Ti ringrazio tantissimo per gli auguri e per essere riuscita a pubblicare il capitolo proprio oggi! Davvero lo ho apprezzato tantissimo!
Credo che questo sia uno dei capitoli più delicati della storia. Ciò che adoro di Stagioni è il fatto che lo sfondo del racconto e le tematiche trattate siano estremamente realistici (ogni dettaglio è ben studiato e davvero nulla è lasciato al caso).
La determinazione di Yuuri nel chiarire la vicenda dell'aggressione davanti alle telecamere mi ha fatto trarre un sospiro di sollievo: non sarà facile far accettare la verità, anche perché la relazione che lega il giapponese a Victor è dura da digerire anche nella sua patria, ma il fatto che voglia dire la sua, e che sia spalleggiato in questa sua decisione da Yakov e Tamura lo rende molto pericoloso (oltretutto credo che Yuuri sia una di quelle persone che riesce ad ottenere quello che vuole una volta abbandonato il suo pesantissimo bagaglio di ansie). Con questo gesto la federazione russa non ha messo a tacere la questione sullo scandalo doping, tutt'altro ha attirato solo più attenzione!
Si sa che ho un debole per Otabek e Yuri e che faccio il tifo per loro, perciò mentirei spudoratamente se dicessi che non ho apprezzato il quadretto che li ha visti protagonisti. Ho percepito un Otabek molto audace e studiato nelle risposte, ed euforico come un soldato sopravvissuto ad un'altra guerra (o come uno studente che ha superato un esame massacrante) e Yuri sereno, nonostante tutto, e pronto a lasciarsi andare. È sempre piacevole, ed oltremodo calzante, la similitudine tra Yuri e i gatti, ma spesso può apparire banale, cosa che tu non fai mai.
Chris...è l'unico personaggio a cui permetto di interrompere i miei due pupilli ("vecchio" furbone che si fa visitare dall'infermiera più bella, non si smentisce mai). Sono d'accordo con lui: gli aggressori pensavano di trovarsi davanti a delle mammolette invece hanno trovato pane (e stampelle) per i loro denti.
Per quanto riguarda Victor sono felice di vedere che la sua fortuna non lo abbandona mai (davvero poteva andargli molto peggio). Ha ragione l'infermiera: ha trovato degli amici d'oro. Credo però che le ferite che gli hanno inferto i giocatori di hockey, quelle emotive, non fisiche, se le porterà avanti per un bel po'.
E poi Yakov, che è davvero un dio. Come si fa a non adorarlo? Vorrei tanto aver avuto un allenatore come lui nella mia vita.
Come al solito ci hai regalato un capitolo denso di significati e di emozioni. |