Ciao Old Fashioned,
ho letto, o meglio, ho divorato la tua minilong e debbo dire che mi è piaciuta molto. Scrivi molto bene, hai uno stile molto fluido e scorrevole, gradevolissimo, che rende la lettura piacevole e piana. Io personalmente non guardo solo la trama, i personaggi, eccetera: guardo molto anche COME si scrive, anche perché l'Umanità ha ormai scritto pressoché TUTTO. Quello che fa la differenza, secondo il mio modesto parere, è il modo in cui ci si esprime, e tu hai maturato uno stile molto personale e compiuto. Non sono tanto gli errori di ortografia ad infastidirmi nella lettura, che spesso sono dovuti alla distrazione/fretta (qualche errore di battitura scappa pure a me!), quanto dialoghi e descrizioni buttati lì tanto per. Per non parlare poi di chi infarcisce gli scritti di paroloni e retorismi senza averne la padronanza culturale per farlo, atteggiandosi a grande autore: ecco, quella è la volta buona che mi viene il mal di stomaco. E direi che non è il tuo caso!
Ed ora passiamo alla tua bella storia. Hai caratterizzato benissimo i personaggi, rendendoli molto vividi e verosimili.
Capitava molto spesso, nelle antiche famiglie aristocratiche, che i figli cadetti fossero considerati di serie "B" rispetto ai primogeniti, cui andava il patrimonio ed il blasone: anche per questo i cadetti ripiegavano nelle armi o nella Chiesa, in modo da avere un futuro. Il tenente Grosvenor incarna tutto questo "malessere" delle società patrizie. In più, subisce il disprezzo di chi è al corrente delle sue preferenze sentimentali: non dimentichiamo che in Inghilterra, all'epoca, c'era il carcere (Oscar Wilde docet).
E' un coraggioso: un ubriacone debosciato, ma un eroe. E spesso i veri eroi non sono capiti e compresi da tutti. Anzi: sono invisi a molti.
Io comprendo le ragioni del colonnello Turner: in effetti Grosvenor non è disciplinato e provoca molti disordini, con risse e sbronze nei localacci malfamati (l'aneddoto della tigre, poi, è spassoso, anche se mi è dispiaciuto per i mici ed il cagnolino...vabbè, è nella natura delle tigri!): nell'esercito la disciplina ed il rispetto della gerarchia sono molto importanti: anzi, sono proprio sintomatici dell'essere soldati.
Ma questo è il destino degli eroi, che sanno avere una loro dignità particolare, a dispetto di tutto e tutti.
Ancora complimenti.
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