Recensioni per
Il soldatino di stagno e la ballerina di carta
di _EverAfter_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Primo classificato

_Vintage_/ _EverAfter_
Il soldatino di stagno e la ballerina di carta

Tot: 50/50



Stile: 15/15

Prima di cominciare a scrivere della valutazione vera e propria, ci tengo a segnalarti che le brevi righe introduttive presentano un errore di battitura “fucile in ispalla”: è un peccato che esso sia presente, in quanto l’introduzione ha immediatamente catturato la mia attenzione e mi ha invogliata alla lettura.
Esclusa questa piccola imprecisione, nel testo non sono presenti errori di tipo grammaticale o sintattico. Le frasi sono costruite bene, il ritmo della narrazione è estremamente piacevole, a volte lento e perso nei ricordi, altre volte più incalzante.
Il tuo stile mi ha conquistata fin dalle prime righe: è intimo, personale, sicuramente frutto di una lunga ricerca e, per questo, estremamente maturo. Ho apprezzato le scelte lessicali, così variegate, l’alternanza tra pensieri del protagonista e passi maggiormente descrittivi, che mi hanno permesso di immergermi nella storia e di immaginare facilmente i due personaggi su cui essa è costruita.
Un’altra chicca, sebbene non sia oggetto di valutazione, è il titolo. Raramente accade che un titolo calzi in maniera così perfetta al contenuto che anticipi, cosa che ho estremamente apprezzato.
Molto accurata anche la descrizione del contesto in cui si muove il protagonista – presumo sia la Prima Guerra Mondiale? Sono passati troppi anni dai miei esami di storia contemporanea – e di come esso condizioni le sue azioni.
Insomma, ho gradito estremamente la maniera in cui narri la storia, che s’intreccia perfettamente con la narrazione della fiaba cui hai tratto ispirazione, veramente un bellissimo lavoro, complimenti.

Originalità: 10/10

Spero non sia una mia pecca di lettrice, ma non ho mai letto niente del genere: la favola è sicuramente molto conosciuta, ma non mi sembra di avere tra le mie letture qualcosa che la segua così fedelmente, in maniera così originale e fantasiosa. È originale il contesto, che come ti ho anticipato mi sono immaginata essere la Prima Guerra Mondiale, è originale la trama, com’è raccontata. Insomma, per esprimere il concetto in poche parole, la tua storia mi ha sorpresa e letteralmente conquistata.
Vorrei provare a dilungarmi in più parole, visto il numero spaventosamente alto di sproloqui contenuti nelle altre valutazioni, ma davvero mi hai lasciata incapace di proferire verbo, o comunque qualcosa di più sensato che non sia dire “è una storia meravigliosa”.
Nel momento in cui sto scrivendo la valutazione, questa è la quarta storia che leggo per il contest e, sebbene finora io abbia dato voti parecchio alti, penso seriamente che questa tua originale abbia ottime possibilità di finire sul podio. Mi hai smosso qualcosa dentro, mi hai sorpresa, che penso sia la cosa più importante quando si legge una storia: sebbene sarebbe stato estremamente facile, intuire il finale tragico (d’altronde siamo nel contesto di un contest sull’Angst, di certo non potevo aspettarmi un lieto fine), ma comunque mi hai spinta a sperare che tutto si sarebbe risolto, che i protagonisti si sarebbero riuniti, che forse tanta sofferenza avrebbe avuto un senso, uno scopo, e sarebbe culminata in un happy ending che, ovviamente non c’è stato. Io penso che sia questa, la vera originalità di una storia: farti dimenticare che ci sono cose che potrebbero sembrare scontate, o già scritte da altri, per sorprenderti anche con concetti prevedibili. Se ti fa soprassedere sulla prevedibilità, impedendoti di fare previsioni sul finale, per me è una storia veramente originale.

