Recensioni per
Begin
di Vavi_14

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/12/16, ore 23:44
Cap. 11:

Non so che dire. Faccio schifo a recensire ed esprimere i miei pareri, però ci tenevo a scrivere almeno una recensione per questo capolavoro. Sì, perché lo è.
Jungkook ha un carattere misterioso, non so come dire, ma col tempo ho capito che tende a nascondere i suoi sentimenti. Poi magari mi sbaglio, ma conoscendolo attraverso i video ho percepito questo. Solo che non mi sono mai messa a pensare cosa gli passasse mai per la mente e mi dispiace così tanto. Tu invece ci sei riuscita benissimo e non so davvero come hai fatto, perché hai descritto i suoi pensieri, i suoi sentimenti, la sua anima così bene che potrebbe aver lui stesso scritto questa storia. Secondo me ci hai azzeccato. Non so spiegarmi bene, ma spero tu riesca a capire cosa intendo.
Fatto sta che mi ha emozionata talmente tanto che quasi sto ricominciando a piangere ora, scrivendo la recensione. Ho letto gli 11 "capitoli" uno dopo l'altro e sono riuscita a piangere ad ogni capitolo. Rovinando ovviamente il mascara.
Mi ha colpito così in profondo questa "raccolta" di pensieri appartenenti a Jungkook. Leggendo sopratutto gli ultimi capitoli sentivo letteralmente il cuore pesare, soffrire per tutto quello che loro hanno passato, rendersi ancora di più conto di tutti gli sforzi che hanno fatto (e stanno ancora facendo) e voglio ringraziarti per questo. Sembra davvero quasi che tu sia entrata nella testa di Jungkookie. Non mi capacito ancora di quanto bene tu scriva. Non ho mai pianto così tanto per una storia come con questa (e non è assolutamente una cosa negativa il mio piangere, anzi! Vuol dire che mi emoziona e questo fattore è indispensabile secondo me).
Sopratutto negli ultimi capitoli ho sentito il mio cuore andare a pezzi (dio mio il pezzo con Taehyung e sua nonna).
Ah, non voglio che tu fraintenda, che pensi che mi abbia trasmesso solo tristezza (anche se non la chiamerei così). Mi hai fatto anche sorridere!
Tralasciando il penultimo capitolo, che è stato il più "heartbreaking" di tutti quando Jungkook è finalmente riuscito ad esternare i suoi sentimenti, posso affermare che questa è la migliore "storia" che abbia mai letto. Cioè, c'è genere e genere, ma questa mi è entrata proprio dentro. Ti ringrazio perché mi hai fatto riflettere su certe cose su cui non l'avevo fatto abbastanza.
Vorrei davvero scrivere qualcos'altro perché non è solo quello che ho scritto sopra che vorrei dirti, ma come detto all'inizio non sono brava ad esprimermi (se solo potessi parlarti di persona penso capiresti bene cose li ha trasmesso, cosa ne penso).
Per lo più la cosa che mi ha fatto più piangere è che, leggendo la storia, ho pensato a quante ne hanno passate questi 7 ragazzi, a quanto si sono impegnati per arrivare a dove sono ora che mi ha fatto ringraziare chiunque sia lassù in cielo per avermi fatto scoprire questi 7 angeli, che s'impegnano sempre così tanto per non deluderci mai, che ci amano e che ci ringraziano come se tutto ci fosse dovuto. Li amo così tanto..
Uff, non so più come esternare quello che provo, che frustrazione! Spero tu sia riuscita a capire qualcosa in tutta questa confusione.
Beh, che dire? Alla prossima!
She~

P.S.: grazie per questa storia, davvero, mi hai reso felice.
Scusami per eventuali errori che ci saranno sicuramente qua e là.

Recensore Junior
14/12/16, ore 15:12
Cap. 11:

Buongiorno, cara Vavi.
Questo ultimo capitolo è qualcosa di dolce e amaro al tempo stesso: da un lato, perché è il tassello che manca per completare il puzzle, dall'altro perché è triste che siamo già arrivati al capolinea.
Stavolta, come hai detto tu, è una flash, così come quella del primo capitolo e, nonostante tu non abbia sempre rispettato il limite di 500 parole, non c'è proprio nulla di male, anzi lol
Grazie alla tua scelta di ritornare "alle origini", in un certo senso, con una flash all'inizio e una alla fine, fa sì che il ciclo si chiuda; non per i Bangtan di sicuro, ma a livello di struttura.
Il Daesang. Quel Daesang che, forse, più di qualsiasi altro premio, o riconoscimento, è stato in grado di donare loro delle certezze, delle sicurezze che possano renderli più forti. Hai reso perfettamente l'idea di unione fra di loro, nonché quella con i fans; non mi sono commossa, stavolta, ma il nodo in gola l'avevo eccome.
Quella frase presa dalle lyrics poi, messa lì alla fine, mi ha spezzato il cuore -in senso buono- e ho sorriso apertamente T_T
Non trovo altro da dire a riguardo, perciò da qui sarò breve: vorrei complimentarmi con te ancora una volta per questa bella raccolta.
Hai fatto giustizia per i caratteri di questi sette ragazzi, che troppo spesso e volentieri vengono storpiati senza ritegno, o portati a un'esagerazione fastidiosa; l'IC ha praticamente regnato sovrano in ogni tua flash o one-shot che fosse. Se si guardasse indietro, a questo punto, al rapporto che Jungkook ha instaurato con i suoi Hyung e coltivato con il tempo, si vede una crescita chiara su più versanti: distinta nella sua semplicità e logica.
Passerò di certo a dare un'occhiata ai tuoi futuri lavori, long o raccolte che siano, che involvano ships o no.
Grazie a te per donarci certe fanfiction degne di lettura.
A presto, un abbraccio<3

Greta

Recensore Veterano
12/12/16, ore 18:25
Cap. 11:

“You make me begin”

Begin.
Hai scelto di intitolare così la tua raccolta, “Iniziare, cominciare”.

