Recensioni per
Dogmi di famiglia
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/09/19, ore 14:56

VALUTAZIONE DAL CONTEST "LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI"

tornerò nell’altro parametro), hai scelto di adottare una voce narrante piuttosto neutrale e distaccata: non c’è un protagonista assoluto, ma c’è una sola voce che va a dare spazio poco alla volta ai diversi personaggi, presentando di volta in volta il lato della vicenda più rilevante per arrivare poi ad avere un quadro completo della situazione. Questo è davvero molto interessante, perché permette di dare spazio un po’ a tutti i personaggi e, soprattutto, non incarcera in una prospettiva troppo soggettiva una vicenda che sostanzialmente ha un valore più ampio rispetto al vissuto del singolo personaggio.
Trovo come sempre il tuo stile “gentile”, adatto a costruire una storia per atmosfere delicate, più che per eventi salienti. Il che, poi, ben si adatta a questo tipo di narrazione, che potremmo sostanzialmente considerare uno spaccato di vita, nonostante abbia comunque una sua dignità a livello di racconto.
Mi è poi piaciuto molto il fatto che, avendo tu scelto una voce narrante un po’ distaccata dai singoli protagonisti, il fatto che il registro, seppur comunque non aulico, sia leggermente più alto rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare dai pensieri di un gruppo di bimbi: è una finezza, che però dà molta coerenza a tutto il testo, e l’ho apprezzata molto, perché mostra quanto anche un testo tutto sommato scorrevole e privo di complessità esagerate possa richiedere molta cura.
Ho trovato soltanto qualche uso non precisissimo delle virgole, in alcuni passaggi dove forse dare qualche pausa più forte avrebbe contribuito ad alleggerire un po’ il ritmo della narrazione, ma nulla di troppo invadente.
Ti segnalo poi un errore di battitura, quando scrivi: “entrare a par parte”, se poi vorrai correggerla.
Ogni tanto, poi, ti è scappata qualche ripetizione: non sono molte, e, in realtà, io personalmente non le trovo particolarmente fastidiose. Tuttavia, soprattutto quando si tratta di termini un po’ più inusuali, la cosa salta un po’ all’occhio: all’inizio della descrizione della partita, usi due volte il termine “involarsi”, che è sicuramente corretto e adatto al contesto sportivo, ma che, forse, vista l’impostazione generale della trama, io avrei un po’ limitato.
Infine, ho notato che hai utilizzato spesso i trattini per delimitare degli incisi che, secondo me, proprio incisi non sono: credo sia una scelta stilistica consapevole, però alcune volte, soprattutto nei primi paragrafi, li ho trovati un po’ strani. Ho avuto come l’impressione che spezzassero il ritmo in momenti non necessari, ecco. Ti riporto quelli che mi sono saltati più all’occhio, consapevole che questi appunti sono un po’ sul filo del rasoio con quello che è semplicemente il mio gusto personale, dunque prendili un po’ per quello che sono.
“…stava stringendo a sé l’ultimogenito di Bill e Fleur – sotto lo sguardo divertito delle sue sorelle
“…domandò Dominique, incrociando le braccia – gli occhi fiammeggianti della stessa sfumatura…”
“Un innervosito James s’avvicinò a Dominique – distraendosi nuovamente…”
In generale, comunque, trovo che, sotto questo punto di vista, tu abbia fatto un ottimo lavoro.

