Recensioni per
Lucciole di Neon.
di PandaNemoMinerva

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
18/07/19, ore 08:07

Una raccolta di personaggi originale già dal titolo. Un titolo volutamente anacronistico, ma che sortisce l'effetto voluto: Oscar e André hanno avuto alla fine la loro notte delle lucciole, quel momento di amore assoluto, completezza e felicità che nella tragicità delle loro vicende resta però per lungo tempo una chimera, essendo entrambi, così come gli altri personaggi che hai scelto di rappresentare, intenti a cercarla nel modo sbagliato.
Ecco quindi Maria Antonietta, che annoiata dalla vita di Corte e completamente avulsa dalla realtà storica, fa vestire i suoi servitori da lucciole; ecco Fersen che cerca di placare il suo amore infelice per lei prima tra i baci di altre e poi fuggendo in America; poi André, che sconvolto dallo strappo affoga il dolore tra le carni di una prostituta; infine Oscar, che persegue l'obiettivo della carriera fino a ritrovarsi con la tisi (le gocce vermiglie mi hanno fatto pensare a questo). Anche Girodelle desidera la sua personale occasione di felicità, ma alla fine si rassegna e aspetta e risulta il vero vincitore, anche se sarei curiosa di sapere cosa abbia trovato su quel prato svizzero😉
Complimenti, mi è piaciuto davvero tanto: sono ritratti spietati nel loro realismo, ma proprio per questo rendono i personaggi ancora più umani. Il tuo stile incisivo, a tratti ermetico, è quel valore aggiunto che ti spinge a rileggere alla ricerca di sfumature e interpretazioni. Davvero brava!
(Recensione modificata il 18/07/2019 - 08:10 am)

Recensore Master
16/07/19, ore 21:20

Come prima cosa mi ha colpito il titolo e leggendo la prefazione ho capito il perché , la tua ' mentore' è unica anche in questo! Come seconda cosa devo dirti che sono una tradizionalista ma devo ammettere che la tua versione oserei dire ' cruda ' mi ha colpita molto..ciao

Recensore Veterano
16/07/19, ore 12:43

Molto dure le tue parole ma molto reali. Offri ai personaggi volti diversi da quelli che conosciamo, ne entri nel profondo e li presenti per quello che sono: umani a tratti perduti, altri perdenti con le lucciole a fare da sottofondo, ma che sono solo come pezzi di felicita' che volano nell'aria, ma impossibili da raggiungere. Mi piace molto come dai a ognuno un titolo Regina, Illuso, Guerriera, Idolo, Nobile, come anche la struttura voluta dell'insieme.

Recensore Master
14/07/19, ore 20:23

E' davvero sconvolgente questa raccolta di drabble, non trovo altre parole per definirla.
Da una parte, ci sono persone vittime di se stesse e delle proprie piccole e grandi schiavitù mentali. Tentano di forzare la mano al destino, pretendendo con la forza quello che la vita non ha voluto dare loro spontaneamente e ottenendo soltanto qualcosa di artificiale (Maria Antonietta che impone ai propri servitori una recita in maschera), di deludente e di bruciante (André che, dopo lo strappo, si butta via con una mercenaria) o decretando, addirittura, la loro stessa fine (Oscar che, a forza di sfinirsi fisicamente e psicologicamente per diventare un super soldato, ottiene l'effetto diametralmente opposto e si ammala mortalmente).
Girodel, invece, non forza la mano al destino e, da uomo d'onore, lascia libere Oscar di scegliere e la vita di fluire. Sarà l'unico a essere assecondato.
La vita è un po' dispettosa e, come gli dei dell'Olimpo, ama elargire liberamente e non essere forzata.
In questa carrellata, mi sarei, però, aspettata di vedere il Generale. Chi, più di lui, ha tentato di forzare la mano al destino?
Anche le Polignac madre e figlia e Diane starebbero bene.
Ancora i miei complimenti!

(Recensione modificata il 14/07/2019 - 10:13 pm)

Recensore Master
14/07/19, ore 17:55

Sono tutti personaggi infelici, ognuno nell'impossibilità di vivere una notte di vere lucciole. Tutto a causa di scelte fatte da altri per loro, dalle imposizioni dettate dai rispettivi ruoli. Forse solo Girodelle ne aveva davvero la possibilità, aveva scelto la donna giusta per rango... eppure non era bastato ancora.
Solo la notte del 12 luglio supera ogni ostacolo ma solo perché è una momentanea illusione, come sono illusioni anche le effimere luci di quegli insetti che anche loro cercano una notte di amore...
Triste e malinconico ma purtroppo realistico.
Solo il titolo trovo poco azzeccato, anche se ne comprendo il senso.
Il neon non apparteneva alla loro epoca e loro, leggendoti, non avrebbero potuto capirti...
Un po' come succede coi titoli in inglese. Un anacronismo

Recensore Junior
14/07/19, ore 16:55

Bello bello bello e poi ancora bello! Complimenti Minerva!
Tutti vorrebbero le lucciole ma queste non arrivano e quindi cercano un surrogato che lascia più delusi di prima e soltanto chi prende la vita come viene alla fine ottiene qualcosa di bello magari per caso ma sempre bello è. Spero che arrivi al più presto la seconda serie.

