Recensioni per
La vita quotidiana di Aldo Gorini
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/02/20, ore 15:57

Caro Yo,
Leggendo questo racconto mi é venuta piú volte in mente questa cosa: parli di morti, come se fossero vivi e racconti le loro storie, le loro vite, come per ricordarli e non farli morire due volte. La moglie del Gorini per lui non é morta, é diversamente in vita. Dubito che dopo tanti anni assieme ad una persona di cui si é innamorati, non si possa parlare con lei fino alla fine dei propri giorni. Lui vive di questo. Suonare per lei per tenerne vivo il ricordo e pensare che la sua amata non lo abbia mai lasciato. Immagino che si incontreranno presto, alla Rupe, e questo rende la tua storia molto romantica e piena di sentimenti belli, buoni e sinceri!
Le vicende degli altri sono viceversa tristi, ma hanno un non so che che di risvolto positivo. Ancora non riesco a coglierlo appieno, ma spero che nel prossimo capitolo troverò la risposta che cerco!
Alla prox!
Ssjd

Recensore Master
29/06/18, ore 12:45

Ciao, yonoi
Oggi mi sentivo un po' in vena di tristezza e malinconia e così sono passato, ma... non così tanto! Oddio, avevo ben capito che Linder fosse solamente uno str***o, ma non fino a questo punto. Io, davvero... mi hai colpito, affondato completamente, ora mi sento come pervaso (non so come mi è venuta questa) dal dramma e... beh, non so bene cosa dire; è bellissimo il legame interiore che si sta creando tra questi due tragici personaggi, è qualcosa che va oltre la morgte, come questa storia che pare eterna. Nell'ultimo capitolo ci resta solo da scoprire qualcosa in più sul Suicida, e assistere al ricongiungimento dei due innamorati...
A proposito, Aldo mi è parso un tantino ossessionato, ma giusto un po'... va bene non voler mandare Emiliy in Danimarca, va bene il mausoleo, ma vendere tutto per stabilirsi lì è un un po' troppo direi... aveva ragione il suocero, un'altra compagnia gli avrebbe fatto bene di sicuro, anche se forse sposarsi sarebbe stato eccessivo, sapendo il legame che intercorreva tra i due. Confermo, per questa storia il Nobel per la letteratura sarebbe riduttivo, è magnifica nella sua commistione di dura realtà e vivido surreale. Bravissimo, Davvero. A presto^^
mystery_koopa

Recensore Master
19/06/18, ore 20:06

Eccomi di nuovo Yonoi.
Il penultimo capitolo di questa splendida long mi ha messo tanta tristezza, e amarezza. Nonostante tutti gli indizi, non avevo capito che pezzo di m***a fosse Linder. Ok, non che lo avessi giudicato un santo, ma neanche così bestia. Povero Rospetto, come se non fosse bastata la guerra a rendergli la vita un inferno e a rubargli l'adolescenza. Il soprannome che gli ha affibbiato Santifaller mi ha fatto tornare alla mente il romanzo di Rosso Malpelo, quando questo prese sotto la sua protezione il povero Ranocchio.
Mi è piaciuto l'approccio del Suicida per la vergogna nei confronti di Ruhe: con pudore ma allo stesso tempo fermo, proprio come un fratello.
Che dire invece della storia di Aldo Gorini, semplicemente una favola, un amore così puro, vero e potente da superare la morte, da andare oltre la perdita corporea. LA scena di lui che suona sulla tomba dell'amata mi ha fatto tornare alla mente un ricordo: quando ero piccola e andavo al cimitero con i miei, c'era la tomba di un bambino piena di sciarpe della sua squadra del cuore e ogni fine settimana la madre sedeva sulla sua lapide e accendeva una radiolina per fargli ascoltare la radiocronaca della partita che la sua squadra stava disputando il quel momento. Ecco, oggi mi rendo conto che come il Gorini, probabilmente anche quella donna continuasse a parlare con suo figlio in modi a noi sconosciuti.
Complimenti, davvero, non ho più parole per esprimerti i miei apprezzamenti.
Nina

Recensore Master
31/05/18, ore 03:25

Ciao^^
Dopo eoni, rieccomi a leggere questa bellissima storia (non mi sono dimenticata, eheh).
Davvero toccante l'interazione tra Ruhe e il Suicida per la vergogna. Scopriamo così cos'è successo al povero ragazzo in una notte di follia del maggiore Linder, che in un sol colpo gli ha fatto perdere l'innocenza e il suo fedele mentore, il veterano Santifaller. Due figure quasi contrapposte, i due soldati più anziani: Linder, uomo di città e di cultura, inesorabilmente piombato in un baratro di perdizione, e Santifaller, schietto montanaro, avvezzo alle difficoltà della vita e sempre pronto ad accorrere in aiuto del prossimo (e io già vagheggio la sua patria tra le montagne, sappilo...).
Ma nonostante il dolore esperito nel corso della sua breve vita, Ruhe conserva un'innocenza e una delicatezza disarmanti.
La storia di Aldo ed Emily, poi, che fa da cornice all'intera vicenda, è una splendida fiaba, la storia di un amore che va oltre la morte e che con essa si intreccia indissolubilmente.
I complimenti non sono mai abbastanza. Passo a leggere l'ultimo!^^

