Recensioni per
A Monster
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/08/18, ore 01:22
Cap. 1:

Hai veramente rappresentato il dolore, i sentimenti di ambedue le parti e l'amore fraterno oltre l'odio.
Ammirevole, veramente molto bella.
Grazie di questa meraviglia, grazie <3

Recensore Master
02/08/18, ore 22:35

Cara ciao! Eccomi qui per il programma dell'ABC delle recensioni del gruppo del Giardino. :) Sono stata così contenta di sapere che hai aggiornato questa storia, il primo capitolo mi ha colpita moltissimo e mi ha lasciata sospesa lì, ad attendere di poter proseguire; ed ora, eccomi qui!
La nota introduttiva mi ha resa fiera di te ma mi ha anche lasciato un poco di tristezza, perché dici così? Hai comunque messo l'avviso OOC, nell'eventualità che qualcuno possa avanzare scocciature riguardo l'IC. Poi ognuno è libero di scrivere e descrivere come vuole i personaggi nelle fanfiction, (oddio che frase orribile, spero tu sia riuscita a comprendere ciò che volevo dire ^^) quindi sii fiera di te perché hai portato a conclusione questo progetto e sorridi, perché ce l'hai fatta!
La parte dedicata ai Giganti di Ghiaccio sembra una favola per bambini, qualcosa di dolce e tenero, qualche cosa che viene raccontato e tramandato. Parla di un popolo da distruggere, il classico cattivo delle storie. Il classico nemico da uccidere. Un dato di fatto, ciò a cui chiunque è abituato: Asgard è il bene, la luce che brilla al di sopra di tutto. Chiunque non potrebbe rinnegare una cosa simile, e lo stesso Loki ne è consapevole. Lui stesso, facente parte di quell'abominio sempre odiato nella sua terra, si ritrova ad odiare e detestare quella visione, quel riflesso.
Non riesce a sopportare la gente, il calore, il sole... La vicinanza di altri esseri viventi, la vicinanza di suo fratello. Soprattutto, non può sopportare se stesso. Vorrebbe essere morto, non nuovamente lì tra quelle mura di prigione dorate. Ciò che mi affascina in maniera straordinaria è l'orgoglio che non cede mai, davanti a nessuno, non crolla nemmeno dinanzi a Thor.

“Non mi sembra vero che tu sia qui. Ho paura sia un altro sogno.”
Queste frasi mi fanno morire... Il Re tratta con amore infinito il fratello, nonostante la lingua velenosa e le parole sputate con estrema cattiveria. Continua a rigettarlo, a mandarlo via, a non accettarlo né accettarsi; duro, imperterrito. Non accetta, odia, vorrebbe essere morto, essere solo. E Thor non può fare altro che accettare questo suo odio profondo, perché sapeva fin dall'inizio sarebbe stato il prezzo per riportare Loki a casa.
Così affascinante, così realmente insoddisfatto della propria condizione: il dio dell'ìnganno detesta ogni singola particella di sé, e quella visione del suo essere un gigante di ghiaccio lo riporta alla realtà come con uno schiaffo violento. Eppure, possiede ancora parte del suo potere: già una conquista, nonostante le condizioni fisiche. Esce, di notte, scrutando le stanze, i passaggi, i luoghi lasciati al tempo; non può ancora andarsene.
Il vino: ammetto che ho utilizzato pure io più di una volta l'alcool per la gestione di certi momenti intensi, particolarmente sinceri. Momenti di svolta, fondamentali per la comprensione dell'intera storia. Aiuta, aiuta davvero a far esprimere a certi personaggi cose che non avrebbero il coraggio di dire.
L'illusione che c'è ma non viene colta, persino dal dio stesso delle illusioni: la scena mi ha fatta venire i brividi... Convinto di ciò che stava facendo, per sbeffeggiare Thor, si è aperto il braccio, le vene... Mi sono bloccata con le dita sulla tastiera. La maniera in cui l'hai descritto è veritiera, e per questo spaventosa.

"Nessuno mai ti amerebbe più di me."
Qui mi sono persa definitivamente: qui sono assolutamente estasiata da tutto, dal percorso della storia, dai pensieri imperanti di Loki e da Thor che mai (o quasi) ha ceduto. Ora sono solo loro, uno di fronte all'altro, di fronte all'evidenza di ciò che li lega, che va al di là di tutto e oltre al fatto di essere fratelli, anche se non di sangue. Mi sto emozionando, sto bramando di leggere ancora e di più. E poi arriva la fine, qualcosa che lascia senza parole. Sul serio.

Cosa posso dire: assolutamente meravigliosa! Ho avuto modo di leggere una delle storie più belle che ho avuto la possibilità di recensire. Hai un modo di narrare splendido, assolutamente capace di immedesimare il lettore nei pensieri dei protagonisti. Riesci a coinvolgere, ad emozionare, a far arrabbiare e dare speranza. Sei riuscita a mantenere una coerenza incredibile nei comportamenti e nelle menti dei due fratelli, ed immaginandomi ogni singola scena in testa speravo di andare avanti ancora e ancora.
Non ho trovato particolari refusi, semplici distrazioni ma minimali. Sono senza parole, quello che volevo dire l'ho detto e mannaggia a te che scrivi così bene da avermi tenuta incollata fino alla fine, col fiato sospeso.
Mi auguro con tutto il cuore di poter leggere altro di tuo, perché davvero meriti in ogni singola parola, frase, periodo. Sono quasi triste per il fatto che è finita, davvero! Un capitolo molto corposo e pieno di emozioni, come piace a me :D
Super contenta di aver avuto la possibilità di recensirti, alla prossima e buon lavoro! ^^ :3

Recensore Master
31/07/18, ore 02:01
Cap. 1:

