Recensioni per
Contagio - Nella profondità della tua anima
di Rota

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/09/19, ore 14:15

[Valutazione del contest "Un fiume di soulmate!AU"]

Titolo:

Titolo semplice ma esemplificativo, rende chiaro fin da subito quello che sarà il cuore pulsante della storia, il fulcro attorno a cui ruota tutta la trama.



Caratterizzazione dei personaggi:
Questa storia predilige lo sviluppo della trama a quello dei personaggi, ma il protagonista è comunque ben delineato.

È un adolescente Makoto, in questa storia, quindi verosimilmente lo vediamo ad una festa – una a cui partecipano tutte le scuole del distretto – insieme ai suoi amici.

Mi è piaciuto l’accenno ad Haruka, che solo tra tutti sembra essersi accorto che Makoto ha qualcosa che non va: non dice nulla, – non ne ha il tempo – ma dopotutto Haruka non ha mai avuto bisogno di parole per essere estremamente espressivo.

Forse fin troppo, in effetti, perché guardando la sua espressione preoccupata Makoto si preoccupa di riflesso ancora di più – vuoi per il suo potere, vuoi per il loro legame – e corre via in cerca di un po’ di tranquillità.

È un po’ strano vedere Makoto, sempre così pacato, agitarsi tanto, ma è proprio questo a rendere ancora più lampante l’eccezionalità della situazione e quindi l’ho trovata una reazione decisamente coerente.

Ho anche apprezzato il piccolo accenno sottinteso alla sua innata premura, perché nonostante tutto il casino che sente nella testa una parte di lui si sofferma a pensare che probabilmente sta trasmettendo agli altri la sua paura, dal momento che molti si fanno in disparte per lasciarlo passare. Può sembrare banale e magari sono solo io che leggo troppo tra le righe, ma quando una persona è terrorizzata come Makoto dice di essere tende ad agire per istinto, e il suo istinto lo porta a pensare anche agli altri e non solo a se stesso – poco, certo, ma comunque ci pensa. Non è da tutti.

La paura che prova è qualcosa di così presente da potersi quasi toccare con mano, e secondo me è più che giustificata: Makoto è solo un ragazzo, dopotutto, e sentirsi questa cosa strana addosso di punto in bianco, come se il suo corpo non rispondesse più ai suoi comandi, manderebbe in crisi anche molti adulti.

Ultimo ma non ultimo, abbiamo un minuscolo accenno a Sousuke, anche lui perfettamente in linea con il suo personaggio del canon.

Come Makoto, anche Sousuke è evidentemente agitato e impaurito, ma nonostante questo rimane abbastanza lucido da capire che la situazione rischia di sfuggirgli di mano, e prima di rischiare di far del male a quel ragazzo che ancora non conosce sfoga il proprio potere sulla terra.



Stile e trama:
Prima di cominciare ti segnalo un piccolo refuso: […] dopo la solita tazza di late quella mattina […] --> Latte.

Lo stile di questa flash è completamente privo di dialoghi, – o anche solo pensieri diretti – ma in compenso alterna alla marcata introspezione una trama molto dinamica e ricca di azioni.

La sintassi è pulita e ben curata, tuttavia l’utilizzo prevalente della coordinazione per asindeto, – e in generale l’abbondanza delle virgole – che nella prima parte ben si adatta a quella piccola introduzione, nella seconda (dalla fuga di Makoto in poi) ha comportato un rallentamento del ritmo della lettura che stona nella sua contrapposizione all’accelerare invece del ritmo narrativo.


Riguardo alla trama, mi è piaciuta l’introduzione generale sul soulmate!AU e sul discorso dei poteri nell’adolescenza che – dopo una breve panoramica – restringe il campo su Makoto per concentrare l’attenzione su di lui.

Ho trovato le informazioni così inserite ben equilibrate con il resto del racconto, che spiegano al lettore qualcosa in più sull’AU scelto ma non come informazioni fini a se stesse bensì con il preciso scopo di arrivare a far comprendere lo stato d’animo attuale del protagonista.

Anche l’accenno ai soppressori, messo lì tra le righe come un qualcosa di naturale ed assodato, a parer mio aiuta a consolidare l’immedesimazione del lettore in questo nuovo contesto.


Lo scenario del festival è molto sfruttato nelle storie ambientate in Giappone dati i suoi molteplici possibili utilizzi, ma mi è piaciuto che qui si parli di un festival particolare che riunisce tutte le scuole del distretto.

Mi è piaciuto perché oltre ad essere verosimile è funzionale alla trama in più modi: più scuole vuol dire più persone, – davvero tante, tante persone – e una folla del genere può creare disagi sia per Contagio, con tutti quei sentimenti diversi e accalcati l’uno sull’altro, sia per il suo essere semplicemente “folla” e quindi opprimente. E poi, ovviamente, è un pretesto semplice ma efficace per far trovare i due soulmate nello stesso posto.


La “fuga” di Makoto è davvero ben strutturata, e il lettore è partecipe in prima persona della sua paura e della sua confusione ed è portato – come lui – a chiedersi cosa mai stia capitando.

E poi, finalmente, avviene il primo incontro. Anche questo l’ho molto apprezzato per il realismo che riesce ad esprimere nella sua semplicità: Makoto sente qualcosa di diverso e alza gli occhi, ma non appena vede Sousuke registra semplicemente un ragazzo sconosciuto con la divisa di un’altra scuola.

È solo in seconda battuta che entra in scena Contagio, che gli permette di capire chi sia davvero la persona che ha appena incontrato, e probabilmente anche l’altro ha riconosciuto lui… o almeno così si potrebbe ipotizzare dalla sua reazione non appena ha incrociato gli occhi di Makoto. Non si può ovviamente saperlo con certezza per via del narratore soggettivo, ma è una cosa che mi piace perché così anche il lettore, esattamente come Makoto, rimane col dubbio di aver interpretato bene oppure no determinati segnali.

Invece non mi convince particolarmente lo specificare che il potere di Sousuke è “Gettito”, proprio perché per via del narratore soggettivo trovo strano che Makoto sappia già per istinto quale sia la natura di quel potere.

Ho ipotizzato che i vari poteri in questo mondo fossero limitati e tutti ne fossero a conoscenza, oppure che qualcuno gli avesse rivelato quale sarebbe stato il potere del suo mate che si sarebbe adattato perfettamente al suo “Contagio”… ma dal momento che non abbiamo nessun indizio a riguardo rimane qualcosa di nebuloso, e personalmente avrei preferito lasciare inalterata tutta la descrizione della scena eliminando però il termine specifico “Gettito”.

Tornando a noi, tutto questo primo incontro avviene in una manciata di secondi a dir poco cruciali, e ho trovato le reazioni istintive dei due ragazzi davvero ben delineate e realistiche. Anche Sousuke, i cui pensieri ci sono preclusi, è estremamente espressivo e attraverso gli occhi di Makoto possiamo quasi toccare con mano quanto questo incontro lo abbia sconvolto fisicamente e mentalmente.



Gradimento personale:
Forse la cosa che più ho apprezzato in questa storia è stata il finale, molto suggestivo con questa singola crepa che si apre sul terreno al tocco delle dita di Sousuke.



A presto!
rhys89

Nuovo recensore
17/01/19, ore 07:20

Quindi il potere di Makoto è leggere le anime delle persone 😍, non vedo l'ora di leggere il continuo see you next story