Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/02/20, ore 21:06
Cap. 3:

Peter fa tenerezza. Mi sa che non è la prima volta che lo dico, ma sembra un cucciolo con le orecchiette basse e la voglia di scodinzolare di fronte al ragazzaccio cattivo con cui vorrebbe giocare.
Tony, per contro, è terribilmente frustrato, forse infelice. A suo modo anche lui fa tenerezza perché continua a cercare l'approvazione del padre, qualcosa che lo faccia apparire meritevole ai suoi occhi, e se prima una possibilità stava nell'essere il membro più giovane della squadra, ora ha perso pure questo primato.
Eppure Howard non mi pare solo manipolatore: se è vero che solo Tony può realizzare la tuta, significa che che Howard vede in lui delle capacità che altri non hanno.
Che poi non sappia come motivare suo figlio, è un altro discorso. ^^'
La tensione tra di loro, comunque, è molto realistica, simile a tanti rapporti genitori-figli, senza essere geni o miliardari.
A presto. ^^

Recensore Veterano
20/01/20, ore 23:27
Cap. 3:

ciao cara!! ECcomi qui per lo scambio del giardino (che poi è una bellissima scusa per leggere le tue starker! - si chiamano così, vero?)
allora, mannaggia questo Tony così... così Tony!!! Ah ah, no ci stava troppo per non scriverla. Mi piace questo Tony così scontroso, che sa di essere in torto ma non vuole fare altrimenti, mi piace quando è infastidito dalla presenza di PEter, mi fa sorridere e mi fa sperare come fanno i bambini sotto le coperte aspettando babbo natale. E io sono lì che li guardo, questi due, questo Tony a cui darei sempre degli sberleffi sulla nuca e abbraccerei il povero Peter. Povero, che poi lui è così: semplice e positivo. Timido ma (lo so, lo so, che l'ho già detto, ma io lo vedo sempre di più in ogni storia...) forte. Perché in verità è lui quello che comanda. Per forza, guarda come va in confusione Tony quando c'è il ragazzo nei paraggi!!! (o quando si parla di lui... ah ah ah)
Qui sembra che Tony sia disposto a stare accanto a Peter anche solo per aiutarlo per la sua tuta e Peter è felice e emozionato di aver fatto la cosa giusta prendendo appunti e disegnando qualcosa che può essere utile.
(l'ho vista, la sua espressione, giuro, quando l'hai definito 'non arrogante, ma solo contento di aver fatto una cosa valida, e ho pensato: "Eccoti qua, Peter!!")
Gli passerà questo nervosismo? Questa frustrazione che gli corrode lo stomaco? Vedremo, ma io penso che subentreranno ben altre emozioni e sentimenti.
Beh, non vedo l'ora.
Mi piace vedere questa crescita di turbamenti, si entra proprio nel vivo della storia e si sta lì, seduti a guardare questi due che fanno finta di non interessarsi e per cui verrebbe voglia di prenderli per le orecchie e sbattergli la testa una conto l'altra. Anche perché, a quanto pare, sarà Tony, come al solito, a rischiare di mandare a monte tutto.
Sono ormai totalmente coinvolta e quindi resto qui nella tua storia, cara, seduta lì vicino a Peter, a guardare cosa succede, ma questo, già lo sai. :-)

Un abbraccio,
Monica

Recensore Junior
06/12/19, ore 20:58
Cap. 3:

Posso dire che se non adoravo già prima Nick Fury ora grazie a te lo ADORO con tutte le maiuscole? XD
Niente, non ce la posso fare, è sassy in un modo perfetto e crepo dal ridere a ogni cosa che dice, anche se appare magari per tre righe. Ottimo lavoro. lol
Mi piace un sacco il modo in cui gestisci le dinamiche tra Tony e suo padre, rendendole reali, concrete e per nulla piatte e stereotipate. Dietro l'atteggiamento di Tony, quella convinzione di non poter essere mai abbastanza agli occhi del padre, ci sono tante cose e tante interpretazioni. Di fatto Howard stima il figlio, o non gli avrebbe detto che solo lui può aiutarlo per ideare la nuova tuta di Spider-Man. E come anche Tony riconosce, in quell'ammissione c'è dell'orgoglio per lui e le sue capacità. Inoltre dal loro dialogo si capisce quanto il padre capisca Tony e riesca a leggerlo quasi come un libro aperto. Dopotutto non è uno stupido - Tony da qualcuno doveva aver preso - e lo dimostra chiaramente nel modo al contempo autorevole e paterno in cui si approccia al figlio, senza risparmiarsi di mettergli di fronte la realtà delle cose per come è. Forse Tony un po' è risentito anche di questo e dentro di sé è consapevole di essere lui quello con più problemi di tutti in relazione a quella situazione. Deve ancora fare il passo successivo, ossia quello di comprenderne il perché.
Peter è un pulcino adorabile come sempre. Pur sapendo che Tony non lo ha proprio in simpatia non si fa scoraggiare e anzi, sprizza entusiasmo da tutti i pori all'idea di quella collaborazione. Il modo in cui presenta le sue idee, temendo un giudizio negativo, e la reazione felice quando vengono accolte e ritenute un buon punto di partenza mi hanno fatta sciogliere!
Meno male che Tony non lo tratta a pesci in faccia almeno questa volta. Devo dire, inoltre, che mi aspettavo delle regole più irragionevoli da parte sua. Invece ci sta che voglia lavorare come dice lui, ha senso. u_u
Sono convinta che ne vedremo delle belle con questi due a stretto contatto~
Come al solito è un vero piacere leggere quello che scrivi. Alla prossima!