Ciao carissima! ^^
Eccomi qui a recensire questo primo capitolo di A Monster per lo scambio del gruppo "Amici di EFP".
Come già ti anticipato, io sono una creatura strana perché credo di essere uno dei pochi esseri umani al mondo a non conoscere granché di questo fandom. Tutti i fans mi perdoneranno se questo non è esattamente il mio genere! *chiede venia all around the world* 
Ma parliamo del capitolo. 
Come tu già sai, adoro il tuo stile ricco e raffinato, carico di immagini pregne di forte significato che riesci sempre a rendere al meglio. E qui non ti sei di certo smentita! :D
I dialoghi e i pensieri ci rivelano molto dei personaggi e trovo che tu abbia lavorato molto bene sull'aspetto introspettivo, specie per quel che riguarda il personaggio di Loki. Ecco, pur non conoscendo nel dettaglio la sua caratterizzazione originale, sono riuscita a comprendere perfettamente la sua sofferenza e la sua reticenza nei confronti del fratello. Si sente abbandonato, umiliato e addirittura si definisce come un "re bastardo". Le ripetizioni del testo e la continua ripresa dell'immagine dell'oro (che, a quanto ho capito, Loki detestava proprio perché gli ricorda sua fratello, il vero Re) non mi hanno infastidito; al contrario, hanno reso in maniera ancora più eclatante il dolore provato da Loki (un dolore terribilmente intensificato sia dal punto di vista fisico che psicologico).
Ma ti dirò, io mi sono letteralmente innamorata del personaggio di Thor. Il suo desiderio nei confronti del fratello è palpabile in ogni sua singola parola, in ogni suo minimo gesto, nei suoi abbracci e nei suoi sussurri, nelle sue lacrime e nel suo stupore generale di fronte a chi ha tanto sofferto a causa sua e non solo. 
In particolar modo sono rimasta colpita da questo passaggio:
“Anche quando eri un bambino facevi così. Stringevi le palpebre per non svegliarti e per far credere a tutti che dormivi profondamente. Io lo sapevo e non dicevo nulla a nostra madre.” **
Qui traspare tutto l'amore fraterno che Thor ha da sempre nutrito nei confronti di Loki. I flashback relativi all'infanzia riescono sempre - metaforicamente parlando - a trafiggermi dentro. Sei stata doppiamente brava perché hai reso perfettamente l'idea in sole due righe! **
Dal punto di vista della grammatica e della stesura non ho notato grandi errori. Solo qualche piccolo refuso legato più all'omissione di qualche lettera o accento.
Ti lascio con questa recensione che sicuramente sarà un po' meno 'pregna' rispetto a quella degli altri lettori. Spero tanto che il punto di vista di una "spettatrice" un po' esterna al tutto possa esserti stato comunque utile. Non potrò mai dirti seriamente sei i personaggi sono IC, ma sicuramente io qui li ho compresi. E questo mi è bastato per apprezzare davvero il tutto!
A presto,
Mahlerlucia
 
(Recensione modificata il 31/07/2018 - 02:07 am)

Recensore Master
30/07/18, ore 17:46

Eccomi qui ! Credimi, in questa recensione avrei voluto essere di gran lunga più esaustivo, ma sto utilizzando il cellulare per scriverla e, caso più unico che raro tra le persone della mia età, io non vi passo molto tempo sopra, per cui ho poca dimestichezza.
Cercherò, per tale motivo di essere il più lineare possibile e analizzare i punti chiavi di questo fantastico aggiornamento.
Dal punto di vista grammaticale e stilistico...niente da dire. O meglio, niente di negativo. Amo la tua scrittura, cosa che ho rivangato più volte, e questa volta con i dialoghi ( che io valorizzo sempre molto ) ti sei davvero superata, complimenti.
Passando al punto di vista carateriale dei personaggi, da grandissimo fan dei fumetti Marvel posso assicurarti che il tuo Loki è semplicemente PERFETTO. Ambiguo al punto giusto, autolesionista e perennemente in bilico tra luce e oscurità, incapace di essere sincero, perfino con se stesso.
In particolar modo, ho apprezzato come hai saputo evidenziare il suo particolare complesso d'inferiorità, specialmente rivolto nei confronti del fratello per cui, come già avevo evidenziato nella recensione precedente, nutre un affetto davvero singolare e disturbante.
In definitiva, complimenti per un altro fantastico capitolo e, al di là del fatto che lo slash possa piacere o meno, si nota l'impegno che stai usando per realizzare questa storia e bisogna rendertene atto.

Recensore Master
29/07/18, ore 18:20

Eccomi finalmente a saldare il mio debito per lo scambio libero del giardino... perdonami l’immenso ritardo...
Ho letto la storia due giorni fa e devo dire che mi ci è voluto un po’ per metabolizzare tutte le emozioni che mi ha suscitato. Innanzitutto: è splendida.
Non c’è nulla che cambierei, perché per come hai presentato Loki e il suo rapporto con Thor, non credo ci sia nulla di più intenso e vivido, e così umano.
Loki soffre per qualcosa a cui non sa dare nome, non si accetta per quello che è e crede di dover rimanere nell’ombra, soprattutto ora che l’illusione sul suo volto, ma anche sul suo passato è svanita...
Thor, Thor ha sacrificato parte di se stesso per salvare quel fratello che non è davvero suo fratello. Lui è la luce, è il Re che tutti amano, lui è la forza, eppure qui mi è sembrato così fragile, così bisognoso di quel legame con Loki...
Loki lo allontana e lui persevera nel cercarlo, nel preoccuparsi per lui, fino all’epilogo dove cede all’inganno e all’emozione e credendo che il fratello stia tentando il suicidio, si lascia andare a quel sentimento tanto trattenuto, che poi è lo stesso che riempie di follia i pensieri di Loki.
Il dialogo finale mi ha dato i brividi in quel crescendo di botta e risposta, così carico di tensione, di dolore, e di desiderio.

(Tentò di allontanarlo, cercò di scostarsi colpendogli il petto e sollevò il volto nonostante le vertigini e il tremore delle spalle. Gli graffiò il collo e sentì la sua carne sotto le unghie, il sangue sui polpastrelli.
Nessuno mai.
“Stupido, cosa stai facendo?”
Thor gli bloccò il viso con entrambe le mani e si avvicinò al suo mento, tremando.
Nessuno mai ti amerebbe più di me.
“Mi faccio male.”
Sentire quella pelle calda sulla sua, tanto fredda, gli provocò uno spasmo in gola che venne ovattato da quelle labbra crudeli premute frettolosamente sulle sue.
La pelle morbida, il guizzo nervoso dei muscoli, il calore del suo respiro.)

Quel mi faccio male detto da Thor mi ha fatto letteralmente perdere un battito.
Tu devi e ripeti DeVi scrivere su di loro ancora...
Non puoi lasciarmi così...


