccomi!)
Ma dopo tutto questo litigare, ecco che torna la parte di una delicatezza disarmante: Stavolta, il compleanno di Kuroo. E più che sottolineare la dolcezza della sera con la madre ed il padre di Kenma, o la felicità e la riconoscenza di Kuroo verso quegli adulti che gli hanno dato tutto quando a lui non era rimasto niente, vorrei passare direttamente alla parte del regalo di Kenma, perché mi ha davvero colpito per questa incredibile alchimia che hanno sviluppato e che sinceramente non smette mai di sorprendermi e di farmi innamorare di loro. In particolare:

"Un verso ovattato dalla trapunta gli suggerì che la risposta di Kenma era stato un brontolio non troppo convinto. Kuroo sospirò e si rimise il ghiaccio in faccia con una mano, mentre con l’altra dava piccole pacche alla schiena di Kenma. Poco sopra, i suoi capelli scuri ricadevano ai lati della nuca e gli coprivano le orecchie, e Kuroo dovette lottare contro l’impulso di accarezzarglieli."

Credo sia una piccola perla di scrittura, un perfetto connubio tra dolcezza e sinteticità, emozioni che si muovono a pelo d'acqua ma senza dominare l'ambiente o in generale rendere troppo pesante la lettura di un capitolo che sembra sì incredibilmente lungo, ma che in verità si mangia in un istante, perché non c'è scrittura migliore di quella che non ti faccia pesare il numero di righe necessarie a realizzarla.
Ed in questo momento mi sento molto Alice con il suo "io mi so dar ottimi consigli, ma poi seguirli mai non so", contando che ogni volta le mie recensioni nascono per essere super leggere ed invece finiscono immancabilmente per essere dei trattati costituzionali. (...)
L'ultima parte nemmeno vorrei commentartela invece.
(Ho sonno, cambio di nuovo giorno!)
(Buongiorno!)
... Seriamente. Io non so cosa mi aspettassi, anzi sicuramente in parte mi aspettavo tutto ciò, ma le tempistiche mi hanno steso. Io probabilmente non sono la persona adatta a descrivere questo momento tragico della storia, anzi in effetti credo proprio di essere la meno adatta contando la mia scarsissima esperienza con l'angst in generale, ma il cambio di scena è brusco, la frase "Tanta fortuna e felicità" si ricollega in maniera fin troppo dolorosa con quel maledetto giorno di quell'anno e mezzo dopo, arrivati finalmente nel presente presumo, nel mentre ci fermiamo silenziosi ed immobili a "guardare l’impenetrabile fumo nero e le fiamme sempre più alte che avvolgevano l’edificio."
Come ti ho già detto, sono arrivata a questo punto della storia con la consapevolezza razionale che qualcosa sarebbe cambiato per dare una "scossa" alla trama e renderla fedele ad un universo alternativo come quello incredibilmente crudo di "Tokyo Ghoul". Ma come altrettanto ben sai, sicuramente non é facile vedere la casa che hai imparato ad amare ed apprezzare con i suoi inquilini per ben quattro capitoli andare a fuoco e bruciare così in un istante anche l'infanzia di un personaggio principale e mezzo (il mezzo di Kuroo è dovuto sia al fatto che ci abbia vissuto di meno, sia perché Kuroo di base é cresciuto molto più velocemente di Kenma a causa della sua vita di strada). Quando ho letto quel "Kenma, no, fermo!" mi si é stretto il cuore, sia per l'angoscia perpetuata anche nelle righe dopo di vedere Kenma cadere vittima delle fiamme, sia per il terrore vero di vedere la madre e il padre di Kenma che-- mio Dio, faccio ancora fatica ad accettarlo. Ma insomma, basti dire che era un terrore ben fondato e mi ha fatto venire un po' di nausea.
Ma quindi ora Kenma non può tornare a scuola, perché se li hanno colpiti in casa sanno chi fossero, giusto? Senza contare la presenza dell'uomo/donna della CCG che era già in casa ed ha visto di persona sia lui che Kuroo. Oddio povera stella, ma come si fa ad accettare una cosa simile-- quando ho letto dell'assoluta immobilità di Kenma davanti alla scena dei genitori riversi sul pavimento, la madre ancora viva per sussurrare quelli "scappa" tra gli ultimi gorgogli di un corpo che sta morendo... Seriamente, con quale cuore Milla? Ti adoro, ma sei stata terribile. Ma ti adoro. (...)
Ultimo ma non ultimo, il corpo di Kenma appena uscito (o per meglio dire, trascinato da Kuroo) e allontanato di forza dall'appartamento nel quale ha vissuto fino a quel momento. La parte:

"Si guardarono finalmente in faccia e Kuroo sentì una fitta al cuore nel vedere Kenma ridotto in quello stato, i vestiti bruciacchiati e in parte fusi con la pelle, gli occhi gonfi e rossi, le ustioni e la parte destra del corpo piena di escoriazioni dovute alla caduta."

Mi ha veramente straziato il cuore, perché non ho faticato ad immaginarmi pienamente la scena, né quello che deve aver visto Kuroo, né quello che deve aver sentito Kuroo, né quello che deve essere Kuroo stesso. Perché insomma, non dimentichiamo che in quella casa ci é entrato anche lui, oltre che ad averci vissuto per moltissimo tempo. Il punto finale, "Sentire Kenma gemere in quel modo gli fece più male di tutte le bruciature che sentiva addosso", é stato davvero il colpo fatale che mi ha fatto chiudere con un groppone nauseato sullo stomaco il capitolo, e devo dirti che nonostante io ami alla follia questa storia sia stato davvero difficile arrivarci senza pensare "ok basta, io non posso seguire una cosa così drammatica, sono troppo sensibile per questo mondo".
Ma alla fine l'ho fatto, perché sono debole, sono debole per la tua scrittura e per questa storia che nonostante tutto adoro alla follia, e che quindi continuerò per sempre a seguire perché sì, perché aspetto con super ansia il momento in cui aggiornerai questa storia perché ormai mi manca solo un capitolo ad leggere, e sto cercando di allungare il più possibile i tempi di lettura per fare in modo di non dover sottostare a quelle attese terribili che purtroppo so mi aspetteranno nei capitoli a seguire. (...)
Quindi per ora ti lascio, ma ci sentiamo presto. (??)
Sei bravissima!