SVILUPPO DEL TEMA DEL BANDO: 6.5/10
Questo parametro è, credo, l’aspetto un po’ più debole della tua storia. Non che la storia sia fuori tema, o che questo sia un difetto in generale, però ho avuto l’impressione che il punto della storia fosse un po’ un altro, rispetto a quello delle prime magie.
In generale, se avessi letto la storia al di fuori del contesto del concorso, avrei trovato la trama molto ben bilanciata, senza elementi forzati o fuori luogo, ma anzi, molto coerenti tra loro, quindi questo punteggio non è un giudizio in generale sulla storia, ma solo legato all’occasione specifica del concorso.
Se dovessi spiegare a qualcun altro di che cosa parla la tua storia, direi che è una storia che parla di amicizia e rispetto, e di insegnamenti assolutamente corretti e importantissimi, però direi che le prime magie dei bambini sono soltanto uno degli elementi secondari che compaiono nel testo, degli elementi che ricoprono solo uno spazio un po’ ristretto e abbastanza funzionale a scatenare la conclusione della storia, ma non mi sembrano strettamente necessarie all’avanzare della trama. Credo che ci sarebbero stati anche altri modi di passare dal litigio di James e Dominique all’intervento di Ginny, e la storia avrebbe funzionato comunque benissimo. Questo non è un male in generale, però, per il concorso in particolare, mi sarei aspettata di leggere qualcosa dove le prime magie avessero un ruolo chiave.
Le magie accidentali ci sono, questo è ovvio, e sono anche decisamente spettacolari, però mi sembrano un po’ poco tematizzate: non ci si riflette molto, ma anzi, passano un po’ sotto silenzio. Oltretutto, non si capisce nemmeno bene se queste siano state o meno le prime magie più o meno intenzionali e complesse di Dominique e Rose: è chiaro che questa è sicuramente la prima volta che Dominique fa qualcosa di tanto grande, però, da come ne scrivi - e da come ne parlano gli altri personaggi – potrebbe trattarsi tranquillamente di un caso di magia accidentale qualsiasi, che arriva quando ormai le bambine hanno già dimostrato i propri poteri, ecco.
Capisco bene che, all’interno dell’economia di una storia di questo tipo, insistere maggiormente su questo punto avrebbe un pochino tolto spazio e forza al significato della storia, quindi, da lettrice qualsiasi, approvo la tua scelta, ma nell’ottica del concorso mi trovo costretta a non poterti assegnare un punteggio molto alto sotto questo parametro.
Insomma, spero di essere riuscita a spiegarmi: sono stata un po’ combattuta, prima di scrivere questa parte di valutazione, perché mi dispiaceva penalizzare una storia che, a prescindere da tutto, mi è piaciuta molto, ma nel rispetto di tutti ho cercato di essere il più oggettiva possibile.

IC E INTROSPEZIONE: 9/10
Da questo punto di vista, invece, sono estremamente soddisfatta: parlare della nuova generazione è una scelta sempre un po’ rischiosa, perché, per quanto si abbia ovviamente un po’ di libertà di manovra in più rispetto a quando cerchiamo di mantenere coerenti personaggi già ben tracciati e conosciuti, il rischio di non riuscire a caratterizzare al meglio quelli che potremmo ritenere personaggi originali è alto. Soprattutto quando, come nel tuo caso, i personaggi messi in campo sono molti, e non c’è un singolo protagonista su cui concentrare tutta l’attenzione e lo spazio introspettivo.
Inoltre, ognuno ormai si è un po’ creato il proprio headcanon, quindi si rischia sempre che, anche se solo inconsciamente, un lettore molto legato a una determinata immagine di un personaggio resti un po’ stranito davanti a una caratterizzazione magari un po’ diversa.
Tu, secondo me, sei riuscita a fare un ottimo lavoro, dando concretezza ad ogni tuo personaggio in maniera molto vivida: non sei ricorsa a descrizioni lunghe ed “estranee”, ma hai preferito mostrare attraverso le parole e i gesti dei personaggi stessi le loro differenze. Questi personaggi sono vivi, agiscono e si muovono spinti da reali motivazioni, e anche se l’introspezione non è forse esagerata – e del resto, questo tipo di narrazione, secondo me, non lo richiede – è evidente che per te ogni personaggio ha delle connotazioni diverse e ben precise.
Inoltre, quasi tutti i personaggi di questa storia sono bambini: trovo sempre molto difficile caratterizzare i più piccoli in maniera molto credibile, ma trovo che tu ci sia riuscita piuttosto bene: le loro motivazioni sono realistiche, e i loro bisticci, nonché le sciocchezze che fanno (tipo James che dice qualcosa che sa essere sbagliato solo perché a volte la tentazione è troppo forte) sono perfettamente calibrate per la loro età. Giusto alcuni dialoghi, in certi passaggi, mi sono sembrati un filino forzati per dei bambini: in particolare James, quando racconta di come Teddy abbia rimesso al proprio posto i suoi compagni di classe ottusi, mi è sembrato fin troppo impostato, ecco: secondo me un bambino avrebbe raccontato l’episodio in maniera più frammentata e meno organica, ma capisco bene che, se già in generale i dialoghi sono piuttosto difficili da rendere realisticamente, quelli che vedono coinvolti i bambini lo sono ancora di più.
Un altro rischio che si corre quando si scrive della nuova generazione, poi, è quello di caratterizzare i personaggi solo per contrasto o riflesso dei propri genitori: è una tentazione molto comprensibile, ma a volte credo che questo chiuda un pochino il fandom. Invece, tu secondo me sei riuscita a mantenerti molto lieve, su questo: ci sono certo dei rimandi (e del resto, è fisiologico che i figli qualche volta assomiglino ai genitori, fisicamente e caratterialmente), ma sono leggeri, molto simpatici e non opprimenti.
Rose, ad esempio, ci viene presentata proprio partendo da due caratteristiche dei suoi genitori: sta leggendo un libro, e appena ne ha la possibilità inforca la scopa, amando la sensazione del volo. Eppure Rose appare come un personaggio autonomo, gentile e altruista, capace di riflessioni sue proprie e di una sua dimensione. Tra l’altro, ho trovato commovente il passaggio in cui ricorda il suo primo volo su una scopa, tra le braccia del suo papà.
Victoire e Dominique mi sono piaciute tanto: sono proprio delle brave cugine maggiori: sono attente e protettive, ma sono anche comunque delle bambine, preda di istinti e “bassezze” da bambine. In particolare, ho adorato l’ardore di Dominique, che è proprio una versione più incontenibile e selvaggia della sua mamma Veela: quando ha cercato in tutti i modi di avere il permesso di prendere a calci James sono proprio scoppiata a ridere. Mi piace anche come abbia perso il controllo, facendo vedere quanto spesso per un bambino sia difficile dosare la propria forza e comprendere appieno le conseguenze delle proprie azioni, ma il suo pentimento sincero mi ha fatto una grande tenerezza.
Anche gli altri personaggi, per quanto presentati solo di sfuggita, mi sono sembrati molto ricchi di dettagli interessanti (come Lucy che, pur non sapendo volare, scrive cronache appassionanti).
Anche Ginny mi è parsa molto coerente con quello che abbiamo conosciuto nei libri: è una mamma attenta e premurosa, ma anche minacciosa (ho adorato come, vedendo le bambine arrabbiate, abbia subito capito che il suo pargolo doveva averla combinata grossa).
Infine, anche se indirettamente, ho amato molto questo Teddy, così gentile ma pronto a levare gli scudi in difesa dell’emancipazione femminile.

