Recensioni per
Il Bacio Scarlatto
di Feles 85

Questa storia ha ottenuto 64 recensioni.
Positive : 64
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/05/18, ore 19:18

Carissima Eleonora,
questo primo capitolo della tua opera prima, neanche a dirlo, mi piace tantissimo!
Ritrovo il tuo stile sempre preciso ed elegante, l’atmosfera suggestiva che avevi saputo creare nella tua fanfiction da cui tutto è iniziato. Il gufo che ciarla mi piace tantissimo, mi fa pensare a certe notti insonni qui nella Romània afosa (retaggio delle antiche paludi?), in cui si sente riecheggiare il canto dell’inclito e panciuto animale. Il tuo scritto trasuda romanità. Solo per citare due o tre cose: i due gioielli Ottavia e Ottaviano (Atia perinde ac Cornelia mater Gracchorum…), Ottavia che va avanti e indietro come un lupo in gabbia (i Lupercalia fanno capolino) e la Quinta Claudia citata da Cicerone in Pro Caelio 34, che fu occasione del nostro primo contatto.
Una parola per tutte: MACTE!!!
 
Ti abbraccio.
Chiara
 

Recensore Junior
06/04/18, ore 13:22

Vedo che sei ritornata a scrivere sui "tuoi" personaggi, con mio grande piacere. Ormai li chiamo tuoi, consentimelo, perché da molto tempo li curi e li analizzi nelle tue storie, e mi sono affezionata. :) 
Mi è piaciuto molto l'andamento di questo primo capitolo. L'inizio è molto cupo, Bruto sembra vedere la realtà che lo circonda non tanto per come appare, ma per come la vive a causa dei suoi sentimenti di oppressione, soffocamento, dubbio e, non meno importante, malessere fisico dovuto all'insonnia. Per gran parte di questo capitolo mantiene un atteggiamento nervoso, un po' ossessivo, spaventato addirittura dai rumori della stanza affianco.
Questa "magia" oscura sembra spezzarsi quando finalmente decide di uscire dalla sua stanza, con la tensione di poco prima che si trasforma invece nel desiderio di "pungere" con parole e comportamenti inutilmente vendicativi, fino a quando verso la conclusione si rende conto del suo atteggiamento poco consono. Penso che tu sia riuscita a trattare le variazioni del suo stato d'animo e i suoi dilemmi interiori dovuti alla situazione politica di Roma in modo molto efficacie.
Mi è piaciuto anche come hai mostrato, dal punto di vista di Bruto, l'aspetto e il comportamento di Ottavia, da cui già si può trarre un'idea della sua personalità.
Spero di leggere presto altro. :) 

Recensore Master
05/04/18, ore 07:58

Ciao^^
fa sempre una strana impressione vedere personaggi della classicità tratteggiati in modo umano. Di solito si ha un'idea in un certo senso "winckelmanniana", passami il termine, dei personaggi storici di quel periodo, li si immagina come statue di marmo togate, in pose ieratiche.
Colpisce e interessa vederli impegnati in schermaglie, vederne in un certo senso il lato vivo, umano.
Ottima come sempre la caratterizzazione del periodo storico, si vede proprio che sei un'appassionata^^
Complimenti e alla prossima.

Recensore Master
30/03/18, ore 13:43

Mia cara, eccomi qua!^^
Ho seguito questa storia nelle varie fasi del suo sviluppo, ed ero troppo curiosa di arrivare a leggerne la stesura definitiva...
Questo primo capitolo promette subito benissimo. Bruto, lo conoscono tutti, ma qui lo vediamo sotto una luce inedita: non lo stoico, il cesaricida, bensì un personaggio tormentato, angosciato, preda delle proprie stesse preoccupazioni. Hai creato un'atmosfera davvero suggestiva, un crescendo incalzante che giunge al suo apice quando il ragazzo sorprende Ottavia nel corridoio e tenta di sottrarle quel suo "prezioso papiro" - quanto ho riso! - che, a detta sua, dovrebbe essere la prova lampante che la pronipote di Cesare è in realtà una spia.
E lì arriva la parte più "comica", se così vogliamo dire, che paradossalmente alleggerisce la tensione nel suo momento culminante. Abbiamo infatti un Bruto vicino a esplodere, e una Ottavia colta in un momento delicato, imbarazzata e stizzita... si percepisce anche una lieve malizia nelle interazioni tra i due, che gettata la "maschera pubblica" si trovano a mostrare un lato inedito del loro essere comportandosi con spontaneità, senza freddezza né affettazione. Ed è proprio qui che Bruto nota Ottavia, non più la giovane vedova specchio di virtù, ma una semplice ragazza che non riesce troppo bene a dissimulare il proprio turbamento... e incarna una bellezza ormai lontana dall'ideale ellenizzante della Roma tardo-repubblicana, opulenta e in un certo senso "decadente".
Il tutto unito a citazioni provenienti dal mondo classico, che arricchiscono il testo e lo rendono vivo senza mai appesantirlo. E già in questo capitolo si profilano le due personalità "archetipiche" del confronto: Bruto, la Roma repubblicana che vive nell'illustre antenato Lucio Giunio Bruto, e Ottavia, discendente di Cesare ed emblema della romanità più arcaica, resa emblematica dal paragone con la semi-leggendaria Quinta Claudia.
Come sempre, è un piacere leggerti... resto in spasmodica attesa di ulteriori sviluppi, sapendo che non mi deluderai!
Alla prossima :)
(Recensione modificata il 30/03/2018 - 01:46 pm)
(Recensione modificata il 30/03/2018 - 01:46 pm)

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