Recensioni per
Il principe illegittimo e altre storie
di YukiWhite97

Questa storia ha ottenuto 41 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
02/09/16, ore 21:37
Cap. 15:

Ritorno con un ritardo notevole, sì. Purtroppo sono stata fuori casa per un periodo abbastanza lungo, e senza un portatile con wifi. E sono abbastanza restia a recensire con un cellulare, e con il T9 che rompe non poco le scatole. Detto ciò, cominciamo.

Non ti elencherò tutti gli errori che ho intravisto, perché facciamo notte (in questo caso giorno, ma dettagli). Sono errori abbastanza banali, dettati da distrazione. Ma proprio perché son abbastanza numerosi, non esprimo una bandiera verde. Per il resto, la storia va' avanti, anche se alcuni personaggi si stanno discostando dall'IC (ad esempio Hans, a mio parere). Ma penso sia un caso di "licenza poetica", o come sarebbe potuta andare avanti il tutto?
Personalmente, mi stai facendo odiare Helge. Viene ripetuto più volte che sia molto maturo per la sua età, ma poi fa certe stupidaggini che ti fan cadere le braccia. Are you serious, Helge?!
Detto ciò, ti saluto e alla prossima!

Amelie

Nuovo recensore
07/08/16, ore 21:58

Arrivo da un aggiornamento appena pubblicato, con tanto di occhiaie. Perdona il ritardo, ma almeno son qui.
Oggi ti dovrò segnalare degli errori abbastanza - uhm - seri. Te li elencherò qui di sotto e, ovviamente, con una certa educazione.

"Ricordare... ricordare che cosa?" - fu l'ultima cosa che domandò. Infatti, poco dopo tutto ciò che aveva intorno scomparve come risucchiato da un vortice invisibile e ben presto il candore stranamente caldo della neve lasciò posto ad un gelido buio.
“… infatti, poco dopo, tutto ciò…”
Diventa più fluido.

“Sospirò. Ciò che le era rimasto in presso di quel sogno ora più sbiadito era quella voce che continuava a chiamarla. Ma cosa voleva significare?”
In presso non esiste. Esiste impresso, e mi sa che era ciò che volevi scrivere.

"Non era un incubo era soltanto un sogno che non riesco ad interpretare. Mi trovavo in mezzo alla neve e sentivo qualcuno che... mi chiamava... Oh, ma perché ne sto parlando con te?"
… non era un incubo. Era soltanto un sogno…

"Se vuoi posso infilarmi nel tuo letto" - scherzò con una punta di malizia. Elsa carpì quest'ultima eppure non riuscì a dispiacersene. Per quanto volesse rimanergli indifferente, sapeva di non poterci riuscire del tutto, per un motivo a lei sconosciuto.
Capì al posto di carpì.

La regina corrugò la fronte. Jack non riusciva proprio a non farle doamande che potessero ferirla. Ma dopotutto, che cosa poteva saperne lui?
Domande. Errore di distrazione

"Insomma, che razza di curioso che sei - sbuffò - se proprio vuoi saperlo non sono sposata, adesso, se non ti dispiace, vorrei tornare a dormire"
Qui consiglio di stile e di punteggiatura. “ … se proprio vuoi saperlo, non sono sposata. Adesso, se non ti dispiace, …”

"Io... va bene - disse avvicinandosi al suo viso - ma almeno posso potrò tornare anche le altre notti?"
“… ma almeno potrò tornare…?” Un verbo di troppo. Ma sono sicura che si tratti di un errore di distrazione, quindi non conta tanto.

"Ai tuoi ordini, vostra maestà" - disse sorridendo, mettendosi in piedi sul davanzale esterno. Elsa chiuse la finestra. Adesso che sapeva che Jack la stesse guardando, pareva molto più tranquilla. E questo poteva permetterle di tornare a dormire con un sorriso sulle labbra.
Penso che “ai suoi ordini” sia più corretto. Inoltre, “Adesso che sapeva che Jack la osservasse (o guardasse, de gusti bus)”

Elsa era donata di un potere straordinario. L'unica cosa un pò triste, era quella di essere l'unica in famiglia a possedere simili doni.
Dotata al posto di “donata”, altro errore non rilevante. Qui ho notato con un po’ di rammarico che hai commesso lo stesso errore che ti ho fatto notare nei capitoli precedenti (se non sei tu perdonami, ho la memoria corta). Ma ho notato che in altri punti lo avevi scritto in maniera corretta, e in altri ancora sbagliata.

