Recensioni per
Mi basta vederti sorridere
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/03/19, ore 22:52

Oh che bella !!!! Molto poetica e dolce e’ durata troppo poco!!!

Recensore Master
10/10/18, ore 19:29

Queen, con un ritardo di paura comincio il recupero di quanto di tuo ho letto - e già da un pezzo! - ma era rimasto da parte...
che delizia questo finale: positivo ma lievemente aperto. Intendo non che sia vago, o che ci si aspetti un capovolgimento in negativo, ma che ha quella malinconia giapponese dell'impermanenza dei momenti
Sana è davvero così, è incredibile quanto tu abbia reso così IC una bambina, anche se non proprio piccola, di solito si diventa caricaturali
Sceglie i vestiti più carini, i trucchi e i fiori per le amichette e lei resta semplice com'era (gonna a parte, mi pare) perchè la sua natura è davvero altruista e solare, non superficiale
E il "non baciarmi!" seguito da un bacio? la rende ancora più umana, vera e adorabile
Non l'ho trovata contraddittoria - lei non lo è - solo spaventata e agitata, Eric è il suo grande amore ma è arrivato che sono così piccini che deve essere davvero difficile gestire un sentimento così
Anche noi adulti ci perdiamo tante volte. E se Sana può contare sulla sua freschezza degli affetti, la mancanza di esperienza fa sbagliare
ma qui c'è la mano del Destino, o sbaglio?
o la mano di Nirvana-sama?*-*
Tutte le ragazzine sono perfette, con i loro giochi da una parte ancora infantili, dall'altra con un tentativo di "sentirsi donne", col gesto del profumo che maschera i segreti. Mi sono ricordata con una certa emozione - e imbarazzo nel provarla - del primo lucidalabbra che mi hanno lasciato usare per una festa di compleanno (non ti dico a quanti anni perchè mi vergogno, sicuramente è molto più tardi del normale di oggi)e sono rimasta ristupidita davanti allo schermo. Poche volte sento questi colpi di fulmine autobiografici, e su storie che non c'entrano nulla con una mia realtà, diciamo. Mi hai lasciata sospirosa e bisognosa di coccole.
E con una visione molto interiorizzata del capitolo tanto che l'ho letto la seconda volta
è dolcissimo e significativo, come te
baci,
Setsy

Recensore Veterano
22/08/18, ore 11:24

Ciao! Sono qui per lo scambio del Giardino, ma sono contenta che mi abbia fatto approdare qui :D
Ho sempre seguito l'anime da piccola - non il manga, però - e in questi due capitoli devo dirti che sei riuscita a farmi tornare indietro nel tempo, è stato un po' come ritrovare vecchi amici. Ricordo perfettamente i loro caratteri e le loro personalità, l'infanzia difficile di Heric con il padre e la sorella e l'esuberanza di Sana, la stessa che mascherava quella malinconia che descrivi tu. Sono contenta di averla sentita in modo palpabile anche qui.
Probabilmente ti ho già detto che amo il tuo modo di scrivere, l'introspezione è il tuo forte e il modo in cui coinvolgi i personaggi, passando dai loro pensieri, alle azioni e poi ancora ai sentimenti è davvero sublime.
In due capitoli hai reso benissimo le mille sfaccettature dei personaggi, sono riuscita a cogliere praticamente tutto di ognuno di loro. Le metafore che hai utilizzato sono riuscite davvero bene, hai colto sempre il momento giusto per inserirle!
Hai descritto in modo preciso i loro veri caratteri, analizzandoli sia individualmente che con gli altri, assumendo benissimo il controllo dei loro sentimenti, nei cambiamenti e nei dialoghi.
Poi, come ultima cosa, il rapporto tra loro due - burrascoso, per quanto io riesca a ricordare - che ormai si vede tengano in modo particolare l'uno all'altra, nonostante la fatica di lui per esprimersi e che, comunque, riesce a guardare dentro il cuore di Sana. Li ho trovati perfettamente IC, molto belle anche le citazioni. Il tuo modo di scrivere è impeccabile; scorrevole e chiaro, le descrizioni sono accurate e non annoia, anzi. Ho particolare apprezzato l'utilizzo della seconda persona - sì, io ne sono una fan accanita xD - che non hai mai reso pesante nonostante la fanfic di due capitoli. Bella, davvero bella! Tanti complimenti.
È sempre bello leggere qualcosa di tuo.
A presto!
Ile

