Recensioni per
La colpa di vivere
di saitou catcher
Colgo l'occasione di un giorno di ferie per lasciare due parole su questa fiction, letta ormai diverso tempo fa. A mio parere, è una delle storie più belle di quelle incentrate su Alain: è un flusso di coscienza amaro e disincantato scritto in maniera impeccabile, con uno stile maturo e interessante. È stato un piacere scoprirti e mi dispiace per il commento stringato, ma volevo almeno farti sapere che la tua OS mi è piaciuta molto e quindi va di diritto tra quelle di cui tenere memoria! |
Ciao è la prima volta che ti leggo. |
"Ma lei è morta- prosegue piano Rosalie- come mia madre, come le mie sorelle, come tutto ciò a cui ho voluto bene. Il mio amore non ha salvato nessuna di loro. E certe volte, certe notti, non riuscivo a dormire, e mi chiedevo... a che è servito amare così tanto qualcuno che poi se ne è andato? A che serve continuare ad avere amore nel cuore, se le persone a cui vorresti darlo non sono più con te?" |
Ciao e bentornata su questo fandom, mi è piaciuta moltissimo questa tua piccola gemma sul “nostro” Alain, personaggio a me caro e sul quale mi piacerebbe si scrivesse di più e più spesso. |
Storia che senza esitazione metto tra le mie preferenze; è bella, profonda, dolorosa e alla fine, in qualche modo consolante. Alain dopo la morte di Oscar e André deve essere davvero così, un uomo segnato da troppi dolori e profondamente solo, che sente tutto il peso di essere sopravvissuto ai suoi amici, alla sorella, al terrore e al furore di una rivoluzione che spazza via tutto, senza fare distinzioni. |
Gentile Autrice, in questa os hai descritto magnificamente un Alain, personaggio potente e profondo nonostante si sia sempre mostrato con un sorriso scanzonato che nascondeva grandi pene che ne avevano inciso l’animo, dolente e disilluso. Dopo i lutti che hanno funestato la sua famiglia è rimasto solo a lottare per gli ideali che erano anche di Andrè e Oscar; il suo rammarico più grande è il perché lui sia rimasto in vita mentre loro sono morti e di questa situazione se ne fa una colpa come se rimanere vivi lo fosse. Ha dovuto vedere gli orrori della rivoluzione ai quali non era preparato mentre ai suoi amici quelle brutture sono state risparmiate, ma come è lo stesso difficile andare avanti giorno per giorno quando non sia ha più uno scopo e un posto nel mondo. Gli unici amici che gli sono rimasti e che condividono in parte e diversamente il suo fardello sono Bernard, che a volte troppo gli rammenta André per la sua somiglianza, e Rosalie, forte e coraggiosa nel cercare di vedere sempre il buono che esiste nelle cose e nelle persone, che hanno assistito alla sua angoscia in questi anni terribili. Il tutto è stato per lui talmente traumatizzante da non riuscire nemmeno a recarsi sulla tomba dei suoi amici perché vedere quelle due croci vicine avrebbe significato che era tutto veramente e definitivamente finito e lui non era pronto ad accettarlo, fino a quando questo coraggio riesce a trovarlo dentro di sé e parlando loro come se fossero lì presenti insieme a lui li ringrazia per ciò che entrambi gli hanno donato riuscendo a perdonare se stesso per essere sopravvissuto. Complimenti ancora per questo scritto così pieno di dolore ma anche volto alla speranza e spero che tornerai a scrivere di loro in quanto il primo amore come hai scritto tu non si scorda mai. Un saluto. |
Bellissimo questo racconto. |
Mi piace molto questo tuo scritto, amaro ma veritiero, e il tuo stile, che colpisce dritto al cuore. Complimenti. |
Bentornata tra noi in questa sezione,è sempre un piacere leggere storie ' che sappiano di qualcosa ' ..un Alain che mi è piaciuto molto perché rispecchia a mio avviso , appieno il suo carattere ..a presto e non sparire ( se puoi! ).Ciao |
Carissima, grazie per essere tornata! Questa tua os è davvero una piccola perla: è bellissimo ritrovarli nei ricordi di questo tuo Alain proprio perché, seppur molto triste, la storia originale, col suo tragico epilogo, è assolutamente magnifica. Un plauso al tuo stile e a quanto hai saputo mantenerli perfettamente aderenti a quelli "veri", perfetti ed ineguagliabili nella loro drammaticità. Se questo fandom è stato il tuo primo amore mi auguro davvero che tornerai ancora: personalmente sento tanto la mancanza di autrici della tua levatura. Ancora grazie per questo gioiello e (spero) a presto. |
Cara autrice, |
Ciao. Allora ti do il mio bentornata!! |
E' una visione molto amara quella di Alain che si sente quasi in colpa per il fatto di essere sopravvissuto e l'atteggiamento disincantato di lui fa da contraltare al fanatismo ostinato di Bernard, ma anche al pragmatismo rassegnato, ma resiliente di Rosalie. |
Ciao Catcher, è la prima volta che ti leggo e devo dire che sei molto brava. Alain (dell'anime) piace molto anche a me. Gli hai fatto fare un'introspezione straordinaria, anche grazie a Rosalie, che, in effetti, è un po' sottovalutata, ma per me è tra le più coraggiose, dopo Oscar, ovviamente. Mi sono anche commossa, target raggiunto, complimenti e a presto con un'altra prova di scrittura bella come questa. Lucciola 67. |