Recensioni per
Fughe, inizi, fini, saluti e rose
di tixit

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/09/21, ore 00:20

Di questo racconto, già a buon titolo definito ‘perfetto’, stupisce la brevità. Nel poco spazio che ti sei presa affronti questioni gigantesche.

Stupisce l’intensità dello scambio di battute fra fratelli, che sottintendono le vicende dell’anime con la disinvoltura di chi è abituato ad usare la penna, ma anche di chi molto quelle vicende ha amato; ma non è solo quello: il rapporto che lega i due fratelli si squaderna di fronte al lettore già colpito, già legato, come se insieme a quei due fosse cresciuto, e quasi quasi come al fesso che è – questo lettore in particolare – gli viene voglia di invitare a cena il proprio fratello, magari a mangiare il pesce al mare.

Poi, quel “salutare” ci fa attendere qualcuno in carne ed ossa, qualcuno vivo a cui dire addio. E sbagliamo. Il saluto che deve lasciare il giovane conte Girodelle va a una croce – negletta quella accanto, per ovvi motivi – che porta con sé una parte della sua vita e forse anche una parte di quella che può esser considerata “casa”.

La delicatezza delle parole di quest’uomo dà i brividi. Ma sul serio.

Il dolore vissuto con elegante dignità non per questo fa meno male.

La struttura circolare del racconto, impeccabile, fatto di cielo e di mare, incastona una storia d’amore non vissuta ma reale.

Ambientato tutto all’aperto, la morte stessa non si avverte claustrofobica, al contrario, come puro, terribile e catartico evento della vita, mentre le due croci si stagliano sopra e sotto l’azzurro.

Un racconto di pennellate e colori, disegno e struttura, eppure emotivamente denso, intatto da qualsivoglia compiacimento, di sapori e di odori, e di stridere di immaginari gabbiani.

Forse scritto per ricordare a tutti noi che la Grande bellezza esiste.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Veterano
24/08/21, ore 12:39

Anche questa storia mi è stata consigliata dalla cara Dorabella!
Gli occhi si sono inumiditi parecchio e ho sentito un groppo alla gola alla rievocazione di immagini/ricordi del bel Girodel. Nonostante le tombe fossero sulla scogliera e non sulla collina di Arras, la scena resta comunque evocativa e toccante. Brava!

 

Recensore Master
20/07/21, ore 14:25

Ho scoperto per caso questa storia leggendo la risposta a una tua recensione. Non so come dire quanto mi abbia emozionata e commossa. Ma siccome 
sono una  persona seria ed essere arrivata all'età sinodale non va d'accordo con i lucciconi agli occhi, ti dico non che mi ha fatto scendere le lacrime, ma 
che mi ha colpito la tua sobrietà e brevitas, la tua capacità di condensare l'inimmaginabile in poche righe, apparentemente scarne
Grazie davvero per questa lettura...Esiste una bandierina "più verde del verde"????
D.
(Recensione modificata il 10/08/2021 - 02:21 pm)

Recensore Master
31/03/19, ore 00:11

Ciao Tiziana, mi commuove il tuo Girodelle. Quanti ricordi ha di lei, in quanti posti l'ha cercata, per rendersi conto che forse è "solo il passato che gli parla". L'ho trovato arreso, sempre innamorato, sempre composto. L'ha amata di un amore puro e generoso, eppure non è riuscito a fare breccia nel suo cuore. Oscar giace senza vita perché ha scelto un altro uomo, che giace accanto a lei, e di cui Victor non si cura per niente. Per una volta è "scorretto"e si rivolge solo a lei. Gli manca solo lei. Donna unica, insostituibile, che gli ha spezzato il cuore e cambiato la vita. Bellissimo. Ci sarebbe tanto altro da dire ma io non sono brava nelle analisi, preferisco semplicemente farti i più vivi complimenti e augurarti buona domenica.

Recensore Master
15/03/19, ore 16:35

Povero Girodel, gli è presa proprio brutta!
Oscar si è insinuata nella mente di lui come un morbo ed egli non riesce ad affrancarsi dal ricordo di lei né a voltare pagina e ad andare avanti.
C'è, in lui, un anelito alla casa perduta, la propria (si è salvato, ma da profugo completamente rovinato) e quella di Oscar di cui porta con sé delle vestigia. E' molto delicato il gesto di portare a Oscar uno scampolo di Palazzo Jarjayes e del giardino materno mentre lui sta fuggendo e non sa se e quando potrà rimettere piede in casa propria.
Avverto in lui nostalgia, malinconia e rimpianti per una donna che non lo ha trattato benissimo e che giace eternamente al fianco di un altro uomo di cui egli neppure si accorge.
L'ha cercata nelle taverne, nei cavalli bianchi, nelle macchie di azzurro e nelle stelle e non l'ha trovata.

Mi è piaciuta la descrizione dello stato d'animo dei due fratelli, l'uno smarrito e alla ricerca di qualcosa, l'altro forte e protettivo.

