Recensioni per
Io&Sherlock
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/10/18, ore 10:29
Cap. 3:

Ciao, dunque, in questo capitolo vorrei fare una riflessione sul padre di John e proprio perché qui veniamo a sapere ulteriori dettagli sul loro passato, e che personalmente ho trovato terrificanti. Quello che John ha dovuto subire, e non soltanto da un punto di vista psicologico ma soprattutto fisico, è davvero triste. E si fa quasi fatica a sopportarlo, mentre leggevo mi domandavo che razza di padre avrebbe lasciato il figlio fuori dalla porta di casa solo per un ritardo e senza preoccuparsi nemmeno che stesse bene. Sul fatto che il padre di John abbia portato la guerra a casa non c'è ombra di dubbio, e sono anche d'accordo nel credere che, in un primo momento, mantenere la rigidità della vita militare gli abbia fatto bene. Ma a distanza di tantissimi anni, tratta tutti quanti come fossero dei suoi sottoposti e questo crea spaccature con tutti i membri della famiglia. Di solito lo si vede spesso nelle storie (ma anche film o telefilm) in cui il ragazzo o la ragazza di turno ha un padre militare. Mi viene in mente la Lois Lane di Smalliville, col padre generale. Ci sono momenti in cui il generale Lane tratta le figlie come dei soldati e al punto che loro sanno fare cose che ragazze comuni faticherebbero anche a pensare. Quindi spesso capita che abbia una connotazione divertente o più leggera, qui invece è tutto molto pesante e drammatico. Difficile da sopportare. Quell'uomo è già sbagliato come idee che gli vengono, e non mi riferisco tanto al non accettare l'omosessualità di un figlio. Voglio dire, tuo figlio sta tardando molto per tornare a casa e tu non ti preoccupi che possa essergli successo qualcosa? Non ti chiedi se sta bene? Ma la cosa ancora più terribile è che forse, pur vedendolo picchiato in quel modo, lo avrebbe accusato di essere un debole, dicendogli che avrebbe dovuto farcela da solo a tirarsi fuori dai guai o magari lo avrebbe accusato di aver provocato in qualche modo. Di quella scena ringrazio lo zio Larry, che non solo ha accolto John in casa propria, ma che ha affrontato l'amico senza remore o tirarsi indietro. Perché i povero John, in ogni caso, agli occhi del padre, avrebbe sbagliato qualcosa. E mi domando davvero come mai sia stato tanto duro con lui, al punto da arrivare a picchiarlo in quel modo. Non stento a credere che John abbia fatto di tutto pur di cercare di far felice il padre, arrivando al punto da arruolarsi. A questo proposito mi è piaciuta tantissimo la scena in cui Sherlock si rende conto che John si è arruolato per far felice il padre e ha studiato medicina per far contenta sua madre, e in quel momento gli chiede cosa ha fatto per far felice se stesso. E la risposta quasi lo spiazza e io l'ho adorata, credo che stare con Sherlock e seguirlo nei casi, così come il lavorare a stretto contatto, sia davvero la cosa che John ha scelto di fare per se stesso. Mi torna in mente quello che ti avevo detto all'inizio della prima recensione che ti ho lasciato, la crescita ulteriore del loro rapporto la si vede benissimo e viene fuori soprattutto in quest'ultimo capitolo. Non credo ne avessero un reale bisogno, ma l'aver affrontato il passato ha permesso a John di liberarsi di certi dolori e quindi di maturare ancora di più. Ora spero soltanto una cosa, e te lo dico molto onestamente, spero che il padre non si faccia vivo o che loro arrivino a uno scontro definitivo. Io credo che un uomo del genere non si possa redimere dal giorno alla notte e sarebbe bello se John riuscisse a metterlo davanti a se stesso e a ciò che ha perso (Mary, Rosie e ora anche Sherlock). Non credo che se ne renda conto, ma che stia più che altro pensando che le scelte del figlio sono per lui sbagliate e che è giusto punirlo con la sua lontananza (forse è un ragionamento contorto, ma quell'uomo non mi pare lineare, al contrario ha parecchi problemi che andrebbero affrontati).