ORIGINALITà E STRUTTURA DELLA TRAMA: 8.5/10
A livello di struttura, la tua storia è piuttosto semplice: la vicenda narrata si svolge in un unico tempo e luogo, e segue in maniera lineare il racconto di una giornata. Dal momento che la vicenda raccontata è a sua volta piuttosto semplice, uno spaccato di vita volto a mostrare i caratteri e i modi di fare della nuova generazione, nonché a evidenziare i rapporti che li legano e a dare ai bimbi un insegnamento importante, trovo che la tua scelta di affrontare il tutto con un intreccio molto lineare sia particolarmente riuscita.
A questo proposito, però, ho solo qualche dubbio sul flashback iniziale, quello dove presenti “l’antefatto” della vicenda, lo screzio tra James e Rose che darà poi il via a tutta la storia: appena ho iniziato a leggere, vista anche l’impostazione grafica di quel passaggio, credevo mi sarei trovata davanti ad una storia che alternasse i piani temporali. Di solito, in casi come questi, di storie che alternano piani narrativi diversi, mi piace molto la scelta di distinguere graficamente i due momenti, indicando in corsivo (e talvolta allineandolo a destra) uno dei due piani, ma in questo caso l’ho trovata una scelta un po’ superflua. Il flashback è uno solo, e riguarda un momento non troppo lontano (non credo che Rose sia caduta più di un’ora prima della partita di Quidditch). Inoltre, per quanto quello sia un po’ l’antefatto della storia, non ha secondo me una tale rilevanza da aver bisogno di essere evidenziato in questo modo: sarebbe bastato ricordare le parole di James e Rose, allo stesso modo in cui James alla fine racconta di quanto accaduto a Diagon Alley con Teddy, e a mio parere il risultato sarebbe stato lo stesso (e, anzi, la storia ne avrebbe giovato in compattezza).
A parte questo, che comunque non mi ha minimamente impedito di godere della storia, mi è piaciuta molto l’atmosfera giocosa da lungo pomeriggio d’estate che hai saputo costruire: è proprio come mi immagino la Tana, piena di bimbi che giocano e litigano e si ritrovano. Certo, non è una situazione del tutto inedita, quando si parla di nuova generazione, ma a me la cosa non è dispiaciuta: hai presentato un momento quasi tipico, ma caratterizzando con molta attenzione ogni personaggio, facendo tuo ogni modo di fare, e soprattutto hai usato questa situazione diffusa per andare a parlare di un argomento che mi sta molto a cuore, facendolo con un piglio divertente e mai da favoletta che vuole a tutti i costi fare la morale. Credo che per Ginny non debba essere stato affatto facile essere l’unica figlia femmina in una famiglia piena di maschi, dunque è molto divertente vedere la situazione equilibrata con la nuova generazione, anzi, vedendola quasi ribaltata: le cugine Weasley sono tante, e sono tutte toste, ma è sempre bene ribadire anche ai bimbi che la forza e l’intelligenza non hanno un genere. E tu l’hai fatto in maniera molto leggera e perfettamente godibile, quindi non posso che essere molto soddisfatta.
Mi è piaciuto molto, poi, come tu sia riuscita, pur scrivendo una one-shot, a dare al racconto un’atmosfera quasi da storia corale: non c’è un protagonista assoluto, ma ogni personaggio ha modo di far sentire la sua voce, apportando qualche dettaglio e punto di vista alla vicenda. È una cosa molto bella, perché, a mio parere, in una storia tanto breve il rischio era un po’ di creare più confusione che altro, mentre tu sei riuscita in questo modo a dare spazio a tutti i personaggi per caratterizzare al meglio il loro modo di fare.