Complimenti davvero hai un’ottima padronanza nel presentare a parole scritte tutte le sfumature e le sfaccettature dell’animo umano e io sto imparando ad amare ogni cosa che scrivi.
A presto!
Ladyhawke83

Recensore Master
29/07/18, ore 11:36
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per lo scambio di recensioni del gruppo Facebook "Il giardino di EFP". 
Mi interessava questa storia perché il nome mi piace, tra l'altro adoro gli Imagine dragons quindi ritrovare una loro citazione all'inizio della fanfic è stata una piacevole sorpresa; l'introduzione è interessante e porta il lettore a leggere. Premetto però che non conosco il fandom, ma non è la prima volta che recensisco in questa sezione, quindi, insomma, spero di capirci qualcosa. Per ora so solo che il personaggio di Loki mi piace a prescindere e che lo shippo un sacco con Sigyn xD
La prima parte del capitolo è quella che più mi è piaciuta, sarà la grande dose d'introspezione che contiene. Un incipt un sacco interessante, forse quasi da definire "delirante"; tuttavia troppo bello nonostante io non ci stessi capendo più o meno nulla xD
La storia mi ha lasciato tanto curiosità, è davvero ben scritta, il capitolo si vede che è frutto di un lavoro "massiccio" e promette bene come fanfic. Hai uno stile che ho trovato davvero tanto scorrevole, mi piace il soffermarsi sui dettagli, il descrivere alcune circostanze in questo modo e sei davvero brava con l'introspettivo.
Non posso fare altro che complimentarmi, perché benché io sia  una frana con questo fandom, la storia mi è piaciuta molto. ^^
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
28/07/18, ore 18:14

Ciao Ciccia!
Oggi è sabato e il sabato è un giorno meraviglioso perché non lavoro, mi riposo e posso LEGGERE il cacchio che voglio, quindi sono qui finalmente a godermi il secondo capitolo di quella che per me è la massima espressione della tua arte, quella che davvero tira fuori dal tuo cuore e dalla tua testa sentimenti forti e buon dio grazie per rendere tutto questo in grado di uscire dalle tue dita.

Solo con la parte iniziale sei riuscita a lasciarmi senza parole.
Abbiamo una cosa già sentita, già vista: lo stato tormentato di Loki, le sue paure, la sua consapevolezza di essere "il mostro dalla quale i bambini si nascondono", ma qui a differenza di come ce lo mostrano nel film, di come lo esprime lui stesso, c'è molto di più.
Non c'è solo consapevolezza e paura, c'è anche quasi una rassegnazione, che si vede in questa bellissima metafora del ghiaccio che scorre nelle vene, questo liquido che si solidifica e non fa respirare.
Ho adorato questo tuo modo di descrivere le sensazioni non solo mentali e sentimentali, ma anche fisiche, che vanno a chiudere quello che per me è un profilo psicologico completo.

"Non in una perfetta metà, non in maniera simmetrica. Era piuttosto una maschera di cui si erano persi dei pezzi."

Bellissima questa frase (in realtà ce ne sono un sacco di frasi bellissime, ma questa è un po' quella che ha descritto in poche parole Loki e il suo essere diviso). Bellissima tanto quanto questa parte, dove c'è qualcuno che vuole aiutarlo, che sta cercando di rendergli la vita più facile, eppure lui continua a scansare tutti. Addirittura pensa cose come " di solito i guaritori sono sadici, questo no" ma sappiamo tutti che avrebbe avuto qualcosa da ridere anche nel caso in cui gliene fosse capitato uno crudele. Solo perché loki è stufo della vita che fa, stufo di fingere, stufo di far vedere al mondo che lui sta bene, che lui è felice così quando invece non lo è e lo si capisce qui:

Perché forse era meglio fare così, forse era meglio non muoversi, forse era meglio sforzarsi, forse, forse, forse.
Forse era meglio rimanere morto.

Ho avuto i brividi, qui. Davvero. Anche quando dice a Thor di non parlare per lui. Impossibile non vederli davanti agli occhi così come sono. E tu che hai paura di snaturarli? Hai paura che ti possano sfuggire dalle mani? Sono tuoi. Li vedo. Vedo Thor poggiato al muro, vedo Loki impazziente, ansante per lo sforzo e per la rabbia, furente... vedo tutto. persino la stanza.
TUTTO.
Non hai snaturato niente, li hai presi, li hai messi lì, li hai mossi e vanno bene dove sono. Li muovi bene, sono tuoi, ti appartengono, smettila di avere paura perché ce li hai in pugno. E questo vuol dire essere davvero bravi e capaci.

Il desiderio di Loki di cacciare Thor è solo un modo per non soffrire ancora, come se desiderasse morire da solo, in camera, senza però Thor che lo osserva mentre si spegne. Come se non volesse dargli quella sofferenza, in realtà e quella forza d'animo, ancora per non farsi vedere debole, pur stando male pur stando per crollare sulle ginocchia, è così da Loki.
E quel modo di non demordere di Thor, che per Loki va oltre ogni cosa, dimentica persino se stesso. E' calmo, riflessivo, malinconico. Amo come muovi Thor, mi trasmette dolcezza, ma allo stesso tempo mi fa sentire dannatamente triste, perché sa che se pure Loki non decidesse di lasciarsi andare e accoglierlo, lui continuerebbe comunque a sperare fino alla fine dei suoi giorni.
E' bellissima questa contrapposizione dei loro caratteri e modi di essere. è come vedere il sole e la luna nella stessa stanza.
Un'immagine che solo tu riesci a dare, con le tue descrizioni, che passano dalla rabbia e delusione di Loki alla pacatezza e tranquillità di Thor.

“È appagante essere Re? Perché mi sembra tu sia distrutto. Oserei dire infelice.”

Loki cerca di colpirlo al cuore, come se potesse mai riuscirci. Come se Thor non sapesse esattamente cosa gli passa davvero per la testa. Questo tuo Loki è furbo come quello che ci hanno mostrato, ma ha qualcosa in più: è anche convinto che la semplicità non possa comprendere la sua stessa furbizia, per quello cerca di battere Thor con la sua lingua velenosa e sta peggio quando vede che non ci riesce. E' dannatamente Loki, con qualcosa che tu hai voluto dargli che lo rende ancora più umano.

“Loki. Io voglio davvero aiutarti.”
[...]“Allora vattene. Vattene via, allontanati da qui. Sparisci per sempre dalla mia vista e non parlarmi più, mai più. Pensami morto, credimi morto, e vattene via, vattene via da questa stanza. Liberami da te, dalla tua presenza e dalle tue parole. Separa definitivamente le nostre vite!”

Quanto dolore... davvero, si sente ineccepibilmente dentro la carne. Si sente questa sofferenza che se solo Loki decidesse di palesare senza quella rabbia, senza quel risentimento, li renderebbe sicuramente felici, più uniti, meno propensi all'autodistruzione ma... non sarebbero loro d'altra parte.
Il raggio di sole che è Thor, oscurato da quella luna pallida che è loki, come se potessero incontrarsi davvero solo per poco, prima di ricominciare a separarsi per forza di cose e non perché lo vogliono.

Sai cosa mi piace terribilmente di questa storia? Questo tuo modo di rendere perfettamente il loro allontanarsi e avvicinarsi senza sosta, come se ci fosse consapevolezza e poi paura, sia di se stessi che dell'altro... ed è ancora una volta qualcosa che i due condividono, forse l'unica cosa che li rende uguali... ed è stupenda, è poesia.

“Considerami morto e sepolto, Thor. Io sono morto.”