Nanas

Ps. Scusa se questa recensione non ha molto senso ma l'ho scritta a più pezzi e facendo altre cose nel mentre quindi errr. (...) Ma spero apprezzerai l'impegno! ♡

Recensore Junior
20/11/16, ore 18:36

Cara Milla Chan,
Eccomi qui finalmente a commentare questo terzo capitolo, seppure quasi ad una settimana dall’ultima recensione che ho lasciato a questa fanfiction. Scusami per il ritardo, ma in questo periodo sono sotto esami universitari quindi mi è molto difficile trovare nel tempo libero che mi rimane un giusto equilibrio fra tutto quello che vorrei fare!
Comunque, come stavamo dicendo: Nuova recensione.
E non solo nuova recensione, quanto anche nuovi personaggi. Siamo saliti di un paio di anni, giusto? Ora abbiamo due piccoli bambini che si affacciano alla pubertà, di tredici e quattordici anni. Vorrei davvero ringraziarti per la descrizione di Oikawa fatta da Iwaizumi, perché davvero credo sia un’opera di una delicatezza sconfinata. L’amore – o per meglio dire l’affetto, vista la giovane età di entrambi – che Iwaizumi stesso pone nei confronti di Oikawa è come un filtro che ci permette di vedere l’intera scena come racchiusa in una bolla di sensibilità e dolcezza. Il colore degli occhi di Oikawa, così in simbiosi con le cortecce che si schiudono in rami di varie grandezze attorno alla sua figura silenziosa e rilassata, sono già di loro una spettacolo bellissimo. Ma se non bastassero questi, persino il resto delle frasi che vengono espresse dal ragazzo per tenere conto della presenza di Oikawa in quel quadro che gli si pone dinanzi agli occhi sono una degna continuazione di tutta quell’ode a ciò che di bello e di amabile esiste al mondo per Iwaizumi stesso.
Oikawa nella tua storia (o almeno nel tuo capitolo) risulta essere un bambino cocciuto, ancora molto fissato – come nell’originale – con l’idea di non dare modo a nessuno di vedere nulla oltre la sua scorza di bambino incredibilmente sicuro ed inattaccabile, ma dietro la cui maschera si cela una fragilità impressionante. La descrizione della Notte di Sangue è entrata nella scena in maniera quasi prepotente, dittatoriale, sferzando via la tranquillità della silenziosa mattina di Iwaizumi ed Oikawa, sferzando via ogni innocenza per fare posto solo al sangue, alla disperazione, al pianto, all’ingiustizia. Ammetto che per qualche motivo mi aspettavo un momento tragico nella vita di Oikawa, ma questo anche perché per qualche motivo Oikawa stesso stimola tantissimo l’uso di tragedie in generale nelle fanfiction, ma questo è stato davvero un colpo al cuore fortissimo, nonostante la preparazione psicologica iniziale. Il racconto filtrato dal punto di vista di Iwaizumi funziona benissimo, ed in generale non credo ci sarebbe stato modo migliore per esprimere al meglio cosa fosse successo, e mi è rimasta impressa tantissimo nella mente la scena di Iwaizumi che gira l’angolo e trova Oikawa lì, tra le macerie di vetri che scheggiano la sua pelle – come fosse una vellutata e non pelle, e carne, e muscoli, e ossa che pongono una resistenza che viene invece distrutta dalla potenza delle vetrine che scoppiano per il calore del fuoco –, trovandolo che

“lo guardava fisso negli occhi, il sangue che colava lungo la faccia, i denti stretti. Sembrava che gli stesse urlando di salvarlo.”

È una scena cruda, ma in qualche modo si adatta perfettamente ai personaggi, come anche la scena successiva dove Oikawa non riesce, non ce la fa a spostare lo sguardo dai corpi esanimi – o da quello che ne rimane – dei suoi genitori, bloccato in un limbo di immobilità da cui è Iwaizumi stesso quello che lo deve allontanare, obbligandolo a voltare lo sguardo e chiudere così la sua infanzia per sempre.
Quello che rimane veramente assurdo in questa fanfiction comunque sia, e questo devo rimarcarlo perché sì, perché è buono e giusto e perché non capisco perché la tua storia non abbia un’armata di lettori invece di poterli contare sulla dita di una mano, è come tutti siano incredibilmente IC. Non è manco più una questione di Alternative Universe, o di personaggi preferiti. Sono tutti, semplicemente, incredibilmente coerenti con le loro controparti originali. A partire da Kuroo che Kenma, di cui parlerò fra poco, ad arrivare a Iwaizumi e Oikawa, di cui apprezzo tutto, dalle descrizioni al modo in cui parlano o al modo in cui si muovono, a Bokuto nel primo capitolo – che no, io non ho dimenticato. Mio Dio, spero con tutto il cuore che riesca fuori perché no, è adorabile e non può averci lasciato così presto!

E adesso, passiamo a Kuroo e Kenma.
In questo capitolo, più dei precedenti probabilmente, si vede l’incredibile differenza che divide i due ghoul, da un passato così diverso ed un presente così troppo superficialmente simile. Kuroo è un ghoul, in tutto e per tutto. Lo è nell’animo, lo è nella brama, lo è nella libertà, lo è in parte nella sua mancanza di umanità, intesa come vera capacità di sentire la necessità di emulare il loro stile di vita e di provare a confondersi fra loro. Kenma anche è un ghoul, ma per adesso solo di corpo, come se il fatto che mangi carne umana sia solo una pecca peculiare della sua essenza altrimenti pari a quella umana. Ha capacità di un ghoul, ma sono capacità fisiche, e Kenma non usa il fisico. Lui, nato e cresciuto nella sua piccola realtà di bambini altolocato, si ritrova anzi ad essere più umano che altro, seppure senza esserlo ‘abbastanza’, secondo il suo punto di vista.
Kuroo, di base, apre solo una ferita che è già infetta da tempo, ma che Kenma tampona con acqua ossigenata in continuazione nella speranza che non si allarghi mai. Come lui stesso dice:

“Aveva pensato tutto il pomeriggio a quello che era successo e la conclusione a cui era giunto era una sola: non aveva ancora capito come trattare quel ragazzino.
Avevano vissuto due vite completamente diverse fin dalla nascita, col senno di poi era abbastanza logico che non potesse pretendere che i suoi metodi funzionassero su una creatura così delicata. Forse, appunto, troppo delicata: era di questo che voleva avvisarlo. Avrebbe voluto scuotergli via di dosso quel velo di nivea leggerezza, perché non ci sarebbe stato posto per quella nel mondo. Kenma doveva sbarazzarsene per continuare a vivere. Voleva solo che Kenma sapesse come comportarsi in futuro, evitargli brutte sorprese.”