Nuovo recensore
28/07/18, ore 11:45

Ciao!
Questa storia è pura poesia, mi ha fatta emozionare tantissimo e struggere il cuore.
Il punto di vista che hai usato è molto particolare e assolutamente efficace, hai descritto in modo meraviglioso le introspezioni dei personaggi senza mai cadere nel banale.
Anche le immagini che hai creato sono molto evocative e raggiungono subito il punto, senza appesantire la lettura.
Sia Heric che Sana sono personaggi molto complessi: uno ritiene sé stesso un demonio e indegno di ricevere le attenzioni e l’affetto degli altri; l’altra dona anima e corpo agli altri, senza mai pretendere nulla in cambio, e nascondendo la sua malinconia sotto una maschera di continua allegria e spensieratezza.
Ho sempre amato il modo in cui queste due anime così diverse, ma uguali, si incontrano e si scontrano, unendosi e completandosi. Quasi fossero un piccolo mondo a parte.
Solo insieme possono levarsi le maschere ed essere loro stessi, e da quella rispettiva rivelazione nasce il loro amore. Il bello è che sono sullo stesso piano, nessuno dei due salva l’altro, si salvano a vicenda, un po’ come succede nella vita di tutti i giorni.
Ti ringrazio davvero per questa piacevolissima lettura e leggerò senz’altro altre tue opere!
Perciò, alla prossima ^^

Recensore Master
21/07/18, ore 09:18

Recensione per il premio: Cuore di panna, nel contest: Scegli il tuo premio! di Setsy
Buongiorno, tesoro. Non che dubitassi delle tue versatili capacità, ma trovare così tanto su un fandom semplice come Rossana non me l'aspettavo. I personaggi sono fioriti tra le tue mani, mantenendo le loro radici vive, ma al massimo della loro espressione. D'altro canto questo contest l'hai vinto, ci sarà pure un motivo!
Rossana è forse un pochino più semplice da caraterizzare, ma passare da Heric come protagonista assoluto della storia è un altro tipo di scommessa. C'è un mondo complesso nell'IC del ragazzino, perchè è tante cose diverse, ma non devono apparire contrastanti, come se avesse un'oscillazione della personalità. Hai centrato la verità, secondo me. Heric ha una natura eroica, un vissuto contorto e una crescita difficile e si trovano tutti racchiusi perfettamente nel ritratto che ci offri. Il figlio del demonio... deve essere terrbile crescere così, anche perché tutti noi crediamo e facciamo nostro quello che assorbiamo da piccoli come imprinting morale e caratteriale. Riconosco il leader sfacciato, quello che ha imparato ad uscire dalla fase peggiore grazie all'amicizia di questa bambina - non più davvero tale - vitale, solare, determinata, che ha mantenuto le caratteristiche più "innucue" del bulletto - ruba i cioccolatini, ma non penso che ormai farebbe molto di peggio.
E vedo nel contempo che vorrebbe chiedere scusa a Marine, ma ancora non sa come fare. Non è cattivo è ovvio, ma è come se dovesse ripartire da zero, organizzare una specie di programma di recupero di se stesso, e come hai brillantemente detto, imparare a conoscersi tramite la conoscenza di un'altra persona che gli vuole bene e che gli si offre come uno specchio sincero dei suoi pregi e difetti. Un grande gesto d'amore, degno della deliziosa Sana-chan, perchè è molto difficile scontrarsi con chi si ama, invece di cedere per piacere, per sicurezza personale.
L'inizio credo sia a parte più emblematica; Rossna riesce a muoversi quasi indenne tra le spine (piccoli graffi ovvi) e quando Heric cerca di aiutarla le fa più male, perché la strattona via dal pericolo. Ecco, questo potrebbe essere il riassunto di come inizi il loro rapporto. Lui che non sa avvicinarsi senza ferire le persone, non sa prendere le misure, mentre lei è così sicura di come è giusto comportarsi che può riuscire nelle imprese più disperate. (ma cercava un nido dove riportare degli uccellini? *-* ti, prego, ho bisogno di saperlo!)
L'atmosfera giapponese che hai ricostrutito mi fa venire gli occhi a cuore, è perfetta, romantica e "tecnicamente" giusta: la cattura delle luccciole, così amate nel Sol levante, i bastoncini di scintille (poi dici la civiltà: da noi sarebe stati i botti! che grezzi che siamo!)e il Kimono propiziatorio mi fanno piangere di gioia. Tutto è perfettamente credibile, comprese le dinamiche dei gruppi maschietti/femminucce così difficili a quell'età. C'è interesse, ma incapcità di gestirlo, l'avvicinarsi ha sempre un po' di sapore di confronto, di sfida.
Sei sempre più brava, ed è ovvio che leggerò il secondo capitolo, anche se sono purtroppo ferma sulla tua long... l'estate è la morte mia!
grazie di aver scritto questa perla, Queen-sama!
un bacio giapponese,
tua, Setsy