Recensore Master
05/11/19, ore 21:34
Cap. 3:

Ciao. Scusa tu il ritardo… Ormai è il mio marchio di fabbrica.
Alla faccia quanto può essere indisponente Tony quando ci si mette, però. Quando si tratta di scegliere Peter come parte degli Avengers, onestamente, un po’ odioso lo è. Passa quasi da bambino immaturo e, onestamente, è un peccato, viste le manifeste potenzialità del giovane. Un po’ cattivelli anche Fury e suo padre che, da persone mature, potrebbero evitare di farlo arrabbiare ulteriormente, se davvero comprendono il suo stato d’animo come pretenderebbero di fare.
Ho adorato la figura di Stark senior, di come si sa lavorare bene il figlio e riesce a fargli fare ciò che vuole tra una risposta sarcastica del figlio e l’altra. E’ divertente perché si sa che il figlio ha delle potenzialità innate che il padre non possiede e, nonostante tutto, riesca a manipolarlo. Spiace invece rendersi conto del fatto che il figlio non si sente per nulla apprezzato da lui e sia alla disperata ricerca della sua approvazione, talmente teso in questo che, le rare volte che la ottiene, neppure se ne accorge. Deve essere brutto sapere di valere così tanto e lasciare nelle mani di un altro la causa della propria insicurezza. Quella di Tony è una maschera pesante da portare, dopotutto.
Hai reso benissimo il tarlo della gelosia, il suo logorio che si traduce in questo astio verso Peter. Insomma, il povero Spiderman come fa sbaglia. Un altro po’ pure che respiri sarà un problema. Ti giuro, ce lo vedo proprio con gli occhioni da cucciolo bastonato.
Ammetto che non vedo l’ora di scoprire come riusciranno ad interagire durante la creazione del progetto. Fortuna che Peter è un tipo tranquillo, altrimenti volerebbero insulti e forse pure qualcosa di peggio, temo. Hai saputo descrivere bene il momento in cui Stark junior sembra iniziare a concentrarsi: pare quasi di sentire gli ingranaggi del suo cervello muoversi. In effetti, il fascino della scienza e della tecnologia plasmate da una mente adatta sono il vero marchio di fabbrica del suo personaggio. E’ quella meraviglia per cui gli si perdona anche l’apparente caratteraccio. Non vedo l’ora di proseguire. Buona serata

Recensore Master
05/11/19, ore 15:59
Cap. 3:

Ciao!

Gran bel capitolo! Certo che Tony sa proprio come rendersi insopportabile, d'accordo che è alla ricerca di approvazione da parte di suo padre ma davvero penso che continuando a comportarsi in maniera tanto indisponente riuscirà ad ottenerla? Ho idea che la comparsa di Peter tra padre e figlio, servirà anche a quest'ultimo per cominciare a dare una controllata ai suoi atteggiamenti snervanti. Costruire la nuova tuta di Speedy potrebbe essere molto utile a questo scopo, già me lo vedo Mr. Parker ad invitare il nostro uomo lattina ad andare un po' più d'accordo con il genitore. Ora saranno costretti a lavorare fianco a fianco e spero proprio che prendano ad influenzarsi a vicenda.
Complimenti come sempre!
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:54
Cap. 3:

