Recensioni per
Dio se ci sei...
di Ninfea Blu
Anche io penso spesso alla religione. Se vuoi vieni a dare un'occhiata al mio blog, tellinglifes.blogspot.com , e leggi il secondo post, dove ho trattato un po' questo argomento dal mio punto di vista... Dimmi poi cosa ne pensi. :) |
Effettivamente è un argomento complesso di cui trattare. Complesso, spinoso e difficile da analizzare. Però, come dici tu stessa, tra le righe si sente distintamente il bisogno di avere una risposta, la necessità ostinata e quasi violenta che spinge a ricercare un fine, un inizio e un termine per la nostra esistenza. |
Ciao zia, questa tua riflessione mi ha fatto venire in mente la canzone di Fabrizio De Andrè "Il testamento di Tito" la conosci? è una rivisitazione dei 10 comandamenti ed ha un testo molto interessante... Non avrai altro Dio all'infuori di me spesso mi ha fatto pensare genti diverse venute dall'est dicevan che in fondo era uguale credevano a un altro diverso da Te e non mi hanno fatto del male. Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano; con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il Suo nome, ma forse era stanco forse troppo occupato e non ascoltò il mio dolore; ma forse era stanco forse troppo lontano, davvero lo nominai invano. Onora il padre. Onora la madre e onora anche il loro bastone, bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone: quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore. Ricorda di santificare le feste, facile per noi ladroni entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi e dei loro padroni senza finire legati agli altari sgozzati come animali. Il quinto dice "non devi rubare" e forse io l'ho rispettato vuotando in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato. Ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri, nel nome di Dio. Non commettere atti che non siano puri cioè non disperdere il seme. Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede: poi la voglia svanisce ed il figlio rimane e tanti ne uccide la fame. Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore, ma non ho creato dolore. Il settimo dice "non ammazzare" se del cielo vuoi essere degno. Guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno. Guardate la fine di quel nazareno, e un ladro non muore di meno. Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono. Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore. Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa. Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa: nei letti degli altri, già caldi d'amore non ho provato dolore. L'invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita. Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi e scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti: io nel vedere quest'uomo che muore, Padre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, Madre, ho imparato l'amore. |
Carissima Ninfea, io non penso che una buona credente debba essere necessariamente una praticante, io non lo sono. Vado in Chiesa per assistere alle funzioni liturgiche solo in occasioni particolari e, non bado granchè all'abbigliamento, mi è capitato di indossare anche un abitino corto con le spalle scoperte, senza sentirmi per questo scandalosa o indecente. Mi rendo comunque conto che per alcune persone "un po' bigotte" sia un abbigliamento sconveniente, ma non credo che questo importi al "mio Dio", non sento di mancargli di rispetto. Lui guarda, scruta e legge la mia anima, forse più candida ed altruista di chi copre ogni centimetro di pelle!? Come ti ho già scritto, io insegno il catechismo ai bambini, e a loro ho spiegato che il rispetto per Dio, equivale al rispetto per l'ambiente, che va preservato, perchè la terra e gli esseri viventi di ogni specie, che la popolano, sono un dono di Dio. Non insegno loro come devono vestirsi, sarebbe un'assurdità! Il mio dovere, fortunatamente, è di spiegargli il Vangelo, diversamente non sarei in grado di giustificare degli avvenimenti irrazionali ed inamissibili, e per me contraddittori; sono dell'opinione che il Vecchio Testamento, così com'è, non sia attendibile e sarebbe da riesaminare. L'immagine che mi sono fatta di Dio non ha nulla a che vedere con il Dio che l'uomo ha dipinto in quelle pagine. Per quanto riguarda la preghiera, che tu hai menzionato nelle prime righe, l'istituzione cristiana, prevede che i bambini che si apprestano a ricevere la Prima Comunione debbano conoscere almeno le preghiere principali, ed è mio compito far sì che loro le imparino bene, ma gli spiego anche che a Dio non importa se quando ci rivolgiamo a Lui lo facciamo nella maniera più classica, con delle preghiere imparate a memoria senza soffermarsi sul loro significato, é molto meglio usare parole proprie, come hai fatto tu in queste righe. Pregare Dio, per me vuol dire "parlare con Dio" e tu sai farlo apertamente, profondamente ed intensamente. A presto. |