Detto ciò, di nuovo ho apprezzato tantissimo i momenti fra di loro. Molto teneri e romantici, pur senza essere eccessivamente smielati.
Ora aspetto soltanto il capitolo finale, nel frattempo ti faccio i complimenti.
Koa

Recensore Master
20/10/18, ore 09:46
Cap. 2:

Ciao, recensisco subito anche questo capitolo che ho appena riletto molto velocemente, giusto per non evitare di confondere i fatti tra un capitolo e l'altro. Ti posso dire che mi piace tantissimo come hai delineato il loro rapporto. L'avevo già accennato, ma anche qui viene fuori forse meglio che nella prima parte. Inizio con una considerazione su quanto dici a proposito di Sherlock. Sì, è molto dolce e premuroso con John e probabilmente se il contesto fosse differente da quello che hai delineato storcerei il naso, ma qui ci sta in tutto e per tutto. Le azioni dei personaggi, quando sono ben contestualizzate, ci stanno benissimo e anche se in una situazione differente risulterebbero OOC. Qui Sherlock ha una relazione stabile e matura con John, non sappiamo con precisione da quanto tempo stanno insieme, ma sappiamo essere passato del tempo. E non è tutto qua, l'avere una figlia (biologicamente soltanto di John, ma familiarmente di entrambi) li rende ancora più solidi. Trovo quindi coerente che Sherlock sia così tanto dolce e premuroso, lo sarebbe un qualsiasi altro marito così come è ancora più sensato che lo sia Sherlock. Lui, se vai a notare, è sempre preoccupato per il benessere di John. Lo stare insieme a lui lo porterebbe a preoccuparsi e a stargli vicino così come fa in questa storia. Quindi su un eventuale OOC di Sherlock non mi preoccuperei, perché io trovo che vada bene così. E poi, come ho detto, mi piace moltissimo il loro rapporto. La maniera in cui Sherlock sostiene il proprio compagno viene fuori anche dalle più piccole cose, come quella frase che gli dice quando John sta per scendere. Sherlock lì non dà per scontato che John voglia essere seguito al piano di sotto, lo Sherlock di un tempo l'avrebbe fatto, avrebbe dedotto da solo. Questo Sherlock invece domanda e rispetta la volontà di John, che ovviamente gli dice sì. Perché John in questa storia credo non farebbe un passo senza Sherlock al suo fianco. Quindi adoro tutte queste premure, così come mi piace la maniera in cui Sherlock "indaga" (bonariamente) sulla vita passata di John. Si interessa a tutto ciò che ha fatto, quasi volesse scoprire qualcosa di più sul suo compagno che prima non immaginava. Non credo che sia mai stato molto uno che racconta della propria infanzia, al contrario John tende a tenersi tutto quanto per sé. Il fatto che lo faccia qui, però, è assolutamente coerente con i fatti e le situazioni. John sta affrontando non solo la propria famiglia, ma anche un se stesso che non c'è più e un passato che ora gli sembra più vicino che mai. Quindi si lascia completamente andare e racconta tutto ciò che si sente di dire. E Sherlock lo ascolta e lo appoggia con tutto l'amore del mondo. Per questo non mi sento di preoccuparmi troppo per John. Nelle note finali hai detto più volte che tu ami John, e si vede. Se non lo amassi non gli avresti dato un rapporto come questo. Sì, sta affrontando un mare doloroso di angst, ma c'è Sherlock al suo fianco quindi io sto tranquilla.

