Ciao Violetta, "Hannah" mi è piaciuto decisamente di più rispetto a "Marina."
In questo caso il testo non mira sull'antisemitismo, ma sul contesto bellico. E ciò giustifica il perchè la pubblicazione avvenuta in due parti è titolata "Olocausto e bombardamenti."
Un dramma fatto di paura, tristezza, angoscia... e bombe. Ma riesco a scorgere anche speranza che la guerra finisca al più presto e tutto si possa riaggiustare. E non soltanto i danni causati dai bombardamenti. Ricordiamoci però che la Gran Bretagna è stata la nazione meno colpita dalle bombe grazie alla potenza militare e strategica dei britannici. Ciò non significa che c'è stata morte e distruzione.
In conclusione "Hannah", è un testo che si racconta dando voce in capitolo ad una ragazzina, senza bisogno di orpelli o di eccessivi richiami contro la violenza e contro la guerra e con un nascosto messaggio di muta comprensione. È racconto drammatico mai feroce né cruento ma schietto, dove le emozioni prevalgono portando in superficie il meglio della natura umana.
Rinnovo il mio brava! |