Ciao mia cara!
Con un po’ di ritardo, eccomi finalmente giungere a leggere e recensire il terzo capitolo di questa tua long. Sarei tanto voluta passare prima perché morivo dalla curiosità nel continuarla, ma purtroppo tra lavoro, spalla e sito in manutenzione, mi è stato quasi impossibili. Che brutti cattivoni, uff!!
Parlando del capitolo, devo ammettere di provare tanta tenerezza nei confronti di Tony. So perfettamente quando i tuoi genitori e altri adulti che ti circondano non fanno altro che paragonarti a qualche tuo coetaneo facendoti quasi sentire un emerito imbecille. Vorrei tanto potergli dire che col tempo questa cosa cambierà, ma non è così: anche a trent’anni continueranno sempre a paragonarti a qualcun altro. Unica cosa che posso consigliargli è di divagare con la mente quando questi episodi accadono.
Si vede proprio che per Tony quell’incontro degli Advengers è un inferno e che non vede l’ora di andare a casa, oltre al fatto che sembra proprio odiare Parker e il suo ‘sorriso dall’entusiasmo quasi esageratamente carico’. Penso che probabilmente l’avrei odiato anch’io.
Il dibattito che segue tra Tony e suo padre mi ricorda gli innumerevoli battibecchi tra me e mia madre: ‘sbuffi troppo’, ‘il tuo atteggiamento mi sta stancando’, ‘non mi dimostri la tua maturità’ e così via.
Alla fine, però, suo padre sembra più comprensibile e gli dice che è pronto ad ascoltarlo se è contrario alla decisione di far entrare Parker nel gruppo. Dopo un primo momento di contrarietà, Tony spiega tutte le sue motivazioni contro questa decisione, ma suo padre smonta in pochi secondi ogni sua tesi. Mi piace che comunque abbia permesso a suo figlio di portare le sue ragioni, perché, a suo modo, penso che sia stato un modo per fargli capire che la sua opinione per lui è comunque importante. È una cosa importante da fare con i propri figli.
Altro elemento che fa capire che comunque apprezza suo figlio è quando lo chiama per raggiungerlo al laboratorio scientifico dello S.H.I.E.L.D. per un lavoro ben retribuito che solamente lui è in grado di fare. Ovviamente Tony è molto riluttante ad accettare la richiesta, utilizzando persino la scusa dello studio, ma alla fine acconsente ad andare a dargli una mano.
Meno male che Howard non gli aveva dato nessun indizio sul lavoro che avrebbe fatto, se no con il cavolo che sarebbe andato. Penso che avrebbe preferito avvantaggiarsi compiti per tutto l’anno che progettare una tuta per Spider-Man.
«Un pigiama raccattato nei secchioni della spazzatura?» Questa battuta è il top ahahaahah!!
Peter dice di avere un bozzetto per una tuta rossa e blu che avrebbe voluto realizzare per se stesso, ma, per mancanza di soldi e attrezzature, aveva dovuto accantonarla, quindi, se gli piace, potrebbero utilizzarla come spunto per lavorarci su. Fortunatamente a Tony sembra piacere come idea, ma accetterà di dargli una mano solo a delle condizioni: di non intralciarlo, non contraddirlo e non prendere iniziativa senza prima chiedergli il consenso. Suo padre cerca di riprenderlo per questo, ma secondo me il ragazzo ha ragione: quando si lavora, soprattutto in qualcosa di così – scusami la parola – ‘artistico’, si deve seguire certe regole per avere un lavoro ottimale.
Fortunatamente Parker accetta le sue regole e Tony risponde che inizieranno immediatamente.
Devo ammettere che sono piuttosto curiosa di scoprire come andrà la progettazione di questa tuta. Secondo me i battibecchi non mancheranno, ma immagino che Tony farà di tutto per essere il più collaborativo possibile. Sì, Stark Senior ha avuto un’ottima idea per far avvicinare i due ragazzi e chissà se, involontariamente, farà veramente da Cupido.
Come i due precedenti, ho amato questo capitolo e mi ha incuriosita ancora di più nello scoprire che cosa sia accaduto tra Tony e Peter per portare quest’ultimo a prendere la decisione di trasferirsi.
Durante la lettura ho riscontrato questa piccola svista: «Che senso ha, farlo ora? mi interpelli quando ormai la decisione è presa?» Il ‘mi’ dovrebbe essere a lettera maiuscola e non minuscola, ma si tratta proprio di una minuscola svista.
Continua così perché questa storia è davvero molto bella e appassionante. Si vede che hai una dote per la scrittura e che la sai sfruttare al meglio.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!
Un mega abbraccio mia cara,
Maddie

Recensore Master
23/07/19, ore 11:45
Cap. 3:

Questo capitolo è stata una buon mix fra il rapporto tra Tony e il padre e un'inaspettata evoluzione tra Tony e Peter. Il rapporto padre e figlio è molto viscerale, e credo che finora abbiamo solo grattato la superficie; qualcosa di grosso bolle in pentola e al momento paparino é limitato a fare il Cupido involontario.

Tony è molto inquadrato quando si tratta di lavoro; almeno più inquadrato del solito; dopo aver accettato, mette subito le cose in chiaro, ma Peter nella sua tenera ingenuità, gli propone già una sua idea di costume.

