Recensioni per
Becca and Tommy - Two Peas in a Pod
di Ghostclimber

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/04/20, ore 02:23
Cap. 6:

Ah, tre giorni! Mi hai battuta ahah

Scegliere, già. Facile.. Uccidere una parte di sé, perché?
A lezione di Pedagogia la mia prof diceva "crescere vuol dire imparare che se scegli A, B lo perdi". Ma in questo caso, come si può perdere una parte di sé?

Sai, ho pensato anche io di avere qualche "problema mentale", qualche "disturbo".
Ma poi ho conosciuto Andrea.. sì Tsutomu esiste davvero e con lui ho approfondito la conoscenza delle malattie mentali. Mi ha fatto capire tante cose, anche che andavo bene così, che non dovevo mettermi un'etichetta. Che potevo liberarmi di tutto e vivere davvero, che sei libero quando non scegli per gli altri, ma per te.
Ah sì certo mi ha anche donato le esperienze di sesso etero più belle della mia vita ahah //escidaquestocorpo//

Recensore Junior
27/04/20, ore 02:21
Cap. 5:

Hai descritto molto bene il flusso di pensiero nato da quel "se fossi trans?".
È giusto farsi domande quando non si sente di avere la stabilità di una convinzione.
Come dicevi tu è curioso che tutto sia nato da una fic (la sto leggendo, ti fa immergere nell'argomento come un vortice).
Quando ero adolescente, venni a sapere che una ragazza del quartiere popolare qui del mio paese (sono cresciuta nella prima cintura di Torino) andava in giro vestita da ragazzo e parlava al maschile.
Al tempo io rinnegavo la mia femminilità e mi ritrovai a pensare "cavolo. dovrei provare anche io".
Sono durata due giorni.

Recensore Junior
27/04/20, ore 02:21
Cap. 4:

Mi rivedo in queste parole, così tanto da commuovermi quasi.
Come sempre sai scrivere in un modo meraviglioso e sentirmi "raccontare" con belle parole mi fa sentire bene.
Ci sono giorni dove guardarmi allo specchio fa male. Giorni dove mi taglierei via il seno, poi lo fascio e lo nascondo. Sono stata da un medico e ho chiesto informazioni per la riduzione, poi non l'ho fatto.
Se apri il mio armadio ti viene da pensare che ci siano anche i vestiti di mio marito in mezzo.. ma sono quella parte di me che esce e che mette da parte i vestitini carini con i quali mi sento sempre quello spaventapasseri in abiti eleganti.

"Nonostante i capelli lunghi, il velo di mascara, il rossetto, le forme chiaramente femminili, a Becca sembrava di essere un uomo che per sbaglio o per divertimento avesse deciso di indossare i vestiti della fidanzata o della sorella." AMEN. Lo capisco, davvero.

Recensore Junior
27/04/20, ore 02:19
Cap. 3:

"Per qualche minuto si era completamente dimenticata di essere femmina".
Una domenica fuori dallo stadio ho visto un tipo molestare una ragazza che distribuiva i giornali. L'ho affrontato a muso duro, facendogli alla fine chiedere scusa. Lei mi ha ringraziata, dicendo che era bello vedere sorellanza. Ho avuto quella sensazione che hai descritto tu..

Beh eccoci alla questione orientamento. Capisco il dubbio di Becca.. non ritrovarsi in una definizione.
Ricordo la prima volta che mi sono innamorata di una ragazza. Era una commessa di una libreria internazionale nel pieno centro di Torino, Gabriella.
A quel tempo non ero mai stata con un uomo, le sensazioni che provavo nel stare con lei erano inebrianti.
Mi sono chiesta parecchie volte "cosa" fossi. Non mi sentivo nulla, non trovavo una definizione. "Mi innamoro dei cuori" mi dicevo, insieme al mantra "se non ti ami tu non ti potrà amare nessuno".

Recensore Junior
27/04/20, ore 02:18

(scusa ti arriverà un bombardamento di commenti, ho preso nota mentre leggevo e sto pubblicando tutto insieme!)


Non ho mai subito una violenza fisica così pesante e immagino sia devastante. Si dice che tirare fuori l'oscurità che portiamo dentro serva a fare entrare la luce, spero sia così anche in questo caso.
Per quanto mi riguarda, conosco la violenza verbale e mentale.
L'ho subita perché diversa, non conforme. Perché rinnegavo la mia femminilità, vestivo da maschio e mi chiedevo tanti perché.
Spesso ho pensato di voler essere un maschio con tutti gli attributi del caso. Molte cose sarebbero state più facili, nella mia mente. Però poi, una parte di me voleva essere come le altre. Carina, guardata. I miei tentativi di conformità mi hanno fatta sentire inadeguata, uno spaventapasseri con un abito da sera, fuori luogo e a disagio. È stato molti anni più avanti che ho iniziato ad accettare il mio corpo femminile da un punto di vista sessuale..