Per quel che riguarda la trama nel senso più stretto, di fatti e accadimenti. Mi è piaciuta la gita al faro romano, mi è piaciuto il viaggio nel passato che si materializza con una scatola dei ricordi sotterrata sotto un albero, mi piace l'interesse di Sherlock e come si mostra quasi esaltato dallo scoprire cosa c'è dentro. La sua curiosità un po' infantile si capisce in quel momento, e l'ho trovata stupenda. Dall'altro lato i ricordi investono John come un fiume, ci dici cosa è successo centellinando i racconti e questo l'ho apprezzato tantissimo. Una spiegazione più corposa arriva soltanto nella parte finale, in cui John racconta dettagliatamente cosa è successo dal ritorno di suo padre in avanti, prima di fai sapere che è stato dichiarato disperso e che sua madre era in apprensione. Ci introduci questo zio Larry, che poi appare anche fisicamente, e che a me è sembrato più lui il padre di John che John stesso. Mi è piaciuto incontrarlo fisicamente, si mostra aperto e felice di conoscere il compagno di John. Sembra davvero una persona che ama John come un padre, al di là di tutto quanto. Carino poi quando ammette che lo ha sempre seguito attraverso il blog. Insomma, il loro incontro mi incuriosisce tantissimo.

Avrei un'altra cosa da dire, ma me la terrò per la prossima recensione dove voglio analizzare più da vicino il padre di John. Per ora ti dico che è stato un bellissimo capitolo.
Koa

Recensore Master
19/10/18, ore 20:06
Cap. 1:

Ciao, e finalmente sono arrivata anche su questa storia. Ero davvero molto curiosa di leggerla prima di tutto per il contesto post quarta stagione (con Rosie, la morte di Mary e tutto quanto) e poi perché è una storia a capitoli e volevo vedere come sarebbe stata strutturata. Le long sono ovviamente molto diverse rispetto alle one shot, hanno una loro struttura, un loro ritmo. Secondo me non tutti gli autori che pubblicano qui le sanno gestire adeguatamente. Questa lo è, e te lo dico perché ho già letto tutti e tre i capitoli, ma voglio recensirli uno per volta perché ho molte cose da dire.

Inizio col ringraziarti per aver mantenuto un contesto post quarta stagione con tutti i dettagli canonici del caso, nonostante sia passato del tempo da quando l'abbiamo vista non è un qualcosa che fanno in molti. Qui invece John e Sherlock hanno un passato di dolore e sofferenza alle spalle, che hanno superato. La storia non parla direttamente di quello che è successo tra Eurus e la morte di Mary e ciò che sono loro due qui. Lo si intuisce. Possiamo capire che John non solo è tornato a Baker Street con Rosie, ma anche che tra lui e Sherlock è cambiato molto più di qualcosa. Mi è piaciuto molto proprio questo aspetto, non ti sei focalizzata sul rapporto tra Sherlock e John, non è di come è nato l'amore tra loro che si parla, anzi sono in una relazione ben consolidata e matura, che è fatta anche di quotidianità, ma che in questa storia subisce una crescita ulteriore. Sherlock e John stavano già benissimo prima di andare dai genitori di John, ma grazie a ciò che John riuscirà a confessare, ne trarrà giovamento sia lui per primo che Sherlock stesso. Quindi è un tema, quello dell'established Johnlock che è ancora merce rara da trovare, di averla trovata qui sono davvero molto contenta.

