Ciao!
È da qualche giorno che ho addocchiato la tua storia ed oggi avevo pensato di passare a darle un'occhiata più profonda, into the wild. Non è stato piacevole, ma lo è mai?
La cosa che più colpisce di questa storia è l'assenza, curiosa ed allo stesso tempo, azzarderei, poetica, della punteggiatura dove andrebbe messa. Intravedo una sorta di aulicità in questa tua incapacità nel mettere i punti o le virgole, contrariamente alle più basilari regole ortografiche, ma non nascondo la mia curiosità: con una lettura più approfondita potrei arrivare a dire che sia poesia, per ora ci limiteremo a chiamarla puttanata.
L'intera storia, più nel dettaglio l'esperienza di lettura che si ha di essa, è una sorta di trance intellettuale, una dimensione onirica dove le parole scorrono senza un ordine, una tenica o la benchéminima coscienza di esse: fluttuano, galleggiano, come dei petali di loto sulla superficie dell'acqua. E noi lettori ci avviciniamo a queste frasi, così poetiche e dadaiste allo stesso tempo, con l'amletico dubbio di cosa esattamente si stia leggendo, ma ben presto diviene chiaro che non è la trama il fine di questa storia bensì l'allegoria che vuole trasmettere. E allora abbandoniamoci a questo mare di nebbia e lasciamoci cullare dalla melodia che ci riserverà Pokémon Z, ebbri di poesia.
Bonus
"Dormivo beatamente, ormai il pokedex era stato completato, quindi potevo stare tranquillo" Eh, cosa? Se il narratore dorme, mi spieghi come fa a dire di star dormendo? È letteralmente impossibile.
"mesaggio" messaggio
"sotto-forma" sottoforma
"Sbadigliai, passando la mano tra i capelli poi sorrisi sganchendomi un po" eh, cosa? Po' con l'apostrofo. Lui fa venti azioni in una frase, ti rendi conto? Sbadiglia, mentre si passa la mano tra i capelli e poi sorride mentre si sgranchisce, è un polpo? Ha otto braccia?
"Ero curioso, qualche mese prima avevo spedito Dexio e Sina in una nuova regione, con un dispositivo che avevo da poco inventato" Il narratore interno in prima persona passa dal raccontare a fare delle considerazioni? Non è affatto realistico né corretto sotto alcun punto di vista. Fa schifo.
"Sentì" sentii
"Sembrava un po triste, forse per non avermi dato le notizie che mi aspettavo" ancora con le considerazioni, non si è mai sentito un narratore interno che parla a sé stesso.
"dissi E sbuffai appena, mentre mi spostavo al computer
Aprendo dozzine di file e controllando, per l'ennesima volta i calcoli. Apportando migliorie quà e là, modificando la struttura della teca e altre cose, sperando...
Che funzionasse corettamente, questa volta" questa frase è un what the fuck unico così l'ho raggruppata tutta con il colore oro. Non ha senso e basta, è completamente da riscrivere.
"annuì" annuii
"Come una doccia fredda, le parole della mia assistente, sembrarono ridestarmi dal lieve torpore" poesia.
"Non era molto alta, con un viso infantile dai lineamenti semplici" viso infantile? Cosa significa "non era molto alta"? Che razza di descrizione è?
"Gli occhi, che mi osservavno curiosi, erano viola i capelli, legati in due code laterali, erano di un color panna inusuale" eh, cosa? Che descrizione è?
"Dopo di che" dopodiché
Giudizio
Non sai scrivere. Fine. Potrei perdere tempo a dirti perché è così ma ho capito che se tu stessa, alla luce di questa storia, non hai capito di non saperlo fare, mi dispiace ma potrei anche essere Dante Alighieri e tu comunque non riusciresti a farlo. Non metti la punteggiatura, le frasi non hanno senso, la consecutio temporum è introvabile, i discorsi sono assurdi, la narrazione fa pena, il punto di vista del narratore è gestito malissimo, le poche figure retoriche che usi fanno ridere (per non piangere), non saprei proprio da dove partire. Io la butto sul ridere perché è l'unica cosa che si può fare ma sinceramente non me la sento di dirti di continuare a scrivere, sarebbe una presa in giro prima di tutto a te. Chiunque ti abbia recensito positivamente o non ha mai letto un libro, e può darsi dato che nemmeno loro sanno scrivere, o ti sta prendendo in giro dicendo che quello che scrivi è buono. E io, che non sembra ma sono buono, voglio dirti una cosa: smettila. Non scrivere una parola in più, datti all'ippica, fai qualsiasi altra cosa ma non scrivere, non lo sai fare: chiunque ti dica il contrario mente sapendo di mentire e non c'è peggior cosa che vivere in una bugia, nel tuo caso quella di saper scrivere.
Mi dispiace di essere così diretto e, sotto un certo punto di vista, cattivo, ma è quello che direbbe chiunque abbia mai aperto un libro.
That's the way it is, honey.
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