Recensore Junior
27/04/20, ore 02:14

Sai già che amo il tuo stile di scrittura, mi concentrerò sulla storia anche per quanto ci siamo scritte..
Becca è già nel mio cuore. Ricordo bene quando il discorso maschio/femmina ha iniziato a fare parte della mia vita. Con un fratello poco più grande, non esistevano giochi da maschio o da femmina per noi. Eppure, a un certo punto, mi sono state chiuse delle porte.
'essere femmina fa schifo', già, è una frase che conosco. Ero un asso nella Tedesca, calciavo di destro e sinistro. Bambole? I cavalieri dello zodiaco. Per la comunione ho voluto un vestito rosa confetto, con tulle e scarpine coordinate.
Il mio migliore amico (compagno delle elementari e primo fidanzatino) mi disse che per lui ero una principessa che picchiava come un maschio..

Recensore Master
27/07/19, ore 06:33
Cap. 6:

Buongiorno.
Uhm, boh... credo che non si debba scegliere per forza, nel senso, non in questo caso...
Insomma, una persona deve vestirsi come gli va, come preferisce in ogni occasione... figuriamoci, almeno nel vestiario ci sia libertà ^^ basta non cadere nell'osceno.
Credo che le scelte importanti siano ben altre :)

Recensore Junior
26/07/19, ore 19:59
Cap. 6:

Trovo ingiusto il discorso di questa tua amica. Chi ha deciso che ci sia una strada precisa da seguire? A lei cosa importa e cosa le cambia se in un giorno sei in un modo ed il giorno dopo sei totalmente all’opposto? Inoltre credo che tutto sommato siamo in tanti ad essere così e non ci vedo nulla di male in questo
Personalmente avrei detto a Silvia di farsi i benemeriti suoi e di preoccuparsi di sé stessa

Recensore Master
26/07/19, ore 09:46
Cap. 6:

La gente non sa mai quando è il momento giusto di tacere, quanti discorsi del genere ho sentito nella mia vita. Da piccolo accontentavo sempre la mia mamma e per il compleanno mi facevo comprare una gonna, ma poi non la mettevo dicendo “è così bella, si sporca”. Nella fase in cui ho provato ad usare tacchi e gonne non era mai abbastanza e poi ho deciso di fottermene della gente, e la mia vita è migliorata drasticamente. La gente non lo fa con cattiveria, spesso, ma solo per ignoranza e mancanza di empatia. Spero sempre che queste persone si facciano un bel bagno d’umiltà e spero che Becca capisca che certi discorsi andrebbero fatti scivolare via come se fosse vento. In tutto questo hai scritto benissimo, e seguo volentieri le peripezie di Becca

Recensore Master
20/07/19, ore 06:56
Cap. 5:

Buongiorno.
Non è facile capire sé stessi... il nostro animo è un pozzo profondissimo e lo si può esplorare solo con il tempo, credo che la nostra amica stia facendo chiarezza e stia cercando dentro di sé anche grazie alla lettura... la lettura illumina a volte ^^
Vediamo come procede ^^
Buona giornata :)

Recensore Master
19/07/19, ore 22:27
Cap. 5:

Oh, il tizio in questione si guarda intorno con fare circospetto, non era mia intenzione sconvolgere nessuno, ma se ho portato almeno un po’ di chiarezza, ben venga! Ci stai andando forte nell’introspezione!

Recensore Junior
19/07/19, ore 19:20
Cap. 5:

Mi dispiace per Becca. Per il percorso mentale che ha dovuto affrontare per comprendere sé stessa e per l’inevitabile sofferenza che le avrà procurato. Ma sono fiduciosa in lei. Credo che aver rielaborato la propria persona così a fondo, sopratutto riguardo ad un frangente molto delicato, l’abbia resa la ragazza che ho il piacere di conoscere oggi. Tutta quella confusione e quelle preoccupazioni l’hanno resa una donna meravigliosa e che cosa decida di indossare o in che modo decida di sedersi su di una sedia o di bere una birra, sinceramente a me non cambia nulla. Le voglio bene per come è. Dentro, nella sua anima.

Recensore Master
09/07/19, ore 10:23
Cap. 4:

Il rapporto con lo specchio, Becca e il suo specchio, non solo come oggetto, ma anche come percezione di sé. In parte questi sono i tornenti di tutti r tu li hai espressi in modo molto semplice ma efficace. La nostra eroina è sempre un po’ il pirata che gioca spensierato, ma ha anche mille sfaccettature interessanti.

Recensore Master
09/07/19, ore 07:09
Cap. 4:

Buongiorno.
Per la protagonista, più che altro resta una fissa, quasi... il non accettarsi, il non riuscire ad accettare il proprio corpo così com'è.
Credo venga sempre un giorno in cui è tutto più chiaro.
Buona giornata :)

Recensore Junior
08/07/19, ore 20:06
Cap. 4:

Che argomento scottante. Credo di capirti nel profondo, vivendo io stessa quella drammatica patologia chiamata “dismorfofobia”. Non credo passerà mai. I commenti passati, gli sguardi di scherno, le risate e le parole dure hanno più resistenza della nuova immagine riflessa allo specchio. È dura accettarsi, io personalmente non ci sono ancora riuscita e mi preoccupo per te, perché non voglio tu possa incastrarti in queste sensazioni. Se jeans e maglia larga ti fanno sentire a tuo agio, forse va bene così. La femminilità ti nasce da dentro ed il carattere non ha sesso. Non importa cosa appare fuori, tu continua ad essere come sei e che la vita ti riservi nuovi sorrisi

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