Esattamente questo è ciò che intendevo prima: considerami morto perché è così che mi sento e non perché voglio che tu non sia qui.
Questo Loki, devastato dalla vita, da tutto, retto dal solo desiderio di avere Thor accanto a sé è straordinariamente IC. Questo Loki che quando ha Thor a pochi centimetri di distanza desidera cacciarlo per non soffrire ulterioremente.
Mi chiedo ogni accidenti di volta, come fai a riuscire in certi profili psicologici così difficili (anche con Howl lo fai... sembra facile ma non lo è, e tu lo fai davvero sembrare semplice).

“Riferisci al tuo Re che io sono morto. Riferisci al tuo Re che i morti non devono essere disturbati”.

Quante bugie che dice Loki, più per se stesso che altro. Sta lì che lo osserva come un amante nascosto e poi non lo vuole vedere, vuole che lo consideri morto. Questo suo lato così vulnerabile che cerca di nascondere paura e insodiffazione ma in realtà le rende moooolto più calcate. E' un Loki così umano che mi fa tremare.

(mio dio sto davvero dilungandomi tantissimo ma davvero sto esprimendo a caldo le mie impressioni, spero di non essere sconclusionata, santo cielo XDDDD in caso dimmelo XD).

Mi toccavi sempre il collo.
[...]Quindi mi hai salvato per questo?
Perché hanno rotto il collo che tanto amavi?

Non ho realmente nulla da dire, volevo solo farti i complimenti per questo frammento di pensiero, che sembra quasi casuale, quasi avesse attraversato la testa di Loki senza un reale motivo ma che un po' lascia che si crei nella mente una consapevolezza quasi raggelante sul fatto che Thor non smette un solo istante di sorprenderlo.

“Cosa fai qui?”, gli domandò, avanzando circospetto.
Suo fratello lo osservò e gli sorrise, indicandogli le costellazioni sparpagliate sopra le loro teste.
“Ascolto la musica. Le stelle cantano, lo sapevi? E il cielo è il loro strumento.”
Colpo basso, Thor.

Ammetto di essermi sciolta un pochino, davvero (UN SACCO IN REALTA' XD). Che poesia, le stelle che cantano, la musica che scorre dalla natura stessa, dall'atmosfera. Certe cose colpiscono anche i cuori più freddi, anche quelli che fingono di essere tali (soprattutto quelli) e ancora una volta ci dimostri che, le cose semplici, dette senza preavviso, sono quelle che certe volte colpiscono, soprattutto se si cita qualcosa detto da una persona che Loki ha finto di odiare per qualche tempo: sua madre.

“Hai bevuto molto?”
Thor abbassò le palpebre e abbandonò la nuca contro la sedia.
“Mi manchi.”

di nuovo. Amo questa differenza. Loki è così calcolatore, Thor istintivo. Dice cose, non si sa se sotto l'effetto dell'alcool o no. Non si sa se lo dice per avere qualcosa in cambio o no. Non si capisce perché glielo stia dicendo, ed è questo forse che tartassa di più la testa di Loki, per questo lui poi decide di rispondere come sempre, con una delle sue risposte evasive, perchè non glielo vuole mica dire che gli manca pure lui...
è una scena davvero dolce. Davvero molto dolce. Volevo lo sapessi.

“Pensavo fosse una bacca.”
Distrutta. Ecco qui mi sono sentita distrutta da un sacco di sentimenti. Non mi aspettavo una cosa del genere, non l'ho proprio vista arrivare.
e poi continuo a disintegrarmi il cuore con:

L’unico modo per divenire immortale nel tuo cuore era morire per te, proprio dinanzi ai tuoi occhi.
Pensi che sia amore? No, non lo è.
È ossessione.

Esattamente. E' ossessione. Questo volerlo cacciare è un modo per liberarsi da questa "malattia" dell'ossessione, che gli sta rovinando la sua vita che, da immortale, è pure peggio. E questa ossessione ad ogni paragrafo sempre aumentare. La storia da qui prende un ritmo incontrollato, con questi scambi di battute, queste "accuse" di pazzia reciprova... non so che dire. Sono stata così ammaliata da questa ritmica, sembrava di star leggendo uno sparito, di star suonando un'opera che ad un certo punto cambia velocità. Così, senza preavviso.

Loki poi che cerca di dare altre spiegazioni a quel bacio e a quel bisogno di Thor di farlo tornare, di andare contro al mondo pur di riaverlo indietro solo per un bacio? Continua a non voler accettare quello che è ovvio, quello che è così e non può fare niente, quando Thor invece ha già accettato la cosa, e non sa più come dirgli di smetterla di scansarlo perché tanto lui non lo farà.

“Vuoi riaprirmi la ferita?”
[...]“No. Te ne creo di nuove.”

Ancora una massima espressione su di loro. Anzi, la chiamerei consapevolezza, infine?
Lo sanno, fa male. continuerà a fare male per sempre ma è ciò che li rende vivi, è l'unica cosa che rende quella vita eterna con uno scopo. Che non è uno scopo finale, ma è duraturo. Continua nel tempo perché un amore così non esiste sempre, è raro, è unico. Va oltre ogni cosa, oltre l'anima, il corpo, la mente.
E tu... santo cielo, tu con il tuo modo poetico di esprimere il tutto hai reso la cosa palpabile. Sembra quasi di vedere davanti davvero due divinità, due cose impossibili da credere reali, eppure io ce le ho qui davanti.

E quel contatto che tu lo butti lì, sotto la pioggia:

Pioggia sul suo viso e sulle sue palpebre chiuse, sale sulle sue ciglia, denti a mordere la sua lingua.

Non ha fatto altro che aumentare le emozioni sconfinate che questa storia è in grado di trasmettermi.
Ho davvero delirato, lo so. Ho citato troppe cose, ma andava fatto.
E' un capitolo ineccepibilmente perfetto, sotto ogni accidenti di punto di vista.
Un ritmico e stupendo racconto poetico, che mette a nudo ogni sentimento, ogni paura e ogni difetto di questi personaggi, infine lasciando che queste loro imperfezioni li completino.
Il sentirsi vivo di Loki, in un contesto così disperato, lascia intendere che alla fine ha bisogno solo di una cosa: Thor.

Tesoro, mi hai trasmesso emozioni contrastanti, forti, fortissime e non so che altro dire non: scusa il delirio, ma hai fatto un lavoro a dir poco perfetto. non so come sia possibile riuscirci, ma tu lo hai fatto.
Sono davvero troppo felice di averti scoperta. Mi trasmetti tanto. Tutto.
A prestissimo.

Miry (E GRAZIE PER LA DEDICA SANTO CIELO, IO I TUOI DELIRI LI ASCOLTEREI IN OGNI MOMENTO)

Recensore Master
28/07/18, ore 03:12

CIAO! Eccomi qua per lo scambio LIBERO del Giardino di Efp! Scusa per il ritardo! Settimana impegnata!

