Recensioni per
Split
di BlackSteel

Questa storia ha ottenuto 118 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
12/09/18, ore 12:55

Ciao, sono qui per l'abc delle recensioni :)
Ho scelto questa storia perché avevate indicato una preferenza per questa (e un po' perché leggo poco le storie a rating rosso, quindi era una buona prova anche per me cimentarmi in questa lettura.
Però devo muovere diverse critiche su questo primo capitolo. Su tutte, credo che la lunghezza sia un po' eccessiva: ho impiegato più di un'ora nella lettura del capitolo... anche se forse questo è perché mi sono fermata a prendere appunti per cosa scrivere qui, visto che il capitolo è molto lungo, denso e la mia memoria non infallibile (soprattutto a breve termine). Ma per quanto riguarda questo punto, vi consiglio di prendere atto anche di altre opinioni (magari per altri lettori ci vuole di meno!).
Allora, il capitolo è diviso in tre parti, che affrontano i punti di vista di tre personaggi (sui sei principali che sono elencati nella sinossi). Quello che è apprezzato maggiormente è l'ultimo, il pov di Callum: c'è qualcosa che mi ha affascinata nel leggere di lui. Forse per il fatto che soffra di attacchi di panico e che lo rende quello più fragile (almeno dal punto di vista della salute) tra i tre. Ma è anche vero che, tre i tre "sottocapitoli" in cui è articolato questo inizio, è quello con meno contenuti che mi lasciano perplessa. L'unico dubbio che ho è quanti anni abbia Alencar per andare a vivere da solo... credevo si trattasse di un adolescente (così come sono gli altri personaggi, mentre forse non lo è.
Per quanto riguarda gli altri due... ho trovato Aiden decisamente insopportabile: il modo in cui tratta la sua amica (ma visto il trattamento, si può davvero definire tale o è qualcosa di "malato" che impedisce a Shannon di allontanarsi da lui? viste le "tematiche delicate" ho supposto che può essere così, ma ditemi se sbaglio), come non pensi ad altro se non ad avvicinarsi al nuovo arrivato, con tutta l'intenzione di rimorchiarlo... Come se fosse uno abituato a ottenere tutto ciò che vuole. Probabilmente l'intento è proprio questo, non ho criticato la scelta della caratterizzazione, sia chiaro. Mi dà l'idea di un bullo (come pensa sul suo gruppo, il fatto che i più forti vengano rispettati...).
Ma in un certo senso con lui avete ribaltato l'elemento scatenante di tante storie d'amore, in cui è il protagonista quello appena arrivato e che è oggetto delle attenzioni di qualcuno.
Anche se poco dopo questo punto di vista viene affrontato con Levin. Ecco, quello che mi ha lasciata perplessa del suo pov è il fatto che il fratello (per quanto si tratti di un fratello adottivo) non sia tenuto sotto controllo dal padre deputato. Penso che un politico (soprattutto in un contesto come il tuo, cioè quello statunitense) voglia fare di tutto per mantenere un'immagine pulita e che non possa permettere che figli diretti o adottivi macchino il suo cognome: perché non mandare la polizia ad arrestarlo? D'accordo, forse non sarebbe proprio legale (credo che sia abuso di ufficio, ma potrei sbagliare), ma perché mettere in contatto con quel figlio degenere l'altro figlio, che potrebbe esserne in qualche modo influenzato? Forse per avere una risposta completa avrei dovuto vedere questo padre in azione, ma non accade nel primo capitolo, quindi per ora mantengo questa perplessità. La madre, tuttavvia, mi è sembrata molto umana, dotata di un grande spessore, sebbene compaia solo in pochissime righe.
E ora arrivo alle note dolenti. Sebbene il lessico sia molto ampio e sufficientemente ricco, dello stile non si può dire altrettanto. Ho trovato un'assenza quasi totale di subordinate (il che svilisce un testo che si propone molto profondo, come in questo caso), e le coordinate sono quasi esclusivamente per asindeto: la virgola è il segno di interpunzione più usato, quando una formulazione diversa dei periodi sarebbe stata migliore; le frasi sono accostate una accanto all'altra, senza un nesso logico a collegarle. Questo, purtroppo, mi ha rallentata parecchio, perché ho dovuto cercare di entrare all'interno della testa del narratore, senza che fosse il narratore ad accogliermi nella storia e a farmi sentire a mio agio.
