Terzo classificato al contest ... dopo (II edizione) indetto sul forum di EFP
GRIGLIA DI VALUTAZIONE:
· grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 10/15
· stile e lessico: 11/15
· coerenza e credibilità: 6/7
· impaginazione: 1/1
· titolo: 2/2
· originalità: 5/5
· gradimento personale: 4/5
TOTALE: 39/50
· Grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 10/15
La grammatica è generalmente corretta, ma il problema più evidente sono le tante, troppe ripetizioni: quasi ogni paragrafo ne presenta due o tre. Eccone alcune, per darti un'idea:
- allontanandosi dalla vista di quei lenzuoli bianchi che coprivano quei corpi così piccoli.: ripeti quel/quei ecc. anche nelle frasi successive (ad esempio: Sotto tutto quel bianco accecante i suoi studenti, che aveva visto crescere, arrabbiarsi, innamorarsi, giacevano adesso in un sonno da cui non si sarebbero mai più svegliati, mentre lei, che non aveva potuto avere figli suoi, era rimasta lì a piangere quei ragazzi come avrebbe fatto una madre. o Uscì, diretta a quell’immensa Sala; il leggero strusciare del suo mantello smeraldo era l’unico suono che si poteva ascoltare in quel momento, e altre);
Riconobbe Andromeda Tonks, silenziosa e composta, che poggiava la propria mano sulle dita ancora intrecciate di Dora e Remus; una macchina fotografica era poggiata all’altezza del petto di Colin Canon;
Le aveva mandato una lettera giorni prima, in cui le chiedeva di potersi incontrare per “un’importante questione”, e temendo che si fosse cacciato in qualche impiccio o in pericolo, si era premurata di incontrarlo al più presto.;
Il-Bambino-Sopravvissuto, ma che adesso poteva definirsi uomo, potesse uscire una simile richiesta.;
Pensa davvero di non essere importante per me perché non siamo imparentati? Beh, a me non importa. Lei è importante;
«Ancora dopo due anni non riesci a dire quel nome Minerva?» la rimproverò con un sorriso Silente, avvicinandosi un po’ alla cornice. // Minerva arrossì e gli voltò le spalle. // «Oh, insomma. Vedi tu se devo farmi rimproverare da un vecchio quadro ammuffito»;
Ah, la tua tabacchiera l’ho lasciata lì, dove l’avevi lasciata».;
Ricordava ancora quando aveva aiutato una disperata Ginevra Weasley, prossima al matrimonio, a convincere la signora Black a staccarsi dal muro, per essere spostata in una piccolastanza a parte che lei e Harry avevano riservato per l’elfo Kreacher. Era stata un’impresa ardua convincere quella donna cocciuta;
«Spero… davvero… che… il mio… non sia così» cercò di dire l’uomo, cercando di riprendere fiato.;
Però quel giorno non poté fare a meno di sforzarsi di mascherarne uno che dispettoso, come quel ragazzino davanti a lei, cercava di sfuggirle dalle labbra.
Tutte queste ripetizioni appesantiscono la narrazione, ma è una cosa risolvibile con qualche rilettura accurata e un buon dizionario dei sinonimi.
Altre mancanze sparse qua e là:
- doveva vederli e salutarli, un ultima volta: manca l'apostrofo prima dell'aggettivo femminile;
Minerva si avvicinò al ragazzo, mettendogli una mano sulla spalla; e poche righe più sotto Spostò una mano sulla spalla del ragazzo, meravigliandosi quando sentì le dita di lui stringergliela.;
temendo che si fosse cacciato in qualche impiccio o in pericolo, in un pericolo
Ma non credi che sia meglio chiedere a qualcun altro questo onore?: "chiedere questo onore" non mi suona, sarebbe stato meglio utilizzare un altro verbo o comunque costruire la frase in maniera diversa;
non voglio… come dire… “rubargliela”: le virgolette non sono necessarie: indicano l'uso di una parola ritenuta poco appropriata, ma questa nota di indecisione è già data dal come dire e dai puntini di sospensione;
se dovessi pensare a quali insegnamenti che dovrebbe impartire una madre: c'è un che di troppo;
Spesso si era risvegliata seduta alla poltrona della scrivania: sulla;
«Ancora dopo due anni non riesci a dire quel nome Minerva?»: manca la virgola prima del vocativo, così come qua: Che ne pensi Severus?;
«Vecchio si, ma ammuffito no…: manca l'accento sul sì affermativo;
sotto quella terra soffice del cimitero di Hogsmade: Hogsmeade;
Avrebbe voluto poter condividere ancora tanto con lui molto, molto più tempo.: c'è un tanto superfluo;
la sua morte, così improvvisa, era stata inaccettabile per lei che ancora una volta aveva dovuto rinunciare all’amore di un uomo.: manca la virgola prima della subordinata;
