Se il problema è la speranza che ritorna periodicamente a darti visita e poi ti abbandona, non leggere questa recensione.
Trovo la tua scrittura emozionante e catartica, riesci a esprimere molto bene ciò che sento. Forse non sai dare dei nomi, come hai detto tu stessa, ma dipingi meglio di un pittore. E poi, leggere le mie sensazioni ma scritte da qualcun altro è meraviglioso, mi fa pensare che è normale essere giù, ci passano in molti e non sono io la diversa.
Di tutto il testo mi hanno colpito tanto le ultimissime parole. Il senso di mediocrità è quello che più mi dà fastidio. Dà fastidio perché si vive invisibili e si muore invisibili, e alla fine la vita che senso ha? (è forse per questo che sogniamo un funerale?) In tanti dicono che tutti hanno un talento, tutti sono nati per uno scopo, anche se non lo sanno. Io non ci credo. Ma ho smesso di farmi domande, sul perché esisto, su cosa dovrei fare, su cosa è giusto, su quello che gli altri pensano di me, perché ho osservato che meno domande fai meglio vivi. Presto ricomincerò a farmi domande, è inevitabile, ma per adesso mi godo un periodo di vita.
È l'unica soluzione che ti posso offrire: non farti domande. Fai ciò che devi per campare e ciò che ti fa stare bene per riprendere a respirare un poco. Purtroppo è l'unica cosa che mi sento di dirti. Mi dispiace che ti trovi in questo stato, ed è per questo che non mi faccio i fatti miei, ma se pensi che ciò che ho scritto sia totalmente fuori luogo dillo. Potrei sembrare inopportuna, o aver frainteso completamente, o letto nelle tue parole quello di cui io avevo bisogno in questo momento, e non tu invece. In ogni caso, ti ringrazio.
Un abbraccio |