Recensore Veterano
14/07/19, ore 05:14

Ciao, benvenuta! Anche io sono nuova qui. Hai scritto una serie di"notti delle lucciole" disilluse, non blasfeme. Non so perché ma leggendo tutti questi personaggi cardine della storia originale cercare invano una felicità fittizia, mi è venuto in mente un film che a me è piaciuto molto, ma che può risultare " disturbante" : " Via da Las Vegas" con protagonista un inarrivabile Nicholas Cage che passa tutto il film a stordirsi con l'alcool, che in effetti si vuole suicidare così. Tutti cerchiamo le lucciole, e pazienza se a volte sono solo un murales dipinto con lo spray su un muro decadente di periferia, a volte ci bastano, o ce le facciamo bastare. La scrittura è bella, a volte ermetica ma interessante. Come per ogni cosa fuori dagli schemi non sempre è accettata subito, Picasso, Modigliani, Dalì, Kafka, Tennessee Williams non furono accettati subito,anzi furono osteggiati. Buona continuazione, e buona ricerca di nuovi e differenti punti di vista.

Recensore Junior
14/07/19, ore 01:51

La notte delle lucciole è un mostro sacro, il momento più atteso, sospirato, desiderato da André per vent'anni e da noi tutti per 37 puntate.
Ma è soprattutto un simbolo, uno di quelli potenti, che ti restano dentro anche quando non sei più una bambina che guarda i cartoni in tv mentre fa merenda dopo la scuola.

Ognuno di noi ha sognato la propria personalissima notte delle lucciole, qualcuno l'ha avuta - e magari era mezzogiorno e faceva freddo e cadeva la neve - , qualcuno la sta ancora aspettando e qualcuno non la vivrà mai.
Ma credo che tutti, indistintamente, abbiamo dovuto nostro malgrado fare i conti con le tue lucciole di neon. Illusioni, promesse disattese, sogni infranti, sbagli madornali da scontare troppo a lungo.

Maria Antonietta cerca le sue lucciole nei balli vuoti, in quel 'sentirsi soli in una stanza affollata' che capita a chi la solitudine se la porta dentro.

André spera nelle lucciole quando confessa il suo amore traboccante e troppo a lungo taciuto, ma perde la testa e commette un terribile errore e non le vedrà certo apparire quella sera, spaventate dal rumore di uno strappo imperdonabile.

Non le vede Oscar, accecata da bagliori di gloria e scintilii di lame che stridono, sempre così ostinata e testarda e estranea in un mondo ostile, le sue lucciole arriveranno davvero troppo tardi, come in uno struggente canto del cigno.

Fersen le guarda affievolirsi nei sapori artefatti di baci bugiardi, le cerca dall'altra parte del mondo, le vede spegnersi in una lenta e triste agonia.

Girodelle spera nelle lucciole e protende la mano per afferrarle, le insegue nel vento tra le pale dei mulini, ma 'la donna da far danzare' si presenta in uniforme e ride sprezzante, e lui che è davvero nobile - nobile nell'anima prima ancora che nel sangue e poi in tutto il resto - non si ostina e non pretende. Depone le armi e solleva il calice per lei, anche con il cuore spezzato.

Che dirti? I complimenti sembrano sempre riduttivi quando ci si imbatte in una lettura così bella, ben scritta, profonda, capace di farti riflettere sulle sfumature di un anime per poi sconfinare nella realtà.
Mi sono piaciute davvero tanto queste tue lucciole di neon.
Avvita le lampadine e raccontacene ancora qualcuna :)





Elly
(Recensione modificata il 14/07/2019 - 06:30 pm)

Recensore Master
13/07/19, ore 23:45

Anzitutto ti volevo dire che sei molto brava. E questa è una cosa importante per chi si espone con una storia propria.

Secondariamente ti volevo ringraziare per la citazione e se le chiacchiere hanno portato a questa storia mi fa solo piacere, sappilo.

