Recensioni per
I tarocchi della Papessa Nera
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 80
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
01/11/17, ore 19:19
Cap. 4:

Oh no, povero Charlie! ho letto trepidante il tuo epilogo, e fino alla fine ho sperato che si salvasse almeno uno dei colleghi veterani di Alistair!
Certo, quello che aveva fatto sette anni prima non era stato mica bello o giusto, lo so. Ma morire in un modo orrendo per una zombie immonda, poveretto non se lo meritava proprio..
Sarebbe stato bello se Mac e Campbell fossero riusciti insieme a sconfiggere il male e a festeggiare il Natale, ma capisco che sarebbe stato troppo facile e tu Oldy non ami le cose facili, per questo sei un autore tanto bravo e credibile.
Adesso penso al dolore di Alistair, per le cose orribili che ha dovuto vedere e per la morte del suo amico: perché Charles era un buon amico per lui, non solo un collega più anziano.
Davvero tristi e cupe le atmosfere della Londra vittoriana, mi sa che di strane e misteriose morti ce ne saranno state sul serio!
Ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti per la tua bravura!
A presto e grazie :)
 

Recensore Master
01/11/17, ore 17:20
Cap. 4:

Carissimo,
non poteva che finire così. E non tanto perchè Allistair è il protagonista, e quindi "il protagonista di una storia non può morire", ma perchè Campbell era nella lista nera della strega, che voleva vendicarsi dell'uccisione di suo figlio.
In un certo senso, e secondo i canoni distorti di un demonio, "Giustizia è stata fatta". La madre Demetra punisce la violazione della figlia Proserpina, colpendo duramente Ades. Campbell ha dovuto pagare il fio, lui stesso in un certo senso lo sapeva e si sentiva predestinato a ciò, era rassegnato: ci scherzava su, persino ("...sempre che a Natale io sia ancora vivo..."). Mac Leod è stato uno spettatore impotente, nonostante avesse tentato il tutto e per tutto per fermare Catriona e per salvare i colleghi dal loro nefasto destino. Toccante la scena finale, in cui vediamo Allistair sconsolato e con Charlie esanime tra le braccia...
Bellissimo, questo tuo modo di vedere l'horror. A me non dispiace questo tipo di horror "vecchia maniera", un po' alla Edgar Allan Poe, che si avvicina molto al thriller e che lascia spazio all'introspezione: non  è splatter fine a se stesso ed autocompiaciuto.
E come scrivi bene tu, con il tuo stile elegantisimo, renderesti appassionanti pure le ricette di cucina, con la lista degli ingredienti.
Complimenti amico carissimo, per questo tuo ennesimo gioiellino narrativo.
Un abbraccio.
Marilou

Recensore Junior
01/11/17, ore 01:19
Cap. 4:

Ciao eccomi di nuovo qui a recensire il gran finale. E cavolo ho pensato sul serio fino all'ultimo minuto che Ally ci rimanesse secco e invece la Papessa Nera si è presa la vita del povero Charles, portando a termine il suo intento. L'ultima scena è stata straziante mi sono quasi messa a piangere e non sono di lacrima facile (Alterego: Seee ci credono tutti).
Lasciami dire che hai uno stile bellissimo così come i tuoi personaggio a cui dai dei modi di dire e di fare così azzeccati al contesto dove si muovono che ti permettono di immaginare luoghi e situazioni. Ancora complimenti e per la questine di Campbell, per quanto mi sarebbe piaciuto vederlo sopravvivere il finale che gli hai dato è stato azzeccato e ti direi di non cambiarlo.
Complimenti ancora e buon All Hallows' Eve

Recensore Master
31/10/17, ore 12:45
Cap. 4:

(John Spangler è seduto davanti al suo computer. All'improvviso, il suo volto si deforma e diventa quello di Bluto Blutarsky, il personaggio di John Belushi in Animal House)

Porca vacca. Oh, porca vacca!

(Spangler torna normale)

Caro mio, questa storia si è conclusa col botto, lasciatelo dire. Una degna conclusione di una storia che mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine. Ed oggi è pure Halloween!

Dunque, i nostri poliziotti londinesi preferiti, Alistair McLeod e Charlie Campbell, sembravano essere arrivati alla conclusione del caso. Avevano perfino chiamato i loro superiori e i becchini per togliere di mezzo il cadavere della Papessa Nera coi suoi tarocchi infernali. Pensavano di poter tirare un sospiro di sollievo, e invece...

...BUM! Sorpresina. La magia della strega ha continuato a colpire. Prima Wyndham (poveretto, che brutta fine che ha fatto), e poi Charlie Campbell, che è morto lottando contro il cadavere rianimato di Catriona. Beh, almeno la strega non nuocerà più a nessuno, e il povero Alistair non dovrà più avere timore di trovarsi davanti una vecchia vestita di nero.

In quanto alla domanda finale, per me va tutto benissimo così com'è. Sì, mi spiace che Charlie sia morto (ormai mi ero affezionato non solo a lui, ma anche a tutti gli altri personaggi della storia), ma la sua dipartita si incastra alla perfezione nell'atmosfera della storia, cupa e tenebrosa. Dico davvero, un finale più perfetto di così non ci poteva essere.