Sono, forse, anacronistici lo zaino e la parola "coglione", usata da un aristocratico del diciottesimo secolo. Sicuramente, i due si rivolgevano l'un l'altro chiamandosi: "Signor Fratello". :-D
Un'altra cosa che ho riscontrato è lo scambio di tombe: quelle con vista mare erano, infatti, le sepolture di Madame de Soisson e di Diane mentre Arras non affaccia sull'oceano. Che il fratello non si fosse sbagliato troppo sul conto di Girodel? :-D

Buone idi di marzo!

Recensore Junior
14/03/19, ore 20:50

Grazie Tixit.
Una OS meravigliosa e molto malinconica. Mi hai fatto emozionare molto. 
Hai dipinto uno splendido Victor, nobile nell'anima e nel cuore, fedele al suo comandante e alla donna che ha amato. Il pensiero che ha per lei, portarle una delle rose di casa sua, per dare in qualche modo conforto alla sua anima che finalmente può riposare, è davvero delicato.
Struggente quel "mi manchi".
E tu sei stata fantastica.
Buona serata
Eledhwen71

Recensore Veterano
14/03/19, ore 16:40

E' davvero bella, questa dedica solitaria che Girodelle fa davanti alla tomba di Oscar, con accanto anche la lapide di André che lo "osserva" passivamente.

La cattedrale di Notre-Dame, il ponte Neuf (probabilmente quello dove hanno colpito André), la cioccolata, e le rose bianche.

Hai descritto in poche righe tutto ciò che descriveva Oscar agli occhi di Victor.

I miei complimenti!

Nuovo recensore
14/03/19, ore 08:41

Which is your secret? How do you always succeed in transmitting so many emotions, using a few words? Victor's monogue is a love poem about loss, regret, suffering, desire, longing. Oscar was the single woman who could make his heart beat faster. Intense and mesmerizing fic!

Recensore Master
13/03/19, ore 17:17

Carissima un altro dei tuoi super pezzi, un altro dei tuoi graditi racconti.
Bello ritrovare Alo, mi sono riletta un pò della tua un bacio sotto il vischio e solo lui poteva andare a recuperare il fratellino.
Il tuo Victor devi trovargli un amore assolutamente sta soffrendo troppo. Bellissime le parole che le rivolge senza nessuna accusa o recriminazione, in fondo lei ha scelto un altro e per lui è andata contro tutto e tutti scegliendo la morte perchè un'esistenza senza di lui non era concepibile pur sapendo che un altro uomo avrebbe accolto la sua tristezza e provato a ridarle la serenità. Un uomo gentile che porta un dono speciale un uomo a cui devi trovare una casa. Ci conto un abbraccio

Recensore Master
13/03/19, ore 16:55

Anche questa volta in questo tuo racconto sei riuscita a condensare tutta la vita di Victor vissuta a stretto contatto con Oscar in pochi gesti e parole essenziali che narrano la grandezza del sentimento che a lei lo ha sempre legato. Malinconico e doloroso il suo ricordo nel piantare una rosa sulla sua tomba, che è posta accanto ad un’altra che contiene le spoglie mortali della persona che lei ha amato più di tutti, e altrettanto struggente quel suo intimo “mi manchi” ora che non c’è più niente e nessuno che glielo possa proibire ma solo il tempo che ne preserverà infinita la memoria. Breve ed intenso come altri tuoi lavori, un dovuto ringraziamento per averlo voluto condividere. Un caro saluto.

Nuovo recensore
13/03/19, ore 15:04

Solo il visconte più nobile di Francia poteva avere parole e pensieri tanto belli per il suo perduto amore e la sensibilità di piantare una rosa (facendo attenzione alla giusta inclinazione) per far ombra al suo riposo. La prigione deve essere stata dura e il pensiero di lei deve averlo accompagnato costantemente. Ride leggero Victor e quasi mi pare di vederlo, ad André non dice nulla però, lo ignora come se non fosse lí accanto a lei... Che provi un po' di rancore perché non ha saputo proteggerla?
Come sempre una perla.
Ops! Sono Alga! Mi rendo conto ora di aver recensito dall'account comune con Silvia... Va be vale lo stesso!
(Recensione modificata il 13/03/2019 - 03:06 pm)

Recensore Master
13/03/19, ore 11:36

Basterebbe un commento breve a definire questa flashfic, anzi una sola parola: perfetta. È tutto sapientemente dosato: l'atmosfera malinconica che pervade ogni rigo senza cadere nel melodrammatico; l'affetto fraterno che traspare dalla conversazione tra i due uomini, serrata e realistica; lo struggente eppure pacato monologo di Victor, che riesci a trasformare in un mirabile crescendo di immagini miste a ricordi sino a quel ''mi manchi'', che sebbene pronunciato sommessamente ha il fragore di un tuono. Cade infatti la barriera del voi ed emerge tutto il dolore di un uomo che ha perso la donna che amava. Bellissimo il passaggio in cui le confessa di averla cercata fra le stelle, meravigliosa la metafora della rosa... il finale è perfetto, ha un taglio quasi cinematografico con quell'accenno alle due croci che colloca definitivamente l'ambientazione di questa fic. Insomma, tanta ''roba'' in poche righe, quando a me servirebbe un capitolo (!)... bravissima!