Recensioni per
La Dea Bianca
di Manto

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/12/16, ore 19:04

E come sempre, questa è stata una ottima lettura. 
Ho notato il riferimento nelle descrizioni che hai fatto all'opera di Manfredi, Il Mio Nome è Nessuno, ma devo ammettere che se non me l'avessi confermato alla fine di tutto mi sarebbe rimasto più come sospetto che certezza.
Un po', giustamente, l'hai riarrangiata e questo vale molto quando tale opera è unita ad una qualità, quella dello scritto, davvero superbo.
Perché sì, la stesura è davvero meritevole d'elogio, o Manto dal verbo corrente, e non ho riserve nel dirlo e ripeterlo come complimento. Posto che poi è stato bellissimo riuscire a seguire un tuo scritto senza cominciare a cose già molto in corso e stentare a raggiungerti -o capirti del tutto- come accade con me disgraziato che rimango sempre indietro con Potnia.

A proposito di Potnia, ecco che ritorna questo tuo elemento narrativo però rievocato dalle tragedie greche che narrano del build up verso gli eventi che tutti conosciamo dell'Iliade, gli stessi che citi nella tua presentazione, e poi dei nostoì con tutto il proseguo nell'Aristea e via così. Inserirsi in una continuity simile, lunga e complicata, non è cosa da poco nemmeno quando se ne rivede una parte.
E ci sei riuscita.
Aaargh, mannaggia a te. Ti ho già fatto complimenti quindi non posso ripetermi ancora.
Mmmmh.

Scherzi a parte, ottima la stesura e bellissime le descrizioni che richiamano non tanto solo Manfredi ma proprio l'epica dalla quale vengono questi personaggi e gli archetipi che hanno lanciato nella cultura occidentale.
Bandiera verde meritatissima assieme ad uno scudo di bronzo u.u

Ci rileggiamo presto... magari, spero, su Boh Saga! ^^
E su Potnia, sì.
Devo andare avanti.

Recensore Master
13/12/16, ore 16:09

Ed eccomi qui, mia cara! <3
Non sia mai che non ti lasci almeno un piccolo pensiero sui tuoi capolavori, che ammiro e "invidio" al tempo stesso. Come sempre, infatti, sei riuscita a descrivere egregiamente una fra le mie donne preferite dell'epica greca (la mia diletta però è Medea, su cui ho già avuto modo di scrivere tanto tempo fa...!): Clitennestra. Sai, anch'io ho scribacchiato qualcosa su di lei, ma mi sono ispirata all'Agamennone di Eschilo, e ti confesso che vado abbastanza orgogliosa del modo in cui l'ho descritta: lucidamente folle, spietata e senza scrupoli. Un aspetto - uno dei tanti, perché per me è sempre stata una figura molto poliedrica - che, per ora, tu non hai ancora toccato.
Che dire? Il tuo stile evocativo rende giustizia alle grandi opere del passato e fa splendere di tetra luce la figura tormentata di Clitennestra.
Mi sono assolutamente piaciuti i riferimenti alla Grande Dea Madre e alla Luna, che diciamo - eccettuata Elena - è il filo conduttore di tutte le donne dell'epica (da Medea, a Clitennestra, a Ecuba e via discorrendo).
Cosa aggiungere?
I complimenti, ovviamente! Fra le tue mani, sono sempre certa che queste mie amate figure verranno sempre trattate con rispetto <3