Recensore Master
08/05/18, ore 12:22

***Commissionò per Emily quel sarcofago straordinario, realizzato dall’anonimo che si diceva in grado di trasformare gli esseri viventi in sculture di pietra: il che era una leggenda, perché all’interno di quel raffinato contenitore, che di Emily riproduceva le sembianze, il corpo era ordinariamente piombato dentro a una cassa, con i sigilli apposti il giorno del funerale.
         In ogni caso l’opera, realizzata su una serie di vecchie foto sbiadite e neanche bene a fuoco, mostrava un realismo davvero impressionante: persino le ciglia posate sulle guance e il perfetto ovale delle palpebre chiuse, persino l’attaccatura crespa dei capelli di Emily erano riprodotti con la massima precisione. Aldo Gorini trovò del tutto naturale scambiare quella forma per Emily stessa, nelle nuove sembianze assunte dopo la morte.***

Ricorda quasi l'attaccamento di Ed Gein alla madre, unicamente nel disperato tentativo di ricomporla e di creare vestiti da indossare per immaginare di ricongiungersi a lei. Il tuo Gorini è ossessionato dall'amore per la moglia, ma lo è in senso buono: il suo turbamento ha solo intensificato quel desiderio di prendersi cura di lei.

***C’era da dire che il Gorini, malgrado l’età avanzata, continuava a serbarsi dritto come un fuscello, unendo la finezza del musicista al portamento austero di un ufficiale: molte si misero in testa di dissuaderlo dal dare ulteriore seguito ai suoi voti matrimoniali, visto che ormai la sposa era morta da un pezzo. ***
Lo dicevo io! Che nessuna donna se lo sarebbe lasciato sfuggire. Provo a immaginare come doveva essere da giovane. ^^
Devo trovarti un attore che potrebbe essere perfetto per lui. Un paio d'anni fa vidi una puntata di un vecchio poliziesco e c'era un attore anziano ma con una tale eleganza, una bellezza ancora evidente e anche quello dritto come un fuscello. I lineamenti del viso erano qualcosa di straordinario, da giovane era sicuramente di una bellezza angelica. Feci appena in tempo per dire "wow, dovrebbero fargli un ritratto" che cambiarono l'inquadratura, e appeso al muro c'era davvero un suo ritratto! 

E Santifaller, santo subito! Quanto mi è paiciuto il suo personaggio! Rude e forte ma premuroso. Ce ne vorrebbero di più così (nella realtà e nella narrativa) ehhh *sospiro*
Ma quindi Linder era ubriaco marcio. Non è una scusante, non voglio dire questo, solo che avrebbe potutto provarci in altri modi, da ubriaco chissà quanto dev'essere stato stronzo, più del normale. Però mi hai già spoilerato che nell'ultimo capitolo Linder non c'è. E ci lasci così? Buono o cattivo, vogliamo saperne di più! Che compimento è se lasci la questione incompiuta (anche se sappiamo bene come va a finire). Sono curiosa di leggere il seguito e lo farò quanto prima, adesso non farei in tempo. Grazie per questa bella storia.

Un'ultima cosa: quando hai descritto gli occhi di Ruhe e hai detto che erano stati proprio quelli a catturare l'attenzione di Linder, mi hai ricordato il protagonista di "Banana Fish", Ash, era un ragazzino che per accudire il fratello - tornato dal Vietnam col cervello spappolato dalla droga sintetica del titolo - non esita a prostituirsi pur di mantenerlo, e il suo pappone era un farabutto schifoso (a livello del mio JB però brutto e più schifoso) che non solo pretendeva di essere il suo amante ma come gesto "gentile" (nonché per sottolineare anche agli estranei che quel bocconcino era solo suo) gli aveva regalato degli orecchini con due acquemarine uguali ai suoi occhi. 

