Ciao, cara!
Non c’è che dire, Ludwig è sempre stato un nottambulo, ha sempre fatto le ore piccole sin da ragazzino, e grazie a questa storia abbiamo modo di scoprirlo nel dettaglio. Il fatto che rincasi così tardi dopo le nottate trascorse fuori con Elgher la dice lunga… Chissà che diamine avrà combinato fuori! E anche il fatto che sia sempre legato agli incubi è un tormento perenne, povera stella. Ma adesso posso capirlo: non ha avuto un passato facile. Non solo a causa di Achill, ma anche a causa di questo qualcuno di misterioso che si aggira per i boschi.
È assurdi, impossibile, improbabile, che suo padre non abbia chiamato nessuno per cercarlo. Il fatto che abbia preferito badare alla facciata della sua famiglia mette i brividi addosso. Ma non posso che dire che esistono persone come lui, persone in grado di fare di tutto pur di mantenere le apparenze. Se poi consideriamo il fatto che Achill è un uomo terribilmente vanesio e che farebbe di tutto per il nome della sua famiglia, lasciamo stare.
Non posso spendere troppe parole su ciò che ha passato Ludwig. Non lo hai descritto, ma lo hai lasciato più che intendere. Posso dire soltanto: poverino. Non ho parole.
Tornando ai giorni nostri (?) c’è da dire che Achill è un vero infame. Dai, delle diavolo di caramelle non hanno mai fatto male a nessuno, soprattutto per il figlio più piccolo. Se proprio deve rompere le scatole con Ludwig, che lasci stare Natthasol. Ma no, lui deve essere il mezzo per arrivare a punire il maggiore, dannazione. CHE ANSIA. POVERE STELLE.
Questo capitolo mi ha triggerata non poco, sappilo.
Alla prossima,
xoxo
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