Recensioni per
La ballata di Heer Halewijn
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/18, ore 20:33

Non c'è che dire, Larse è finito in una casa popolata di gente ben strana. Quei dipinti sembrano proprio fatti per far venire i brividi, ma Shlomit si prospetta come una brava maestra.
Povero Larse. Certo, l'amore di Ondaco per la danza è stato descritto con termini così entusiasmanti, il suo terrore all'idea di dover rinunciare alla sua passione così comprensibile, che fa davvero specie vedergli usare l'amico a quel modo, in suo nome. Certo, si capisce lo stress di Indaco, tutti i pregiudizi che ha dovuto sopportare, ma costringere l'amico a falsificare un documento per poi andarsene senza alcun ringraziamento o sorriso... davvero non lo mette in buona luce.
Ci sta la versione creepy di Scarpette Rosse per vendetta, è il presentimento che preoccupa. Anche perché se doveva essere uno sfogo, non è riuscito, e Larse è sempre più ossessionato da Indaco.
Sono veramente curiosa di sapere come andrà a finire questa storia: complimenti davvero!

Recensore Master
22/07/18, ore 21:47

Buonasera yonoi ^^
Qua mi sa che va a finire in tragedia... Accidenti! (Non il manichino di legno ihihih).
Ho trovato questo terzo capitolo di una mestizia recondita.
Per la prima volta ci hai mostrato anche il lato debole di Indaco, il quale finora si è dimostrato sempre allegro, vivace e sicuro di sé. Invece anche lui ha un punto debole e - manco a dirlo - è stato Larse a farlo scattare. Non voglio incolpare Indaco per la reazione che ha avuto quando il suo amico d'infanzia l'ha baciato sulla guancia (e meno male che non gli sia venuto in mente di baciarlo sulla bocca), in fondo è un ragazzino che ha smania di crescere ammirando Jens, e penso che la sua sarebbe un po' la reazione di tutti gli adolescenti i generale.
Di sicuro la modifica delle analisi gli costeranno caro, molto caro, tu stesso lo lasci intendere attraverso il pensiero di Larse.
E veniamo a lui appunto.
Larse sta conducendo davvero un'esistenza triste e difficile, chiuso in sé stesso, custode di un segreto che per adesso sembra intenzionato a portarsi nella tomba. Tuttavia la passione per il disegno gli ha permesso di trovare un porto franco e in particolare l'amicizia con Shlomit - a proposito, complimenti per la scelta "semplice" del suo nome - sono sicura lo aiuteranno a risolevvarsi.
Una cosa è certa: le passioni aiutano le persone a superare i momenti difficili, ma come tutto ciò che è eccessivo, possono anche portare allo sfacelo...
Un capitolo scritto benissimo, splendido!
A presto,
Nina

Recensore Master
16/07/18, ore 21:53

Ciao^^
nelle tue storie ci sono sempre questi interni misteriosi, un po' alla "Fanny e Alexander", dove convivono fascino e paura. Oggetti strani, sconosciuti, che un po' attraggono e un po' spaventano.
È così lo studio della disegnatrice, per esempio, che fa le creaturine soavi che si divorano a vicenda come gustose torte piene di panna.
Indaco frattanto, letteralmente divorato dal demone della danza, abbandona un pezzo per volta la sua vita precedente. Addirittura l'amico Lars viene sacrificato sull'altare della danza, dopo che vi sono stati sacrificati la sua salute e il suo futuro.
La nonna Mette, un po' protettrice e un po' mezzana, collude con questa dissennata passione in un modo che ha qualcosa di inquietante. Davvero non capisce cosa sia l'emofilia, o è entrata in una mortifera folie à deux col nipote?
Mi piacciono le tue atmosfere morbose, con tanti piani sovrapposti come le improbabili gonne della signorina dal nome imponunciabile.
Qui comincia ad aleggiare aria di tragedia, profeticamente illustrata da Lars con le Scarpette Rosse...
Come sempre, leggerti è un grande piacere. Alla prossima!