È proprio la delicatezza a mancargli, quella sorta di febbricitante necessità di scuoterlo e di fargli capire che la ferita non è infetta, ma è nata così. Fargli capire che la sua natura di ghoul non è una cosa che deve combattere e pulire, ma solo accettare. Non lo dice con cattiveria, ma solo perché, forse, ha paura che quando questa consapevolezza arriverà nel cuore di Kenma, e se lui non lo avrà preparato ad accettare questa cosa per quel momento, allora Kenma, il delicato Kenma, potrebbe in parte non reggere il colpo e uscirne più devastato di quanto possa accettare.
La parte che riguarda l’abbraccio è volta proprio a fargli capire questo, quanto tutto ciò lo faccia per lui, quanto ci tenga a lui e quanto non vorrebbe arrecargli dolore nemmeno involontariamente. È una scena di una tenerezza disarmante, leggendo la quale io mi sono sinceramente sciolta come ghiaccio al sole, e non riesco nemmeno ad immaginare il tremante timore che deve aver vissuto Kenma in fin dei conti nel sentire questa sua graffiante certezza di essere un rimpiazzo, una seconda scelta; che poi, è anche il motivo per il quale fa fatica ad accettare quello che dice Kuroo probabilmente, per paura di prendere atteggiamenti che ricordino solo a Kuroo l’altro, Bokuto, il nostro raggio di sole scomparso.
Ultima cosa che vorrei commentare, a questo punto, è la scena del gatto.
Mi è piaciuta moltissimo per prima cosa l’assoluta attenzione che Kenma dà al gatto, girandosi istintivamente a fissarlo seppure da molto lontano (facendo quindi anche risaltare molto, inconsapevolmente, il suo lato da predatore nato!), sia la lunga trafila che Kuroo gli fa fare per prendere il gatto, riuscendo quindi a trovare un modo più che conveniente per farlo allenare senza che si senta davvero oppresso nel farlo. Kuroo ci ha visto lungo in ogni caso, perché Kenma è davvero un bambino non soltanto sveglio, ma anche molto intelligente. E questo, di base, è fondamentale per una caccia quanto la forza fisica.
Sono ancora molto curiosa di sapere che tipo di Kagune darai loro! Nei miei disegni li ho sempre immaginati con Koukaku (Kuroo) e con un Bikaku (Kenma) perché mi piace molto l’idea che si adattino anche alle loro conformazioni fisiche. Kuroo è molto robusto, cioè adesso è un ragazzino ma in futuro sarà un bellissimo fusto di un metro e novanta (…), quindi credo sia una delle poche persone che possa reggere un Kagune così forte senza cadere rovinosamente a terra dopo cinque minuti. Kenma naturalmente perché è una coda, ahahah! Che domande, vero. (…)
Ma insomma, tralasciando questo, sono davvero curiosa di sapere tu cosa abbia scelto e le tue motivazioni che ti hanno portato a sceglierle, e spero tantissimo che in futuro uscirà come argomento!
Il mio compito qui è finito, ma prima di terminare il commento vorrei un attimo porre l’attenzione sul titolo del capitolo, proprio come ho fatto precedentemente con l’altro capitolo. Da quello che posso intuire ti sta molto plasmando su delle scelte letterarie della letteratura inglese dell’ultimo anno di liceo, giusto? Thomas Gray si studia in quel periodo, che come ti ho già detto nel capitolo precedente è un periodo splendido, e trovo molto azzeccata (come sempre quando si parla di te, mannaggia sei troppo brava ed io ti adoro!) la scelta della frase come della spiegazione.
Tanto di cappello quindi, ricordami il perché non veda diecimila commenti ad ogni tuo capitolo per favore perché io qui più vado avanti e meno lo capisco, sinceramente.
Ci sentiamo presto, con solita minaccia annessa (che a proposito, inizia a diventare piuttosto inquietante)
Spero di poter leggere il prossimo capitolo il prima possibile!

Nanas
(Recensione modificata il 20/11/2016 - 06:40 pm)