Recensore Master
24/06/18, ore 23:27

Ehilà!
Pensavi mi fossi dimenticata, eh?
Scherzi a parte, era almeno un mese che volevo passare - alias, da quando hai aggiornato - e ho finalmente trovato il tempo! Yay!
Tra l'altro, ho recentemente riletto il finale del manga, quindi qual momento migliore per concludere questa meravigliosa storia? Una rispolverata mi faceva comodo, in effetti.
Voglio partire da una frase: "Giocate a fare le bambole – e tu lo sei davvero, in fondo –". Che dire? Hai incastonato benissimo Sana in quest'inciso. Sana è una "bambola", cosa che nel manga si vede benissimo, e tu hai sviluppato questo paragone in tutto questo secondo capitolo. Proprio nella frase in cui lo riprendi, "E questa la verità su di te, piccola bambola?", c'è l'unico refuso che ho trovato: ti è sfuggito l'accento della "E" iniziale, o almeno credo. Mi torna di più se è un verbo essere.
Comunque: mi è piaciuto tantissimo vedere i pensieri di Sana, il suo dedicarsi agli altri trascurando per contro se stessa, e ho amato che Heric se ne accorga. Lui la raggiunge, la raggiunge sempre.
Questa storia è stato un crescendo di emozioni, e alla frase finale, non lo nego, mi sono sciolta.
Lette le note, sono andata a rileggere la prima frase del capitolo precedente, e quanto è epico ciò che hai fatto???
Cioè. Hai racchiuso la tua storia nello spazio di una citazione.
Questa cosa è bellissima, non riesco nemmeno ad esprimerti quanto mi ha colpita.
Prima di fare ancora più danni, chiudo qui questo sclero, ma casomai non si fosse ancora capito: mi è piaciuta tantissimo.
Davvero un ottimo lavoro!
Ci sentiamo alla prossima ^^

Mari

Recensore Master
08/06/18, ore 13:41

Ciao, eccomi qui per il consueto scambio libero di recensioni del gruppo del Giardino. La volta precedente mi sono soffermata sul primo capitolo, dedicato ad Akito e ai suoi sentimenti ed emozioni: ora immagino sia il turno di Sana e della sua prospettiva.
Per quanto siano ancora così giovani i protagonisti, riesci davvero a gestirli bene: innocenti ma già con i loro primi problemi, i primi sentimenti genuini ancora a cui non sanno dare un nome. Desideri ancora da non poter rivelare, emozioni che sorprendono sempre di più. Riesci a creare atmosfera con la cadenza delle tue parole, evochi immagini odori e suoni nitidi, come fossero reali e percepibili nell'aria.
L'introspezione che fai dei protagonisti è in un certo senso spettacolare: riesci a mettere completamente a nudo la loro anima in una maniera che lascia a bocca aperta. Il finale è stato di una tenerezza spiazzante, un sentimento che nemmeno riconoscono ma che già percepiscono poco a poco.
Ti faccio i complimenti, e devo dire che questa seconda parte è ancora più bella della prima!
Ciao e buon lavoro ^^

