Recensioni per
Io&Sherlock
di hikaru83
Ciao, dunque, in questo capitolo vorrei fare una riflessione sul padre di John e proprio perché qui veniamo a sapere ulteriori dettagli sul loro passato, e che personalmente ho trovato terrificanti. Quello che John ha dovuto subire, e non soltanto da un punto di vista psicologico ma soprattutto fisico, è davvero triste. E si fa quasi fatica a sopportarlo, mentre leggevo mi domandavo che razza di padre avrebbe lasciato il figlio fuori dalla porta di casa solo per un ritardo e senza preoccuparsi nemmeno che stesse bene. Sul fatto che il padre di John abbia portato la guerra a casa non c'è ombra di dubbio, e sono anche d'accordo nel credere che, in un primo momento, mantenere la rigidità della vita militare gli abbia fatto bene. Ma a distanza di tantissimi anni, tratta tutti quanti come fossero dei suoi sottoposti e questo crea spaccature con tutti i membri della famiglia. Di solito lo si vede spesso nelle storie (ma anche film o telefilm) in cui il ragazzo o la ragazza di turno ha un padre militare. Mi viene in mente la Lois Lane di Smalliville, col padre generale. Ci sono momenti in cui il generale Lane tratta le figlie come dei soldati e al punto che loro sanno fare cose che ragazze comuni faticherebbero anche a pensare. Quindi spesso capita che abbia una connotazione divertente o più leggera, qui invece è tutto molto pesante e drammatico. Difficile da sopportare. Quell'uomo è già sbagliato come idee che gli vengono, e non mi riferisco tanto al non accettare l'omosessualità di un figlio. Voglio dire, tuo figlio sta tardando molto per tornare a casa e tu non ti preoccupi che possa essergli successo qualcosa? Non ti chiedi se sta bene? Ma la cosa ancora più terribile è che forse, pur vedendolo picchiato in quel modo, lo avrebbe accusato di essere un debole, dicendogli che avrebbe dovuto farcela da solo a tirarsi fuori dai guai o magari lo avrebbe accusato di aver provocato in qualche modo. Di quella scena ringrazio lo zio Larry, che non solo ha accolto John in casa propria, ma che ha affrontato l'amico senza remore o tirarsi indietro. Perché i povero John, in ogni caso, agli occhi del padre, avrebbe sbagliato qualcosa. E mi domando davvero come mai sia stato tanto duro con lui, al punto da arrivare a picchiarlo in quel modo. Non stento a credere che John abbia fatto di tutto pur di cercare di far felice il padre, arrivando al punto da arruolarsi. A questo proposito mi è piaciuta tantissimo la scena in cui Sherlock si rende conto che John si è arruolato per far felice il padre e ha studiato medicina per far contenta sua madre, e in quel momento gli chiede cosa ha fatto per far felice se stesso. E la risposta quasi lo spiazza e io l'ho adorata, credo che stare con Sherlock e seguirlo nei casi, così come il lavorare a stretto contatto, sia davvero la cosa che John ha scelto di fare per se stesso. Mi torna in mente quello che ti avevo detto all'inizio della prima recensione che ti ho lasciato, la crescita ulteriore del loro rapporto la si vede benissimo e viene fuori soprattutto in quest'ultimo capitolo. Non credo ne avessero un reale bisogno, ma l'aver affrontato il passato ha permesso a John di liberarsi di certi dolori e quindi di maturare ancora di più. Ora spero soltanto una cosa, e te lo dico molto onestamente, spero che il padre non si faccia vivo o che loro arrivino a uno scontro definitivo. Io credo che un uomo del genere non si possa redimere dal giorno alla notte e sarebbe bello se John riuscisse a metterlo davanti a se stesso e a ciò che ha perso (Mary, Rosie e ora anche Sherlock). Non credo che se ne renda conto, ma che stia più che altro pensando che le scelte del figlio sono per lui sbagliate e che è giusto punirlo con la sua lontananza (forse è un ragionamento contorto, ma quell'uomo non mi pare lineare, al contrario ha parecchi problemi che andrebbero affrontati). |