Recensore Junior

Splendida Milla Chan,
Stavolta voglio iniziare con una cosa che nell'altra recensione mi sono inspiegabilmente dimenticata di commentare, probabilmente perché mezza intontita dal sonno e dall'ebbrezza vissuta per aver finalmente letto l'inizio di questa fanfiction: Le tue note d'autore. Perché già ieri lo avevo notato, ma anche oggi, leggendo il secondo capitolo e finendolo, mi sono ritrovata a leggere i commenti finali fatti da te come contorno della storia, nella spiegazione dei titoli dei capitoli e della fanfiction, ed ancora una volta ho compreso perché brami così tanto sposarti e darti tutto l'amore di questo mondo. Il titolo della storia, citazione rivista del poemetto di Eliot, già credo sarebbe abbastanza per spiegare il motivo principale per cui la tua persona merita molto più di quello che EFP sembra volenteroso di darti: e no, nel caso te lo stia domandando, ancora non ho superato il trauma che ho vissuto l'altro giorno nel venire a sapere che avessi appena una recensione per capitolo, sinceramente.
Già solo vedere il periodo storico al quale ti sei appoggiata per fare un omaggio attraverso il titolo dovrebbe farti vincere tutto. In generale, ed adesso parlo da persona lontana dai tempi che furono visto che sono comunque uscita dal liceo da un po', tutti gli autori che si studiano in letteratura inglese durante il quinto anno sono veramente unici, incredibilmente moderni nonostante alcuni siano di metà ottocento, ma incredibilmente attuali nelle tematiche e nella scrittura. E gli inizi novecento non sono da meno, né tanto meno Eliot lo é. E tu hai usato proprio lui, quindi sono felicissima perché sì. Ma visto che, se mi mettessi a parlare di Eliot, finirei per scrivere quaranta capitoli sul perché le tue scelte siano semplicemente perfette, penso che cambierò argomento e passerò a quanto abbia incredibilmente apprezzato la spiegazione che dai dei titoli dei capitoli. Perché non solo sono incredibilmente belle di loro le frasi che usi, ma anche, e soprattutto, sono molto belle le motivazioni che poni dietro le tue scelte, perché fanno apprezzare anche dal punto di vista di concetto (oltre che da quello puramente letterario di citazioni o estetica della scrittura!) cose che altrimenti alle volte le persone finiscono per sottovalutare, proprio come può essere il titolo di un capitolo.
Il primo capitolo, la citazione di Lady Macbeth da Macbeth di Shakespeare, é stata non solo molto bella ma anche molto calzante. Macbeth, come opera teatrale, alla fin fine pone come tema fondamentale il dualismo tra uomo e bestia (si intende, interiore all'uomo), proprio come accade con Tokyo Ghoul, nel quale il tema principale é proprio, alla fin fine, la diversità tra due specie di fattezze uguali ma di natura diversa. É la famosa lotta tra il bene e il male, il sangue come immagine centrale del dramma Macbethiano e di una Alternative Universe come quella di Tokyo Ghoul, la vita intesa come terreno di scontro tra due "opposte" etiche di vita che alla fine, nell'abbattersi a vicenda, finiscono per intersecarsi e mescolarsi l'uno nell'altro.
Ghouls e Umani, Ghoul (cattivi) buoni e umani (buoni) cattivi.
E poi il titolo del secondo capitolo, ripreso da "Il gelsomino notturno" di Pascoli. Che bello rivedere un autore italiano venire citato in giro, diventa ogni giorno più raro ritrovarseli per caso visto che di solito si preferiscono canzoni inglesi!

... Insomma tralasciamo però tutte queste cose belle, anche perché io sono qui soprattutto per commentare questo splendido secondo capitolo e il mettermi a parlare di Pascoli, per quanto sarebbe un ottimo metodo di ripasso per una come me che studia materie scientifiche, esulerebbe alquanto dagli obiettivi di questa recensione.
Ebbene, dunque iniziamo!
Allora: Ma quanto può essere triste pensare a Kenma che il giorno dopo l'incidente si ritrova a sentirsi "di troppo" a scuola, additato indirettamente come la bestia che deve essere sradicata dal mondo? Mi ha messo una tristezza immensa leggere:

"Kenma non si era mai sentito così tanto a disagio in vita sua. Sentiva le mani gelide e le dita tremare e voleva soltanto tornare a casa, o trovare un modo per non ascoltare nessuno. Ma ogni volta che qualcuno apriva bocca, non passavano molti secondi prima che iniziasse a parlare di quell’argomento.
Molte volte quasi non si ricordava di essere un ghoul in mezzo a centinaia di umani, ma giorni come quelli glielo facevano ricordare in modo spregevole, come se lo stessero sbattendo contro un muro."

Perché sono proprio riuscita a sentirla, la sofferenza di base che il piccolo si trascina quel giorno, la sensazione un po' bruciante ed avvilente di non poter sperare nell'avere un rapporto migliore con quelle persone, quella consapevolezza istintiva che no, quel lettino a castello non verrà mai utilizzato per ospitare un suo compagno di classe a casa, perché semplicemente non capirebbe, e lui si senterebbe giudicato per le volte in cui va in bagno, entra in cucina senza mangiare, si comporta in un modo o nell'altro nella paura intrinseca che un suo gesto non calcolato possa portare il compagno di classe in questione a speculare, pensare, temere e denunciare.
... Certo, ha appena incontrato Hinata, ma-- non lo so, mentirei se dicessi che Hinata stesso non mi mette un po' di inquietudine in generale. Come metodo di approccio, non so-- troppo diretto, troppo invasivo, e quegli occhioni sono troppo grandi, mi sembra sia capace di vedere dentro gli animi delle persone e questo per un ghoul potrebbe essere un problema. (...) Ma per adesso Kenma é felice, più o meno insomma, nei limiti della felicità di Kenma, quindi se lui è felice lo sono anche io. (?)
Riguardo Kuroo, invece, mi ha fatto una tenerezza immensa immaginarmelo tutto confuso, pensando a quando possa uscire, se debba farlo, come debba farlo. L'ho davvero immaginato a raccapezzarsi confuso sul perché i genitori di Kenma non abbiano preso bene le sue prime uscite "fuori orario", faticando ad adattarsi ad una realtà quotidiana così metodica e... normale in effetti, incredibilmente normale ed incredibilmente lontana dalla sua realtà, senza regole e senza protezioni, da un certo punto di vista carente di certezze ma dall'altro-- incredibilmente libero da qualsiasi "blocco" nato dal camuffarsi da ciò che non si é.
C'è questa differenza impressionante tra Kuroo e Kenma in effetti, questi pro e contro da entrambe le parti che rendono difficile trovare quale sia il migliore "compromesso" a cui arrivare per vivere in questo mondo di umani: Adattarsi, ma limitare le proprie capacità, o essere liberi di essere ciò che si é, a discapito però del quieto vivere e a costo di diventare bersaglio continuo? Entrambi riescono ad avere in questo capitolo in assaggio di quello che significhi essere l'altro, anche se sembra piuttosto palese come alla fine dei giochi sia Kuroo quello che abbia perso di più dalla sua scelta forzata di vita.
Gli amici, un rifugio, Bokuto.
A proposito di Bokuto, ma quindi dove é finito la nostra povera stella? Speravo di trovarlo in questo capitolo, ma in effetti era troppo presto per sperarci, mannaggia. Sono molto in ansia perché cioè, lui davvero non ha nessuno dal quale andare in quel mondo, essendo Kuroo la sua unica famiglia. Quindi la possibilità é che o abbia trovato un'altra famiglia buona samaritana pronta ad accoglierlo dopo essersi ridotto ad un ammasso di cellule dolorose, o-- potrebbe averlo preso la CCG. Ed in quel caso non sono affatto sicura di voler sapere che fine gli abbiano fatto fare.
Diciamo che spero solo di rivederlo presto, ecco.
Mi ha fatto molto, moltissimo piacere invece vedere Kuroo che si approccia allo studio ed alla cultura! Sai, mi é sempre piaciuto immaginare Kuroo come una persona che nonostante le apparenze da ometto "furbetto" abbia in verità una testa tanta, cioè sia un giovane genio che esce con gli amici e poi si chiude tutta la notte a studiare come un matto per poter essere pronto per l'esame della settimana successiva. Quindi insomma penso sia una cosa molto carina il fatto che, anche spinto da un po' di infantile invidia verso Kenma stesso, Kuroo sia stato comunque portato ad imparare, scoprire, ed in parte avvicinarsi anche a cose che sicuramente nella sua precedente vita altrimenti non avrebbe mai nemmeno considerato, anche perché é adorabile e si merita il meglio di questo mondo, ecco.
Ultima cosa, ma non meno importante, é quella che riguarda il rapporto tra Kuroo e i genitori di Kenma. Loro sono delle persone adorabili, e ho apprezzato tantissimo anche le uscite serali per cercare di limitare il senso di "prigionia" che comunque, volente e nolente, deve aver provato Kuroo nel passare dalla completa mancanza di regole a quella di doversi forzare in una realtà dove "inosservanza" é la parola d'ordine per vivere.
E nulla, credo di aver detto tutto su questo capitolo, non vedo l'ora di leggere il prossimo! Mi raccomando non perdere mai la voglia di aggiornare, perché hai tanto da dare ancora e sei bravissima e io ti voglio un sacco bene e dobbiamo sposarci. (?)
Alla prossima!

