Recensioni per
I ragazzi che si Amano
di BlueRoze

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/09/17, ore 15:30

Non riesco nemmeno a dirti tutte le emozioni che mi ha suscitato questa storia. Ti dico solo che ho letto tutta la seconda metà con le lacrime agli occhi, ma sul serio.
Hai scritto una cosa molto particolare, molto profonda, molto delicata, e anche un po’ surreale. L'incontro con Horatio sembra un po’ favolesco, sembra un incontro con il destino, sembra un incontro quasi magico, surreale appunto. Tutto ciò che dice ai due ragazzi, ai ragazzi che si amano, per riprendere il titolo (titolo più azzeccato di questo non potevi davvero sceglierlo. Prima di iniziare a leggere mi sembrava un po' strano, ma una volta finito non ho potuto fare a meno di pensare che fosse il titolo più adatto di tutti) è un’esortazione a prendere in mano le loro vite, a vivere senza paura di amarsi e senza paura di essere loro stessi.
E tutto il discorso che fa a Yuri, riesce a toccarlo nelle corde più profonde del suo cuore, tanto che Yuri arriva persino a permettere al vecchio Horatio di ritrarlo, e stiamo parlando di Yuri Plisetsky… ci rendiamo conto che questo è un evento più unico che raro? Yuri che cede terreno, Yuri che ascolta qualcuno, per di più un perfetto sconosciuto. Questo fa capire quanto Yuri sia in realtà un ragazzo solo e incompreso, per arrivare ad essere colpito a tal punto dalle parole del vecchio, una figura che è del tutto puntuale nella sua vita, entra nella sua vita per poche ore per poi uscirne per sempre, eppure lascia un segno indelebile: Ed era strano, così strano che qualcuno riuscisse ad aprire un lucchetto divenuto indistruttibile dopo anni e anni di negazione e rifiuto.

Quando hai fatto cenno ai ricordi che Yuri ha della madre, rievocati da quel gesto dolcissimo di Otabek che gli dà un buffetto sulla guancia, avrei voluto saperne davvero di più, mi sarebbe davvero piaciuto tantissimo che avessi rivelato anche a noi il contenuto di quel vaso di Pandora che l'anziano pittore ha scoperchiato. Mi sono chiesta quali fossero i tuoi headcanon riguardo al passato di Yuri, che è una cosa che in così pochi approfondiscono... e questo mi dispiace davvero. Quindi grazie per averne almeno accennato, per non essere passata completamente sopra alla questione. Se in futuro deciderai di scrivere un approfondimento sulla sua storia passata, sappi che sarò in prima fila a leggere.

La prima parte della storia è tutta spensierata, e mi è piaciuta tantissimo anche quella ovviamente, ma poi la storia slitta inevitabilmente verso un'atmosfera molto più profonda, più seria. E sei riuscita a commuovermi in un modo che non hai idea, attraverso i discorsi di Horatio. In particolar modo mi ha commosso tantissimo quando, prima che se ne andassero una volta per tutte, il vecchio ha trattenuto un'ultima volta Otabek dicendogli di tenersi stretto Yuri, di amarlo. Quella parte lì mi ha davvero portata sull'orlo delle lacrime. Forse perché quelle parole provengono da un uomo che ha già vissuto tutta la sua vita, e che ne sta attendendo la fine. Hai ritratto Horatio in uno strano modo, in un modo realistico e surreale al tempo stesso (perché, ripeto, sembra quasi una figura magica, un vecchio mago saggio, un custode della verità, un emissario del destino...). Comunque sia è un personaggio che occupa una parte importante nella storia, e che tuttavia non dà affatto fastidio, anzi, dice ai protagonisti quello che un po’ tutti noi vorremmo dirgli, dice loro cose semplici ma potenti, dice loro di stare vicino uno all’altro, di amarsi, di essere loro stessi, di vivere la loro vita... è come se, in definitiva, consegnasse a Yuri e ad Otabek la sua eredità.
E un’altra immagine che mi ha commossa davvero tanto è stato quel salto temporale sul finale, in cui andiamo avanti nel tempo di quattro anni, e vediamo Otabek e Yuri che hanno il coraggio di amarsi, che sono saliti sul podio insieme e che vivono nel pieno della loro vita e della loro felicità. E poi sposti il fuoco su Horatio, vecchio e solo, ignorato dalla folla, che sente di essere ormai giunto alla fine, e leggendo quei giornali sente di aver passato il testimone a quei due ragazzi (e questo è tutto ciò che gli importa). E qui sfido chiunque a non piangere.
È una cosa davvero inaspettata, perché la storia, lo dico ancora una volta, inizia in modo quasi sciocco (in senso positivo), spensierato, sembra una normale storia in cui ci racconti un normale appuntamento tra i due. Invece tutto quanto degenera in questo modo, finché la storia arriva a trasmetterci dei messaggi davvero potenti e profondi, e arriviamo a sbirciare fin nelle parti più nascoste delle personalità di entrambi, di Yuri e di Otabek.

