Ciao cara!
Questo capitolo è stato strepitoso, e io davvero non ho più parole per descrivere questa storia.
Con le dichiarazioni del capitolo precedente, credevo che i problemi di Dean fossero stati bene o male tutti esposti, e invece ecco qui che viene messo l'accento sulla relazione che ha avuto con Alastair. Il che fa in modo che, quanto appreso finora, non sia nient'altro che la punta dell'iceberg. E su questo il mio livello di preoccupazione sale sensibilmente.
Ma andiamo con ordine.
Prima di tutto Dean. É incredibile come ogni dettaglio, ogni piccolo spunto, scateni in lui una lotta interiore, portandolo a formulare dei pensieri che subito si scontrano con la realtà di fatto. È il caso dei vestiti piegati, che sono solo dei vestiti piegati, ma che per lui assumono il significato di un invito ad andarsene, o dell'essersi svegliato da solo nel letto di Cas, e aver pensato subito all'abbandono. E mi fa una tenerezza incredibile il modo in cui cerca di opporsi a tutto questo, come se fosse in costante esercizio su sè stesso. Peró, contemporaneamente, provo anche una certa amarezza, perché mi chiedo fino a che punto una persona possa vivere in questo modo...deve essere stancante e frustrante in un modo che non oso nemmeno immaginare. Il comportamento di Dean continua ad essere un perpetuo paradosso. Dice delle cose e pensa ad altre, pensa in un determinato modo e si esprime o agisce in un altro. E questo lo si vede quando accetta di rimanere a cena da Castiel, ma poi considera i panni piegati e l'essersi svegliato solo come un segno per l'arrivo di Gabriel. O quando decide che può farlo, può non scappare evitando così di sconvolgere Cas, può accettare di cenare con lui e Gabriel, anche se al solo pensiero sta sudando freddo, può dire di esserne sicuro, anche se in realtà non lo è affatto. O anche quando si fa coraggio e invita Cas l'indomani per la presentazione di un autore nella biblioteca in cui lavora, salvo poi dirgli "puoi avere chi vuoi, Cas", come se lui non valesse niente. E ci sono tanti, tantissimi altri dettagli che si potrebbero riportare, e che conducono tutti al grande gioco del tira e molla che si tiene nella mente di Dean. Ma veniamo all'aspetto più saliente: Alastair. Il nome di quest'uomo si ripresenta prepotente nel presente di Dean, in un contesto del tutto inaspettato. Quello che conosciamo di lui, finora, è il fatto che abbia avuto una sorta di relazione con un giovane Dean, durata due anni, che è sposato sulla carta e basta, dal momento che i suoi interessi sono altri, e che sta concorrendo per la carica di sindaco. Eppure il suo nome è anche legato a differenti situazioni ai limiti della legalità, secondo quanto riportato da Gabriel. E, ovviamente, è una figura capace di richiamare alla mente di Dean pensieri oscuri, di consistenza melmosa, assolutamente soffocanti. E sono davvero curiosa di saperne di più sulla relazione che Dean ha intrapreso con lui, perché molti riferimenti che ha fatto nella sua mente lasciano presagire solo lontanamente qualcosa. E il fatto che si sia addirittura offerto di fornire informazioni di altro tipo all'ufficio del procuratore la dice lunga.
Castiel è sempre più sorprendente. Ha questo modo di fare, quest'aura di sicurezza, capace di fare sentire bene Dean, di infondergli coraggio, di farlo arrossire quando gli chiede di rimanere a cena. Ed è sempre così attento ai bisogni dell'altro, e non mi riferisco solo allo sciroppo o alle pasticche per il raffreddore. Ed è talmente preso da Dean, e lo vuole così tanto, da tirare fuori la parola "fidanzato", dopo solo due giorni, in un modo talmente naturale da spiazzare e rassicurare Dean nel giro di pochissimo. Anche per Castiel ci sarebbero da riportare molti dettagli utili alla causa, come il suo tranquillizzare l'altro, a disagio per non avere esperienza in merito di cena/ragazzo/famiglia, dicendo che è carino pensare di essere una delle sue prime volte, come il suo modo di agire altamente protettivo nei confronti di Dean, che lo porta ad un passo dal cacciare il proprio fratello da casa, o il fatto che, dopo l'offerta di Dean per la questione Alastair, Castiel si sia calato nel ruolo di dominatore, come se sapesse già che era la cosa giusta da fare, e che Dean ne aveva bisogno. La safeword "Orpheus" è stato un colpo dal quale ho fatto fatica a riprendermi. Meraviglioso, semplicemente meraviglioso.
Vorrei spendere qualche parola anche per il quadro. Prima di tutto la scena di Castiel che dipinge, con i jeans sporchi di colore, e i tatuaggi tutti in bel evidenza, è un'immagine che difficilmente mi toglierò dalla testa. Sublime, davvero. Il quadro è davvero notevole, e io ho cercato di immaginarlo, con tutti i colori, i dettagli delle ali/arpe/cetre. Peccato davvero che non esista una fan art, perché avrebbe dato un tocco in più alla fan fiction. Sono rimasta molto colpita sia dai molteplici significati che il quadro può assumere, sia dal fatto che, vedendolo attraverso gli occhi di Dean, i colori usati sono quelli che richiamano i colori dei lividi, e questo rende il dipinto ancora più angosciante di quello che è già, visto il tema straziante del mito di Orfeo ed Euridice.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo aggiornamento, che prevedo già essere succulento, viste le premesse di fine capitolo!
Alla prossima!
Sara |