Nanas

Ps. Anche questa recensione fatta di sera, quindi a pezzi potrebbe non avere molto senso. Perdonami. Ciá!

Recensore Junior

Cara Milla Chan,
Parto dicendo che c'è una cosa che io non capirò mai di questo sito: la scala di giudizio che viene usata per recensire una fanfiction. Devi sapere che ho aspettato tanto a leggere questa storia perché ne stavo (sto) seguendo un'altra a più capitoli, e visto che sono solita leggere soprattutto oneshot mi sono trovata ad avere qualche difficoltà a seguire una fanfiction lunga. Cioè, più che altro ho qualche problema perché ho l'abitudine di recensire ogni capitolo di quello che leggo, e mi sembrava davvero difficile riuscire a farlo con due long-fic, avendo poco tempo a disposizione per via dell'università e di una vita piuttosto piena di impegni più o meno utili. (...) Mi sono quindi prima messa quaaaasi in pari con l'altra e solo adesso, dopo essermi logorata per la curiosità per mesi INTERI, mi sono finalmente decisa a leggete la tua. (...) E non ringrazierò mai la sorte che ha portato una persona come te ad interessarsi alla KuroKen perché davvero-- davvero, sei il top.
Ecco perché dico di non capire i criteri di recensione degli utenti di EFP, proprio perché questa fanfiction é, sinceramente parlando e riferendosi almeno al primo capitolo -unico letto fino ad ora- molto, troppo bella.
Non solo é scritta bene, cosa che già sai che penso riguardo le tue fanfiction in generale, ma la scelta dell'universo all'interno del quale inserire i protagonisti é molto originale ed incredibilmente interessante. Il mondo di Tokyo Ghoul secondo me si adatta perfettamente al concetto di AU ideale, poiché non cambia solo l'ambientazione ma anche la storia, la biologia, la piramide sociale e le interazioni intrapersonali. Non so se hai già visto su tumblr le numerose immagini che girano con la stessa "fusione" tra Haikyuu e Tokyo Ghoul, ma se non lo hai già fatto ti consiglio di darci un'occhiata! Le immagini di una ragazza soprattutto sono molto, molto ben fatte, e riproducono le ipotetiche forme ghoul di molto di loro, compresi Bokuto, Akaashi, Oikawa e Iwaizumi. Insomma davvero, se ti capita dagli una possibilità perché meritano un sacco e sono le prime cose che ho visto di questo "accoppiamento strano", e che mi ha portato ad avere una necessità assurda di trovare una fanfiction che ne parlasse-- ed é qui che ho incontrato la tua ed ho ringraziato il Cielo per aver ascoltato le mie preghiere.
In ogni caso, tornando a quello che stavo dicendo: questa storia ha delle ottime potenzialità, e non ho problemi nel dire di non riuscire a capire come mai in un fandom così grande come quello di Haikyuu mi sia ritrovata alla fine del primo capitolo a notare con sgomento come esso abbia solo una recensione. Una, seriamente? Come é possibile? Sono abbastanza sicura che ci siano fanfiction che per idee e per contenuti impallidiscano davanti alla tua, eppure si ritrovano ad avere una media di due, tre recensioni a capitolo, ad essere ottimisti. Ma anche a cinque, sei. Seriamente, questa cosa mi mette in difficoltà.
Quindi, visto che ho deciso autonomamente di scrivere in tutte le fanfiction che apprezzo cosa effettivamente apprezzi, quanto le apprezzi, e perché le apprezzi, eccomi qui a scrivere anche alla tua, per cercare di riportare un po' di presenza nel mondo delle recensioni che é stato col tempo incomprensibilmente abbandonato.

