Sono rimasto un po' sorpreso, devo dire, dalla scelta di passare sotto silenzio due anni interi; ma tutto sommato, anche se a tratti il cap. riesce un po' appesantito dalle informazioni che è necessario condensarvi, non sembra che manchi nulla di importante, anzi, si nota che la trama procede senza intoppi (la Preside resta insopportabile, ai limiti dell’incredibile, e Jolyon sembra sempre più solo). Ho l'impressione, però, che sia mancata un'ultima rilettura, perché i difetti formali mi sembrano più numerosi del solito: ad esempio, vedo un certo numero di spazi prima delle virgole. Per il resto, mi limito ad un paio di rilievi:
"L’oceano non era mai stato così bello agli occhi di Lily": ehm, siamo in Italia, quello non può essere un oceano... e siccome dopo si parla del "suo" azzurro cristallino, non può nemmeno trattarsi di un paragone implicito in favore del Mediterraneo.
"Come se non bastasse, la Potter mise tutti in punizione per quanto era accaduto e a Jolyon toccò passare le vacanze di Natale ad Hogwarts, piuttosto che tornare in Colorado. Come se non bastasse, i suoi andarono su tutte le furie e lo riempirono di strillettere.". Ecco, magari la seconda volta si potrebbe dire "come se ancora non bastasse"...

Bene, bene, cominciamo a scoprire qualcosa sul misterioso passato di Lily Potter, la faccenda si fa intrigante! E la suspence crescente è resa molto, molto bene.
Qualche rilievo:
"i signori Jackson avevano espressamente chiesto al ragazzo di poter farlo visita, in modo tale da visitare il posto e permettere una futura materializzazione all’interno del castello". Ehm... "di potergli fare visita", direi; il verbo "visitare", subito dopo, suona quasi come una ripetizione e, soprattutto, non credo che sia necessario aver visto un posto per Materializzarsi all'interno (e, tra parentesi, sembra che nessuno ci faccia mai caso, ma nel canone i verbi vogliono l'iniziale maiuscola, quando indicano azioni magiche).
"Nonostante alle apparenze sembrava": le congiunzioni concessive richiedono il congiuntivo... e, anche se si tratta di un errore diffuso, "nonostante" non è una congiunzione, è un participio sostantivato, quindi può accompagnarsi a nomi, non a verbi.
Dovessi dire, alla base della scalinata che conduce all'ufficio del preside sta una coppia di gargoyle e il grifone - una testa di grifone, mi pare - si trova sul battente della porta.
Ah... cos'è questo titolo di "sommo Ministro" per Hermione? A parte il cattivo gusto, c'è solo un Ministro della Magia, non ne ha altri rispetto a cui essere "somma". A meno che non sia il Supremo Pezzo Grosso della Confederazione Internazionale dei Maghi. E Arthur Malfoy sarebbe nipote del primo Ministro della Magia? Ma, se ho capito bene, dovrebbe essere il figlio di Scorpius... e Draco, quand'anche potesse mai arrivare alla carica, non potrebbe certo essere il primo, dico bene?

Ma ancora nessuno ha recensito?! Porca miseria, com'è caduta in basso EFP... be', mi devo scusare anch'io, volevo commentare già da un po' ma sono stato un tantino preso, e poi ho voluto leggere sia il secondo capitolo sia l'ibridazione con Twilight, per avere un termine di paragone su come si fosse evoluto lo stile dell'autrice nel corso del tempo.
In primo luogo: bentornata e congratulazioni! So per esperienza diretta quanto possa essere difficile riprendere a scrivere dopo tanto tempo. E, almeno rispetto a quel che ho visto, stavolta la storia fa presagire una trama molto articolata. Unico appunto sul contesto: la legge Rappaport è stata abrogata nel 1965...
Jolyon è un nome insolito, per pura curiosità posso chiedere da dove spunti?
Comunque, se il ragazzo ha ricevuto una lettera da Hogwarts, l'unica spiegazione possibile è che sia nato nelle Isole Britanniche; il come e il perché suppongo siano l'oggetto principale della trama. :)
Ecco, c'è solo un aspetto che mi disturba: le imperfezioni formali. L'impegno c'è e si vede, ma proprio per questo i difetti spiccano. Mi limito ad un esempio solo, tratto ahimé dalla prima riga: "i nuovi studenti non erano più nella pelle di entrarvi". Casomai "non stavano più nella pelle all'idea di entrarvi". Dettagli, eh. Ma i dettagli, a volte, sono sostanza...