Recensioni per
(Non) cambiamenti
di TheHeartIsALonelyHunter
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Valutazione del contest Sfida alle 100 parole – V edizione
Passando al lessico, non ho nessun appunto da farti! Hai utilizzato un registro linguistico immediato e hai cercato di scegliere termini che potessero evocare immagini nella mente del lettore; a riguardo, sei stata brava a non eccedere con termini particolarmente ricercati o aulici, che avrebbero appesantito un testo strutturato sulla ripetizione di frasi e immagini. La tua scelta si è rivelata indovinata proprio perché è stata d’aiuto al testo, rendendolo scorrevole e, come dicevo, di immediata lettura. Bravissima, quindi. Concludendo, la media dei pro e contro mi ha convinta ad assegnarti 6.5/10 in questo parametro. Ribadisco che la struttura stilistica sia interessante e credo di difficile gestione, e ribadisco anche che il tuo riprendere a scrivere cimentandoti in un testo di sole cento parole è stata una vera e propria sfida che, per quanto mi riguarda, hai vinto nel momento in cui hai scelto di confrontarti con una struttura stilistica tanto ostica. La drabble ha dei punti meno efficaci, ma nel complesso resta una lettura godibile, che lascia intravedere il grande potenziale di chi l’ha scritta. Leggerti, al di là di tutto, è sempre un piacere! Titolo: 2/5 Il tuo è un titolo decisamente particolare, “(Non) cambiamenti” ha una struttura originale e insolita, sia per la scelta di inserire un elemento tra parentesi, sia per l’assenza di coesione grammaticale tra i due termini che lo compongono. Partendo dall’assenza di coesione, immagino sia stata una scelta per rimarcare la separazione già messa in atto dalle parentesi: il “non” è l’elemento in più, quello che l’autore aggiunge e non aggiunge, che c’è e al tempo stesso non c’è, a simboleggiare che questi “cambiamenti” ci siano stati senza esserci davvero – dei cambiamenti apparenti, quindi, ai quali non corrisponde anche la sostanza delle cose. Come concetto è in linea con il contenuto della storia, dove i due personaggi interessati dai cambiamenti, Harry e Gellert, attraversano fasi complesse delle loro vite e vivono su di loro dei cambiamenti (la superficie, l’anima e lo spirito intaccati e quindi in qualche modo mutati), ma questi cambiamenti non riescono a compiersi, perché entrambi restano ciò che sono sempre stati – “Alcuni uomini non cambiano mai”. Da questo punto di vista, quindi, il titolo convince ed è questo il motivo per cui il punteggio non è inferiore a 2/5. Il motivo per cui il punteggio non è superiore è dovuto al fatto che l’assenza di coesione grammaticale, per quanto abbia la sua ragione d’essere, non è un elemento attrattivo per un lettore; il titolo appare disarmonico e non riesce a comunicare a priori il genere di storia che anticipa né la tematica trattata – è un titolo “muto” da questo punto di vista e quindi penalizzante, perché non riesce a fungere da calamita per i lettori. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è di evitare costruzioni così particolari per i titoli, o quantomeno di associare alla parentesi la coesione grammaticale, così da privilegiare in primis l’armonia, che è in genere uno dei primi elementi ad attrarre i lettori in tema di titoli. Utilizzo del prompt: 7/10 Il tuo prompt era “Gli uomini non cambiano”, un vero e proprio concetto cui ispirarsi. Nella tua storia, il prompt ha assunto le sembianze di una consapevolezza che investe il protagonista in due momenti importanti della sua vita: la sconfitta di Gellert e il sacrificio di Harry. In questi due momenti il protagonista comprende che esistono alcuni uomini che non cambiano mai, malgrado la vita li metta dinanzi a situazioni che avrebbero implicato dei cambiamenti. Nel complesso, sei stata brava a dare un’interpretazione personale del prompt e a svilupparlo su due personaggi così diversi tra loro. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 7/10 è che il filo conduttore della drabble sembra essere più il parallelo in sé tra Gellert e Harry, e quindi tra le scelte di vita fatte, che non il prompt in questione. Il concetto espresso da “gli uomini non cambiano” ha una sua importanza nella storia, ma non è predominante – è la conclusione cui si giunge, ma non sembra il motivo da cui scaturisce l’intero testo. Anche in questo caso sono più che convinta che il fatto che tu abbia dovuto ridurre molto la storia per arrivare alle 100 parole abbia avuto il suo peso, perché questa drabble in alcuni punti mi ha dato l’impressione di un testo cui erano stati sottratti tasselli. Ad ogni modo, a parte questo fattore, è indubbio che il prompt ci sia, che abbia la sua parte di rilevanza nel racconto e che tu gli abbia dato una tua interpretazione, quindi il punteggio non può che restare buono! Caratterizzazione e IC dei personaggi: 7/10 Nonostante il protagonista sia Albus Silente, non abbiamo una caratterizzazione centrata sul personaggio, ma la deduciamo dalle riflessioni di Albus su Gellert e Harry. Nel tuo caso, quindi, anziché trattare singolarmente i personaggi citati, farò un unico discorso. Le considerazioni di Albus sui due rispecchiano una visione IC del personaggio: nel caso di Gellert emerge un amore mai sopito, ed è molto coerente il fatto che Albus lo ami proprio perché non è mai cambiato, ma è sempre il Gellert che arde di ambizione e potere, il Gellert che tanti anni prima lo ha fatto letteralmente capitolare; nel caso di Harry è coerente che Albus trovi ristoro nella consapevolezza che, malgrado le brutture vissute, l’animo di Harry non sia cambiato, non sia stato corrotto dal male – e quel “grazie a Dio” finale è interpretabile come un sollievo nel constatare che almeno Harry, diverso da se stesso e da Gellert, non ha mai ceduto al fascino del potere. Nel complesso, quindi, l’Albus Silente estrapolato dalla narrazione è coerente alla controparte cartacea, e questo è sicuramente merito della tua capacità di caratterizzare i personaggi! Albus non è affatto un personaggio semplice. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 7/10 è legato all’aver messo in una relazione di equivalenza il rapporto che Albus ha avuto con Gellert e quello che ha avuto con Harry. Immagino che il tuo obbiettivo non fosse quello di far trasparire un’equivalenza tra i due rapporti (difatti per Gellert utilizzi “ragazzo che amava” e per Harry “ragazzo che lottava”), ma a causa delle poche parole a disposizione e della struttura stilistica fondata su paragrafi speculari si ha la sensazione che i due personaggi abbiano avuto un peso uguale o quantomeno simile nella vita di Silente. Dalla saga sappiamo invece che per quanto Albus abbia voluto bene a Harry e lo abbia seguito e stimato, il rapporto tra i due non è mai stato né pari né simile a quello che Albus ha condiviso con Gellert, né è ipotizzabile che Albus rivedesse qualcosa di Gellert in Harry; forse rivedeva in lui tratti di Tom, che pure è stato suo allievo, ma Gellert è una storia a parte, una storia tra pari, il suo grande amore, il suo peccato e il suo rovinoso segreto. Per questi motivi, questa sfumatura della caratterizzazione mi è parsa meno convincente e più lontana dal personaggio originale. Trattandosi comunque di una sfumatura e considerando i pregi esposti in precedenza, ho optato per assegnarti un punteggio comunque alto. Nel complesso, sei stata brava! Totale: 32.5/45 |
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