La prima cosa che vorrei commentare riguardo questa fanfiction é la scelta del "passato" dei protagonisti. É stata veramente una mossa inaspettata, posso dirlo? Non so perché, ma mi immaginavo esattamente il contrario: Kenma ghoul di strada, Kuroo con una famiglia dietro che giustificasse il suo incredibile buon cuore. Insomma, qualcosa forse che spiegasse il motivo per il quale Kenma sia cosi incredibilmente silenzioso, enigmatico e poco avvezzo al creare rapporti umani importanti. Insomma, qualcosa che lo avesse "rotto" da piccolo, rendendo la sua già alta introversione un vero e proprio blocco verso gli altri. Ma anche la tua soluzione funziona molto bene, ed anzi la situazione di agiatezza finanziaria e familiare permette a Kenma di essere incredibilmente silenzioso e "comodino", avendo dietro due genitori che gli diano amore, certezze, spunti per evolversi come un bimbo "normale" in un mondo di umani, perfettamente integrato con loro; Kuroo e Bokuto, invece, trovano motivo di essere così legati grazie ad un passato comune pieno di sofferenze e stenti, che li ha portati a trovare l'uno nell'altro un fratello e in quel rifugio di fortuna una "famiglia". Insomma, per un motivo o per un altro, l'importante credo sia stato dare a Kuroo e Kenma due passati diversi che spiegassero in qualche modo il motivo dietro quei loro diversissimi caratteri, e credo tu ci sia riuscita al meglio! Adesso però devo ammettere di essere abbastanza preoccupata per il futuro, soprattutto perché per creare da un passato e da un incontro simile un successivo stretto rapporto come quello che incorre tra Kuroo e Kenma della serie originale, e per spiegare il perché da ragazzi Kuroo sia così protettivo nei confronti del minore, ho paura ci sia bisogno per lo meno di un trauma in cui si possano ritrovare insieme e da soli contro il mondo; e me lo immagino un Kenma post-trauma, incredibilmente disaffezionato al mondo di strada e incapace di muoversi in un mondo di umani senza la certezza di essere assolutamente integrato tra di loro, completamente impreparato alla sua nuova realtà e completamente sfiduciato dall'umanità, mentre immagino Kuroo d'altro canto portato a prendersi cura di quel ragazzino appartenente ad una famiglia che gli ha dato tutto quando non aveva nulla, quel ragazzino verso cui prova quell'affetto e di simpatia istintiva che spero duri per semlrlrpfpd. ♡ Anche se mio Dio, in fondo spero di sbagliarmi perché i genitori di Kenma mi stanno troppo a cuore e sono troppo carini, e oltre al fatto che sarebbe decisamente un trauma per Kenma il vederseli morire davanti credo sarebbe un po' traumatizzante anche per me, se finissero all'altro mondo notte tempo. (...) Ma insomma, perché tergiversare su queste brutte ipotesi, quando possiamo tornare alla storia?!
Quindi ecco, dicevamo: Ma quanta tenerezza mi fa Kenma da piccolo, in generale? Il suo primo giorno di scuola, le caramelline speciali, la mamma che lo porta e lo va a riprendere il primo giorno sentendo il suo timido bimbo con quell'accenno di entusiasmo a decorare le poche parole di riassunto della sua giornata, gli occhioni grandi e ambrati e le guanciotte piene e rosate, così diverse dalle braccine smilze di Kuroo che nel frattempo patisce la fame attaccandosi a ciò che rimane di un cadavere in abbandono sulla strada. Ecco, a proposito di questo: anche le storie dei piccoli ghoul che cacciano in "branco" mi é piaciuta terribilmente, sappilo. L'idea mi sembra molto affine sai con cosa, con i bambino vampiro, che però si ritrovano a cacciare in gruppo più per una incapacità generale di avere "controllo" sulle loro azioni, diventando quindi delle piccole macchine ingorde e sanguinolente, piuttosto che per una effettiva debolezza singola. Anzi, di solito i bambini vampiri hanno più energia di quelli adulti, quindi questo dovrebbe farti capire come sia così tanto felice di aver letto finalmente l'inizio di questa fanfiction da non riuscire a fare paragoni decenti. (?) In ogni caso, il punto fondamentale della cosa é che mi hanno fatto una tenerezza immensa mentre me li immaginavo, così piccoli, magri, tutti presi dal procacciarsi quello che possono per strada, i vagabondi, le persone anziane, forse persino dovendosi accontentare a volte di tossicodipendenti dal sapore non esattamente gustoso e forse anche un po' -- tossici, per loro? Non so, credo che gli esseri umani abbiano un sapore piuttosto variabile visto che inseriscono moltissime cose nel loro organismo, quindi anche come gusto devono cambiare molto! E secondo me dei bambini ghoul che mangino dei tossicodipendenti o degli alcolisti non se la passano benissimo fisicamente, alla fin fine è come se noi mangiassimo carne-- del mcdonald, o scurita perché vecchia. Insomma, magari non ti uccide, ma manco ti fa troppo bene. (...)
Sono curiosissima riguardo il destino di Bokuto, in ogni caso! Oddio mi ha fatto una tristezza vederlo tutto preso dalla ricerca di Iwaizumi e poi-- un botto, e chissà dov'è finito. Lo avranno preso quelli della CCG? Sarà scappato? Lo avranno ucciso? Sono curiosissima conta, non vedo l'ora di andare avanti!
Solo che se avessi continuato subito non ti avrei scritto questa recensione, e come sai ho preso l'impegno di commentarti tutti, tutti i capitoli, perché é importante e perché voglio tu ti senta amata dalla sottoscritta, perché i tuoi Kuroo e Kenma sono perfetti e la tua scrittura é molto bella, semplice, corretta, fluida.
Non ci si annoia mai, le parole scivolano facilmente ed il capitolo vola come se non ci fosse un domani. Mio Dio tu non puoi vedere ma davvero, sono troppo emozionata di averla iniziata, perché erano mesi che volevo farlo e non mento che ho tantissime aspettative e aaahh, ma tutte queste cose già le sai, compreso che amo come scrivi. Insomma, hai tipo visto nelle scorse ventordici mila recensioni che ti ho lasciato nelle tue oneshot KuroKen quanto adori come scrivi di loro, giusto?
Ti allego infine la mia parte preferita del capitolo, perché sì:

"Kenma guardò con malinconia i peluche che ricoprivano il pavimento della sua cameretta. I suoi genitori gli avevano preso un letto a castello anni prima, forse nella speranza che un giorno avrebbe invitato un amico a dormire da loro. Non era mai successo e il letto superiore si era progressivamente riempito di pupazzi di animali di ogni dimensione. Kenma aveva infatti preferito di gran lunga dormire in basso: si sentiva come se fosse protetto dall’impalcatura del letto e dalle doghe di legno che sostenevano il materasso sopra la sua testa."