Infine volevo precisare una cosa, che immagino un poco ti preoccupasse: non hai scritto una storia "blasfema". Tu parti dall'idea della Notte della Lucciole, che credo ci abbia fatto piangere tutte perché finalmente quei due si amavano, nonostante la tisi, la cecità e il mondo che stava cambiando - anche se non lo sapevano - e nonostante il fatto che per nessuna di queste tre cose c'era un rimedio (forse per la tisi, ma credo fosse una chance molto bassa) per cui non sarebbe stato possibile un vero lieto fine da favola, molto probabilmente, ma al massimo uno di compromesso.

Soprattutto quella notte arrivava nonostante una vita in cui erano stati solo amici e Oscar aveva amato un altro anche se senza speranza e André aveva fatto quella gran scemenza dello Strappo: esistevano le seconde opportunità quindi, si poteva cambiare e si poteva sempre essere perdonati e riaccolti. André la ama e basta, non tiene una contabilità stizzosa su tutti gli sguardi lanciati a Fersen, o sull'occhio ferito e poi perso, non fa dispetti, non ha prese di posizione dettate dall'orgoglio o dalla ripicca - verrebbe da dire che pensa all'essenziale. E Oscar quando si getta dietro le spalle lo Strappo ( e per fortuna che era solo quello), getta dietro le spalle molto.

Tu sei partita da questa Notte, ma non stai raccontando la Notte delle Lucciole in modo diverso, più o meno fedele, stravolgendola, o perculandola, o rinarrandola in modo realistico (André forse è alla sua prima esperienza e ha superato i 35 anni eppure non soffre di ejaculazione precoce, per dire, cosa che invece sarebbe probabile in un contesto reale): stai raccontando un'altra cosa, e cioè che tutti vorrebbero la loro Notte delle Lucciole, non solo i personaggi che hai citato, ma che non sempre questa arriva inaspettata e non cercata e soprattutto giusta, sia come andamento che come persona. Non sempre si realizza il sogno.
La gente cerca e fa come sa, o come può, o come crede, e a volte sbaglia, o si accontenta, o comprende dopo o cerca qualcosa di sostitutivo che non è né sesso né amore.
Del resto, lo sappiamo tutti, la vita è un gran caos.

A me è piaciuta - belle immagini, a volte ermetiche, dire che più che una flashfic sono alcune piccole drabble messe insieme.
Azzeccato il titolo che usa il neon - non sono lucciole autentiche

Mi piace molto quella di Girodelle - va a sapere chi amerà mai in Svizzera, comunque attende, presumo non casto, cercando l'autenticità nell'ordine a cui non obbedisce.

Quello che ti procurerà guai è l'allusione ad un André ed un incontro prezzolato - ma di questo immagino fossi consapevole ;PA voler essere precisi alla domande se André lo fosse stato o meno (casto) rispose la Ikeda in una intervista: André aveva avuto una esperienza sessuale, prima di Oscar, con una prostituta che esercitava nella zona del Palais Royal. Spiace, ma se non lo sa lei che se l'è inventato...

Sei brava, ripeto, scrivi altre storie, divertiti e divertici.
(Recensione modificata il 13/07/2019 - 11:56 pm)

Recensore Master
13/07/19, ore 23:19

Un interessante confronto fra i personaggi, ognuno chiuso nel dolore a modo proprio.

Recensore Master
13/07/19, ore 19:46

CIAO Minerva e benvenuta in questo fandom!
Come giustamente dici " la notte delle lucciole " per noi Oscariane Doc è un momento intoccabile e sacro direi. È difficile (almeno per me) capovolgere il tavolo e vederci falsità e miseria.
Sicuramente il conto che la vita ci riserva è spesso amaro, non a caso si suol dire " Prendere lucciole per lanterne". Le false speranze si trasformano in cocenti delusioni e le luci abbaglianti che rivestono gli umani spesso sono come dei fanali che si accendono di notte e si spengono inevitabilmente il giorno dopo.
Il tuo componimento è realistico ma io" ho mal sopportato " il tuo Andrè che va in cerca di prostitute e si accontenta di attenzioni lusinghiere ma mendaci. Questo Andrè lussurioso mi sembra un pugno allo stomaco, specialmente in questa ricorrenza;per tale motivo il mio giudizio sulla tua fiction è neutro.
Il fatto che Andrè a 35 anni non andasse a prostitute e fosse solo non mi sembra una follia. Ne ho conosciuto di uomini così ,soli con la propria musica(ad esempio) a rimpiangere un amore perduto
Le belle favole della nostra infanzia non dovrebbero essere mai calpestate.
Comunque grazie per aver partecipato!
(Recensione modificata il 14/07/2019 - 06:26 pm)