Gradimento personale: 10/10

Come è facilmente intuibile dai precedenti parametri, questa storia mi ha letteralmente conquistata: l’ho trovata piacevole e intrigante in ogni suo punto, in ogni sua virgola, e a malapena mi sono resa conto di averla letteralmente divorata in pochi minuti, senza prendere appunti mano a mano che procedevo con la lettura (cosa che faccio sempre, in modo da non trasformare la valutazione in uno spazio per i miei sproloqui). Infatti, ovviamente, nel momento in cui ho terminato di leggere, ho dovuto fare una seconda lettura perché mi sono resa conto di non aver analizzato niente, di essermi semplicemente goduta la storia. Il che è sorprendente, dato che generalmente segno sempre qualcosa a margine di quel che leggo, romanzi compresi, e da tanto non mi succedeva di essere così coinvolta da qualcosa, così spiazzata, da non riuscire nemmeno a fare mezzo collegamento.
Insomma, la tua storia è stata una sorpresa, una meravigliosa sorpresa, che mi ha decisamente migliorato la giornata. Posso solamente porgerti i miei complimenti, ricorderò questa meravigliosa perla con estremo piacere.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

I personaggi sono caratterizzati molto bene. Il soldatino fa spezzare il cuore, con i suoi pensieri, i suoi ricordi: è caratterizzato da alcune semplici caratteristiche (l’amore per lei, la perdita della gamba), ma è una descrizione che si è rivelata efficace, semplice e lineare. Lui è la voce principale della storia ma, nonostante questo, non sovrasta il secondo personaggio, la ballerina, che è una presenza fondamentale e ricorrente. È una situazione estremamente gradevole, dove i personaggi sono intrecciati, e ogni pensiero di lui rimanda a qualcosa che riguarda lei, una scelta che ho trovato estremamente azzeccata.
Il discorso è estremamente simile per lei: sebbene non appaia direttamente nella storia, è sempre presente nei pensieri di lui, ed è riconoscibile sia tramite caratteristiche fisiche (le dita bucherellate, i capelli rossi) sia per caratteristiche caratteriali. Insomma, ancora una volta, posso solo dire che la tua storia mi è piaciuta molto, sono rimasta estremamente appagata da ogni parametro valutabile, è una storia quasi del tutto priva di difetti.

Utilizzo del genere Angst: 5/5

Il genere è presente in ogni riga della storia, in maniera delicata ma comunque presente, si percepisce quasi una sorta di asfissia, paragonabile a quella provocata dal gas che tu stessa descrivi. Un’eccellente storia Angst, sono estremamente soddisfatta dalla lettura. E mi scuso per questa valutazione così breve ma, davvero, mi hai spiazzata

Recensore Master

Ciao Vintage! Sono qui per la terza recensione premio del contest 'elisir, pozioni e distillati'. Che dire, avrò certamente bisogno di tempo per riprendermi da questa storia, davvero.
Innanzitutto, l'ho trovata di una bellezza mozzafiato. Mozzafiato per davvero, mi sono scordata come diamine si respirasse e ho fissato lo schermo per mezz'ora buona. Sei una scrittrice incredibilmente dotata, non mi stancherò mai di dirlo, riesci a stupirmi, a sconvolgermi, a commuovermi ogni volta. Lo stile l'ho adorato, denso, evocativo, d'impatto, duro e semplicemente bellissimo. La trama, poi... Un colpo al cuore, ogni paragrafo era un passo verso la tristezza più devastante, ma cioè nonostante la malinconia infinita è davvero un capolavoro questo tuo scritto, non si può non adorarlo. Davvero, tanto di cappello, dalla prima all'ultima parola quest'originale è semplicemente divina. Ho apprezzato molto l'ambientazione, dannatamente realistica (purtroppo) e ben trattata. L'amore meraviglioso tra il protagonista e la ragazza dai capelli rossi mi ha lasciato senza parole, in particolare la caratterizzazione dei personaggi ti è uscita benissimo, a me è sembrato davvero di averli davanti. Poi, quest'unione tra la tua storia e la fiaba del soldatino di stagno è stato proprio il tocco poetico per eccellenza, hai attribuito davvero il tocco finale che ti ha permesso di oltrepassare ogni limite. Davvero, ci sarebbe molto altro da dire ma semplicemente dovrei copiare e incollare il tuo testo dall'inizio alla fine. Voglio solo farti capire che ogni tua singola parola si è marchiata a sangue nel mio cuore, e sei riuscita a farmi piangere. Il finale, poi, dove lui sceglie di impiccarsi con la stessa sciarpa che lei le aveva fatto mi ha proprio ucciso, te lo dico senza mezzi termini. Una storia veramente brillante e traboccante di sentimento, non smetterò mai di ringraziare questo sito che mi ha permesso di conoscere tutte le tue perle, sono davvero magnifiche.
A presto! <3