Questa parte é incredibilmente triste eppure incredibilmente carina insieme. É triste, molto triste, l'idea che quel letto sia rimasto per tanto tempo inutilizzato, perché mostra sia l'incredibile speranza dei genitori di vedere Kenma integrarsi, fare amicizia ed avvicinarsi ad altri bambini con cui creare dei rapporti, sia il disinteresse o la semplice incapacità di Kenma di farlo. La parte della scuola spiega bene il senso di estraneità che comunque il minore non riesce a togliersi di dosso quando in mezzo ai suoi compagni, da questo punto punto di vista, oltre che la piccola, istintiva necessità di Kenma di uniformarvisi un poco, per quanto possibile.
Insomma, mi fa tantissima tenerezza Kenma, nonostante sia senza ombra di dubbio Kuroo quello che é cascato peggio in questa fanfiction, per ora. (...)
Ma come si dice? Chi vivrà, vedrà! E con vivrà intendo tutti, anche se so che é una speranza abbastanza vana. (...)
Spero di poterti recensire il prossimo capitolo prestissimo in ogni caso, perché ti meriti tutti i commenti di questo mondo e sei super brava, sappilo. Sono curiosissima, ma sono sicura di averlo già scritto quindi la finisco qui!

Nanas
(Recensione modificata il 15/11/2016 - 12:33 am)

Recensore Junior
26/09/16, ore 13:09

Capitolo stupendo, davvero complimenti!
La relazione tra Kenma e Kuroo si fa sempre più intensa e questo è già un bel punto a favore.
Mi piace anche come hai scelto di far rincontrare Hajime e Kuroo per non parlare del dialogo tra Kenma e Hinata.
Il top per me rimane comunque quando Kenma e Kuroo sono sdraiati nel letto e Kuroo si trattiene dall'accarezzargli i capelli.
Inutile dire che l'ultima scena mi ha spezzato un pò il cuore.
Scrittura scorrevole, chiara e invoglia il lettore a continuare.
Nice work! Continua così! A presto ;)

Recensore Veterano
24/09/16, ore 20:44

Giuro che io ci provo a essere puntuale nelle recensioni, ma sono sempre in ritardo cronico... ormai mi sono rassegnata. Quindi, anziché divagare su questo mio difetto, direi di passare al capitolo - oggi userò i punti: 1. La relazione fra Kuroo e Kenma è sempre ai primi posti nella mia mente da quando hai cominciato a scrivere questa storia, perché...boh, li descrivi troppo bene. Hai preso un sacco di dettagli canon e li hai usati per creare una ship fanon talmente dettagliata da essere davvero realistica - perlomeno dal mio punto di vista. E poi Kenma che si fa abbracciare da Kuroo, nello stesso letto... è troppo bello per me per essere vero *Q* sono troppo teneriiii, sia quando si "coccolano", sia quando Kenma lo chiama "Kuro" o gli accarezza i capelli - tu vuoi farmi morire...ma è una morte così dolce...sciogliersi nei propri feels è la morte più onorevole per una fangirl *------* -, sia quando Kuroo invece deve controllarsi per non toccare i capelli di Kenma - è troppo tenero!!! -, sia quando si abbracciano alla fine del capitolo dopo che la casa di Kenma è andata a fuoco, e non accidentalmente, a quanto dici...mmmh - comunque questa scena mi ha spezzato il cuore, giusto per informarti. 2. Ma Shoyo che vuole entrare nelle colombe? Mi hai spiazzato. Volevo sì la sua presenza...ma di sicuro non una notizia del genere T.T - mi hai spezzato il cuore due volte, soprattutto perché quello che ci soffre in entrambi i casi è il mio piccolo micetto preferito T.T 3. Come ultimo punto ci tenevo a commentare brevemente il fatto che finalmente Kuroo ha trovato uno dei suoi vecchi amici... manca solo Bokuto!! Apparirà prima o poi? Mah. Sono pronta a scommettere che Oikawa era geloso perché Iwa-chan non gli prestava molta attenzione dopo aver ritrovato un amico che aveva precedentemente colpito, e anche piuttosto forte XD Ecco, questa è una delle pochissime cose belle accadute in questo capitolo, e ho la sensazione che andranno diminuendo progressivamente...but this is not a problem! Because...I really adoro alla follia l'angst!!!! Quindi spero di essere puntuale la prossima volta ;) a presto!!!

