Un racconto bellissimo. Dolce nel finale. Dolce André innamorato, impaurito, forse offeso.
Dolce la timidezza di Oscar, l'indecisione, la consapevolezza.
Dolce il ballo senza musica, solo i loro cuori.
Bellissimo!

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E' bella la parte in cui Oscar torna a casa e André fa l'offeso.
Poi, però, l'atteggiamento sostenuto viene meno e lascia spazio a ciò che celava: una profonda insicurezza che fa dire ad André quello che non avrebbe mai dovuto dire e gli fa mendicare una bugia, in cambio della verità lasciata a Fersen. Oscar, però, ha cambiato idea e André è promosso da zerbino degli zerbini (tale lui si sentiva) a uomo felice.
A differenza del primo capitolo, questo secondo è caratterizzato, salva la parte iniziale dove ci sono delle incomprensioni, dal dileguarsi progressivo della condizione di disagio, tanto che i due riescono a ballare con disinvoltura pure in assenza di orchestra e di musica. Nel primo capitolo, invece e specularmente, la condizione di disagio non faceva che aumentare.

A presto!

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Ci sono due modi per tenere un mento sollevato. Uno con la leggerezza delle dita. E questo chiunque può farlo. L’altro, con l’amore nel cuore. E questo, mio bel farlocco, non è compito tuo.
Quasi gli stessi gesti, compiono quei due uomini, per avvicinarsi ad un bacio. Eppure che baratro nelle emozioni che scatenano.
Mi sono sempre chiesta cosa poteva accadere, al rientro di Oscar a palazzo Jarjayes dopo quella serata. Inutile appellarsi all’anime, che lì non c’è speranza. Ma anche nel manga è ancora presto per la consapevolezza dei sentimenti di Oscar per André. E dunque solo tu, con questa storia, potevi dare corpo ad un seguito come l’ho sempre immaginato.
Le guance rosse sotto la luce della luna svelano una Oscar incredibilmente romantica e profondamente innamorata. Qui i caratteri si ribaltano: André – Dio ce ne scampi e liberi – sembra essere tornato l’idiota di “Acqua e fuoco”, rasenta la maleducazione camuffata da formalità. Un ruolo che in genere nell’anime spetta ad Oscar. Mentre lei, invece, mostra una pazienza che in genere spetta a lui. È innamorata, ha capito di aver perso tempo, ha capito di averlo fatto soffrire, e quindi tollera quella freddezza insopportabile perché sa che dietro c’è un cuore ferito. La sua urgenza è calmarlo, quel cuore.
Bella la sostituzione della stretta del corpetto con quella delle braccia.

Un bacio,
Ilaria
(Recensione modificata il 13/12/2018 - 02:31 pm)

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: Ciao Reesjordan, Sinceramente non me l' aspettavo una continuazione, ma così la storia assume un aspetto organico e questa finale è il giusto coronamento della storia d'amore fra Oscar e André. Sei riuscita a farli avvicinare e amare senza drammi né traumatici distacchi. Oscar qui, più che nella puntata precedente, si rivela parecchio ooc, mah , magari il capitolo 26 dell'anime si fosse svolto in questo modo! Grazie della dolcissima storia, buona notte!

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Evvivaaaaa sapevo che non poteva finire
Questa splendida oneshot, che magia, che passione, quanto amore hanno da dare grazie di cuore ❤️❤️
Cla

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Molto bella, un'altra sfaccettatura di loro e del loro amore. La consapevolezza di Oscar è palpabile, la sua voglia di sentire le labbra di André su di sé è struggente. Prima che avvenissero tutte le tragedie tu li hai fatti amare. Sempre bravissima. Buona serata 😍

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Poetica,la degna conclusione per i due innamorati! Semplicemente magnifica!

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Wow,che colpo di scena! Bellissima questa rivisitazione,lui che la riconosce,la bacia e lei proprio attraverso questo bacio capisce di amare Andrè. Stupendo,magnifico...hai un bellissimo modo di scrivere! Complimenti!

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Cara Reesjordan.
Perdona il ritardo ,la mia presenza in questo fandom è un po'altalenante comunque alla fine cerco di essere presente e recensire.... in special modo quando sono al cospetto di storie belle , interessanti e sorprendenti quali quelle lette oggi. Come la tua,per esempio.
Hai ricevuto già delle belle recensioni,io mi associo ai complimenti e alle considerazioni della persona che ha scritto prima di me e a quelle di Ilaria.
Secondo me il 'vero ' Fersen avrebbe approfittato della situazione, era un dongiovanni, non si sarebbe mai lasciato sfuggire un bocconcino così delizioso,come la bellissima Oscar divenuta donna. Avrebbe senza dubbio tentato un approccio.
La Ikeda purtroppo lo voleva diverso,lo voleva nobile di cuore e fedele ai sentimenti verso la regina. Altrimenti Oscarina non si sarebbe nemmeno innamorata di lui. Lei ama l'amore,il sogno che vede realizzato negli occhi di Hans e Maria. Un sogno che lei non può, né osa chiedere per sé.
Fersen è l'innamorato perfetto perché non è in carne ossa ,sangue ,lacrime e sudore. Non le ricorda la sua sessualità celata,anzi,alla fine le nega pure il suo "genere" di appartenenza. È troppo per Oscar. Si sente ridicola e fugge.
Forse con André qualche dinamica avrebbe potuto esser modificata tuttavia per lui il momento era pessimo. Arriva lo strappo e la fine della loro amicizia.
Chissà.
Secondo me,di questa storia molto si è detto (e ripetuto) molto altro si potrebbe ancora dire.
Ottimo pezzo, bravissima!!
(Recensione modificata il 10/12/2018 - 08:52 pm)