«Sai… – riprese la donna – notato che la casetta opposta alla nostra era in vendita: manca l'ausiliare del verbo;
Dici che sembrerei un’ impicciona se gliene parlo?»: parlassi;
Erano gli inizi di Gennaio, a quel primo Novembre di ormai tanti anni fa e Erano passati diciannove anni da quel Maggio: i nomi dei mesi vanno scritti minuscoli;
si diresse al numero 12, finalmente visibile dopo che i Potter l’avevano resa la loro dimora.: reso (il soggetto è ilNumero 12);
tenendo in braccio il piccolo Albus che si stropicciava il viso con la manina e faceva buffe smorfie nel sonno.: manca la virgola prima della subordinata;
Però quel giorno non poté fare a meno di sforzarsi di mascherarne uno che dispettoso, come quel ragazzino davanti a lei, cercava di sfuggirle dalle labbra.: manca la virgola prima dell'inciso (dispettoso);
James Potter le stava di fronte, un sorriso beffardo e gli occhi puntati dritti nei suoi, in una posa un po’ strafottente rispetto al compagno accanto a lui che continuava.: forse manca il resto della frase;
a troppi di loro aveva dovuto dire “addio”: virgolette e corsivo non sono necessari, dire addio è una frase fatta;
*** Mi sono ispirata al primo film, anche se sul libro mi sembra che non ci sia questa parte.: Giuro, ho controllato più e più volte ma non ho capito a cosa si riferisca questa nota!
Ora invece ti riporto dei commenti di preferenza, per i casi in cui non esiste una regola fissa o comunque sono possibili più alternative.
- il leggero strusciare del suo mantello smeraldo era l’unico suono che si poteva ascoltare in quel momento: meglio sentire o udire;
potersi incontrare: sono possibili entrambe le forme (poter incontrarsi o potersi incontrare) ma la posizione proclitica del pronome (potersi incontrare) è più vicina al parlato, quindi nello scritto suona meglio poter incontrarsi;
Gran parte dei migliori esperti in Trasfigurazione sono fuggiti in America: è migliore l'accordo al singolare (gran parte [...] è fuggita).
· Stile e lessico: 11/15
Per quanto riguarda lo stile apprezzo la tua capacità di alzare il livello del registro anche utilizzando un lessico medio, ad esempio grazie alle inversioni tra aggettivo e sostantivo. In alcuni casi, però, rischi di sfociare nel poetico, che trovo poco adeguato:
- Un unico bisbiglio si poteva appena udire, in quel tempio votato al silenzio;
le lettere di nero inchiostro impresse sulla pergamena.
Ad ogni modo, trovo che in linea di massima il tuo sia uno stile adatto ad personaggio di un certo spessore come Minerva, in più è ricco di aggettivi che impreziosiscono la narrazione. Ho apprezzato molto il tono drammatico che hai dato ad alcuni ricordi, ad esempio a quello della Battaglia di Hogwarts. Purtroppo il tutto è, come ho già detto, fortemente penalizzato dalle ripetizioni.
· Coerenza e credibilità: 6/7
Riguardo alla coerenza linguistica non ho notato problemi, a parte quel punto della mano sulla spalla di George. Ti ho tolto un punto perché l'IC della protagonista non mi ha convinta del tutto: ho visto una Minerva più debole rispetto a quella dei libri, più fragile, o forse semplicemente spoglia della sua corazza. Certo, la guerra e la vecchiaia hanno la loro influenza su di lei; però non ho trovato in maniera evidente quei tratti che la caratterizzano (a parte in un tratto del ricordo della proposta di Harry: è molto realistico il fatto che, un po' brusca, lo chiami Potter anziché Harry).
· Impaginazione: 1/1
L'impaginazione va bene, è chiara e lineare e la divisione tra ricordi è adeguata. Il font è semplice ed elengante (nonché il mio preferito).
· Titolo: 2/2
Trovo il titolo molto, molto bello, e in generale apprezzo l'idea di inserire un detto scozzese all'interno della storia.
· Originalità: 5/5
Punteggio pieno anche sull'originalità, perché la McGranitt è personaggio generalmente poco trattato, in più la costruzione della storia è particolare.
· Gradimento personale: 4/5
In particolare ho apprezzato, appunto, la costruzione della storia, e il fatto che tu non abbia voluto dare un ordine cronologico ai ricordi, per accentuare l'effetto casuale, proprio come se affiorassero alla mente. Non ti do punteggio pieno, come ho detto, per le ripetizioni, che purtroppo saltano proprio all'occhio e rendono faticosa la lettura.
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