Ciao, recensisco subito anche questo capitolo che ho appena riletto molto velocemente, giusto per non evitare di confondere i fatti tra un capitolo e l'altro. Ti posso dire che mi piace tantissimo come hai delineato il loro rapporto. L'avevo già accennato, ma anche qui viene fuori forse meglio che nella prima parte. Inizio con una considerazione su quanto dici a proposito di Sherlock. Sì, è molto dolce e premuroso con John e probabilmente se il contesto fosse differente da quello che hai delineato storcerei il naso, ma qui ci sta in tutto e per tutto. Le azioni dei personaggi, quando sono ben contestualizzate, ci stanno benissimo e anche se in una situazione differente risulterebbero OOC. Qui Sherlock ha una relazione stabile e matura con John, non sappiamo con precisione da quanto tempo stanno insieme, ma sappiamo essere passato del tempo. E non è tutto qua, l'avere una figlia (biologicamente soltanto di John, ma familiarmente di entrambi) li rende ancora più solidi. Trovo quindi coerente che Sherlock sia così tanto dolce e premuroso, lo sarebbe un qualsiasi altro marito così come è ancora più sensato che lo sia Sherlock. Lui, se vai a notare, è sempre preoccupato per il benessere di John. Lo stare insieme a lui lo porterebbe a preoccuparsi e a stargli vicino così come fa in questa storia. Quindi su un eventuale OOC di Sherlock non mi preoccuperei, perché io trovo che vada bene così. E poi, come ho detto, mi piace moltissimo il loro rapporto. La maniera in cui Sherlock sostiene il proprio compagno viene fuori anche dalle più piccole cose, come quella frase che gli dice quando John sta per scendere. Sherlock lì non dà per scontato che John voglia essere seguito al piano di sotto, lo Sherlock di un tempo l'avrebbe fatto, avrebbe dedotto da solo. Questo Sherlock invece domanda e rispetta la volontà di John, che ovviamente gli dice sì. Perché John in questa storia credo non farebbe un passo senza Sherlock al suo fianco. Quindi adoro tutte queste premure, così come mi piace la maniera in cui Sherlock "indaga" (bonariamente) sulla vita passata di John. Si interessa a tutto ciò che ha fatto, quasi volesse scoprire qualcosa di più sul suo compagno che prima non immaginava. Non credo che sia mai stato molto uno che racconta della propria infanzia, al contrario John tende a tenersi tutto quanto per sé. Il fatto che lo faccia qui, però, è assolutamente coerente con i fatti e le situazioni. John sta affrontando non solo la propria famiglia, ma anche un se stesso che non c'è più e un passato che ora gli sembra più vicino che mai. Quindi si lascia completamente andare e racconta tutto ciò che si sente di dire. E Sherlock lo ascolta e lo appoggia con tutto l'amore del mondo. Per questo non mi sento di preoccuparmi troppo per John. Nelle note finali hai detto più volte che tu ami John, e si vede. Se non lo amassi non gli avresti dato un rapporto come questo. Sì, sta affrontando un mare doloroso di angst, ma c'è Sherlock al suo fianco quindi io sto tranquilla. |
Ciao, e finalmente sono arrivata anche su questa storia. Ero davvero molto curiosa di leggerla prima di tutto per il contesto post quarta stagione (con Rosie, la morte di Mary e tutto quanto) e poi perché è una storia a capitoli e volevo vedere come sarebbe stata strutturata. Le long sono ovviamente molto diverse rispetto alle one shot, hanno una loro struttura, un loro ritmo. Secondo me non tutti gli autori che pubblicano qui le sanno gestire adeguatamente. Questa lo è, e te lo dico perché ho già letto tutti e tre i capitoli, ma voglio recensirli uno per volta perché ho molte cose da dire. |
Cara hikaru83, difficilmente scrivo recensioni, ma in questo caso non posso proprio farne a meno. Questa storia è bellissima e promette di essere una delle migliori che abbia mai letto. Quindi non posso che augurarti buon lavoro e attendere pazientemente il prossimo capitolo. A presto |
Ele <3 |
Mamma mia quanto è bella. Non ho parole... Descrivi tutto in modo perfetto, dando l'impressione di esser lì con loro ma senza dilungarmi troppo. E Sherlock è perfetto. John è perfetto. Il loro rapporto è perfetto. Non vedo l'ora che tu pubblichi il prossimo capitolo. Grazie mille per questo raggio di sole. |