Recensioni per
The Watchers Chronicles-Il Ritorno dei Guardiani
di TotalEclipseOfTheHeart

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/11/16, ore 15:43

Ciao!
Come promesso eccomi qua. Ma passiamo subito al capitolo!

Anche questo capitolo, come il precedente, è scorrevole e scritto in maniera molto pulita. Ho trovato solamente un paio di errorini di battitura, che purtroppo word non segna: "Hai la più pallida idea di cosi significhi setacciare Sette Universi", "cadrai in un breve trance".

Volevo farti i complimenti per la descrizione. Mentre leggevo della distruzione del Mausoleum nella mente mi scorrevano le immagini della descrizione di qualche capitolo fa, del Mausoleum all'apice del suo splendore, e ho provato le stesse emozioni di Elayne. Descrizione evocativa, oserei dire, davvero ben strutturata!

Però devo dire che ti odio giusto un pochino. Quanto passerà prima di scoprire il passato di Chrys? Sono già impaziente, i pochi minuti passati dalla lettura del capitolo alla recensione sono già troppi, non puoi farmi questo!!

Nonostante sia un capitolo ponte non è stato meno ricco di sorprese dei precedenti, prima fra tutte il passato di Ainu. Penso che fin ora sia il mio Guardiano preferito quindi, mentre attendo con impazienza di scoprire qualcosa di più sugli altri almeno mi consolo con lei!

Mi è piaciuto l'approfondimento psicologico del capitolo. Seppure la trama non sia andata avanti in questo capitolo, lo hanno fatto le relazioni tra i personaggi e Elayne stessa, e questo ti fa onore. In una storia complessa come quella che stai archittetando tu, avere dei personaggi belli solidi credo che sia fondamentale!

Detto questo, un saluto!

 

Nuovo recensore
04/10/16, ore 17:09

Faccio velocemente, che non mi resta molto tempo.
L'idea dei Frutti mi piace.
Praticamente, sono delle armi elementali, no?
Mi chiedo come siano quelle di Chrystal, Jakhaal e Ainu, visto che, teoricamente, loro dovrebbero aver già ottenuto i loro, no?
Sono proprio curiosa.
Questo capitolo ponte non è male, fai una bella introspezione nell'animo della protagonista, che non era abituata agli scontri e ora si trova a dover affrontare una realtà nuova e mai vista prima, e penso che sia una bella scelta.
Hai anche dato un bello spessore a Jakhaal e Ainu, approfittandone per mostrarli un po' e farli conoscere al lettore, cosa che apprezzo veramente moltissimo. Dio quanto amo il Guardiano della Roccia! Lo adoro!
Passo al capitolo seguente!
Off

Recensore Master
28/08/16, ore 10:27

Jakhaal aveva alzato gli occhi al cielo, esasperato: “E ora che c’è? Da quando in qua sei così premuroso nei confronti di qualcuno?”
Quello divenne bordò, borbottando incerto: “Chi, io? Premuroso? Stai scherzando? È solo che non voglio vedere la mia allieva migliore morire a causa della stupidità di qualcun altro!”
Ainu sbuffò, divertita: “Certo, vogliamo parlare del modo in cui le sei rimasto a fianco, anche col braccio fratturato, mentre cercava di riprendersi?”
Lo guardai, interrogativa, ma lui voltò lo sguardo, intestardito: “Ve l’ho già detto, io non mi affeziono a nessuno, tantomeno a una stupida umana.”

Decisamente, dovevo smetterla di dargli tante possibilità, era ormai più che evidente che non era affatto capace di mostrare gentilezza verso qualcuno.
Il silenzio era calato, tetro, nella stanza, per cui decisi di intervenire: “Bene, allora, questa stupida umana vorrebbe sapere esattamente per quale motivo sarebbe un peso per la missione, Mr. Ghiacciolo.”
Quello sbuffò, e rispose: “Senza il tuo Frutto sei peggio che inutile, quindi non vedo perché dovremmo prenderti con noi!”
Strinsi i denti, mentre la rabbia prendeva il sopravvento: “Ok! Se è questo che pensi, allora posso anche starmene qui a marcire, mentre voi andate a farvi ammazzare. E buona fortuna, perché ne avrete bisogno! Hai forse scordato che io sono la sola qui che può percepire la presenza del Frutto? Hai la più pallida idea di cosi significhi setacciare Sette Universi alla ricerca di un oggetto, senza il minimo indizio su dove sia? Sarebbe come cercare un ago in un pagliaio!
E inoltre, Mr. Simpatia, potrei, di grazia, avere almeno il piacere di sapere perché tanto disprezzo nei miei confronti? È da quando ci siamo incontrati che continui a trattarmi peggio di uno zerbino, e ora viene fuori che io sarei solo una stupida umana? Si può sapere che problemi hai con quelli della mia specie? Ti abbiamo forse fatto qualcosa? Perché a me sembra di no, anzi, credo che tu sia solo un cretino, un egoista e un ipocrita!”