Detto questo, è una storia che pur parlando di un futuro post quarta stagione, si concentra tantissimo sul passato di John, che è praticamente il fulcro della trama principale. Hai fatto una scelta credibile, sebbene tu ti sia presa delle libertà per la faccenda della madre di John (che sappiamo essere morta). In molti hanno sempre interpretato il fatto che John non parli del padre come se ci fosse stato un distacco tra di loro. Quello che io ho sempre creduto, testimoniato anche dall'assenza di Harry sia al matrimonio che dopo la morte di Mary, è che John si sia staccato completamente da tutta la sua famiglia di origine. Che è praticamente ciò che hai fatto tu qui. Ci troviamo quindi di fronte a un John che ha un enorme problema non soltanto con suo padre, ma anche con sua madre e con Harry (anche se forse è più restio ad ammetterlo per quel che riguarda sua madre). Riconosce il fatto di avere un padre molto difficile e di sicuro ha subito psicologicamente tutto quello che si intuisce da questo primo capitolo (e che verrà confermato nei successivi), ma credo che John abbia patito anche quella sorta di indolenza da parte di sua madre, di non reazione di fronte al comportamento di un uomo violento verbalmente e non. Penso che in parte John colpevolizzi anche lei, o fatichi a comprenderla ecco. Ma di questo la storia non ci parla un granché, è tutto incentrato su John e suo padre.

Per quel che riguarda i personaggi. Il padre mi piace molto. Ho apprezzato tanto il suo carattere sfaccettato, che poi verrà fuori meglio nei prossimi capitoli (e del quale parlerò). Per intanto sappiamo che si tratta di un uomo che ha un passato militare, di stampo molto conservatore, sappiamo che è severo e duro. Mi ha molto impressionato il suo non avere nessuna reazione di fronte al ritorno di un figlio. Poi però ho pensato alla sua assenza al matrimonio di Mary e al funerale, oltre che al fatto che non hanno mai visto sua nipote e quindi mi sono detta che non c'era poi da stupirsi. Per la madre, è come ho detto... in lei si percepisce qualcosa di doloroso, ho avuto l'impressione che si fosse arresa e che non avesse voglia di combattere. Lei è l'unica che mostra una sincera gioia nel rivedere John e mi domando se sotto questa felicità non ci si sia anche il desiderio di una momentanea e breve evasione dalla routine di tutti i giorni (che dev'essere difficilissima soprattutto per lei). Ma anche di questo non ci hai parlato molto. Il capitolo si concentra tanto su Sherlock e John, c'è un'introduzione per tutta la prima parte con loro che vanno verso Dover, il che comprende anche tutto il viaggio e l'arrivo, è un capitolo molto preparatorio in questo senso, come dovrebbero essere di solito i primi capitoli. La cui parte più importante è senza ombra di dubbio la parte della cena. C'era da aspettarsi una reazione molto negativa da parte loro, però devo confessare che resto sempre addolorata nel vedere momenti di questo genere. John fa una riflessione proprio su questo e che a me è piaciuta, pensa a come hanno reagito i genitori di Sherlock e come invece sa che reagiranno i suoi, due mondi completamente distinti e menti totalmente diverse che tu hai differenziato davvero molto bene.

Tutto questo è accompagnato da una Johnlock deliziosa. Il bello delle Johnlock con già una relazione stabile è proprio questo, vedere tutta la dolcezza di cui è capace Sherlock, vedere il loro amore che viene fuori nei modi anche più piccoli come il prendersi per mano quando le cose si diventano un po' più brutte, o il sostenersi a vicenda nei momenti in cui l'altro ha bisogno. Insomma, di loro ne parlerò senz'altro nei capitoli successivi. Intanto posso dire che li trovo a dir poco adorabili.

Recensirò prestissimo anche il prossimo capitolo.
Koa

Recensore Junior
06/10/18, ore 22:21
Cap. 2:

Cara hikaru83, difficilmente scrivo recensioni, ma in questo caso non posso proprio farne a meno. Questa storia è bellissima e promette di essere una delle migliori che abbia mai letto. Quindi non posso che augurarti buon lavoro e attendere pazientemente il prossimo capitolo. A presto

Recensore Master
02/10/18, ore 00:50
Cap. 1:

Ele <3
Finalmente arrivo qui a recensire questa storia che ho assaporato lentamente, concedendomi un pezzetto alla volta per bearmi di tutta la dolcezza con cui l'hai scritta. In realtà vorrei scriverti subito tutto ciò che penso di questa fic meravigliosa, ma mi tratterrò il più possibile attenendomi al capitolo in questione.
Piccola premessa: ho amato pure l'introduzione, che qui non hai riportato ma io ne parlo lo stesso xD
Ed è vero: di John non sappiamo una beneamata mazza, e nessuno si degna di darcene spiegazione. Quindi è bellissimo che tu abbia voluto esplorare il suo mondo, e soprattutto che tu l'abbia fatto così.
Già vabbeh, mi hai fatto venire un infarto con le primissime parole: quella domanda di Sherlock che ormai posso sentire detta con la sua voce, da quante volte l’ho riascoltata.
Hai ripercorso le tappe del loro rapporto mostrandocele dal punto di vista di John, quasi come un blog parallelo, accessibile solo a noi, che rivela ogni sfumatura di un legame che va letteralmente oltre la morte.
Un particolare molto apprezzato è stata la breve digressione su Stanford, di cui hai messo in luce i tratti positivi e l’influenza che lui ha avuto su John, cambiandogli in parte il modo di guardare alle persone. Mike è un personaggio che per forza di cose finisce in secondo piano (non lo vediamo – anche se lo “sentiamo” – nemmeno al matrimonio di John!), eppure non possiamo dimenticarci che lui è il punto zero: LUI ha fatto conoscere Sherlock e John! E tu lo ribadisci stupendamente, evidenziando anche le sue qualità.
Ho trovato perfetto il modo in cui ci hai catapultato dal flashback alla vicenda da te raccontata: John che accarezza la mensola trafitta, immerso nei ricordi, per poi essere destato dall’arrivo di Sherlock, sempre pronto a riportarlo alla realtà.
Mi è piaciuto tantissimo il dettaglio delle mani intrecciate, che torna più volte come qualcosa "che [lui] ama fare": intrecciare le dita come intrecciate sono le loro vite, indissolubilmente legate per sempre. E allo stesso tempo un gesto discreto, intimo, che rispecchia il loro volersi bene in modo così totale e pieno.
Mi hanno commossa più volte i pensieri di John circa la sua decisione di portare Sherlock a casa: il volergli mostrare dov’era cresciuto, e soprattutto la segreta, timida speranza che la sua famiglia lo “sorprendesse”. Mi ha proprio riempito il cuore di tenerezza.
Piccola parentesi: tu vuoi proprio ucciderci! Quando John dice di sentirsi ancora sotto le armi con lui… subito dopo il sorriso e lo sguardo di Sherlock pronto a sostenerlo… ovviamente mi si è sparato in testa il flash da TFP e non sapevo se piangere o cos’altro <3
Poi arriva la coltellata dell’incontro-scontro col padre xD (rido per non piangere haha). No a parte gli scherzi, perfino quella mi è piaciuta: per come è scritta, per come si dipanano i pensieri del nostro medico del cuore, per le parole pronunciate dal padre. Tutto sembra condurre al momento in cui John renderà chiaro alla famiglia la natura del suo rapporto con Sherlock: amici sì, ma non solo. La tensione che si crea è quasi palpabile, così come il “Cristo santo” di Harry: lei è FENOMENALE. Ma mi sforzerò di attendere l’ultimo capitolo per dirti quanto l’abbia adorata.
Dulcis in fundo: il premio. No vabbeh, devo commentare? Ti adoro.
E un grazie immenso per la dedica iniziale. Tu lo sai quanto valga per me trovare lì anche il mio nome? Tanto, tantissimo.
Ti abbraccio, Izu

Recensore Junior
25/09/18, ore 23:41
Cap. 1:

Mamma mia quanto è bella. Non ho parole... Descrivi tutto in modo perfetto, dando l'impressione di esser lì con loro ma senza dilungarmi troppo. E Sherlock è perfetto. John è perfetto. Il loro rapporto è perfetto. Non vedo l'ora che tu pubblichi il prossimo capitolo. Grazie mille per questo raggio di sole.

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