Ed eccoci alla fine...
Lo sapevo che finiva male. Troppo ingenuo Arandil! Ah, poverino, non è fatto per questo mondo di creature e mostri, tra cui rientrano anche gli uomini.
Mi piace come hai saputo istillare questo senso di ineluttabile finale anche nel prologo, in cui vediamo proprio l'elfo chiuso in prigione, demoralizzato e reso misero da un simile fallimento, ma ancora intestardito ad avere una voce. Ed è proprio la mancanza di una voce della gente più umile e debole il male più grande, come ben sai. Jude lotta per questo e ha la forza per farlo perché... è Jude, ma Arandil... Arandil è un debole che prova a urlare al di sopra della voce di Adam. Il problema che Adam, nonostante non si voglia mai sporcare mani e coscienza, è forte, la sua voce ha potere, e lui lo sa e lo usa senza tanti giri di parole.
Arandil non è il semplicemente il protagonista, ma la vittima designata.
Quello che mi ha colpito però di più è stato Adam, lo ammetto. Te l'ho detto e te lo ripeto: è complesso e difficile da afferrare come personaggio, ma tu lo hai reso proprio per questo perfetto e descritto alla perfezione. Adam vuole rimanere pulito e allo stesso tempo avere tutto, non dover essere secondo a nessuno o dover pensare agli altri. E' il tipico uomo che si siederebbe volentieri su una comoda poltrona a ingozzarsi (persino nella parte finale, quando sale sulla nave, sembra un uomo che torna a casa, pronto a prendersi il suo meritato riposo); eppure è anche un uomo che non vuole pesi sulla coscienza perché, è questo l'incredibile, ce l'ha, eccome. Quindi concede magnanimamente la grazia ad Arandil, si lava le mani e lo lascia al suo misero destino, patendolo per la sua debolezza. Lui è il forte spocchioso al servizio di se stesso.
L'ingenuità dell'Accademia mi ha deluso, ma non perché tu abbia sbagliato qualcosa nella tra, ma proprio perché tu hai reso bene questa loro stoltezza e i loro paraocchi. Mi ha deluso il marciume che la popola e il vedere uomini potenti con grandi responsabilità ignorare la puzza che hanno sotto il naso, solo per bearsi di un simile uomo tra le loro fila. Dopotutto, la mela non cade mai troppo lontano dall'albero, e in un certo senso Adam è una loro creatura. Se avessero avuto dei valori validi sarebbero riusciti a infonderli, no?
Invece Arandil è rimasto attaccato ai suoi sogni ingenui e privi di malizia di quando era bambino, il suo amore per il volo lo ha spinto a cercare di realizzarlo, facendolo combaciare con quello del padre. E questo gli si è ritorto contro. In qualche modo, l'Accademia ha plagiato anche lui. La voglia di riscatto per i torti subiti e la gelosia provata nei confronti di Adam lo hanno portato a cercare la sua personale vittoria, molto effimera poiché ancora una volta è stato il suo buon cuore, su cui non è riuscito a prevalere l'odio e la diffidenza nei confronti dell'altro, ha farlo cadere.
Ti faccio i miei complimenti per questa storia, e finalmente sono felice di essere in prima fila a dirtelo!
YES!^^
A presto! (Recensione modificata il 21/08/2017 - 01:04 pm) (Recensione modificata il 21/08/2017 - 01:07 pm) |