Chiudo ringraziandoti per aver scritto questo piccolo capolavoro e augurandoti un buon Halloween (se lo festeggi). Alla prossima!

Recensore Master
31/10/17, ore 12:42
Cap. 4:

Ciao carissimo!^^
Cavolo, che finale, e che bella storia!
Prima di tutto ti faccio l'ennesima lode per le atmosfere, che trovo rese benissimo e che mi hanno dato davvero l'impressione di trovarmi nella fatiscente e derelitta, ma a suo modo affascinante, realtà realtà londinese di fine Ottocento.
Davvero angosciante il climax che segue l'occultamento del cadavere: Taggart dilaniato dai cani, che si scopre quasi per caso da titolo di un giornale, Wyndham che muore di fronte agli occhi dei colleghi in quello che sembra un macabro incidente, e infine la scena del cimitero.
Che beata illusione credere che la minaccia fosse stata eliminata una volta per tutte. Come sempre, l'unico ad aver preso sul serio la questione è Ally, e mi chiedo: se qualcuno, oltre a Campbell, invece di frignare e temere l'ora fatale gli avesse dato ascolto fin da subito, sarebbero forse cambiate le cose con quella Papessa? Chissà.
Alla fine si è rivelato tutto inutile, e Charlie muore difendendo quello che mi considero a tutti gli effetti il suo migliore amico. La scena dell'addio è stata molto toccante: commovente, ma non sdolcinata, senza piagnistei. Io adoro il Männerbund platonico che hai costruito intorno a loro due, e sì, mi è dispiaciuto parecchio che alla fine Campbell sia morto, anche se l'ha fatto per proteggere il suo compagno. Non so dirti se avrei preferito un finale diverso, però sarei curiosa di leggerne una versione alternativa, in cui entrambi sopravvivono, risolvono altri casi e trascorrono il Natale insieme^^

Ah, e ho apprezzato molto anche la scena dei biscotti in ufficio e il discorso sul cameratismo, ma tu sai già bene come sono fatta!^^

Come sempre, bellissima storia, bellissima ambientazione e bellissimi personaggi. Ma non avrei potuto esprimermi in maniera diversa.

Alla prossima!^^

Recensore Master
31/10/17, ore 11:43
Cap. 4:

Catriona... sai che è un nome perfetto? Forse per l'assonanza con Matrona, dà l'idea di quelle madri matriarche: perfide, cattive, stronze fin nel midollo e capaci non di crescere figli ma mostri, degna della madre di Ed Gein, che non sarebbe divenuto il mostro che era se avesse avuto una madre amorevole e sana di mente.

***MacLeod si chiese speranzoso se per caso non fosse bastato l’intervento suo e di Campbell per vanificare l’incantesimo, un po’ come succedeva quando da ragazzino toccava le uova di un nido, e poi chi le aveva deposte percepiva l’odore estraneo e non le covava più.***
Questa è la frase più triste di tutto, non solo perché descrive un'immagine triste ma anche per la metafora dell'abbandono. In fondo a parte Alistaire per il resto sembra un luogo in cui tutti si lasciano andare alla deriva scegliendo di fregarsene di tutto, di ignorare tutto; fingendo di prendersi le proprie responsabilità e di seguire le regole.

***“Ma signore, e quelle carte? Non vedete che sono tutte collegate ai modi in cui gli agenti sono morti? Il carro, la torre, la ruota...”
“Tu sei troppo suggestionabile, ragazzo,” lo interruppe Kelsey. Raccolse le carte, le unì al resto del mazzo e appoggiò il tutto sul comodino. “Ecco qui: i tarocchi cattivi non ci sono più. Adesso va', in Centrale mi aspettano cose importanti.”***
Dai che finalmente il più antipatico crepa! Magari appena portano via il corpo della vecchia gli crolla addosso tutta la casa. ^^
Non è semplice antipatia verso di lui, il fatto è che tra i tanti poliziotti "colpevoli" lui è quello più colpevole, strafottente e menefreghista, mica come Campbell che avrà fatto mille errori, e ciò o rende tanto diverso da Alistaire, ma è molto empatico come quest'ultimo.
Carissimo, dovrei andare in palestra! Vabbè, aspettano loro! Voglio sapere come finisce! :P
Proseguo...

***“Non scavano con questo freddo, la metteranno da qualche parte finché non si riescono a fare le fosse.”***
Vedi che gente strafottente e superficiale! Succedono tante cose da fare mille scongiuri, trovano la vecchia e invece di fare tutto per bene "specialmente con lei" - suggestioni o no, meglio non rischiare - le mettono da qualche parte. Io avrei fatto una pira e dato fuoco. ^^

***Poi, rivolto Kasparian:*** a Kasparian

***raggiunsero la porta d'ingresso, che come al solito cedette dolcemente quando venne abbassata la maniglia.***
mi fai morire più con quel "dolcemente" che col "cedette". ^^ Fa risaltare il contrasto con quello che di agghiacciante possono trovare in quella casa. Io continuo a incrociare le dita perché Charlie e Alistaire si salvino entrambi, ma accetterò la fine che farai fare loro.