Recensore Junior

Recensione premio per il contest " il contest dell'antieroe"

Ehilà!
Eccomi qui a recensire anche questa one che ho trovato sì, molto triste ma nel complesso la considero toccante, che arriva diritto al cuore.
Dal punto di vista della grammatica e dello stile, nulla da dire, come sempre. I miei complimenti.
L'alternanza della favola con la storia vera e propria, pure l'ho trovata gradevole, sia dal punto di vista grafico, che come scelta stilista.
I personaggi sono in linea e del tutto coerenti col periodo storico scelto - ovvero, la Prima Guerra Mondiale. Con queste poche parole: " siete nati insieme e insieme starete per sempre" hai spiegato per filo e per segno il loro rapporto, la loro storia d'amore.
Ho amato tantissimo questo racconto e penso proprio che finirà tra le mie preferite!

A presto.
LaSignorinaRotterMaier.

Recensore Master

Terzo Classificato Parimerito

IL SOLDATINO DI STAGNO E LA BALLERINA DI CARTA di _VINTAGE






Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale segnalo solo una cosa: “rivedeva i begli occhi compiaciuti, e le mani tremanti mentre gli porgeva l’indumento cucito a mano”. Ecco, in questa frase manca il soggetto, perché non si capisce bene chi stia porgendo la sciarpa al protagonista; manca un “lei” – e lo comprendiamo a priori –, oppure si doveva accordare “mani” con il verbo e far diventare loro il soggetto (– 0,2).
A parte questo non ho nient’altro da dire: quindi passo subito allo stile, dove non ho davvero nulla da controbattere, anzi.
Tra le tante cose che ho apprezzato, sicuramente vi è la precisione nel delineare la scena con descrizioni puntuali e mai pesanti, che servono a immaginare la scena senza alcuna fatica; e quell’alternarsi tra il mondo esterno e i ricordi di una vita precedente alla guerra, nell’intimità e nella dolcezza di una vita che la chiamata alle armi ha stravolto.
La forza delle parole e di ciò che descrivono l’ho trovata principalmente in questa sua parte più introspettiva, specie quando mostra anche quello scollamento tra la vecchia vita e la sopravvivenza nella guerra: mi riferisco alla bellissima digressione che parte dalla domanda “Ci hai fatto qualcosa?” e che finisce con un “Forse sì”, uno dei momenti migliori dell’intera storia sia per intensità che delicata malinconia.
Un ottimo lavoro.



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

La caratterizzazione dei personaggi è decisamente superba.
Prima di tutto costituiscono un’ottima ripresa, con le giuste dosi d’originalità, della fiaba de “Il Soldatino di Stagno e la Ballerina di Carta”: sono la sua possibile realizzazione in un contesto moderno, non meno triste di quello descritto da Andersen, e come essenza non se ne distaccano in alcun modo.
Poi, entrambe le parti di questa coppia sono veramente vivide e realistiche, verosimili nei loro comportamenti: il protagonista, un giovane come tanti e che sognava solo la pace di una vita senza scosse, quotidiana e tenera nel suo essere condivisa con chi più ama, che invece si ritrova a dover rimandare quei sogni a una data da destinarsi, che alla fine non giungerà mai; un’anima che è sempre connessa a quella della sua amata, che cerca un rifugio al sangue, alla morte dei compagni, alla follia insensata della guerra nei ricordi più luminosi, ai quali si aggrappa con tutta la disperazione di chi vuole sopravvivere; un cuore e una mente che mantengono la lucidità sono in virtù di chi li sta aspettando a casa, e che cedono ogni resistenza quando la realtà si dimostra mostruosamente vuota, privata di ogni scopo.
Lei poi, nella sua spontaneità che a volte ha i tratti dell’ingenuità, è una vera bellezza: non solo fisicamente ma proprio come carattere, nella cura che riserva al suo amato, nel suo essere la parte migliore di lui, nell’allegria fanciullesca e serena che allontana ogni male; vive su un altro piano della buia realtà ed è da essa lontana, delicata e leggera come una farfalla o, proprio, una ballerina, dona anche a noi la speranza e ci sussurra che il mondo non può essere poi così orribile, se lei vive in esso e riesce ad amarlo così. Quindi, possiamo comprendere senza fatica cosa debba provare il caro ragazzo alla scoperta della sua morte.
Personaggi tanto belli e coerenti nel loro muoversi nel mondo, che vedono quello stesso mondo rifiutare le loro prospettive di felicità in nome di ideali che non appartengono loro: questo fa veramente male, tanto che il gesto finale del ragazzo è un sollievo non solo per lui, ma in qualche misura anche per noi perché possiamo pensarli di nuovo insieme, lontani dal dolore, immortali nel loro chiamarsi a vicenda fino a ritrovarsi.