Tony è visibilmente stupito, ma come al solito non dà a vederlo, per la presenza congiunta del padre e di Peter XD

Due mente geniali unite da uno scopo... pratico al momento, al momento... ma mi aspetto una dolce evoluzione... e piccante... tuta... laboratorio... la mia mente sta già galappando <3


Un baciotto

Elgas

Recensore Veterano
17/06/19, ore 19:55
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Dunque, qui abbiamo Tony costretto a pssare una giornataccia in mezzo a riunioni e persone che non gli interessano. Qui mi è parso piuttosto testardo e rompiballe: addossa la colpa dei suoi scazzi a chiunque, pure al povero Peter che cerca comunque di avvicinarsi, ma d'altra parte la gelosia e una sorta di inadeguatezza nei confronti del padre mi pare siano comunque giustificazioni plausibili. 
Certo non ouò prendersela con il povero Peter, che dal canto suo è complessato a tal punto che si prende colpe non sue. Qui mi è parso di trovarlo molto fedele la personaggio dei primi film di Spiderman.
Tony non vuole proprio trovare punti di incontro, nemmeno quando il padre ammette di avere bisogno del suo aiuto: va comunque, ma deve per forza punzecchiare. Sotto sotto però pure lui sa che sta sbagliando atteggiamento, sopratutto jei confronti del povero Peter. E le prime avvisaglie mi sa che sono tutti quei doloretti psicosomatici...
Come storia, per ora, mi pare che fili e i personaggi sono interessanti il giusto.
Alla prossima!
 

Recensore Master
26/05/19, ore 09:26
Cap. 3:

Buongiorno donna! ^^
Questa settimana passo senza farti aspettare un secolo come al solito, anche perché temo di essere sommersa dagli impegni in seguito e preferisco recensire prima!

Allora, mi ero già spoilerata che Peter sarebbe entrato negli Avengers - e non ne dubitavo granché, anche se mi preoccupava quelle che sarebbe stata la reazione di Tony, vista l'aria di astio che sembra già prorompente fra i due. Alla fine Peter riesce quindi a entrare e ne sono tutti contenti, si congratulano con lui, ma Tony no. A Tony proprio non va giù che sia andata così e lo riconferma nella conversazione che segue con suo padre. 

Le sofferenze di Tony per quel giorno non sono comunque finite e si ritrova a dover tornare dal gruppo. Lì ci trova anche Peter e giuro che lo prenderei a sberle per quant'è antipatico, in questi capitoli. Trovo che Peter sia al contrario adorabile e il suo prendersi la colpa per tutto è dolcissimo, mi fa una tenerezza assurda, e quindi mi sale la tristezza nel vedere Tony che lo tratta male, anche se ha le sue ragioni, più o meno, ed è particolarmente tediato dalla vita in quel periodo. 

L'idea della creazione della tuta per farli andare d'accordo - oddio, la premessa e le regole dettate da Tony non sono delle più confortevoli, ma almeno ha cercato di esprimersi in maniera civile perché è interessato a quel progetto - mi è piaciuta un sacco e mi ha incuriosita davvero troppo. Immagino che ne vedremo delle belle, adesso, mentre dovranno collaborare per realizzare una tuta degna del nome di Spider-man. Intanto, il padre di Tony funge un po' da Cupido per unire queste due anime in preda all'astio. 

Che dire, sono sempre più affascinata dal tuo modo di scrivere e da quanto riesci a caratterizzare bene i tuoi personaggi e a muoverli mantenendoli sempre coerenti con il carattere che di loro ci mostri. Suppongo siano identici ai film, ma purtroppo non li ho ancora recuperati - anche se, a furia di leggere in questo fandom, ammetto che ne ho una certa voglia anche se non sono troppo il mio genere. lol

Sono inoltre contenta che tu stia proseguendo per questa strada e ricostruendo tutta la situazione per arrivare al primo capitolo. Mi piace un sacco, tutto ciò, e sono daaavvero tanto curiosa di capire come si arriverà e quando a quel punto. **

Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
24/04/19, ore 14:39
Cap. 3:

Carissima Miryel,
devi sapere che io sono una procrastinatrice doc anche per le cose che mi piace fare, appunto scrivere e recensire, e come tale mi ripeto il mantra del "mo' lo faccio". Hai presente quel mo' che ha una valenza compresa tra due minuti e tre anni? Ecco. E infatti mi hai anticipata di nuovo dalle mie parti, ma mi rimetto subito in pari (che oggi devo pure tenermi impegnata per evitare spoiler su Endgame). Non preoccuparti per i tempi di risposta, sono la prima a prendermi secoli :')