Recensore Master
02/06/18, ore 14:58

Ciao ^^ Eccomi qui per lo scambio delle recensioni del gruppo del giardino di Efp, e anche se con un ritardo mostruoso, sono ancora in tempo per poter lasciare qui un parere. Ho scelto questa tua fanfiction perché da piccola mi sono innamorata dell'anime di Rossana, e qualche anno dopo ho letto fino all'ultimo capitolo Kodomo no Omocha: non ho quasi mai letto storie riguardanti questo fandom, e quindi non posso fare a meno di essere curiosissima!
È bello vedere come tu sia riuscita a mantenere perfettamente l'IC dei personaggi, la prima parte mi è così familiare da sembrare presente nel manga, addirittura i dialoghi si avvicinano molto alle personalità originali (cosa che apprezzo davvero perché mandare OOC i protagonisti è una cosa che assolutsmente non sopporto, come scrittrice e lettrice).
Tutta la scena che si svolge tra i due ragazzini è dolcissima e mi ha stretto il cuore, un attimo di normalità e di serenità in un'esistenza negativa e d'odio che è la vita di Akito: lui la ama, la ama da sempre, quella ragazza esuberante e fastidiosa, ma l'unica che è in grado di andare al di la della corazza che lui si è costruito addosso nell'indifferenza del mondo. Ho amato e amo ancora adesso lui e Sana assieme, ed ho apprezzato davvero questa prima parte che parla sei sentimenti di lui e di come si senta spezzato dentro nonostante l'apparenza che mostra agli altri; appena avrò l'occasione recupererò un poco di tempo per leggere anche la seconda.
Il testo è scorrevole e ben scritto, senza errori grossolani e molto evocativo a livello emozionale, hai descritto molto bene ciò che prova Akito dentro di sé, e Sana è davvero ben strutturata nel carattere originale. Una bella lettura e ti ringrazio ^^
Buon lavoro e alla prossima occasione :D

Recensore Veterano
21/05/18, ore 21:52

Eccomi per l'ABC delle recensioni, finalmente.
Ho adocchiato questa storia da un bel pò e sono felice, oggi, di poterla finalmente recensire. Partendo dalla grammatica e dallo stile non c'è che dire....Ti conosco come autrice dunque sei una conferma, dico solo questo. Per quanto riguarda i contenuti, beh, per me Sana ed Heric è - forse - la prima coppia che ho seriamente shippato. Li ho amati da bambina e li amo ancora ora. In questo primo capitolo sei riuscita a descrivere perfettamente il rapporto tra i due: pieno di scontri ma anche di incontri, di freddezza ma anche e soprattutto di dolcezza. In effetti, questa tua storia mi ha suscitato un immensa dolcezza e una grande tenerezza soprattutto nei confronti di Heric, da sempre molto problematico ma allo stesso tempo da sempre innamorato di questa ragazzina così sorridente, estroversa, positiva per chi gli sta attorno, soprattutto per lui. Cercherà in tutti i modi di sentirsi alla sua altezza, infatti la frase alla fine "Continua a sorridere, Sana, sarò degno di te." l'ho trovata di una dolcezza immensa. Con l'auspicio che Heric capisca che lui è perfetto per Sana esattamente così com'è.
Grazie per questa dolce lettura. Un abbraccio.

Recensore Master
20/05/18, ore 20:41

Wow 😍😍😍😍 peccato che sia gia finita cosi anche se sono passati anni del anime quest Coppia non so mi e rimasta in mente forse x il finale Aperto:(

Recensore Master
18/05/18, ore 13:54

Ciao!
Ed eccomi qua, per il secondo e ultimo capitolo della storia che mi ha riportata indietro nel tempo, a quando ero piccola, dove forse non ero nemmeno in grado di capire certe cose così profonde ma che, col senno di poi, comprendo quanto fossero in realtà palesi, in questo manga/anime.

E tu hai mantenuto quel senso di malinconia e quasi tristezza che ha aleggiato in molti degli episodi, e sono sensazioni familiari che sono felice di poter capire e, soprattutto, che fanno di te la scrittrice che sei. Adoro il tuo stile.
Vedere che hai usato ancora la SPPS è un sollievo. Adoro questo stile, se potessi lo metterei ovunque e qui ci sta troppo, troppo bene.
In questo capitolo abbiamo il POV di Sana che, a differenza di Akito, è molto ma molto più luminoso, ma intanto anche pieno di dubbi e paure.
Cominci col botto, con similitudini così poetiche e allo stesso tempo così funzionali, che quasi fanno male. Quella della goccia nelle pozzanghere, poi, ha davvero preso il mio cuore e lo ha stretto in una morsa.

C'è questo senso di allegria quasi forzato, nella prima parte. Non in senso negativo, nel senso che hai completamente centrato il punto sul carattere di Sana. Lei ride, scherza, la forza degli altri è la sua ed è lei a trasmetterla, eppure ne sembra sprovvista se la si guarda dal di fuori. Riesce a vedere il buono in ognuno tranne che in se stessa e la cosa che le piace di più è riuscire a far tutti felici, nessuno escluso sperando che un giorno le basti ma non le basta mai.
Quando si trova sola, nei suoi pensieri, Akito torna a fare da soggetto, torna a galla dalla psiche e si fa domande romantiche, che però forse lei non riesce a vedere come tali. Le vede come premure, ma non capisce che c'è molto di più.