 

Recensore Master
06/05/18, ore 21:36

Ciao^^
Rieccomi qui.
Sono ancora un po' scossa per l'intensità e la drammaticità di questo capitolo, ma farò del mio meglio per scrivere una recensione sensata.
Nella prima parte ci descrivi in modo ancora più approfondito e dettagliato il rapporto di Aldo con la moglie defunta. Gorini amava così profondamente la donna da preferire il mondo dei morti a quello dei vivi. Ha allontanato tutti e si è dedicato esclusivamente a prendersi cura della tomba dell'amata, in attesa di potersi ricongiungere a lei. Ho trovato molto significativa la parte in cui vende la casa per potersi permettere la cappella e il monumento...segno che ormai la Rupe è diventata la sua nuova dimora.
Trovo sempre interessante il legame che hai creato tra le anime dei vivi e quelle dei defunti, in un modo o nell'altro possono percepirsi e comunicare, la vita e la morte diventano parti della stessa realtà.
Nella seconda parte del capitolo invece ci sveli il triste passato del soldato Ruhe, ancora segnato dalle drammatiche vicende della sua morte e dalle atroci violenze subite. Purtroppo il mondo è stato crudele con un giovane così fragile e sensibile.
Nonostante tutto il piccolo Ruhe dimostra di avere una gran forza d'animo, seppur distrutto dalla terribile esperienza.
Il rapporto che si è creato tra lui e il Suicida potrebbe diventare una salvezza per entrambi, per accettare il passato e tornare a credere nella speranza...anche dopo la morte.
Complimenti, un racconto veramente meraviglioso, hai trasmesso tantissimo attraverso le vicende dei tuoi personaggi e grazie al tuo stile quasi poetico.
Ne approfitto per dirti che ti ammiro anche per la tua professione, che di certo necessità di moltissima competenza e soprattutto tanta umanità.
Spero di poter ripassare presto per l'ultimo capitolo.
Alla prossima! :)

Recensore Master
03/05/18, ore 14:19

Ciao^^
Cominciamo con il professor Gorini che in un certo senso elegge a sua nuova dimora l'isola dei morti. La fa sua, la abbellisce, la cura come un'abitazione, si scambia consigli con gli altri scarsi visitatori, e in generale ne fa un luogo man mano più piacevole, ordinato e lindo. Quella che in chiunque altro sarebbe un'ossessione ai limiti della morbosità, nel cortese e gentile professore diventa un vezzo un po' eccentrico, qualcosa che invece di suscitare compatimento o preoccupazione suscita affetto ed empatia.
Subito dopo scopriamo cos'è successo al povero soldato Ruhe. Tutta la vicenda è descritta con un crescendo di drammaticità, e man mano ci si scopre sempre più ansiosi sulla sua sorte, al tempo stesso curiosi di dare finalmente un significato a tante cose che prima non lo avevano, e inorriditi di fronte alla crudezza e all'orrore dell'accaduto.
Comunque a me Linder continua ad essere simpatico.
Complimenti come sempre, leggerti è un grande piacere.

Recensore Master
28/04/18, ore 13:06

Buongiorno, caro,
avevo già letto ma ero fuori casa... ovviamente anche questo capitolo è fantastico, in tutte e due le sue parti, forse divisibili, questa volta
quella piena di malinconia di Aldo che si rifiuta di restituire la salma di Emily, come se potesse appartenere più ai genitori che a lui, e quella terribile, inquietante - senza mostrare nulla di nulla e a me che sono di stomaco forte quando leggo - del povero piccolo soldatino dagli occhi di cielo
capisco Aldo. La famiglia più vera è quella che si sceglie, non quella dell'anagrafe, per me, per quanto questa possa essere riuscita, quindi è giusto così. Lui è così delizioso che ho anche super capito le signore che sono tutte mezze innamorate di lui, che è di un animo così eletto che cambia i fiori per la stagione..
è quando leggo una cosa che in teoria avrei snobbato, che mi rendo conto di quanto merito ha l'autore
se mi avessere detto che sarei stata pazza di una storia: originale, con personaggi italiani, e romantica het avrei detto "no, grazie", invece se fossi un editore te la stamperei domani
la parte più bella però, stavolta, è quella dell'amicizia dei due soldati, che è poi un rapporto padre-figlio
il legame cameratesco credo davvero che sia qualcosa di unico, i racconti dei soldati sopravvissuti alle guerre è sempre pari o maggiore a quello per la nostalgia per un fratello.
anche qui il piccolo Huski sarebbe stato in debito della vita a Santifaller, che ha fatto davvero il possibile.
purtroppo, a vuoto. la descrizione dei segni della violenza brutale mi ha impressionata, e questo senza la scena in questione... sei davvero un poeta.
aspetto l'ultimo capitolo con ansia, non mi fare piangere troppo :(((
baci,
Setsy

Recensore Master
26/04/18, ore 16:48

Scoprire la vera causa della morte del soldato Rhue mi ha scioccata. Sì, avevo già capito che doveva essere successo qualcosa del genere, ma il venirlo a sapere in modo così schietto mi ha gelato il sangue. Non a caso, credo, ha cercato la vicinanza dell'unica persona restia che vive sulla rupe e che, guarda caso, perde la sua intolerranza verso gli altri proprio quando scopre ciò che è successo al giovane soldato.
Come ti ho già detto in precedenza, adoro il modo in cui fai parlare le anime dei defunti, dandogli una seconda vita, anche se diversa da quella dei "vivi".
Bravissimo, complimenti!