Inoltre, la punteggiatura dei dialoghi non è corretta: il trattino alla fine del dialogo non va, se poi è un altro personaggio a parlare, ma ci vuole un punto fermo e si va a capo. E i puntini di sospensione vanno sempre attaccati alla parola che li precede, senza che ci siano degli spazi a dividerli.
Di seguito vi lascio tutti gli errori che ho riscontrato durante la lettura (vi chiedo di perdonarmi, perché sono parecchi... ma non posso non farveli notare):
"com’erano soliti fare: Senza ritegno alcuno": "senza" non va maiuscolo;
"lungo fino alle ginocchia che tolse": il "che" è riferito al "cappotto", ma in mezzo c'è la descrizione della lunghezza, che fa sì che il "che" sia riferito alle "ginocchia"; potresti mettere una virgola prima di "lungo" e una dopo "ginocchia", in modo da sbrogliare l'equivoco grammaticale;
"impedire a Shannon di sentire"/"nascondere un sorrisetto": manca il punto fermo alla fine di questi due sintagmi (li ho messi insieme perché vicini nel testo): dopo c'è il discorso diretto, non si può lasciare senza interpunzione.
"Abbassa questa cazzo di voce": anche se il referente, per lui che parla, è vicino, non si usa "questa", ma "quella";
"Osservai Keno prendere posto tra me e James, anche lui stava lanciando un’occhiata": invece della virgola dovrebbero andarci i due punti (oppure sistemi la frase con un'altra formulazione);
"uscì dalla scuola": "uscii dalla scuola"... è lui a parlare, quindi ci va la prima persona, non la terza;
"minacciava di piovere, a nessuno di noi però importava davvero": la virgola è usata in maniera impropria; che proposizione è quella successiva? un'avversativa "ma a nessuno importava? o una concessiva "anche se/sebbene a nessuno importava"? Non si può lasciare così, manca il nesso logico tra le due parti;
"Imprecai a denti stretti, a quanto pare qualcuno era riuscito": o sostituisci la virgola con i due punti, oppure con una causale ("perché/poiché");
"neanche il suo bell’aspetto riuscii": il soggetto è "aspetto", quindi il verbo è "riuscì";
"Va a dirlo in giro": il modo verbale non è il presente indicativo, ma imperativo: ci va l'apostrofo dopo il "va";
"zippo": non so se in un contesto statunitense si possa usare la parola "zippo" per indicare l'accendino: questa parola deriva da una marca di accendini, quindi o la inserisci maiuscola, oppure metti semplicemente "accendino" (ma su questo punto non sono sicura, perché il vocabolario non mi ha dato nulla alla parola "zippo"... non me la fa neanche cercare, quindi mi sono basata sulle empiriche informazioni che possiedo);
"Disse lui, non smetteva ancora": ti consiglio di sostituire la virgola con un punto fermo;
"E’ stata una giornata lunga": la terza persona del verbo essere va con l'accento, non con l'apostrofo;
"Lo guardai di soppiatto però, lo vidi salire": anche qui è da sistemare l'uso della virgola;
"fumato quel giorno, rimasi immobile": sostituirei la virgola con un punto;
"Quando avevo iniziato a fallire anche in quello?": credo che sia più corretto "da quando" e non solo "quando";
"ma non più": non va bene usato in quel contesto (suggerisco di reimpostare l'inciso);
"Adesso ero stanco": la narrazione è al passato, non si può usare "adesso", perché va bene con una narrazione al presente;
"Cercava sempre di farsi coraggio lei, forse, invece, si illudeva e basta": rivedere la virgola;
"Può darsi, quella non faceva mai sconti": da rivedere la virgola (scusate, sto iniziando a essere schematica, ma sono tre ore che lavoro alla recensione e sto cercando di fare presto);
"il mio respiro nella gola, sapevo che nulla": da rivedere la virgola;
"in un magazzino, parte della stanza": sostituirei la virgola con i due punti (visto che procedete alla descrizione), oppure si può mettere "magazzino, di cui parte dello spazio" ("stanza" usata in questo contesto non mi convince troppo);
"una volta solo": una volta sola;
"Non potevo pensare anche a quello, cercai di scacciare via quell’ennesimo fardello, dovevo concentrarmi": tre coordinate per asindeto che non son di azione, ma pensiero, quindi si potrebbe cercare o di inserire un "quindi cercai" e un due punti dopo "fardello", oppure riformulare la frase da capo;
"Ce l’hai il saggio?": "ce l'hai, il saggio?" (con la dislocazione a destra, ci vuole la virgola);