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Ciao! Anch'io ho sempre pensato che, se Fersen avesse provato qualcosa per Oscar, lei, in ogni caso, avrebbe impedito che tra loro nascesse qualcosa, proprio per via di André. Fersen, per lei, rappresentava una fantasia, l'idea stessa dell'amore, preferiva amare un'idea piuttosto che André, sarebbe stato troppo rischioso e complicato amarlo.

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Mi piace molto questa tua storia. Oscar è vestita da donna, si incammina verso i giardini di Versailles aggrappata al braccio di Fersen e analizza i pensieri di tutti quelli che la stanno osservando. Li conosce bene, li indovina tutti. E la' fuori, mentre Fersen la bacia, forse senza neanche accorgersene analizza anche i suoi sentimenti e questo le fa vedere con gli occhi dell'anima il suo André e le fa lasciare Fersen e correre da chi ama veramente, seguendo il suo cuore di donna. Hai descritto tutto questo con una buonissima capacità di linguaggio. Mi e' piaciuto molto anche che Oscar abbia detto al suo cocchiere di correre verso la sua casa per tornare il piu' presto possibile da André. Questo porta Oscar ad un livello molto umano, diverso da quell'atteggiamento distaccato che assume quando indossa la divisa, perché ognuno di noi quando trova la vera felicità si dirige verso di essa senza indugi. Grazie per questa fiction. Jowen

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Bella, mi è piaciuta: Oscar si rende conto dei suoi veri sentimenti senza dovere subire sulla pelle il dolore di un rifiuto.

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Lo stato d'animo che regna in questa storia è il disagio.

C'è, innanzitutto, il disagio di Oscar per l'abbigliamento, per le scarpe, per gli sguardi degli astanti che lei ben conosce e che ben la conoscono, ma che non l'hanno riconosciuta. Prova disagio per il fatto di essere al centro dell'attenzione e, probabilmente, per ciò che potrebbe accadere se qualcuno la riconoscesse. Serpeggia disagio anche per il capovolgimento comportamentale: ora, è lei che deve accogliere e non porre in essere gli atteggiamenti maschili di un cavaliere che la affianca. Sorpresa e disagio esplodono quando Fersen la smaschera e, poi, la bacia. Capisce di essere fuori posto, non soltanto per l'abbigliamento e per il luogo, ma anche e soprattutto per il lui: non è Fersen che dovrebbe baciarla.

A disagio, però, si sente anche Fersen che si vede rifiutato e si becca un "Hans, io....".

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Nel manga Oscar “assaggia” le labbra di tre uomini: André, Girodel e Alain.
Nella versione della banda di maneggioni, Oscar è caratterizzata come un tale pezzo di ghiaccio che solo André osa avvicinarsi alle sue labbra.
In entrambi i casi, l’unico uomo che doveva baciarla per farle togliere la sete col prosciutto, Fersen, se ne rimane incredibilmente imbambolato con una bellissima duchessa fra le braccia e balbettando come un idiota. Il vero Fersen si sarebbe rivoltato nella tomba.
Il vero Fersen avrebbe colto senza dubbio quelle labbra tremanti di emozione. Senza alcun dubbio l’avrebbe portata fuori in giardino e lì avrebbe sfoderato il suo fascino nordico. E, sempre senza alcun ragionevole dubbio, avrebbe incassato forse l’unico rifiuto della sua vita con l’eleganza che gli era propria. Non ho alcun dubbio, infatti, che sarebbe successo esattamente quello che hai descritto tu in questa tua dolce one shot se quella testona avesse avuto l’occasione di baciare il farlocco. Se avesse potuto sfiorare con le labbra un sogno talmente segreto da nasconderlo persino a se stessa: André.
Mi è piaciuto molto quel volteggiare del pettegolezzo attorno a loro. Cala la scena nel suo ambiente naturale, un covo di serpi, e accentua il disagio di Oscar.
Quale delusione, dolore e rabbia deve aver provato questa donna nello scoprire di aver buttato tanti, troppi anni della sua vita a pensare ad un uomo che era solo una scusa. E forse nel capire che André lo ha aveva sempre saputo, che il suo ostinarsi con Fersen era un pretesto. Era un rifiuto. Era paura.
La sua fretta di tornare a casa, di dare il suo primo, vero bacio, è un finale che mi riconcilia con il bacio del farlocco, cui restituisci l’unico significato possibile.
Non so quante volte è stata descritta la scena del ballo fra Oscar e Fersen. Ma tu trovi sempre uno spiraglio da cui introdurre la tua infinita vena ispiratrice.

Ilaria

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Oddio 😱😱😱😱
Di solito non leggo le storie dove c'è il bietolone rintronato ma siccome nei personaggi ho letto André allora mi sono fiondata nella lettura che mi ha letteralmente scioccata ma proprio con lui doveva accadere?
Comunque tu sei bravissima
Come sempre del resto
Cla

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