Utilizzo pacchetto MILITARE: 8/8

• Prompt: Ripresa di una fiaba (+2) → “Il soldatino di stagno e la ballerina di carta” viene ripresa sia come titolo stesso della storia, sia come intermezzo e come vera e propria vicenda; quindi la richiesta è stata pienamente rispettata.
• Oggetto: Sciarpa (+2) → Quella sciarpa che l’amata fa e dona ha una funzione sia vitale, portatrice di ricordi e conforto al povero militare con tutta la carica affettiva che ha, sia mortale: alla fine è il mezzo tramite cui si pone fine per sempre alla sofferenza con un ultimo gesto di violenza, la scala che conduce a un mondo nuovo, carico di promesse e speranza, partendo da un altro che non ha più niente da donare.
In entrambi i casi ha un’enorme importanza, come richiesto.
• Frase: “Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre” (+2) → Come la richiesta precedente, anche questa ha doppia valenza: è la promessa di un futuro insieme che, però, non si realizza durante la vita stessa, ma nel mondo dove la morte conduce; in ogni caso, comunque, esprime bene la forza di una vita condivisa oltre tutte le distanze e che nemmeno la fine della vita può fermare, perché il sentimento non conosce ostacoli e barriere, e ha già riempito così tanto le loro esistenze che rimanere insieme è l’unica legge.
La figura del protagonista ti dà altri due punti, in quanto è stata inserita la figura che dà il nome al pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 32,8/33

Recensore Master

Buonasera e buona Pasqua, e anzitutto piacere di conoscerti, cara EverAfter!
La tua storia è bellissima, triste sì, ma struggente. E credo che molti tra coloro che si sono trovati a combattere durante la Grande Guerra, ma non solo, troverebbero tanti motivi per identificarsi nel tuo personaggio, questo soldatino di stagno dal cuore che non muore. La favola s’intreccia in maniera perfetta (e commovente) con i fatti narrati, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che le fiabe sono la saggezza di vita dei popoli, sono simboli che nascondono tanti significati. Il soldatino di stagno - quello della fiaba e quello inviato al fronte - hanno una gamba sola ma possiedono una grande ricchezza: l’amore della deliziosa ballerina dal tutù di velo, della bella giovane dalle trecce rosse. Molto azzeccato è il modo in cui descrivi questo oggetto d’amore, facendoci incontrare questa ragazza attraverso la sua risata, le sue parole, i suoi sogni, il modo i cui il soldato la pensa, la ricorda, la ama. Il soldatino di stagno forse è più fortunato, perché la sua amata muore con lui. Il soldato in carne e ossa, invece, è stroncato dal dolore e non può fare altro che raggiungerla. E per farlo, usa proprio la sciarpa che lei, un giorno, gli aveva donato: una sciarpa ormai lisa perché portata a lungo, come segno della presenza di lei, una presenza che accompagna il soldato in ogni momento, fino all’estremo. Da ultimo, si fa tramite tra due mondi e aiuta il soldatino a raggiungere la sua ballerina. "Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre": ottimo uso della citazione, che riassume e spiega l’intera vicenda. A presto, e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Junior