***sembrava che qualcuno avesse malamente cancellato con una spugna bagnata tutti i segni che erano stati tracciati intorno alla cornice. Righe di colore rosso colavano giù come sangue imbrattando il vetro.***
Magari c'è davvero qualcuno nascosto. Chissà forse addirittura il figlio - il quale poteva essersi liberato, e una volta tornato a casa aveva fatto credere di esser morto, e pazientemente aveva architettato la sua vendetta aspettando pure per i giusti periodi, così da farli morire di paranoia e di paura prima che di una morte vera e propria. XD Lo so, sarebbe un po' troppo. Domani è Halloween e fantastico più del solito. :)

Aspè, ho altre due idee folli: le ha prese la strega buona perché non è mai stata buona; le ha prese il libraio, che non vedeva l'ora di metterci le mani sopra, e magari è lui che ha combinato tutto quel macello per far credere a cose paranormali perché vuole farci bei soldoni. ^_^

***Dovette armeggiare parecchio, prima di riuscire a far scattare a serratura, quindi per non perdere tempo a richiuderlo. Lo lasciò solo accostato, più che altro nel timore di rimanere poi chiuso dentro.***
Non spezzerei la frase. ... quindi, per non perdere tempo a richiuderlo, lo lasciò solo accostato,... però vedi tu.

***Il giovane agente si divincolò con tutte le sue forze, ma era come cercare di togliersi un collare di ferro, che però si stava inesorabilmente stringendo.***
Lo sai che non molto lontano da dove sto io c'è una cattedrale dove dopo la messa della domenica i fedeli si mettono in fila per farsi mettere attorno al collo il collare di ferro che secoli fa aveva tenuto il santo del luogo legato a una pietra per non so quanti anni. Io quel collare di ferro l'ho provato ma leggere questo capitolo e pensare a quello... farò gli scongiuri per tutto il giorno.

E sono arrivata alla fine. Certo, mi è dispiaciuto molto che Campbell crepasse e mi piacerebbe tanto rivederlo vivo e vegeto in un'avventura meno raccapricciante per lui, ma è anche vero che un finale tragico e lacerante è più bello e fa sognare più di un lieto fine (parlo per me, che i miei happy ending sono quando i buoni si colpevolizzano a vita).

E tu che sei l'autore di questa meraviglia, quando pensi a questi due personaggi che sembravano sulla buona strada per mettersi insieme, come li immagini? Pensi che Campbell, ora che la vecchia è morta (e a lui rimane qualche alito di vita) si salverà in quanto non è più destinato a morire? O pensi che sarebbe una forzatura, che la storia non poteva andare diversamente e che è più sensato e più onorevole per Ally restare solo e avere l'opportunità di impartire numerose lezioni di vita a chi le merita? Questa storia sarebbe maggiormente da "esempio" per i suoi colleghi. Pure io ti ho mandato un po' di turpitudini da leggere.

Recensore Master
31/10/17, ore 10:50
Cap. 4:

Oooooh no :(
L'addio a Campbell tra le braccia di MacLeod (che era sconvolto a dir poco) è statao davvero, davvero tristissimo. Mi dispiace moltissimo per lui, davvero.
Dunque, scusami per questa puerile esternazione di sentimento, ma sono rimasta davvero colpita. Adesso passo alle cose serie. Le indagini si sono chiuse, anche se avevamo scoperto da tempo come questa storia fosse cominciata, in qualche modo doveva finire. Più che altro, il capitolo l'ho letto spaventata dall'inizio alla fine perché pensavo che a morire fosse proprio MacLeod... invece no, è stato Campbell e la cosa mi ha colto letteralmente di sorpresa.
Adesso è tutto finito, ma credo che per MacLeod non lo sarà mai del tutto: chissà che trauma, poveretto, tra l'altro a chi lo potrà mai raccontare che capisca quello che hanno passato prima che gli agenti irrompessero nella stanza? Credo che dovrà convivere da solo con tutti i suoi incubi.
Ad ogni modo... per me è perfetto così. Non vedo perché uccidere MacLeod invece di Campbell. Anche perché tutta la questione dell'invito a casa per Natale è stata straziante alla fine e il dialogo che ne è scaturito è scritto così bene che temo che riscriverlo al contrario non venga così bene per forza di cose. E' sentito, e il parere dell'autore è quello che conta primariamente: qualcuno doveva morire e hai scelto Campbell. E va bene così. Lo accetto e penso che tu abbia avuto ragione. Non cambierei niente di questa storia, godibile e terrorizzante dall'inizio alla fine, accurata in ogni suo aspetto, storico ed empatico.
Con la speranza che la storia terribile della Papessa Nera sia finita per sempre per il nostro eroe sopravvissuto!

Come sempre... bravissimo! <3
_morgengabe

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