Davvero molto evocative e poetiche le immagini iniziali! (strano leggerle in una notte come questa, insomma dopo un’eclisse di luna è tutto più magico).

“Ghiaccio.
Ghiaccio tra le sue mani e nel suo cuore.
Spine di acqua solidificata in grado di viaggiare nelle sue vene e di tagliare i suoi nervi.”

“Il suo viso era diviso.
Non in una perfetta metà, non in maniera simmetrica. Era piuttosto una maschera di cui si erano persi dei pezzi.”
L’inquietante descrizione del volto di Loki, metà Asgardiano metà Gigante di Ghiaccio, la sua vera natura.
Io lo trovo sempre bellissimo!

La presenza di Thor, i pensieri di Loki, i vorticosi pensieri di Loki!

“Parlare con me è più difficile. Giusto? Chiedere a me, guardare me.
Per te è troppo difficile.”

“Prima o poi te ne andrai, dovrai andartene. C’è un limite al male che si può fare sempre alla stessa persona e noi lo abbiamo superato da molto tempo.”
Il tormento di Loki è coinvolgente!
Come i sentimenti di Thor per lui.
Le parole del Dio degli inganni sono come spesso frustrate dolorose!

“Cosa dovrei provare, adesso? Non questa arrendevole apatia, questa insoddisfazione costante.
Cosa dovrei provare? Gratitudine?”
Continua il tormentato percorso di Loki e i silenzi tra lui e Thor diventano gravosi.

““Cosa fai qui?”, gli domandò, avanzando circospetto.
Suo fratello lo osservò e gli sorrise, indicandogli le costellazioni sparpagliate sopra le loro teste.
“Ascolto la musica. Le stelle cantano, lo sapevi? E il cielo è il loro strumento.””
Ed eccoli nuovamente assieme!
Il cenno a Frigga che li ha sempre tenuti uniti spezza il cuore. Il suo amore li tiene uniti anche a distanza di tempo.


“Il gelo aveva bruciato brandelli della sua carne, uno alla volta, e aveva intorpidito i suoi muscoli scorrendo nelle vene al posto del sangue. E lui sapeva, lo aveva sempre saputo, che il ghiaccio non avrebbe più potuto strapparlo via dal proprio corpo, neppure volendo.
Cenere alla cenere, polvere alla polvere.
Neve alla neve.
“Apri gli occhi, Loki. Adesso!” ”
Questa parte è molto più onirica

“La sua ultima notte.
L’ultimo desiderio di un condannato a morte.
Era stato il loro, -il suo-, primo bacio.
Un solo bacio, solo quello.
Prima di lui non c’era stato nessuno.
Prima di lui c’era stato sempre, -solo-, lui.”
Ok qui avevo i brividi! Troppo bello! Il primo bacio? WOW!
Fa troppo De André queste strofe!


“Nessuno ti amerebbe più di me.
E tu non puoi farci nulla.
Ebbe freddo e uno dei suoi ultimi pensieri coerenti fu che le stelle quella notte dovevano essere scappate via, lontane da loro.
Non esiste più nulla ed è meglio così.

Perché lui respirava.
Lui stava... respirando.”
Ho riletto queste frasi diverse volte…. E posso solo dire…
ANCORAAA….

Adoro Loki e adoro il modo in cui lo racconti attraverso le sue emozioni e i suoi pensieri!

Ora però io voglio ancora, PIU’ THORKI!!!!!
PLEASE!
Aspetto fiduciosa un nuovo capitolo!


Alla prossima!
Boingo!

Recensore Junior
27/07/18, ore 21:59

Ehi, sono la ragazza che ha prenotato la tua storia sul gruppo.^^
Mi scuso subito per il ritardo!

Allora il primo capitolo di questa storia mi è piaciuto molto e devo dire che anche questo è stato davvero bello!
Ho amato il tuo modo di descrivere, soprattutto i luoghi e le sensazioni che Loki sentiva, di cosa provasse verso sé e il fratello.
Quel pensiero orrendo di essere quel fatidico mostro dei racconti degli abitanti di Asgard e quel volere che Thor se ne andasse, mi ha davvero spezzato il cuore.
Con le tue parole, hai dato un vero senso di angoscia e tristezza al lettore, lo fai sentire parte della storia di Loki, di quello che prova soprattutto se, come me, la conosce.
E anche il personaggio di Thor, di come si comporta per riavere il fratello nonostante egli lo respinga, mi ha colpito molto. Non li ho mai visti come "coppia",ma in questa fan fiction mi ci fai ricredere.
Sono veramente due personaggi ben fatti e complicati, nei fumetti e nei film e quì, in questa ff, hai dimostrato che sai tenerli senza renderli per niente ooc o "banali".
Sono interessanti e mi incuriosiscono davvero molto. Sarei molto curiosa di leggere il terzo capitolo ora! Davvero.^^
Riguardo la grammatica e l'ortografia, non ho notato errori e come ho già detto, hai descritto magnificamente in questo capitolo. Davvero brava!

Baci

Recensore Master
26/07/18, ore 17:41

Ciao cara **
Io sono veramente rapita, infatti spero vivamente di riuscire a fare un discorso logico, ma non ti assicuro niente XP
Dunque cominciamo. Sai, si vede proprio che ami il personaggio di Loki, perché il modo in cui lo caratterizzi, lo fai parlare e agire, è curato nei minimi particolari. E poi ti dirò, non l'ho trovato per niente snaturato. Quindi, almeno per me, hai fatto un ottimo lavoro! Certo, anche Thor non è da meno. Lui rappresenta il sole, quello che cerca di avvicinarsi a Loki, con delicatezza e tatto. Ma suo fratello è il ghiaccio, il buio l'oscurità. Con questo mi ricollego alla prima parte in cui parli dei Giganti di ghiaccio, protagonisti delle favole che ai bambini vengono raccontate. Perché alla fine Loki è uno di loro, di un popolo considerato disumano e che tutti manderebbero a morte. Cosa posso dire della sua introspezione? Assolutamente splendida, il suo sarcasmo pungente che ogni tanto riaffiora mi è piaciuto un sacco. E' una cosa incredibile il come Loki si definisca morto. Respira e cammina, d'accordo, sta esistendo, vero anche questo, ma per quello che gli riguarda lui è morto. E vuole essere lasciato in pace, non vuole vedere nessuno. Lui e Thor sono vicinissimi nella loro lontananza. Il nuovo re di Asgard l'ho trovato super dolce in questo capitolo. Ammette con facilità che il fratello gli è mancato e che questo è il motivo per cui lo ha riportato in vita. Tuttavia questo a Loki non basta. Da quasi l'impressione che questa seconda possibilità che gli è stata concessa sembra più una maledizione. Adoro.
E' tutto incredibilmente struggente, e io ho letto un desiderio e un amore senza eguali.
Loki non fa altro che ripeterlo a Thor: non sono tuo fratello. Effettivamente sono completamente diversi, lui si considera un mostro, Thor invece è il principe di Agard che tutti amano.
Dopo tutto questo cercare di allontanarsi, alla fine un avvicinamento c'è, e lì il mio cuore ha fatto una capriola. Penso che sia stato quello il momento in cui Loki finalmente si è sentito vivo. So quanto questo capitolo ti abbia prosciugata, ma posso dirti che l'impegno si vede, l'ho trovato splendido sotto ogni punto di vista e mi si è stretto il cuore più di una volta per quello che Loki pensava e diceva.
Poi ho amato l'atmosfera onirica che pervade tutta la storia. Niente, non posso che farti i miei complimenti più sentiti, sto adorando questo dramma, LO SAI QUANTO AMO IL DRAMMA.
Niente, spero se ne capisca qualcosa. Un grande abbraccio.