Ciao!
Questa è una delle storie più belle che abbia letto nell'ultimo periodo, un po' troppo drammatica per San Valentino, forse, ma sai cosa ti dico? Ci sta.
Perché non se ne può più di leggere pagine e pagine di lieti fine e dolcezza da carie, dove magicamente anche la situazione più estrema si risolve in qualche modo e i due innamorati hanno puntualmente il loro per sempre felici e contenti.
Quindi sì, ho apprezzato molto la conclusione che hai scelto ;)
Ma i motivi che mi hanno spinta ad inserire questa storia tra le preferite sono tre:
(1) innanzitutto, il TITOLO.
Il soldatino di stagno è una fiaba che mi ha sempre affascinata, fin da quando ero piccola e mi arrabbiavo per la triste sorte toccata ai due protagonisti, perché possibile che in quella stanza non ci fosse proprio nessuno per fermare quel bambino cattivo? Possibile che nessuno si sia accorto in tempo della ballerina? e non riuscivo per niente ad accettare un epilogo così tragico.
Eppure, adesso come allora, sono convinta di una cosa: è vero che "in vita" si sono dovuti scontrare con mille difficoltà e che la fine della loro storia d'amore non è stata certo una delle più felici, ma non si può non notare il taglio romantico dato dal cuoricino e dal lustrino, che rappresentano un alternativo per sempre insieme. In fondo, sono certa che il soldatino e la ballerina siano felici di essere rimasti l'uno accanto all'altra e quindi, a modo loro, abbiano avuto ugualmente il loro per sempre felici e contenti.
Dire che mi è piaciuto il modo in cui sei riuscita ad "incastrare" la storia dei due giocattoli con quella dei tuoi protagonisti sarebbe davvero riduttivo: l'ho adorato alla follia ^-^
Le parole del suocero, poi, Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre, mi hanno fatto venire la pelle d'oca, perché ho l'impressione che lui sapesse benissimo che non avrebbero mai potuto vivere l'uno senza l'altra.
E la sciarpa come pegno d'amore... va bene, lo ammetto: mi sono commossa! Ma cosa ci posso fare se ho un cuore troppo tenero?
Anche perché, nonostante fosse ormai palese che non ci sarebbe stato nessun abbraccio/bacio romantico, io ho continuato a sperare fino all'ultimo che il soldato riuscisse a tornare dalla sua fidanzata...  *si rimette a piangere*
Ma, ripeto, la tragedia ha dato alla vicenda un ulteriore tocco di realismo, quindi *afferra un megafono e urla*  B-R-A-V-I-S-S-I-M-A!
(2) il CONTESTO STORICO.
Se già il titolo mi aveva incuriosita, non appena ho letto "Prima Guerra Mondiale" nell'introduzione mi sono letteralmente fiondata nella lettura, senza pensarci nemmeno mezzo secondo :D
Posso dire di essere stata nel mio elemento :)
E se consideriamo anche il Fattore Descrizione, beh, mi hai proprio conquistata!
La paura dei soldati, la stanchezza, il dolore, il desiderio di ritornare a casa, la brutalità della guerra che non fa sconti per nessuno... cavoli, hai raccontato tutto in un modo talmente tanto preciso che per un momento ho creduto di essere stata risucchiata dalla storia!
Parlando dei due protagonisti, invece, devo dire che mi è piaciuta moltissimo la loro caratterizzazione: l'ingenuità e la dolcezza di lei, che a tratti sembra proprio una bambina, e la rassegnazione e il coraggio di lui, vittima innocente di una guerra che gli ha portato via quanto aveva di più prezioso.
Eppure, come dicevo prima, possiamo dare un'altra chiave di lettura a questa drammatica vicenda: l'Amore vince sempre.
A dispetto del tempo e della distanza, alla fine i due sposi sono riusciti a ricongiungersi, in un posto certamente migliore di quello che hanno lasciato.  *piange di nuovo*
Ho apprezzato tantissimo anche il fatto che tu non abbia dato dei nomi ai due protagonisti, come a dirci che questa coppia rappresenta tutte quelle che, prima o dopo, si sono trovate in una situazione simile...
Di nuovo: bravissima!
(3) SCOZIA e CAPELLI ROSSI.
D'accordo, non sarà un motivo "serio"... ma io a-d-o-r-o i paesaggi scozzesi (spero di riuscire a visitare questo Paese, in un futuro non troppo remoto!) e AMO, amo, amo i capelli rossi (il Motivo per eccellenza per andare in Scozia e in Irlanda, che sono proprio un paradiso, viste tutte le tonalità di rosso che offrono :D).

Bene, prima di concludere definitivamente questo papiro (purtroppo sono una recensitrice molto logorroica... figurati che penso di non aver detto nemmeno tutto, anche se non riesco a ricordare cosa mi sia sfuggito...) voglio rinnovarti i miei complimenti e ringraziarti ancora una volta per aver condiviso con noi questa splendida rivisitazione :)
In bocca al lupo per il contest (per me hai già vinto, sappilo!) e... alla prossima!