Con la neve gelata negli occhi e i polmoni che bruciavano, Anna aveva preso a correre senza una meta precisa. per sfuggire ai colpi della sorella.
Neve gelata negli occhi? Penso sia impossibile una cosa del genere. A meno che Anna non sia dotata di qualche potere anche lei. Forse l’ho presa troppo sul serio, l’affermazione? Probabilmente sì.

"E' mia sorelle maggiore! - esclamò afferrandolo per mano - lei è nata con dei poteri come i tuoi, sono sicura ce andrete molto d'accordo, le farà piacere avere un amico simile a lei, dai vieni!"
Sì, sono una rompiscatole, lo so. Che senso ha riportarti tutti gli errori di distrazione, mi dirai. Purtroppo per te, son pignola.
“… mia sorella maggiore…”
Vorrei inoltre farti una domanda, magari anche stupida. Ma il verbo essere dello stesso periodo, lo hai reso con l’accento o l’apostrofo? Te lo chiedo perché non riesco a capire se è un apostrofo o meno. Ma dal resto del capitolo, posso dedurre che si tratti di una e accentata. Te lo chiedo solo per scrupolo, per non tralasciare nulla.

"Era come se fosse qualcosa che ho già vissuto, qualcosa che avevo dimenticato.. della mia infanzia.."
Qui ho notato i tre puntini, mutati in due. E la cosa mi stupisce perché precedentemente li ho visti comunque nella storia, ma erano tre. Deduco sia un errore di distrazione.

"E' l'ultima fetta, ti prego lasciala a me!" - sbuffò Helge.
Stesso discorso di sopra, con la e (ti autorizzo a mandarmi a fanculo)

"E' dalla scorsa sea che si comporta diversamente dal solito. Forse è a causa dei sogni che fatto, quelli riguardanti la sua infanzia..."
Errore di distrazione, “sera”.

"Queso l'ho notato anche io"- ammise l'altro.
Errore di distrazione: questo.

Jack si portò una mano sulla testa. Se c'era una cosa che un guardiano o un essere immortale non doveva fare, era passare troppo tempo con un mortale, con il rischio di affezionarsi o di creare un legame. Ovviamente Anna non sapeva della sua vera natura di guardiana ed inoltre Jack, per la seconda volta, non riuscì a dirgli di no.
Altro errore di distrazione: “… della sua vera natura di guardiano…”

Aveva pensato quindi di uscire fuori, nei giardini, sparando di poter quietare le sue ansie. Lì vi trovò sua figlia e suo nipote che ancora, dopo ore, non si erano stancati di giocare.
Questo è un consiglio. Quietare esiste, e va bene anche. Ma fossi in te, userei un sinonimo come calmare.

Forse avrebbe potuto raccontargliene.
“Raccontarglielo” sarebbe più corretto.

Finalmente, finito! Mi bruciano gli occhi.
Spero che tu non ti offenda per ciò che ti ho riportato. Nel caso non ti fosse chiaro qualcosa, fammelo sapere. Riguardo alla e di prima, beh, lo so che è una cosa ridicola. Ma che vuoi farci, son scema e quindi voglio essere sicura in tutto e per tutto.
Per quanto riguarda la trama, sono felice di notare una repentina evoluzione. Non sto nella pelle di sapere ciò che verrà in seguito. I personaggi sono abbastanza IC, tranne forse Jack. Ma suppongo il suo comportamento sia influenzato anche dal passato che ci nascondi ancora, eh?
Per questo motivo, sono dell'idea che, oltre agli errori riportati, il tutto fila liscio come l'olio. Continua così, magari evitando stupidi errori che, son sicura, puoi non fare senza troppi problemi.

Ti saluto,
Amelie