Recensore Master
25/07/18, ore 20:15

Ciao!
Per lasciare questa recensione ho dovuto fare le capriole: mi si è bloccato il pc e ho perso tutti gli appunti. Puoi immaginare le mie bestemmie, i miei vani tentativi di recuperarli, le mie imprecazioni e il cercare di ricordare almeno qualcosa di quello che avevo appuntato.
Mezza tragedia!
Vediamo di tirare fuori qualcosa... :( Mannaggia!

Ancora una volta è l'intangibilità che si scontra con la parte tangibile della narrazione ciò che mi ha colpito. La parte esterna ai personaggi, tipo descrizione delle stanze e delle persone fuori, i corridoi e queste cose qui hanno connotati visibili, che il lettore può immaginare come concreti; ma quando si tratta della parte interna ai personaggi, gesti che si scambiano, emozioni che provano, le descrizioni diventano metafore e simbolismi che il lettore apprende attraverso una sfera più astratta, non li immagina ma li capta, come sensazioni extracorporali.
Ormai so che questo è un tratto imprescindibile del tuo stile, che ti definisce e rende il tuo modo di narrare tuo personale, e questo è davvero un complimento, perché al di là del fatto che piaccia o meno tu hai un tuo modo di scrivere che è tuo, e che ha quindi il suo livello di maturità. Poi, personalmente a me colpisce sempre parecchio. A volte ne abusi un po', preferirei qualcosa di più tangibile, o comunque che ogni tanto limitassi questa tecnica perché tutto diventa un po' troppo nebuloso, ma ci sono interi passaggi che io semplicemente ho adorato, per esempio quando Thor viene mostrato come una stella circondata da lingue di fuoco o il suono che si sente all'alba, quella melodia che in realtà si dimostra essere un errore di costruzione. Davvero molto bello.

Questo capitolo è pieno di parallelismi, che mi sono piaciuti tanto. Il lato nascosto di Loki che viene fuori anche dal suo aspetto adesso è quello che per primo colpisce. Ricordo che nel capitolo precedente il lettore ha solo l'idea che qualcosa nell'aspetto di Loki è cambiato e che sembra mostruoso; adesso quel qualcosa è tangibile, è diventato concreto (e mi è piaciuto il fatto che tu l'abbia reso noto solo al secondo capitolo, ha reso il prologo molto intrigante). Il suo aspetto diventa estensione di ciò che c'è nel suo animo, quella divisione tra il Loki che è stato educato come un asgardiano e il Loki, figlio dei Giganti di Ghiaccio. Una dualità che lo ha reso arrabbiato con entrambe le fazioni e che lo ha reso un uomo senza alcuna appartenenza, perché non veramente integro.
Loki che si ritrova nell'unico angolo ancora in ombra della stanza: innanzitutto è una delle più belle, lasciatelo dire; poi ho adorato il modo come l'ambiente gioca un ruolo fondamentale in questo confronto. Sono dei e sembra che Thor abbia creato il mondo e che quel mondo gli appartenga e lo rispecchi. Loki è l'ombra di suo fratello, lui è il suo secondo, Thor l'eroe e il figlio amato. Loki è l'ombra, colui che sta sempre un passo indietro, e nel tempo l'ombra è servita per tramare inganni e tradimenti, accrescere il suo lato nascosto. Mi piace l'idea di lui stanato dalla luce, in un angolo, che cerca di sparire in un certo senso, di non guardare a quella luce che in realtà ama.;
Thor che viene irradiato dal Sole, lui che è il suo lato più umano: questo è un retaggio del primo capitolo. Thor rappresenta la parte dolce, il suo ultimo legame con la luce, quello che lo raggiunge sempre, quello che lo cerca e lo protegge in ogni caso, nonostante guerra e promesse minacciose. Thor rappresenta la sua famiglia, anche se in maniera distorta, la sua umanità come detto prima, perché Loki non può ferirlo senza fare del male a se stesso. Ed è vero che Loki non cambierà e pur di ferire ferisce se stesso, ma è anche vero che è questo dolore che lo rende legato al fratello.
La bellezza che sta in un'imperfezione di costruzione: Loki non se ne rende ancora conto, e forse mai lo farà perché le sue sono cicatrici profonde, ma l'imperfezione è una cosa bella, la bellezza di quella sinfonia che toglie il fiato e lo costringe ad ascoltarla è bella, commovente quasi. E finché suona è perfetta, solo la sua assenza, quando la musica cessa, Loki può dire che nasce da un'imperfezione, ma prima questo non conta, e non dovrebbe contare neanche dopo.

Infine, due passaggi che mi hanno colpito, anche se per motivi differenti:
Esistono delle realtà, verità sottili e sussurrate alle orecchie degli uomini, capaci di spezzare la vita con dolcezza, lentamente.
Con amore.
Si narrano piano, per non turbare l’innocenza degli infanti, e si rivelano con un sorriso, per rendere dolce anche la morte. -> Questa è bellissima. Poetica, struggente, dolce come una carezza, affettata come il più dolce dei veleni. Sensuale, una favola della buonanotte, ma il sonno è come la morte in questo caso.

Un Guaritore masochista non l’avevo mai incontrato, di solito sono sadici.” -> Non so perché, ma questo passaggio mi ha fatto ridere. Loki e il suo cinismo! Loki e il suo sarcasmo!

Bella anche la parte in cui Loki dice di immaginare quel rammarico che il servitore del fratello decanta nelle sue parole, perché quello che vede Loki dalla finestra è un uomo che ride e si circonda di amici, che è libero e comunque vive anche senza di lui. Ed è il suo diniego che lo ferisce, che rende visibile il rammarico. Bellissimo anche il concetto di Thor che continua a lasciarsi ferire, a dare punti in cui Loki può affondare la lama.