Recensore Master
16/07/18, ore 15:37

Ciao caro^^
I nostri protagonisti stanno crescendo, stanno imparando a conoscere se stessi e soprattutto stanno dedicando anima e corpo alle loro più intense passioni.
Larse sta imparando le basi del disegno grazie agli insegnamenti della sua maestra. Molto caratteristico lo studio che hai descritto, è veramente un ambiente particolare, che si adatta alla mente di un'artista un po' stravagante.
Il disegno per Larse è l'unico rifugio in cui riesce ad esprimersi, il mondo reale appare ancora qualcosa di distante e incomprensibile ai suoi occhi. La separazione da Indaco è stata un duro colpo, si sente tradito dalla decisione dell'amico, ma allo stesso tempo comprende che il suo destino è di continuare a danzare, anche per questo credo che abbia scelto di aiutarlo. Per Larse la sua intera esistenza ruota intorno alla figura di Indaco, egli è costantemente nei suoi pensieri, nelle sue opere...insomma, quasi un'ossessione. Però alla base di tutto questo c'è un sentimento di affetto profondo.
Indaco invece è determinato soltanto a raggiungere il suo obiettivo, è disposto a tutto per poter continuare a ballare e l'esempio di Jens di certo gli ha dato speranza. Temo che tutta questa determinazione presto mostrerà anche dei lati negativi, come lascia trasparire l'angosciante finale del capitolo.
Infine è stato triste vedere come il rapporto tra Larse e Indaco sia cambiato tra l'infanzia e la prima adolescenza, il primo è ancora attaccato al passato, l'altro invece è cresciuto in fretta e sembra aver dato per scontate molte cose riguardanti quell'amicizia.
Vedremo come proseguirà la vicenda...
Complimenti, è sempre un piacere leggere questa storia, che come puoi vedere mi sta davvero appassionando^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
16/07/18, ore 09:26

Ciao Yonoi^^
Sicuramente non si può dire che Larse non sia ossessionato completamente da Indaco... so come è essere "innamorati" a 13, 14 anni di una persona (lo sanno tutti, ma comunque è un ricordo recente per me), e posso confermare che mettere la sua immagine ovunque non è assolutamente normale, anzi... prima usava il disegno per distrarsi, adesso chissà che cosa intenderà fare, variando i soggetti!
Per quanto riguarda l'altro, il falsificatore... contro una vera passione non is può fare nulla, questo è certo, ma sono sicuro al 600% che prima o poi verrà anche scoperto, e non glielo augurerei... chissà come fa Jens, il ragazzo più grande, ad andare ancora avanti.
Questa storia mi sta prendendo sempre di più, quindi complimenti come sempre ^^ alla prossima,
mystery_koopa

Recensore Master
16/07/18, ore 08:04

Ah, che bello che è lo studio della signora Abramovich. Pieno di libri, un pochino di polvere, e quell'atmosfera tranquilla e rilassante...quanto mi piacerebbe avere uno studio così!

Ma non divaghiamo: dunque, in questo terzo capitolo i nostri cari ragazzi continuano ad esplorare le loro passioni. Indaco và avanti con la danza, e anche se ogni tanto ha qualche problemino per quanto riguarda i trasporti urbani (tenerissima la parte dove gli autisti formano una rete di sostegno per aiutare Indaco e sua nonna), riesce comunque a non demordere e ad avere dei risultati più che incoraggianti. Per quanto riguarda invece Larse...beh, devo dire che lui mi preoccupa, e anche parecchio. Perchè sebbene stia continuando a disegnare, dimostrando anche di essere molto bravo, in ogni disegno ci infila un particolare che rimanda a Indaco. Ora, so cosa vuol dire essere innamorati e pensare in continuazione alla persona amata, ma qui mi sembra che si stia sfiorando l'ossessione. Non sarebbe una cattiva idea se Larse andasse da uno strizzacervelli. Anche perchè, se si continua di questo passo, si potrebbe benissimo arrivare a una tragedia (sicuramente starai pensando "eh, ma come sei pessimista!". Che ci posso fare, è la mia natura).

Al prossimo capitolo!