Era il trauma dell’attacco a bloccarmi.
“No, lui non c’entra niente.”, dissi, cupa.
“Me ne vuoi parlare?”, chiese, cercando d’incoraggiarmi.
Sospirai, poi annuii. Sentivo che, se non ne avessi parlato al più presto con qualcuno, avrei rischiato di scoppiare: “E’ per l’attacco. Io … non pensavo fosse realmente così … orribile. Non ho mai saputo cosa fosse veramente una guerra, e ora che mi ci ritrovo in mezzo, è troppo, non credo che riuscirò a sopportarlo. Semplicemente, non è il genere di cose che mi sarei aspettata.”
Lei mi si sdraiò accanto, silenziosa, poi esordì: “Sai, posso capire come ti senti.”
Mi voltai, osservandola interrogativa.
Lei sorrise, gentile: “Vedi, anch’io all’inizio non avevo alcun contatto con la guerra. La mia Dimensione, Dasos della Foresta, è sempre stata abbastanza pacifica, se paragonata alle altre, e specialmente tra gli elfi, i miei simili, i contrasti erano rari e poco violenti. Purtroppo, nonostante le opposizioni della mia famiglia, io volevo viaggiare: avevo un grande potere guaritivo, e volevo utilizzarlo per aiutare le persone.
Sfortunatamente, la medicina elfica è molto vicina alla magia, e fuori dal mio regno, tale arte non era sempre ben vista, anzi, spesso la si scambiava con la stregoneria, a quel tempo molto diffusa. Per quanto cercassi di rendermi utile, alla fine venivo sempre cacciata, braccata, e come valeva per me lo stesso accadeva per molte altre giovani donne e uomini: la caccia alla stregoneria ormai dilagava ovunque, fatta eccezione per il territorio elfico. Per me, che ero sempre stata abituata alla quiete del mio regno, quella violenza immotivata, quei villaggi rasi al suolo per un niente, erano decisamente troppo da sopportare.”
“E poi?”, chiesi. Non avrei mai immaginato che dietro a una persona gentile e solare come Ainuviel potesse celarsi un passato simile.
Iniziai a chiedermi se, dopotutto, non fosse colpa di Chrys se odiava la mia razza. Se anche lui non avesse un peso orribile da sostenere, come lei.
Sorrise, e proseguì: “Bhe … alla fine, compresi che nascondermi e fuggire via non sarebbe servito a nulla, e decisi di continuare a mandare avanti la mia arte, anche se questa avrebbe potuto causarmi problemi. E ora, a distanza di quasi 500 anni, eccomi qui, con i miei amici, ad affrontare un’altra battaglia, senza più il terrore della distruzione a bloccarmi.”
“Vorrei poter essere forte come te.”, ammisi infine, arrossendo appena e spostando lo sguardo di lato.
Odiavo ammettere la mia debolezza, ma era vero.
Invidiavo la forza con cui lei aveva saputo affrontare il suo destino, e avrei voluto possederne altrettanta.

“Ok, Ok … niente più battute cattive. Comunque, piccola anguilla elettrica, Ainu ha ragione, sei molto più forte di quel che pensi, altrimenti, come avresti fatto ad affrontare a testa alta un cambio di vita come quello che ti è capitato? Hai saputo accettare il tuo ruolo, certo, inizialmente non era semplice, ma alla fine, quando si è trattato di combattere contro Apophis e difendere l’Albero, non ti sei tirata indietro. Sei forte, anche se non te ne rendi conto!”

Li osservai in silenzio.
Dopotutto, nonostante le innumerevoli differenze che ci separavano, eravamo un bel team. Difficilmente avrei saputo tirarmi su da sola, senza la gentilezza delicata di Ainu o gli incoraggiamenti esuberanti di Jakhaal. Non avevo quasi fatto in tempo a rendermene conto, che quei ragazzi erano già diventati dei preziosissimi amici per me che, fino ad allora, non ne avevo mai avuti.
Quando hai la fedina penale sporca, e viaggi in precario equilibrio da un Istituto Riformativo all’altro, impari presto che nessuno è realmente interessato a stringere dei rapporti con te: sei la feccia della società, perché dovresti essere accettato?
Io con quella realtà avevo imparato ormai a conviverci da anni, era diventata parte di me, costringendomi a diffidare degli altri quanto questi diffidavano di me, e quindi non ero mai riuscita a stringere delle vere amicizie.
Con loro, invece, era del tutto diverso.
Avevamo un peso comune sulle spalle, che ci teneva vicini, e inoltre sapevano bene cosa fossi costretta a passare, e quindi cercavano di starmi accanto il più possibile.
O almeno, Ainu e Jakhaal ci provavano. Erano giorni che non vedevo Chrys, e per quanto fossi convinta di non meritare il suo rancore solo a causa della mia razza di appartenenza, sentivo di dover chiarire le cose con lui il prima possibile.
Altrimenti, avrei rischiato seriamente di impazzire.
“Grazie ragazzi, non saprei cosa fare senza di voi.”, Ainu mi sorrise, mentre Jakhaal, liberatosi come un niente dai tralci di liane che lo intrappolavano, ci strinse entrambe in un abbraccio che, per una persona normale, sarebbe stato certamente letale.

Ho citato queste parti perché sono a dir poco favolose. Elayne sei cotta di lui e lui é cotto di te! Ormai l'ho capito e questo mio senso non sbaglia mai.
Povera Ainu, non mi sarei mai aspettata un passato così.
Elayne é fortunata ad avere degli amici così e sono sicura che presto tra lei e Ghiacciolo nascerà qualcosa. È sempre così: prima odia lei per qualcosa, lei si offende, poi il chiarimento e infine un bacio passionale da parte di lui, la sorpresa di lei che arrossisce e chiede perché e lui le spiega tutto.
Questa é la mia scaletta, correggimi se sbaglio.
In conclusione capitolo ponte strepitoso come sempre e a parte un piccolissimo errorino all'inizio non ho nulla da segnalare. I miei complimenti e alla prossima!
Baci EF