Per concludere, aggiungo i pochi refusi che ho trovato (ce ne ancora qualcuno che non ho segnato, come ti ho detto ho perso gli appunti):
senza dover strisciare tra mattonelle e tappeti. -> su...
in una imprecisata ora pomeridiana -> un'
anche a costo di consumare le suola delle proprie scarpe. -> suole
a di un eco di note scordate -> un'eco
che filtrava tra le le fessure -> un "le" di troppo"
“Devi aver bevuto davvero tanto. Ti ci vogliono molti bicchieri prima di iniziare a delirare. Più del solito, intendo.”
Constatò, calmo, e poi volse lo sguardo verso il profilo del fiasco vuoto. -> constatò (minuscolo) e senza il punto
Eppure, più dolorosa, era la consapevolezza della sua incapacità di colpirlo con un affondo letale. -> togli le due virgole
una umida foschia all’orizzonte. -> un'
Ma in un quel dolore c’era una differenza, sottile. -> in quel (togli la virgola)
simili a belve assassine e egoiste -> ed egoiste

Sarebbe meglio inserire le parentetiche tra i trattini e non tra le virgole, come se fossero subordinate, perché sono frasi che si incrociano ma completamente indipendenti dalla principale. Parlo, per capirci, delle frasi "commento" che inserisci lungo la narrazione.
Anche questo capitolo è stato piacevole da leggere. Le caratterizzazioni sono abbastanza convincenti (e io comunque non conosco il fandom, non abbastanza), a volte Thor sembra troppo remissivo, manca un po' della sua mascolinità; mentre mi piacciono le contraddizioni di Loki, quel suo ferire e ferirsi, il suo pensare all'amore e dare solo sarcasmo.
So che questa è una slash annunciata, ma fino a prima dell'ultima scena era una bellissima bromance, che io preferisco tra questi due, perché è un sentimento bellissimo che tra loro tocca picchi profondi e controversi che mi piacciono davvero tanto.
Gusti personali a parte, ottimo lavoro.
A presto!


P.S. Sai quanto ci tengo a dire tutto. E' vero che sempre qualcosa mi scappa, ma in questo caso la scena in question ha una certa importanza, mi era piaciuta per i suoi significati nascosti e per l'incomprensione che sicuramente ha creato tra i personaggi, che in un modo o nell'altro tutti sono stati ingannati, e quindi devo dire la miaXD
Sopportami <3
Allora, la scena dei cocci e delle bacche. Prima di tutto mi piace come porti avanti l'illusione attraverso il POV di Loki, perché per la prima parte la scia di rosso lui continua a dire che è il succo delle bacche, e il lettore sa che a essere ingannato e Thor. Poi nasce il dubbio nel lettore, perché il sangue è tanto e la confusione di Loki cresce. E' bellissimo come il dio degli inganni si inganna con le sue stesse mani. E' un concetto che in realtà, secondo me, è riportato in tutto il capitolo, con questo continuo decantare il suo odio nei confronti di tutti anche nel fratello, nasconde a se stesso l'amore che prova nei suoi confronti. E questa illusione diventa concetto concreto con questo trucco dei cocci/bacche. Alla fine, Thor crederà che si era voluto suicidare, e in un certo senso anche lui quindi è ingannato. Ma il gioco diventa molto più grande dei personaggi.
Questo è un altro tema ricorrente secondo me, ma più in generale. Neanche gli dei controllano fino in fondo gli elementi di cui sono i signori. Il caos in cui nuota il dio degli inganni, per esempio, è una forza indomabile. Lui lo scatena, ma il caos è una bestia che una volta libero inonda tutti, anche Loki. La differenza è che il caos a Loki piace, è nella sua natura, quindi non lo teme. Sono i sentimenti il suo punto debole, la sua umanità.
Mo' ho detto tutto :)
(Recensione modificata il 26/07/2018 - 01:18 pm)

Recensore Veterano
24/07/18, ore 02:46
Cap. 1:

Ciao! 
Sono qui per lo scambio, come promesso, quindi poche chiacchiere inutili e arrivo subito al sodo.
Ho cominciato a shippare questi due piccolini quasi a caso perché sono una shipper ossessiva con la passione per lo slash e onestamente da quando ho ripreso in mano Efp, forse anche prima, questa è la prima Thor / Loki che leggo e farlo è stato un vero piacere.
Quando ho visto il film la scena della morte di Loki mi aveva spezzato il cuore (che poi ha continuato a frantumarsi in migliaia di minuscoli pezzettini per ttto il resto del film, ma questi sono solo piccoli insignificanti dettagli) e trovarlo di nuovo vivo è stata pura gioia. 
Sin da subito mi hai incuriosita con quel continuo domandarsi cosa sia sia successo da parte di Loki. La sua insistenza nel ricordare che fino a poco tempo prima era morto e la curiosità nel trovarsi cambiato (“Non toccarmi e dimmi cosa hai fatto al mio viso. Cosa hai fatto a me”) e forse anche odio e rabbia nei confronti del fratello che ha "egoisticamente" modificato il corso degli eventi.
Il rapporto tra i due fratelli - amanti è chiaro e ben delineato. Sono onestamente curiosa di scoprirne qualcosa di più.
Voglio scoprire il mostro che si nasconde dietro il lungo mantello rosso e i capelli biondi di Thor. Voglio scoprire come ha salvato Loki e quale sia stato il prezzo da pagare, per entrambi. Ci sono un sacco di cose che voglio scoprire da questa storia. Infatti penso di aggiungerla tra le ricordate e cercherò di farci un salto ogni tanto.
Grammaticalmente parlando mi è sembrata scritta bene e ho trovato solo un paio di errori di battitura/ distrazione, cose normalissime che capitano a chiunque. Personalmente però cercherei di snellire un po' alcune descrizioni, sono tante e rallentano un po' il ritmo e anche se come ho già detto ci sono tantissime cose che mi aspetto di scoprire da questa storia, non mi hai tenuta incollata allo schermo al cento per cento.
Un bacio, a presto. :) 
 

Recensore Master
21/07/18, ore 12:56
Cap. 1:

Ciao cara!
Eccomi qui, in ritardo, ma eccomi! Ho visto ieri sera Infinity Wars.
Non mi è piaciuta la morte di Loki. Non per la morte in sé - in Thor 2 rimasi veramente male nel pensarlo morto, ma in Thor 3 hanno ridicolizzato il personaggio. Ormai, sebbene Loki mi piaccia e anche molto, mi starebbe anche bene la sua morte, ma una morte decente. Non un inganno più che prevedibile per un vano tentativo di pugnalare Thanos. Niente, mi ha lasciata abbastanza amareggiata.
E dunque eccoci qui.