Allora, dopo questo preambolo inutile, ti dico subito che questa recensione sarà probabilmente Howard-centrica. Io ho il pallino per il (degenerato) rapporto padre-figlio tra lui e Tony, ma l'ho affrontato e visto affrontare principalmente dal punto di vista di un Tony adulto, (im)maturo e soprattutto post-mortem. Dell'Howard vivo e reale, burbero, esigente, freddo, che non ha mai detto un "ti voglio bene", non abbiamo che brevi racconti e scorci di memoria di Tony, probabilmente e involontariamente faziosi. Vederli interagire nella tua storia è stato interessantissimo, e mi trovo a concordare in toto con la tua versione di Stark padre: severo al punto giusto, ma senza sfociare nell'esagerato. Leggo troppo spesso versioni in cui sembra quasi prenderci gusto a vessare Tony, e credo che in quei casi sfugga di vista il fatto che Howard non abbia odiato Tony, al contrario, ma sia stato semplicemente incapace di fare il genitore. Non tutti sono capaci, e Stark Sr. ne è l'esempio perfetto, ma non riesco a immaginare che abbia avuto in odio il figlio (adottivo o meno che si voglia considerare), soprattutto dopo rivelazioni come quelle viste in Iron Man 2.
In questo universo, poi, non ha neanche un aereo disperso nel ghiaccio con Uomo Ghiacciolo annesso da cercare, quindi si può presupporre che sia stato sicuramente più presente nella vita di Tony, anche se non nel modo in cui avrebbe voluto quest'ultimo. A parer mio quel «Io ti conosco abbastanza da poter leggere fra le righe, gli altri no.» esprime davvero tutto ciò che c'è da dire sul loro rapporto, e nel leggerlo non ho potuto fare a meno di ripensare al ricordo rievocato in Civil War, dove Tony e Howard, che ne fossero coscienti o meno, parlano lo stesso linguaggio e sono settati sulla stessa linea di sarcasmo, con tutte le onnipresenti incomprensioni del caso. E anche qui, Howard legge eccome tra le righe, smascherando Tony nel giro di poche battute di dialogo, portando all'inevitabile chiusura e scontro telefonico, ammorbidito dal costante desiderio di Tony di vedersi riconosciuto da lui (altro fattore estremamente IC).
Se non si fosse intuito, ho apprezzato moltissimo la tua versione, e sottolineo il tua proprio perché l'ho trovata originale, e per questo non posso che farti i complimenti <3

Chiusa questa lunghissima ma doverosa parentesi (io credo che prima o poi mi tirerai un oggetto contundente per i miei sproloqui), passo a Tony, ché non può mica passare così in sordina. Hai affrontato un tratto secondario della sua personalità spesso trascurato, ovvero il suo essere estremamente fraintendibile per chi non lo conosce. O ci si adegua al suo linguaggio riuscendo a leggere tra le famose righe, o si finisce per detestarlo con tutto il cuore, e non è un'impresa da poco (non a caso nel MCU è prerogativa unica di Pepper e Rhodey, che non si sa come abbiano fatto a non strangolarlo in tutti quegli anni, mentre con Peter è lui a sforzarsi di cambiare modo d'esprimersi, un altro segnale di quanto ci tenga al nostro ragnetto, in tutte le declinazioni del caso). E infatti le "condizioni" con cui se ne esce per il progetto non sono estremiste, nooo... quanto, quanto è insopportabilmente lui? Troppo.
A parte questo, ho riso non poco a immaginarmi Howard nelle improbabili vesti di Cupido, e direi che senza la sua mediazione Tony si sarebbe auto-esiliato su Titano Marte, piuttosto che farsi invischiare in quel progetto. Però c'è la scienza di mezzo, e si sa che per uno Stark è un'esca irresistibile. Vedere poi la timidezza e goffaggine di Peter è sempre adorabile, e oltre questa si intravede la sua essenza, ovvero il voler sempre fare qualcosa per gli altri, beandosi della genuina felicità di essere stato utile e d'aiuto. Come gestisci tu Peter, nessuno, davvero.

Insomma, un altro capitolo decisamente godibile, denso d'eventi e con un'introspezione coi controfiocchi: proprio come mi aspettavo, perché ormai ho capito di aver scovato un'autrice più che valida e che difficilment erimarrò delusa.
Spero di riuscire a passare presto dal prossimo, sempre che riesca a contrastare il mo' lo faccio imperante di questo periodo :')
Un caro saluto e alla prossima (e buona visione di Endgame, oggi o nei prossimi giorni <3)

-Light-

 

Recensore Master
25/03/19, ore 16:23
Cap. 3:

rieccomi per un altro capitolo.
Che bello, quanto spazo hai dedicato al rapporto travagliato di padre/figlio.
La freddezza di quel 'Complimenti, Parker' l'ho sentita da qui.
Che poi se italianizzi i loro nomi dall'inglese o dal Tedesco o che dir si voglia, diventano Antonio Forza e Pietro Parcheggiatore e niente, rido da sola per i miei deliri mentali XDD
torniamo alla tua meraviglia.