Nella scena successiva tutto questo viene confermato. Le ragazze chiedono aiuto a Sana, ed è talmente brava a non darsi importanza che nemmeno le altre se ne premurarono ma non perché non siano interessate è che forse lei le ha abituate troppo bene e a ripensare all'anime, penso che sia esattamente quello che vedevo ogni volta, e forse per questo ci rispecchiavo un po' e a leggere questa parte mi viene un senso di malinconia assoluto.

Sono tutti pronti per andare in spiaggia. Sei talmente capace nel descrivere certe cose, che sento quasi la salsedine addosso, il fresco sulla pelle. Riesco quasi a vedere le stelle riflesse nell'acqua scura e il falò che scoppietta.
Adoro il senso di coinvolgimento che riesci a dare, con poche righe, poche parole necessarie e nient'altro. Niente fronzoli inutili.
Davvero, in pochi ci riescono.
Akito arriva. E' alle spalle, come sempre. Arriva in punta di piedi ed è così. Mi piace da morire che Sana sia una specie di bomba atomica e che di lui non si senta mai un rumore. Per questo sono perfetti assieme.

Sono così dolci, eppure quando sono insieme cambiano totalmente. Diventano altre persone, forse le vere persone che sono davvero. Per questo la conversazione dura poco. Fa paura essere se stessi con altre persone a volte, e sei riuscita a descrivere questo senso con enorme maestria.
Si ha quel senso di tristezza vedendoli dividersi ma quasi di sollievo. Come se la conversazione potesse sfociare in qualcosa di pericoloso.

Poi, mentre Sana è sola, Akito torna. Lui torna sempre. In questa storia quasi sempre inaspettatamente. Mi piace molto il fatto che tu lo abbia reso impaziente di stare con lei, ma che allo stesso tempo finga che non sia così. E' molto IC ed è difficile saper padroneggiare un personaggio come lui. Si rischia di finire nel caos e cambiare totalmente rotta, tu invece sei rimasta salda al personaggio.

Esce fuori la solitudine di Sana, che dà tutta se stessa per dimenticare di essere sola, che nessuno può capirla, che sembra stupida ma fa la stupida, solo per non sembrare troppo umana... appunto, una bambola.
Akito conosce la vera Sana, per questo le va sempre vicino. Me sembra assuefatto. Mi piace questa cosa, è poetica e tu la rendi estremamente romantica, che non cade in cliché, che non è mai prevedibile.

«Stanno tutti bene, e tu piangi! Visto che sei strana?»
«È che… è che ho qualcosa nell'occhio…» ti sfreghi una nocchia. «E non provare a baciarmi!»

Qui si capisce, non è stupida. Lo sa già, ed è quello che vuole ma sa anche che pensare a sé significa perdere tempo prezioso per gli altri e Akito lo sa benissimo, per questo non vuole darle ascolto.

Alla fine di tutto abbiamo una consapevolezza, talmente grande che è Sana a baciare Akito e la descrizione di quell'azione mi ha sciolto il cuore. Ovvio che tutto rimarrà com'è. Che lei continuerà a dare se stessa, ma è cambiata un po'. Ha capito che esiste, che lei ha voglia di amore tanto quanto gli altri e se Akito è lì per dargliene, se lo prende. Adoro, tutto questo è assolutamente adorabile, pervaso ancora da un senso di malinconia che fa quasi malissimo.
E il sorriso di Akito, alla fine, è il colpo di grazia perfetto.

Sono belli, sono fatti per stare insieme, ma con ostacoli giganteschi che partono dal cuore. E' bello che cerchino di trovarsi sempre, ancora quando non possono ed è questo che rende questa storia così bella e struggente, poetica, con un bel finale che però ha qualcosa di agrodolce, qualcosa che ci fa capire che attimi belli come quello ce ne saranno sempre pochi, anche andando avanti con la fantasia.
E' stata una bella esperienza poter leggere questa tua creatura, mi ha arricchita. Ho adorato la tua caratterizzazione dei personaggi, così fedele e accurata e quel pizzico di te che ha lasciato che la magia si compiesse.
Che dire, spero di poter leggere altro di simile, in futuro.
Ottimo lavoro.
Miry