Alcune piccole cose sparse qua e là che ho apprezzato davvero molto...
- Otabek silenziosamente e discretamente protettivo nei confronti di Yuri. In particolare quando percepisce lo sguardo di Horatio come una minaccia, e si avvicina istintivamente a Yuri. Veglia su di lui come un'aquila - e anche in questo caso, mi piace tantissimo il fatto che tu abbia paragonato Otabek a un'aquila, invece che ad un orso come viene fatto di solito.
- Yuri che ci mette un sacco di tempo a prepararsi e che sparge tutti i vestiti sul pavimento (ok, questa è una cosa a dir poco adorabile  mi piace un sacco questa cosa  che ci mette un sacco di tempo a prepararsi, a scegliere i vestiti e tutto il resto, proprio come se si stesse preparando per un vero e proprio appuntamento, e non per una semplice uscita con un amico).
- le battute iniziali sono qualcosa di stupendo – Camera tua o camera mia? - Sembra una proposta sconcia, kazako.
- quando hai cercato di far capire l'amore che Yuri - e anche Victor - prova per la sua terra, e soprattutto quando fai questa osservazione riguardo al fatto che la Russia era semplicemente ed estremamente sincera.  E per questo i sorrisi sono centellinati, perché gli unici sorrisi che esistono sono quelli sinceri. Curiosa in questo caso la contrapposizione tra l'atteggiamento di Victor (sempre allegro, sempre con un sorriso di circostanza sulla faccia, che va spudoratamente contro alle "regole" silenziose del suo paese) e l'atteggiamento di Yuri, che invece si trova perfettamente in sintonia con quel modo di vedere le cose, e infatti sappiamo quanto siano rari e di conseguenza preziosi i suoi sorrisi. 
- una cosa stupidissima, ma devo sapere: –cazzo, se avesse potuto usare i boxer…- please, non ho capito T_T spiegami perché Yuri non ha potuto usare i boxer, devo sapere, non ci dormo la notte! 
- è la prima volta che trovo questa cosa che Yuri si approfitta un po' di Otabek e si fa comprare un sacco di cose, e non so bene se la cosa mi piaccia o meno... a me piace vederli alla pari, però allo stesso tempo ammetto che mi piace anche pensare che Otabek faccia un po' il gentiluomo con lui - perché diciamocelo, Yuri è una primadonna. Sicuramente questa cosa mi ha strappato un sacco di sorrisi 

- Otabek che, per annunciare il suo arrivo, bussa alla porta usando il codice morse. Ma che cosa carinissima e originale è questa? 
- non si scambiano tantissimi dialoghi, prima che entri in scena Horatio, ma quelli che si scambiano sono davvero fantastici: “Evito di dire qualcosa come ‘parla chi se la ride sempre’ perché sarei troppo scontato.”  
- un'altra cosa che mi è piaciuta follemente, ma non so nemmeno dirti il motivo, è quando Horatio si scusa con loro per aver interrotto un momento così intimo. E a proposito... Yuri e Otabek stavano per baciarsi? (questa è un'altra cosa che ho bisogno di sapere, assieme al mistero di boxer) e se sì, perché Yuri va praticamente in panico? Perché non vuole che accada in quel momento, perché non vuole che accada in quel modo?
- in ultimo, il bacio che si scambiano sul podio, davanti alle telecamere. E' una di quelle immagini che ho in mente da un sacco di tempo, che avrei sempre voluto mettere per iscritto, o trovare in una storia. Ebbene, grazie per averla resa concreta.

Concludo facendoti ancora una volta i miei complimenti per questa storia che ha saputo commuovermi così tanto, hai scritto una storia meravigliosa che sa di vita vera, e hai reso giustizia a questi personaggi. 
Spero davvero di leggere qualcos'altro di tuo in futuro.



Silvar

Nuovo recensore
24/09/17, ore 13:09

Io sono cosė... fortunata e onorata ad averti con me.
Grazie di tutto, amore mio. Come sempre.
Non so cosa farei senza di te.
Sei tutto.
Tutto.
Non smettere mai di essere...cosė.
Con immenso Amore.

Per sempre tua,
Beka.