Buonasera!
Premetto, innanzitutto, che con questi contesti storici mi stai proprio viziando, dato che sono argomenti che hanno sempre destato il mio interesse fin da sempre e mi piace vederlo come pane per i miei denti.
Ecco, l'epica greca poi non fa assolutamente eccezione in questa lista e sono veramente colpito positivamente nel vedere questa rivisitazione del mito amoroso tra Efesto, Afrodite ed Ares in chiave Pokémon, dando un certo risalto al tutto in un contesto sicuramente più variegato e maturo.
Anche perché questa one-shot si sofferma su certi punti che lo stesso mito non approfondiva, vista la sua natura più sacrale e puramente narrativa, sia nell'intro che nel suo climax più intrigante.
Comincio con il dirti che la storia è eccellente per i generi proposti e uso questo aggettivo con cognizione di causa: il piacere di vedere una storia scritta con nessun tipo di sbavatura grammaticale e ortografica, poi calata nella cosiddetta età degli dei greci è immenso.
Su questo punto finale voglio tranquillizzarti, hai fatto un lavoro sublime nella ricerca e nell'immedesimazione nel contesto.
Questo non si intuisce solo dai modi di rapportarsi dei personaggi (da quelli primari fino a quelli secondari), dalla passione bruciante tra Gary/Ares e Lucinda/Afrodite fino alle reazioni ilari della combriccola di scalmanati ma dal punto cruciale che mi ha reso soddisfatto, che forse letto può sembrarti strano ma per me non lo è: il banchetto.
È ricco e sfarzoso al punto giusto (non risulta così ricco come quello dei romani), con gli alimenti tipici dell'antica Grecia e che si consumavano in questi casi, il paradiso goloso per gli dei e per i loro ritrovi insieme, in un ambiente tipico di una sala che ho immaginato molto rustica in certi punti ma molto sobria in altri, specie quelli da te descritti nell'introduzione, molto accattivante.
Drew/Apollo mi ha fatto sbellicare da quanto è azzeccato, come personaggio secondario sinceramente è uno dei miei preferiti (se non IL) e riesce a trasmettere quella sensazione di spregiudicatezza, di sicurezza che risiede nel suo spirito, sia nelle azioni che compie e anche nel modo di rivolgersi a Barry/Dioniso (ma praticamente a chiunque si fosse messo contro di lui); frizzante e con la sua personalità caratteristica.
La parte dello sfig… del povero Efesto è toccata al povero Conway, che nonostante lo reputi meno naif e più intelligente generalmente come appare nella serie, alla fine della fiera sono convinto che solo lui potesse essere l’unico a rappresentarlo più fedelmente possibile (ci sta poi, dato il suo debole per la ragazza nella serie originale).
Voglio dire, Efesto ha avuto molte sfighe e ha i suoi motivi per comportarsi così seccamente una volta scoperto qualcosa a lui nocivo e dannoso, puntare più sul carattere in totale differenza con gli altri dei che quasi appaiono più nel contesto e smaliziati è stato importante e vincente, ai fini dello sviluppo della one-shot.
La scena erotica penso che abbia intrattenuto grazie alla sua scorrevolezza e descrizione di sensi; questo è il vero cambio di rotta per poter vedere quanta passione e voglia possiedono i due dei nei riguardi dell’altro, che raggiunge il suo climax in due punti, secondo la mia personale visione.
Mi riferisco quando le mani circolano libere da ogni possibile ostacolo per impedire l’unione e, purtroppo come quando succede nel mito, la rete li avvolge e li costringe a un esilio per la vergogna, anche se comunque il tatto degli altri dei è sempre stato molto nei confronti di Efesto (scorgere valanghe di sarcasmo all’inverosimile).
La psicologia di tutti è più forte e raccontata rispetto a quanto ci racconta l’epica, l’introspezione arricchisce e si concentra su alcuni aspetti che danno unicità a questi personaggi mitologici, portando (ad esempio) Lucinda a sentirsi confidente e sensuale senza alcuni problemi, Gary focoso e impulsivo al massimo quando si tratta di questioni che riguarda la sua amata e quello che gli importa di più e Conway che cova vendetta dopo essere spudoratamente preso in giro dopo essersi fatto aspettative fiduciose.
Ti dirò anche che l’aspetto finale dove Lucinda sembra volersi concedere liberamente a Kenny e Adriano per dei semplici complimenti rivoltile non mi ha stupito o scioccato, anzi, dimostra ancora di più di quanto abbia detto all’inizio.
Afrodite, degna figlia di quel provolone di Zeus, era un’infedele che era confidente al massimo in quanto dea dell’amore e ci sono diversi miti dove riesce a dimostrarsi attiva nel frangente amoroso/sessuale: e considerando che nell’antichità non c’era tutta la prosa per costruire una storia come può fare oggi un romanzo moderno, tutto è lecito e azzeccato.
Per quanto mi riguarda non mi va di dire le solite cose, ma sugli aspetti tecnici è praticamente una garanzia leggerti (sebbene stia sempre attento nel caso debba segnalare qualcosa) e mi godo più ampiamente la tua idea e come gestisci il tutto.
Una rivisitazione erotico-romantica del mito di Ares e Afrodite assolutamente ben calibrata e riuscita in alcune parti, in altre invece approfondite per creare l’impronta con i personaggi del mondo Pokémon e celarsi in quella che era una passione irruenta che non poteva essere domata nella sua aura pericolosa, dato che era una relazione adultera.
Bel lavoro, è stato molto stuzzicante da lettore e d'amante assoluto della mitologia greca!
Un abbraccio,
Watashiwa |