ah zia in che argomento spinoso e difficile ti sei avventurata. un po' sai già come la penso, perchè ne abbiamo parlato nella nostra corrispondenza. io non credo che tu sia stata dissacratoria nè blasfema, solo un essere umano alle prese con domande enormi, domande che, ahimè, forse troveranno risposte solo quando sarà troppo tardi per poterle condividere con qualcuno...mi piace come sempre il tuo stile, terso, pulito, diretto, ma soprattutto di questo tuo scritto mi piace tutta la tua sensibilità che emerge prepotente ed anche la tua poca voglia di accettare supinamente ciò che ci viene propinato da secoli di storia e di "indottrinamento" senza una sana dose di critica. spero che vorrai continuare a condividere con tutti noi queste riflessioni, che io personalmente trovo azzeccatissime e molto intime e vere. un altro centro per te zia rosa!!! complimenti e un bacio! |
Brava, davvero. Io dalla religione mi sono allontanata, perchè sentivo che mi stava precludendo anche quel piccolo spicchio di libertà che mi era concessa. Andare di fretta da un parroco per confessare i propri peccati, pregare ogni sera prima di andare a dormire, aiutare il prossimo perchè questo è quello che ti dice la Bibbia di fare. Mi spiace, io non ci sto. Preferisco fare del bene secondo quello che mi dice la mia coscienza e la mia morale, non in base a quello che quattro vecchietti hanno scritto più di duemila anni fa. Gli imbroglioni sono sempre esistiti, d'altronde, esistono ancora e il semplice fatto di mettere per iscritto un paio di teorie assurde e miracoli esorbitanti non li rende per questo necessariamente credibili. Perciò me ne sono allontanata. Non credo di essere totalmente atea, perchè mio malgrado una parte di me non riesce ad essere totalmente distaccata dal mistero di "cosa c'è dopo", semplicemente sono indifferente alla religione in sè per sè. Tu dicevi che per distinguere il nero, c'è bisogno del bianco. E' vero. Per sapere cosa è il male, bisogna passare tutta l'infanzia a farti infarcire la testa con i dieci comandamenti, con le parabole, con le scelte di vita condannate dalla società. In quel periodo della vita io credo sia utile quel tipo di insegnamento catechistico, perchè la mente di un bambino è così elementare che distingue in bene e il male in due categorie opposte che non si incontrano mai. Ma con il tempo inizi a pensare che non è così. Perchè fino a quando non si ferisce nessuno nel processo anche quello che la società rifiuta per uniformarsi ad un'ideologia radicata, può rappresentare il bene per qualcuno. O forse anche noi che ci stiamo facendo troppe domande, d'altra parte, siamo sulla strada del male, perchè non riusciamo a credere ciecamente alla verità rivelata. Io onestamente invidio le persone che sono capaci di non farsi problemi, ma dall'altra parte quando espongo loro i miei dubbi molti di questi tirano fuori il loro lato bigotto e cercano di confutare le mie tesi usando nel discorso i "miracoli" come prova a loro favore, sperando di "riconvertirmi". Succede ogni volta e questo mi fa ridere, davvero. E allora mi sono chiesta, perchè cercare nuove motivazioni per esprimere le mie idee quando la loro risposta è sempre la stessa? Non mi va di perdere più tempo. |
Carissima Ninfea306, io non credo proprio che tu sia stata dissacratoria nello scrivere queste righe, anzi, il solo rivolgersi a Dio è già segno di fede, in più tu lo hai fatto con tatto ed estrema delicatezza e questo dimostra il rispetto che hai verso il Signore. E' piu che plausibile avere dubbi e perplessità, ed è giusto cercare delle risposte a domande che sembrano non averne, o almeno non di razionali. Forse non ci è concesso sapere, oppure non siamo in grado di vedere oltre; forse la risposta è più semplice di quello che crediamo, ma non sappiamo coglierla, abituati a cercare la razionalità e la logicità nelle cose, non ascoltiamo quello che ci suggerisce il cuore. Io stessa, che sono credente e che insegno il catechismo ai bambini delle elementari, non sempre so trovare risposte concrete e, credo che, alla fine, ognuno di noi sia libero di trovare la sua chiave di interpretazione. Affettuosamente ti saluto. |
Questa è una bella riflessione che fa pensare parecchio. Anche se non le ho messe su scritto, i miei pensieri seguono pari pari i tuoi! Pensandoci bene, hai ragione, il mondo non cambia, cambiano solo le risorse a nostra disposizione, si evolvono, come le nostre scoperte e invenzioni, ma di sostanza, nulla si trasforma veramente. |