"era così sicuro che io lo temessi che non avrebbe mai letto quel saggio": non ho capito che intendete dire con questa frase... il professore l'avrebbe letta di certo e se quel Maxwell non è uno a cui piace faticare, non vedo perché avrebbe dovuto dare una letta al saggio... ;
"non di un uomo come lui": siamo in una scuola... per quanto possano esserci dei pluriripetenti, non mi pare adeguato il termine "uomo" per uno degli studenti;
"mi ritrovai ad uscire fuori, portai una mano alla tasca": c'è qualcosa che non mi convince con la struttura della frase, la rivedrei;
"la portai alle labbra": occhio, avete ripetuto "portai" poche parole prima (nella stessa frase);
"quasi profetico, un giorno anche tu ti espanderai e sparirai": anche qui è da rivedere la virgola (forse sono meglio i due punti, anche se il punto fermo rende ugualmente l'idea, m dà una cesura più forte durante la lettura);
"la direzione di casa, fu allora che la vidi": sostituire la virgola con il punto fermo;
"il mio corpo fu cosparso da brividi": "cosparso" non mi sembra la parola più adatta... credo che "attraversato" sia un'opzione migliore;
"Erano passati quanto, sette anni?": avete due opzioni: "era passato quanto, sette anni?" oppure "erano passati quanti, sette anni?"; come avete scritto non è corretto;
"Quando aprii la porta d’ingresso sapevo di non trovare nessuno, mia madre era partita": da rivedere la struttura della frase, perché non sono soltanto le virgole: c'è anche il rapporto tra "aprii" e "sapevo" che non va bene (dovrebbe essere invertita la reggenza: "sapevo" dovrebbe essere il verbo della principale e "aprii" quello della subordinata... con le opportune modifiche da apportare);
"Oltrepassai la cucina, non avevo voglia di cenare, non avevo mai voglia, salii direttamente": anche qui c'è da sistemare la punteggiatura;
"Lui era lì, Alencar, non c’erano rumori ma sapevo che era lì, c’eravamo sempre solo noi": sistemare la punteggiatura;
"qualcosa di simile ad un possibile nuovo membro di famiglia": non credo che questa formulazione possa andare, perché quel "nuovo" mi sembra forzato: non devono considerarsi parenti solo da poco, ma presumibilmente per un lasso di tempo più lungo (ma non so se è solo una mia opinione);
"avevo pregato e fortunatamente mia madre non aveva alcuna intensione di risposarmi": "avevo pregato" chi? manca il complemento oggetto e la coordinazione con la parte successiva non mi sembra adatta: se ha pregato la madre, la seconda proposizione è una conseguenza della precedente;
"sospirai ancora, il mio ennesimo peccato era chiuso": da sistemare la punteggiatura (due punti o punto fermo);
"aprendosi, non potevo usare la chiave per chiuderla, la chiave era sparita anni fa": anche qui è da rivedere la struttura della frase (così come anche la punteggiatura);
"si incrociavano pochi secondi prima che un crampo forte scuotesse": "si incrociarono";
"a pochi metri dal letto, l’unica foto posata": da sistemare la punteggiatura;
"superfice": "superficie" con la i;
"aprirsi, il signor Loss era rientrato, il padre di Alencar aveva": rivedere la punteggiatura;
"particolarmente bene, risultò più come un ghigno": sostituirei la virgola con i due punti;
"Ah Callum": "Ah, Callum" (manca la virgola del vocativo);
"Ultimo anno eh": "ultimo anno, eh";
"Sì signore. Bene grazie": "sì, signore. Bene, grazie";
"l’orologio, erano quasi le nove e mezza, ormai non badava più a quando rientrava in casa, lo scopo era restarne fuori più che tornare dentro": la frase è da ristrutturare;
"né del suo stesso figlio, almeno la seconda era l’unica a non soffrirne": sostituirei la virgola con il punto e virgola;
"muscolose merito degli allenamenti di boxe giornalieri, i colpi alla sacca": "muscolose, merito degli allenamenti di boxe giornalieri: i colpi alla sacca";
" rise ma non era divertito, mostrò solo i suoi denti": "rise, ma non era divertito: mostrò solo i suoi denti";
"Quel pensiero era dolce però, l’idea che": la virgola va sostituita dai due punti;
"io sarei stato libero, forse potevo recuperare": credo che la frase sia da ristrutturare;
"un futuro mero buio": credo che intendeste "meno buio"...

Scusate la recensione molto critica e il fatto che sia neutra, ma non riesco a dare una bandierina verde con così tante cose che ho segnalato. Mi spiace... spero che possa esservi utile.
Cory.