Recensore Veterano
17/09/16, ore 17:23

Eccomiii, sono in ritardo di una vita ma finalmente ce l'ho fatta a scrivere una recensione!! Per ragioni do ordine *leggasi: per non mischiare le due cose insieme rischiando quindi di non farti capire niente di quello che intendo* ho deciso di dividere il tutto in due parti, una riguardo a Iwaizumi e Oikawa, l'altra su Kenma e Kuroo. Ecco. E poi non dire che non mi sforzo di sviluppare un discorso ordinato - anche se fallisco quasi sempre XD
IWAIZUMI - OIKAWA: finalmente si scopre dove era finito Hajime! Certo, manca ancora Bokuto, ma sono fiduciosa che prima o poi verrà fuori... Insieme ad Akaashi :)
Non posso certo dire che il luogo in cui Hajime si trova mi dispiaccia: abita sopra un negozio di fiori - se ho capito bene - e soprattutto insieme a Tooruuuuu!!! E a suo zio Viva la IwaOi!!! *________* *vomita arcobaleni* ehm ehm. Ehm. Passando a cose serie che non siano fangirlare su quanto carini siano questi due o su quanto sia romantica e azzeccata la location, voglio complimentarmi con te per come hai deciso di raccontare e sviluppare la loro vicenda e il rapporto che hanno instaurato - sono soprattutto felice che tu li abbia fatti conoscere da ragazzini, e anche come tu li abbia fatti incontrare, perché penso che la loro amicizia abbia in questo caso basi molto più solide di quelle che avrebbe avuto se magari si fossero conosciuti più tardi. Ci sono un sacco di dettagli sul loro rapporto che mi piacciono tantissimo, ad esempio il fatto che Tooru è convinto che senza Hajime non sarebbe sopravvissuto. È già un segno che indica quanto ci sia affezionato? ❤ Mi fanno venire certi feels... *_____*
Aver inoltre condiviso un'esperienza scioccante come lo scoprire i corpi dei genitori di Tooru...deve averli uniti molto, e si vede. Soprattutto perché Hajime ci tiene a vederlo felice, e lo sopporta anche quando è irritante o infantile. Insomma gli vuole bene, e questa cosa mi fa quasi commuovereeee T.T quand'è che si metteranno insiemeee?? T.T
KUROO - KENMA: nonostante Kenma stesso "dica" che lui e Kuroo si scontrano spesso, penso che queste litigate, che siano più o meno serie, sono fondamentali per lo sviluppo del loro rapporto - che diventa sempre più solido...soprattutto dopo che Kuroo ammette di non aver ancora capito bene come agire con Kenma. Non che lo biasimi, quest'ultimo ha un carattere alquanto criptico, e già solo il fatto di essere riuscita a non renderlo OOC dovrebbe essere di grande orgoglio per te ;) Per quanto riguarda invece la parte dell'inseguimento di quel "povero" gatto, si scopre che Kenma ha doti nascoste! fra cui quella di farsi benvolere da gatti randagi, in barba a Kuroo Yay! Kenma powah! E finalmente questi due cominciano ad essere un po' più attaccati... :) ho anche apprezzato l'accenno all'amicizia un po' strana fra Shoyo e Kenma, e spero di vedere il chibi-chan nel prossimo capitolo.
A presto!!
P. S.: mi piace moltissimo il fatto che non manchi mai di spiegare da dove trai i titoli per i capitoli - e poi trovi sempre le frasi più azzeccate! Sarà un dono degli scrittori colti?

Nuovo recensore
01/09/16, ore 18:56

Dopo all'incirca tre secoli sono finalmente riuscita a recensire questa storia.
Non vedevo l'ora di farlo dal primo capitolo, ma ho avuto pochissimo tempo in queste settimane, ma almeno ora sono qui.
Piccola premessa: sono molto affezionata all'argomento Ghoul, pur avendo visto - aimé - solo l'anime, sono davvero legata a quella storia perché se vista in chiave metaforica non fa altro che parlare di ciascuno di noi, "normale" e "non". Dunque, quando ho visto questa storia e ho letto Tokyo Ghoul AU, oltre ad essere un po' scettica ho pensato che un qualcosa del genere ci stava - eccome se ci stava! - se scritto bene. Non è molto semplice, infatti, unire le caratterizzazioni dei personaggi di Haikyuu con tutta la storia intricata e dolorosa di TG, finendo poi con strapire nell'eccessivo OOC e via dicendo.
Finendo, la premessa, dico che sono davvero contenta che tutto questo scetticismo si sia volatilizzato in un battito di ciglia perché la storia mi piace da morire.
Mi piace tantissimo come hai reso i personaggi, perfettamente IC e descritti benissimo. Sono una che ama le descrizioni dettagliate ma che non fanno crescere la barba, e tu ci hai preso in pieno. Sai far entrare nel personaggio, sai far vedere la scena di cui parli come se chi legge sia veramente lì, accanto a Kenma che acchiappa il micio o Iwaizumi che allontana il faccino di Oikawa perché è solo un povero scemo e adoro alla follia come lo hai reso. Oikawa dispensa sorrisi, cerca di far stare meglio un Hajime un po' preoccupato e che cerca di scacciare via i cosiddetti "brutti pensieri". Ma in qualche modo fai notare che sia Oikawa stesso ad averli, a fare un passo in più anche per il suo compagno, a trasportarlo con quella sua ironia un po' discutibile e i sorrisoni accesi in una sorta di bolla in cui apparentemente - e solo apparentemente - i due possono stare tranquilli. Tendenzialmente è Iwaizumi quello forte, che pensa a tutto, ed è vero - lo fa nel migliore dei modi - ma ci sono cose che nemmeno lui può fare. Mi è piaciuta tantissimo la parte del "Di salvezza, Iwaizumi non ne sapeva niente." perché è la pura verità dei fatti. Loro non lo sapranno mai e dovranno convivere con questa cosa per il resto delle loro vite, per questo sono molto curiosa di sapere cosa accadrà in seguito a tutti i vari personaggi.
Perdonami se ho trascurato Kuroo e Kenma, ma avrei scritto davvero troppo e insomma, non ho molta voglia di annoiare.
Per quanto riguarda la storia in sé davvero i miei complimenti, perché hai saputo rendere tutto esattamente come doveva essere reso, e anche se sembra che non voglia dire nulla sappi che è una cosa importantissima. (Almeno dal mio punto di vista)
Aspetterò le prossime tre settimane con impazienza!
Un bacio,
Charlie;


(I tuoi disegni sono qualcosa di tenerissimo; sei tanto brava)

Recensore Veterano

Bellissimo questo secondo capitolo, anche se non succede niente di eclatante... Sarà che mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai descritto la graduale integrazione di Kuroo nella famiglia di Kenma. Entrambi si stanno lentamente...evolvendo? Mi sembra di parlare dei Pokemon XD Vabbé, è comunque chiaro che questo loro incontro non può che far bene ad entrambi, soprattutto a Kuroo, che sta già cominciando ad abbandonare il solito comportamento che aveva quando viveva per strada, e chissà che l'incontro fra Kenma e Hinata non influisca positivamente sul primo... Sono comunque sicura che sia Kenma che Kuroo cambieranno ancora nel corso dei prossimi capitoli. Ma ci sono ancora sacco di cose in sospeso: chi siamo? Da dove veniamo? E soprattutto, che fine ha fatto Bokuto? Povero Kuroo, mi fa troppa pena XD È preoccupato per il suo amichetto, sii buona e faglielo ritrovare ;) Alla prossima!