Più che giustamente Tony viene ripreso e no, il pare non ci casca e sa che quelle su cui si è arrampicato sono argomentazioni senza fondamento.


l momento del messaggio e poi della telefonaa è bellissimo, ti cito il mio momenti preferito:

* «Tony, c’è bisogno di te perché sei l’unico che può farlo. Metti da parte l’orgoglio e l’insofferenza, per una sola, accidenti di volta, e dammi una mano! Nessun altro può farlo a parte te», ammise infine suo padre, dopo aver passato troppi secondi in silenzio e Tony sapeva esattamente a cosa gli erano serviti. Non era bravo ad esternare i propri sentimenti, figurarsi ammettere che suo figlio era l’unico in grado di realizzare qualcosa che, a quanto pareva, era di vitale importanza. Erano uguali, sotto quel punto di vista, ma per Tony era leggermente diverso. Quando suo padre dava segni di provare anche solo una punta di orgoglio, e lo palesava in modo sincero, lui non era in grado di negargli il suo aiuto. Stava passando la vita, alla costante ricerca della sua approvazione, e sebbene sapesse che non l’avrebbe mai ricevuta totalmente, certe cose lo spiazzavano. Era meno determinato di quanto credesse. *

questo è il trionfo dell'IC, Stark Senior e Junior descritti a meraviglia, i miei complimenti più sentiti.

eheheh e te pareva non c'entrasse Peter, lol la tuta presa dal bidone della spazzatura.. e pure lui non tenta di ribattere.
Oh ma tu guarda, quel progettino ha catturato l'attezone di Tony (e non soo il foglio presumo ;) ) e ora si ritroveranno a passare un bel po' di tempo assime eheh <3<3<3
non vedo l'ora e tu sei sempre più brava

smaaack alla prossima!

Recensore Veterano
24/03/19, ore 14:42
Cap. 3:

Ciao Miryel, complimenti per questo capitolo tutto incentrato su Tony, sul suo rapporto difficile con il padre e i suoi problemi adolescenziali.
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai descritto i pensieri del giovane Stark, alle prese con il suo bisogno di essere considerato, la gelosia nei confronti di Peter e il suo amore per la scienza.
Davvero, sono rimasta senza parole... ovviamente, in senso buono. 
Nei film non vediamo praticamente mai Howard Stark (mi sembra che abbia fatto un'apparizione una volta sola, in un video messaggio a Tony... se non mi sbaglio), quindi riguardo lui non riesco a dirti se l'hai inquadrato bene, anche se mi sembra di sì. 
Tony è un genio e sa di esserlo, ma sa anche di non stare simpatico a molti... come hai detto tu, gli sono affezionati, ma non lo ammirano come fanno con Peter. Il narcisismo di Tony è più che evidente sia nei film che in questa tua storia, e ho apprezzato come hai reso il suo bisogno di essere considerato e amato, soprattutto dal padre. E' un conflitto che lo porta, se vogliamo, ad accentuare certi suoi lati "drastici" e poco socievoli, e quindi finisce spesso con l'autodistruggersi. Mi sembra anche che gran parte di questo conflitto nasca però, da deduzioni sbagliate del comportamento  e delle parole altrui.
Personalmente, nelle parole e nei gesti del padre ho visto il tentativo di gestire un figlio problematico, trattandolo da pari, aspettandosi reazioni da adulto e facendogli notare i suoi errori. E' sicuramente una scelta difficile, da parte del Sig. Stark senior, ma credo che lo faccia proprio perché è cosciente del potenziale di suo figlio. Ci ho letto anche l'orgoglio, la frustrazione e il dolore nel gestire degli scambi poco affettuosi... tutto nascosto dal dovere (che si è autoimposto) di crescere un figlio modello, che possa essere una guida per gli altri. 
Il carattere tormentato di Tony è in diretto contrasto con quello di Peter, che è più semplice e privo di certe ombre che si agitano dentro al piccolo genio.
Anche qui, mi è piaciuto come tu abbia fatto notare l'atteggiamento "altruista" di Peter, che è felice di essersi reso utile, anche se con un progetto scarabocchiato su un foglio, fatto di sfuggita durante le lezioni... intravedo già il fatto che lui possa apprezzare davvero Tony per quello che è, anche se in realtà l'hai già fatto notare nello scorso capitolo.
Mi piace anche che Tony si sia reso conto che l'atteggiamento di Peter non è solo una facciata... è sincero, e questo lo spiazza parecchio. Perfettamente riconoscibile anche l'amore di Tony per la scienza, il desiderio di mettersi alla prova e creare qualcosa di unico nel suo genere, anche se per una persona per cui (al momento) prova gelosia.
Capitolo super! Ancora complimenti!
A presto
 