I BTS hanno debuttato come gruppo nel Giugno del 2013, ma chissà quanto hanno dovuto lavorare, quanti mesi (se non anni) di preparazione e di provini come trainees hanno dovuto affrontare e superare per arrivare a quel tanto agognato giorno, l’inizio di qualcosa di nuovo, di un percorso in salita certo, ma sempre più  gratificante. 
Jeon Jungkook è uno di quei sette ragazzi che all’improvviso si trova catapultato in un mondo completamente diverso dalla realtà che finora ha conosciuto e nella quel ha vissuto: lascia la famiglia a quanti, docidi/tredici anni? E per cosa? Per imboccare una strada incerta, per inseguire un sogno che chissà quante persone hanno definito “troppo lontano”, “troppo distante”, “irraggiungibile per uno come lui”.

E invece eccolo lì, l’oggi diciannovenne Jeon Jungkook, quello stesso timido, schivo, introverso ragazzo di tre anni prima, salire sul palcoscenico per ritirare il premio di “artista dell’anno” (ovviamente insieme ai suoi hyungs). Un premio importante, di cui forse nemmeno lui riesce immediatamente a comprendere la portata, ma che gli riempie l’animo ed il cuore di gioia.
Su quel palco Jungkook si è esibito poco prima sulle note del loro ultimo, travolgente successo, “blood, sweat and tears”, calandosi dall’alto senza timore di cadere nel vuoto, senza paura. E poi è stato il turno di “Fire”, forse la canzone che più di tutte simboleggia l’esplosione di energia che quei sette ragazzi riescono a trasmettere ballando e cantando su un palcoscenico.
Non credo sia sbagliato definire il loro percorso “dalle stalle alle stelle”, perchè effettivamente è così che è stato: il pubblico e le fans si conquistano giorno dopo giorno, nota dopo nota, passo dopo passo, ed è assolutamente straordinario ricordare, come hai fatto tu in questa raccolta, i vari passaggi che hanno portato i BTS (e Jungkook con loro) ad essere i ragazzi, i giovani uomini che oggi tutto il mondo, o perlomeno gran parte di esso, conosce e apprezza.

Ci hai lasciato come chiusura di questa meravigliosa raccolta un’ ultima flash dai toni freschi, essenziali, perfetta nella sua disarmante semplicità. Nelle tue parole io ho rivisto quel commovente video che conserverò il più a lungo possibile nei miei ricordi in cui sette, altrettanto commossi ragazzi salgono sul palco per ringraziare chi c’è stato, chi ha dato loro la forza ed il coraggio per andare avanti giorno dopo giorno e persino che ha sempre cercato di vederli crollare, di assistere ad una loro sconfitta.

Ed improvvisamente tutta la tensione, tutta l’adrenalina, tutte le volte che ognuno di loro ha dovuto buttare giù un boccone amaro, per tutta la fatica, per tutti gli sforzi, per il lavoro di squadra, per tutti i sorrisi, per la rabbia, per la paura di non farcela e per la volontà di fare sempre meglio, Jeon Jungkook non riesce più a trattenersi: scoppia in lacrime, così come Namjoon, come Seokjin, come persino Yoongi, così come Hoseok, Jimin e Taehyung che a fatica riescono a trattenerle ancora dentro di loro.

Non sono lacrime di debolezza, sono lacrime di pura gioia: ogni singola goccia che riga la guancia di Jungkook sembra urlare “ce l’abbiamo fatta”.

E l’abbraccio che segue il singhiozzato discorso dell’audace leader è la conclusione perfetta, il sigillo che porta una sola certezza: che i bangtan non si fermeranno certo qui. Loro sono già pronti a ricominciare, di nuovo.

Lo dirò ancora una volta perchè sai quando mi piace essere ripetitiva: grazie a te Vavi ho avuto modo di apprezzare e di capire meglio un personaggio prima tanto “misterioso” come si presenta di primo acchito Jeon Jungkook. Tu ci hai fatte emozionare, dipingendo un ritratto di quel dolce maknae che personalmente (nella mia ignoranza xD) trovo lo rispecchi appieno: hai saputo alternare con maestria momenti difficili e momenti felici, momenti di malinconia e momenti in cui un sorriso può davvero fare la differenza.
Sappi che questa raccolta mi ha letteralmente conquistata.. Perciò non posso fare altro che continuare a sperare di leggere sempre più spesso il tuo nome all’interno di questa sezione! <3
E con questo evaporo, sperando di non averti tediato troppo con i miei soliti sproloqui! xD

Alla prossima storia Vavi,
un abbraccio fortissimo <3

-bridgetvonblanche