Intanto, ti confesso che io Loki lo shippo con Sigyn [nei film non c'è, sarebbe la Dea della Fedeltà, sua sposa nella mitologia], non con Thor, ma questo non mi fermerà dal leggere questa storia, anche perché hai un modo tutto tuo di raccontare personaggi e sensazioni, credo di avertelo già detto, in un modo lirico e affascinante. Quasi straniante, così ricco di metafore.
Partiamo dal titolo: 'A Monster', all'inizio pensavo si riferisse a Loki, mostro perché dovrebbe essere morto e invece, per qualche motivo, non lo è.
Gli ultimi paragrafi mi hanno abbastanza convinta del contrario: il mostro è Thor, o meglio, c'è un mostro dentro Thor che lo dilania poco alla volta. Un mostro collegato al misterioso ritorno di Loki fra i vivi, immagino.
Sono molto curiosa di scoprirne i dettagli.
Molto bella tutta l'introspezione costruita sull'oro, oro che Loki non hai mai sopportato, oro che ricopre Asgard, oro che è anche Thor.
Molto bello tutto il tuo stile in generale, mi piace come rendi Loki. Mi pare IC.
Sono felice che tu abbia scelto di trattare il suo punto di vista, e non quello del dio del tuono. È estremamente interessante.
Non so se riuscirei a renderlo bene, personalmente, quindi apprezzo molto chi invece accoglie la sfida! [Chi l'accoglie e riesce bene, come te, ovviamente. Chi prende Loki e ne fa una marionetta è meglio si dedichi ad altro ^^"].

"Sono fiero di te, Loki.
Davvero, Thor? Sei sempre stato fiero di te? Sempre?"
Non ho capito bene questa frase. Forse nella seconda riga dovrebbe essere 'Sei sempre stato fiero di me?'? Altrimenti non ho capito >.<
Comunque, due parole sullo stile le ho già dette; l'unico errore che ho notato in questa storia così come nelle OS di Labyrinth è l'utilizzo di due puntini al posto di tre. I puntini di sospensione devono essere sempre e solo tre. È una scelta stilistica usarne due? :0

Per finire; sono dell'idea che, per quanto triste sia una morte, i morti vanno lasciati dove sono. A impicciarsi di resurrezioni si finisce per far danni.
Il che significa che sono molto curiosa di scoprire in cosa consisterà il prezzo che Thor dovrà scontare per aver riportato tra i vivi il mio amato Loki (a proposito, mi è piaciuto molto come hai descritto il suo sgomento, il suo reclamare la morte come suo unico diritto).
Ci vediamo al prossimo capitolo! ^^

Mari

Recensore Veterano
20/07/18, ore 22:32
Cap. 1:

Ciao! Eccomi con un po’ di ritardo per lo scambio :3
UIKEYINPUTDOWNARROWPremetto che adoro l’universo Marvel ma è la prima volta che leggo qualcosa a riguardo, neanche io ho letto i fumetti quindi mi baserò sui film come te lol
Il titolo lo trovo perfetto, appropriato per la storia che hai scritto. 
Si parte con Loki presumibilmente morto che si sente in pace nella sua oscurità, pace interrotta dalla voce di Thor che gli dice che è lì con lui e che lo vuole con sè. Ma il Dio dell’inganno è reticente a tornare indietro, si trova bene in quel nulla dove l’unica cosa che può avvertire è il silenzio.
Si risveglia però in una stanza dorata, colore che a quanto pare non gradisce molto (forse gli ricorda il fratello?), vivo con Thor al capezzale che gli dice che il Sole sta morendo. Glielo ripete come una cantilena piangendo sulla sua spalla, non si sa se di sollievo per averlo vivo o di disperazione.
Loki non è molto contento di essere tornato indietro, si riesce a percepire tutto l’odio per quella vita passata ad odiare chiunque, a vivere nell’oscurità più totale. Solo, come era sempre stato si risveglia di nuovo, in quella stanza piena d’oro illuminata da nient’altro che una candela. Però non è veramente solo, il fratello è sempre stato al suo fianco, nonostante tutto, nonostante le pugnalate alla schiena e questo sembra non volerlo accettare. 
Quando prova ad alzarsi dal letto le sue gambe non rispondono, sono forse paralizzate? Thor lo ritrova steso sul pavimento che prova a trascinarsi lontano dal suo sguardo e da quel posto. Chiede spiegazioni al Re di Asgard che però sembra non volergli rispondere con chiarezza, anche Loki ha già capito. Al lettore non viene data una spiegazione finale, lo si lascia con il dubbio su cosa sia successo fisicamente al Dio per chiedere con insistenza all’altro cosa gli ha fatto, a chi lo ha venduto. 
Penso che Loki non volesse essere riportato in vita, voleva rimanere morto. E questo gli provoca una frustrazione ingestibile.
Adoro il rapporto fraterno tra Loki e Thor, come adoro la loro ship anche se è un incesto lol Nell’ultimo film degli Avenger ci sono rimasta malissimo quando il Dio dell’inganno è morto alla prima scena, cominciava a piacermi. 
Mi piace come hai scritto questa storia, che a quanto ho letto è l’inizio di una mini long, focalizzandoti sull’introspezione e sulle descrizioni più che sui dialoghi. 
Grammatica e ortografia perfetta, complimenti. 
Credo che verrò a leggere il continuo quando lo pubblicherai, il tuo stile mi piace.
Alla prossima,
angelo_nero

Recensore Veterano
16/07/18, ore 19:28
Cap. 1:

Sono contenta di aver scelto questa storia perché mi è piaciuta molto, ma vado con ordine.
Parto col dire che entrambi i protagonisti mi sembrano IC e ne sono felice perché personalmente sono molto pignola su questo aspetto.
La scelta del pov è azzeccata: hai un vero talento nello scrivere di Loki; l'introspezione è approfondita, tagliente; ci sono disprezzo, timore e rimorso che si mescolano alla perfezione.
Le descrizioni sono ricche senza risultare pesanti; mi ha colpito molto tutto il passaggio sull'oro, su come Loki non lo sopporti eppure se lo ritrovi ovunque: dà profondità al personaggio. E poi ha parlato del Sole, richiamando le sue parole nel film, un tocco in più.
In generale il tuo stile mi piace parecchio: si vede che la storia è stata scritta con cura e attenzione; non ho trovato errori e il capitolo è della lunghezza giusta per me.
Il titolo lo trovo azzeccato così come le citazioni all'inizio (la canzone è proprio adatta a Loki).
Come primo capitolo funziona: è intrigante, svela qualcosa ma non tutto e scava nella psiche di Loki. Invoglia sicuramente il lettore a continuare, perciò complimenti, bel lavoro!