Recensore Master
22/03/19, ore 10:35
Cap. 3:

Buongiorno tesoro! Eccomi qui puntualmente in ritardo come sempre ^^ Sono pronta per affrontare questi adolescenti pieni di vita, di aspettative, di orgoglio da mantenere nonostante la situazione. Non vedo l'ora di vedere come evolverà il tutto tra i vari protagonisti, viste le premesse interessanti e il carattere non proprio amabile di uno di loro (chissà chi!) Mamma mia che peperino Tony, si comporta inevitabilmente da prima donna, e la cosa che non capisco francamente è il perché: per colpa di suo padre? Per avere l'approvazione degli altri del gruppo Avengers, visto il fatto che è il più giovane? Per dimostrare qualcosa a se stesso, oppure perché ha troppa responsabilità addosso? Chissà, fatto sta che tutto questo gli sta provocando tanta di quell'aspettativa addosso che l'arrivo di Spider Man in squadra lo ha reso ancora più nervoso di prima. Acido, sarcastico, ingestibile: direi di avere trovato i 3 aggettivi giusti giusti per lui al momento. Però c'è anche da aggiungere che con il rapporto non proprio rosa e fiori con il padre, non va proprio bene eh. Probabilmente sarebbe meno duro se il suo genitore lo fosse con lui. I dialoghi tra di loro tradiscono un gap emozionale particolarmente forte secondo me: vorrebbero ma non ci riescono, non ci provano più nemmeno a mio parere e questo trovo sia davvero molto triste. Si capisce che il ragazzo ci soffre parecchio, è appurato.
Sembra che il progetto della tuta di Parker li avvicini almeno un poco, malgrado l'umore e la percezione di Stark per quel ragazzo che mal sopporta dal primo momento che lo ha notato. Chissà, sarà la volta buona per loro! Questo progetto mi fa cominciare a sperare in tante cose, prima tra tutte l'odio che se ne va lasciando spazio a un sentimento di sopportazione intanto. Qui si capisce quanto sia contrastante la personalità del ragazzo con i suoi veri desideri, palesando un malessere derivato da rapporti non ben vissuti, da una famiglia che gli sta stretta addosso e da un nuovo collaboratore che non gli va per nulla a genio; i dialoghi lasciano perfettamente trasparire questa cosa, e molto si spende sulla mentalità e l'introspezione di questo protagonista che tanto ha da dire ma che ogni volta che lo fa litiga sempre. Tagliato con l'accetta lo definirei! XD Più leggo più sono curiosa lo sai? Hai la capacità di far pensare al lettore "cosa cazzarola accadrà la prossima volta?" E trovo sia una cosa bellissima per un autore riuscire a fare questo effetto con le proprie storie! Alla prossima tesoro, e buon lavoro! :3

Recensore Master
14/03/19, ore 18:35
Cap. 3:

Buonasera buonasera buonasera ^^
Proseguo con la tua storia e, ancora una volta, mi perdo completamente nelle tue parole E IN QUEL LABIRINTO INTRICATISSIMO CHE È LA TESTA DI YOUNG!TONY.
Adoro il modo in cui riesci a renderlo, perché da un lato ci troviamo davanti al tipico adolescente incaz*ato col mondo ed in particolare col padre, al quale lo lega un rapporto estremamente complicato, dall’altro però è innegabile che il ragazzo ha qualità fuori dal comune, a partire dall’intelligenza che lo fa considerare, neanche diciottenne, a buon diritto un membro fondamentale degli Avengers, per proseguire con una straordinaria conoscenza di sé stesso, perché, comunque, a me sembra sempre che Tony sia consapevole di ogni suo comportamento e sentimento, lo analizza con minuziosità e, anche se, a volte, fa fatica ad ammetterlo, sa bene cosa lo porta ad avere reazioni tanto sgradevoli nei confronti dell’universo in generale e di Peter in particolare.
Ed è molto ironico che, proprio lui che sembra avere uno sguardo lucidissimo sulla realtà che lo circonda, non capisca al volo che tutto questo risentimento, tutta questa insofferenza nei confronti del compagno di scuola deriva da qualcosa di assai più profonda che una semplice antipatia a pelle… Spider Man lo ha colpito, inutile negarlo, è andato a pizzicare corde che probabilmente fino ad ora sono rimaste nascoste, ma questo Tony ancora non lo ha realizzato, per ora è tutto a livello molto inconscio: al momento il giovane Stark si limita a registrare ogni singola reazione di Peter senza però ammettere che, tutta questa attenzione, cela già di per sé qualcosa di estremamente sospetto.
Tornando indietro – perdona se procedo saltellando di palo in frasca ma, ebbene sì, mi è tornata di nuovo la febbre e sto cercando di non collassare sulla tastiera – mi è piaciuto molto il modo in cui hai gestito il rapporto con Howard Stark (da quel che ho letto\visto in giro mi dà l’idea di una figura quasi mitologica), perché sarebbe stato facile cadere nel cliché della totale incomunicabilità padre-figlio, ma, pur ammettendo che il rapporto tra i due si basa su delicatissimi equilibri, hai comunque mostrato che, nascosto sotto strati e strati di dialoghi al limite della strafottenza, un punto d’incontro c’è. Mi è sembrato che comunque Howard ammiri e rispetti il figlio, quando si degna di mostrare il suo lato più maturo, e Tony, sicuramente, farebbe di tutto per ottenere la sua approvazione, approvazione che sì va sudata fino in fondo, ma che arriva, prima o poi… anche se Tony è convinto che il padre non lo sosterrà-capirà-approverà mai del tutto. Insomma, è proprio un adolescente, ma non metto in dubbio che Howard sia un tipo duro con cui avere a che fare.
Si capisce qualcosa di quello che ho scritto? Non ne sono tanto sicura.
Concludo sull’ultimo passaggio del capitolo: oh, finalmente una buona scusa per passare del tempo insieme… ho come l’impressione che ci vorrà più tempo del previsto a progettare questa tuta XD
Complimenti come sempre carissima, leggerti è un piacere incredibile, anche con l’influenza, anzi, diciamo pure che mi sei di grande conforto in questo momento difficile, in cui la mia testa sembra essersi persa vagando in un iperspazio composto da… tachipirina.
Un bacione e a presto!
:*

padme

Nuovo recensore
13/03/19, ore 19:18
Cap. 3:

Oh, ciaciò, eccomi qua!
Insomma, presegue la mia lettura sul treno Nomentana-Frascati e le recensioni delirio da pendolare triste, ma questa è un'altra storia che conosci troppo bene.
Che capitolo!! A parte che Tony c'ha proprio l'ansia!! Mamma mia e fajelo un sorriso a Spider-Man, che te costa?? Che ansia me metti, mamma mia!
Insomma, Spider-Man è parte del Team, è un Avenger (gli hai fatto coronare il sogno di una vita... nei fumetti si distrugge perché non lo è...) e Tony è invidioso come lo sarebbe un poveraccio di fronte a un buffè di natale di ricchi imprenditori. Glielo tira proprio quel sorriso, e suo padre giustamente che lo conosce bene gli fa la ramanzina (e sembra mi madre).
Ovvio che c'è qualcosa, e Howard Stark lo ha capito. Tony si sente privato del suo primato di giovane promessa, ma Parker qua che c'entra? Una situazione comuqnue attuale, sai? Molte persone sono nella loro confort zone in posti dove hanno dei primati, poi arriva uno più bravo e ci si distruggono il fegato e sai qual'è la parte bella? Che Tony ce lo vedo troppo a rimanerci male così. Un giovane Tony Stark, acerbo, con tutti gli ormoni che esplodono e tutto, con ancora la presenza minacciosa dle padre addosso, ha paura di perdere il primato per non perdere la fiducia che tanto si sta cercando di guadagnare.
Il che mi fa pensare che non abbia tutti i torti, e infatti non ce l'ha esattamente con Peter... lui non lgli ha fatto niente, a parte essere un genio e avere dei poteri solo perché un ragno j'ha mozzicato la mano.

Mi piace molto poi come hai descritto il rapporto padre figlio. C'è sempre distanza tra Tony e suo padre. Hanno un rapporto strano; di amore e odio, di rispetto e non rispetto e qui lo hai descritto benissimo, perciò brava! Contando poi che sappiamo già che in un capitolo lo farai morire.. beh, uno cerca pure di non affezionarsi troppo, ma vedere come affronti il loro rapporto è adorabile, sappilo.
Infine la proposta della tuta.
Ci speravo che decidessi di mettere una cosa del genere, perché dopotutto condividono un cervello niente male. Ed è quello forse che poi li farà avvicinare (cazzata lo so già, ho letto pure il capitolo 5, tiè XD). Quindi sapere di loro che collaborano è una specie di manna dal cielo, che non è nemmeno un cliché a mio parere.
Comunque, la collaborazione sa da fa, quindi non ci resta che arrotolarci le maniche e attendere i risvolti di questo rapporto, in attesa di vederli bruciare assieme.

Daje ciacio', continua così!
a sabato!
Rusty

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