Buone feste!
Elly

Recensore Veterano
02/12/16, ore 16:59

Ciao, eccomi a recensire.
Iniziamo dai meritati complimenti per lo stile e la fluidità del racconto, che si fa seguire con piacere, sebbene lo stile non sia proprio semplice, anzi molto ricercato ed elaborato, ma come già detto, tutto questo non influisce minimamente sulla piacevolezza della lettura. Siamo solo su un piano più alto, a mio avviso.
Inoltre, i tratti che hai dato alla Regina stessa, alle sue stesse parole e alla sua storia sono molto coinvolgenti e ne han ben reso l'idea: sei stata molto abile a tracciare il percorso emotivo da giovane sposa, con il cuore colmo d'amore, a donna che traboccherà dolore, vendetta e odio, (anche a lei era toccata un po' di felicità, se pur per un breve momento) andando, infine, oltre al semplice confronto fra lei e la sorella lei fatta d'ombre mentre l'altra di luce. Confronto che comunque hai descritto con solo qualche battuta e grazie a un dialogo molto succinto, ma capace di dirci molte cose su entrambe. (Mi riferisco al "Ti mancherò, sorella mia?"... di Elena e al silenzio di Clitemnestra con quel pungolo a infastidirla, oppure a quel "... E tuttavia… tuttavia Tantalo le mie ombre le abbracciò.", che ho apprezzato assai!)
L'intera vicenda di Clitemnestra è molto complessa e articolata, per cui non so immaginarmi come tu voglia sviluppare la sua narrazione, quali aspetti tu voglia approfondire e quali invece solo sfiorare, per questo la inserirò fra le seguite: mi hai davvero incuriosito.
Di nuovo, compimenti.
Un abbraccio e a presto.

Recensore Junior
01/12/16, ore 19:17

Oh Manto.
Sapevo della pubblicazione perché seguo la tua pagina FaceBook, ma scoprire che me la hai persino dedicata... Mi fai commuovere :,3
Come posso ringraziarti? Comincio con una recensione, dato che è da molto che non passo. Ma non sarà mai abbastanza per esprimere la mia gratitudine.
Già dalla prima bozza di ritratto di Elena e Clitemnestra - ho colto il riferimento a Manfredi, scelta saggia, mia prode scrittrice - mi sono innamorata: la luce abbagliante, un po' frivola della prima e la cupa alterigia, severità dell'altra.
E come potrei non amare Tantalo, che vince e scopre quel velo d'ombra? Con quello della Regina, ha rapito anche il mio cuore: purtroppo questo loro amore è tanto intenso quanto breve.
Agamennone. Una fiera maledetta. E' come un fulmine nel presentarsi alla loro dimora che, poi, diviene tempesta e guerra.
Non so, siamo al primo capitolo e ho il cuore a metà.
Come sempre scritto benissimo, tutto molto fluido e non ci sono errori o eccessive ripetizioni.
Complimenti mia indovina.
E grazie, grazie mille di questo regalo immenso.

φίλω σε,
Leaina.

Recensore Veterano
30/11/16, ore 10:41

Oh.Mia.Dea. è proprio il caso di dirlo al femminile questa volta, no? tesoro... è stato... Non ho parole. Mi hai dedicato una storia su Clitemnestra! solo tu che mi conosci così bene avresti potuto farmi un simile regalo... grazie, grazie davvero! Non dimenticherò mai la dolce fierezza con cui hai caratterizzato l'oscurità di una donna tanto ambigua quanto profonda. lo sai, ho sempre amato il suo mito, l'ho sempre trovata troppo bistrattata questa sua forza insolita nelle donne del suo tempo. sono felice che tu abbia voluto portare alla luce anche le sue precedenti vicende rispetto a quelle che il mito è solito raccontare, ma da te non mi aspettavo nulla di meno meraviglioso! e poi l'interpretazione che hai voluto adottare, quella delle dee madri... l'ho trovata così perfetta per lei, mi sento come se tu avessi portato giustizia ad un'antica ferita!!! perciò grazie, grazie e ancora grazie tesoro mio... Non potevi farmi un regalo migliore, visto che mi hai già donato anni fa il più prezioso dei tesori... la tua presenza, il tuo affetto, la tua amicizia e molto di più. ti voglio un bene dell'anima, se io sono la tua stella, ricorda sempre che tu sei stata e sarai sempre la mia! Tua Guerra, kisu < 3 Flos Ignis

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