Recensore Junior
17/05/18, ore 09:57

Che dire..emozionante! Credo davvero che tu abbia capito e trasposto Sana fedelmente, soprattutto per come il personaggio ci viene presentato nella prima parte dell'anime e del manga. Il personaggio è ben caratterizzato, come lo sono le sue paure, insicurezze e la sua solitudine. Ho adorato tanti passaggi e potrei citarne tanti, ma probabilmente la frase che più mi ha colpito è stata questa: E pur sei farfalla che vola intorno alle fiamme: un soffio di vento, e prenderai fuoco.
Ecco, in questa frase c'è l'essenza di come io ho sempre visto Sana!
Ho trovato la scrittura fluente e mi è piaciuta tantissimo la tua scelta di proseguire anche in questo secondo capitolo con l'utilizzo della seconda persona presente singolare, che padroneggi molto molto bene, e che ti trasporta subito dentro la storia trasmettendo intimità e confidenza, facendo diventare il lettore osservatore vicino e nascosto dell'animo e della parte più nascosta del personaggio.
Davvero brava! Spero di leggerti ancora presto!

Recensore Master
11/05/18, ore 13:59

Ed eccomi qui, finalmente, per lo scambio.
Ce l'ho fatta e infine ho deciso di leggere e recensire questa per due semplici motivazioni:
1- la prima è che mi è saltata subito all'occhio e visto che l'hai messa tra le papabili fanfiction da poter recensire, ho deciso di farmi avanti.
2- adoro Rossana e non leggo una fanfiction su questo fandom da eoni, così ho voluto riprendere in mano questa avventura, con i suoi meravigliosi personaggi profondi e inusuali e recensirti.
Ovviamente non sono stata delusa e, uno dei motivi principali è la seconda persona presente singolare... di cui io vado pazza.

Non solo la adoro, ma sono anche abbastanza critica con chi la usa perché non è semplice riuscire a farlo per bene. La SPPS (abbrevio o è troppo lunga ogni volta XD) è un eccelso canto d'angelo che può rapidamente trasformarsi in un mostro. Non tutti sanno usarla bene e non tutti riescono a metterla in un contesto dove sta bene. E' fatta per trasmettere emozioni con un certo trasporto e non è sempre la decisione più consona ma qui... qui ci sta da dio.
Sei riuscita a padroneggiarla con il tuo stile particolare, poetico e che si porta una scia di malinconia, in questa fic, non indifferente.
Quindi, per quanto riguarda la scelta di questo stile di scrittura, non posso che farti i complimenti (POTREI PARLARE DELL SPPS PER ORE, MA MI FERMERÒ' QUI AHAHAHA).

Passiamo alla storia vera e propria.
Sin dall'inizio il tuo stile poetico si mostra in tutto il suo splendore.
Nel primo paragrafo c'è già qualcosa nell'aria, che sa di Giappone e delle sue tipiche feste e ci delizi con perle meravigliose come questa, che mi ha letteralmente scaldato e distrutto il cuore allo stesso tempo:

Il tramonto abbaglia, ti costringe a schermarti gli occhi: fa male vedere qualcosa di così bello. Se non lo vedi, non te ne innamori; e se non ti innamori, non soffri.

Poesia pura, sono affascinata da questo genere di cosa, perché se un attimo prima mentre leggi la frase pensi possa voler dire una cosa, infine ne vuole dire un'altra e mi sento paurosamente coinvolta.

«Com’è che non hai ancora imparato a trattare una fanciulla, eh?»
«Mh?» [...] «Quale fanciulla?»

Vorrei soffermarmi su tutto questo.
E' un breve dialogo che si porta dietro due personaggi che sono esattamente così. Hai centrato un punto chiave, quello della caratterizzazione ma anche del rapporto tra i personaggi. Sana e Akito sono così. Sono fuori dagli schemi in modo completamente opposto ma che alla fine si trovano sempre. E' un destino, il loro, quello di stare insieme anche nella stessa scena e scambiarsi parole, e quel piccolo punto in cui Akito le cura la mano col suo finto disinteresse è ancora una prova di quanto tu sia riuscita con tutta te stessa ad entrare nel personaggio e farlo interagire con l'altro.
Sono come il giorno e la notte che ad un certo punto si incontrano e si piacciono.
Adoro tutto ciò.

Poi ci spostiamo e abbiamo ancora un meraviglioso percorso interiore nei pensieri di Akito. E' completamente al di fuori di sé, non riesce a star fermo senza pensare e ogni pensiero è sempre legato alla paura che un giorno Sana possa sapere chi è davvero e nomini spesso Nelly. E' vero, il loro rapporto era particolare, c'era odio, c'era questo affetto che ormai si era assottigliato sotto un mucchio di frustrazioni, e molti dei problemi di socializzazione del ragazzo erano sfociati per colpa sua, e questo tuo continuo fargli ricordare le cose che Nelly gli diceva ("Figlio del demonio", e le sue urla senza sentimento) l'ho apprezzato.Puntualizza e ricalca i fantasmi di Akito e le sue ombre, le sue paure e il suo perenne distacco da ogni cosa.
Il suo distacco è palpabile anche dopo. Si vede che si sforza di sembrare normale, di essere come gli altri ma non ci riesce. Pur sentendo un profondo senso di colpa verso Marine, continua a lanciarle sguardi terribili che come al solito la terrorizzano, e ogni volta sembra peggio.

Ho apprezzato tantissimo il tuo modo di rendere Akito un vero e proprio mostro nei dialoghi e di distruggere tutto ciò nei suoi monologhi interiori. E' quel tipo di persona che un minuto prima di una cosa e appena chiude la bocca sta già pensando il contrario e per quanto voglia cambiare, la verità è che non vuole farlo davvero, e lo capiamo nel momento in cui è di nuovo con Sana, in cerca di Lucciole, dove scopriamo quanto per lui sia quasi semplice diventare migliore di come è di solito. C'è un crescendo di sentimenti, quasi si perde quel senso di malinconia per un attimo. Le cede il bastoncino e lei è felice, lui anche lo è.
Scopriamo che Akito è infelice per la maggior parte della sua giornata, in questa fic. Scopriamo che la sua vita non lo soddisfa, come la sua famiglia, come i suoi amici e come tutto il resto... ma il resto non è Sana.
Sana può fare il miracolo e dove gli altri non sono riusciti, provando e riprovando, lei ci riesce senza nemmeno provarci ed è una cosa estremamente romantica e quasi irreale, ma c'è e mi ha davvero emozionata.

Nel finale, c'è questa supplica. Vuole vederla sorridere ancora e ancora, perché non ha il coraggio di dirle che la ama, ma intanto sa di essere meglio di come è di solito, quando è con lei, perché è come se fosse il suo intero mondo.
Quello vero, dove lui si piace, dove si ama, dove sorride ed è felice e dimentica tutto: passato presente e futuro.
Che dire.
Questa è una vera e propria perla, l'ho adorata per il modo in cui l'hai scritta, per i sentimenti contrastanti che mi hai fatto provare e per la SPPS usata egregiamente.

Grazie per questa meravigliosa esperienza, questo ritorno al passato e per avermi di nuovo inondato col tuo stile particolare, che ogni volta lascia il segno.

Al prossimo scambio.
Miry

Recensore Master
24/04/18, ore 18:56

Ciao!
*_*
Non so bene perché consideri le tue fanfiction mezzi disastri; comunque, questa certo non lo è.
Amo Eric e Sana, e tu li hai resi bene. Specialmente l'introspezione di Eric è centrata, ma TUTTI i personaggi che hai introdotto, da Margaret a Nelly (lei solo accennata) a Terence, sono perfettamente IC. Tutti, complimenti.
Molto carina l'idea di Sana che va a caccia di lucciole. Mi piace anche che Eric voglia essere degno di lei.
Il tuo stile è sempre impeccabile, ho solo un dubbio su questa frase:
- Allora è meglio pensarla come una fata ignorante: bellissima e [allo oscuro] di tutto.
Non so sia voluto o meno, ma non dovrebbe essere "all'oscuro"? Sono la prima che non sempre elide, ma qui mi stona davvero molto.

Inizialmente pensavo fosse una One Shot, ma ora sono curiosa di sapere cosa aspetta questi due nel secondo capitolo.
Alla prossima!

Mari

Recensore Junior
23/04/18, ore 10:20

Beh, per essere la follia di un attimo è decisamente degna di nota!! Personalmente mi piacciono molto le ff dal punto di vista di Heric/Akito e questa è molto carina! Mi fa sempre un certo effetto il sentire il disagio interiore di Heric e la sua sofferenza per quella che è la sua vita in questo particolare momento e tu sei stata molto brava nel renderlo. Un appunto, non è Margaret quella spaventata da Heric, ma Marine.