TITOLO E INTRODUZIONE: 3.75/5
Come sai, il titolo anche per me è sempre un parametro un po’ particolare perché, a mio parere, è molto difficile non farsi influenzare dal gusto soggettivo, parlandone.
In questo caso, trovo che il tuo titolo risponda perfettamente allo scopo di attirare l’attenzione del lettore, perché è tutto sommato breve, e sicuramente incuriosisce moltissimo, perché va a nominare qualcosa che non è subito del tutto chiaro e comprensibile solo dal titolo o dall’introduzione, e lascia un ampio margine per lavorare di immaginazione.
A lettura ultimata, credo che sia comunque abbastanza ben calato nel contesto della storia: nella famiglia Potter-Weasley le donne non possono essere certamente considerate deboli, e pensare di dire una cosa come quella detta da James è un po’ paragonabile ad una blasfemia. Non trovo forse del tutto a fuoco il termine “dogma”: un dogma ha un po’ un’aura religiosa, da verità sacrale e “data”, è qualcosa da accettare senza riflettere e senza necessariamente comprenderlo a pieno, mentre nella tua storia James dimostra di fare un percorso, di non scusarsi solo perché sua madre lo ha sgridato, ma perché davvero ha compreso che maschi e femmine non hanno differenze di forza. Non so, trovo che un termine tanto forte si presti un po’ a un’interpretazione un po’ ambigua (oppure sono io ad aver frainteso quello che intendevi, e in questo caso ti chiedo scusa).
L’introduzione, invece, mi è piaciuta moltissimo: presenta questa situazione quasi idilliaca, della Tana come casa, come luogo di ritrovo di un gruppo di bambini molto legati e uniti l’uno all’altro, e questo è molto bello. Introduci poi molto bene il nodo centrale della storia, lo screzio di James con le cugine e la loro capacità di riportarlo subito sui binari, ma lo fai lasciando quel giusto alone di mistero che incuriosisce e non rischia di anticipare troppo elementi che è molto interessante scoprire.

GRADIMENTO PERSONALE (ed eventuali commenti vari): 4/5
Come avrai capito, al di là del contest la tua storia mi è piaciuta molto: ha quell’atmosfera perfettamente in bilico tra il fluff e la commedia che riesce sempre a rasserenarmi e a scaldarmi un po’ il cuore.
Dopo tutto quello che hanno passato Harry, Ron e Hermione, sapere che finalmente le loro famiglie sono serene, e possono preoccuparsi solo dei piccoli/grandi drammi che avere dei figli piccoli comporta è davvero confortante.
Hai saputo tratteggiare molto bene i caratteri dei bambini, e la vicenda che hai sviluppato è divertente ma anche interessante, perché aiuta a riflettere su una tematica importante, su cui sarebbe bene insistere proprio con i più piccoli. Ho apprezzato molto il fatto che tu sia riuscita a inserire in questa storia una riflessione e un insegnamento importante, pur senza mai porti in cattedra, nell’atteggiamento di chi voglia fare la morale a nessuno.
Insomma, hai scritto qualcosa di molto bilanciato, che ho apprezzato davvero tanto.
Per di più, mi hai fatto così tanto ridere all’idea di Percy in versione conferenza HeForShe che mi sono beccata un’occhiataccia da chi avevo vicino mentre leggevo la storia per la prima volta, giusto per farti capire.

TOTALE: 40.25/55

Recensore Veterano
17/09/19, ore 21:50

Recensione premio 2/3 per il piazzamento al contest "D come drabble" sul forum di EFP

Ciao di nuovo per oggi!
Per un bel po' di tempo ho saltato alla grande ogni storia che contenesse la nuova generazione e ho anche evitato di inserirli in qualsiasi storia ma ultimamente mi sono resa conto, come poi fai notare tu, che di loro sappiamo poco nulla e quindi possiamo far fare loro quasi tutto e tratterggiarli a piacere. E tu hai fatto un ottimo lavoro con questa oneshot! Victorie e Rose mi hanno sempre ispirato e tu le hai tratteggiate molto bene secondo me e mi è piaciuto anche come hai dato un ruolo a tutti i membri del clan dei nuovi Weasley! Davvero, potrei andare avanti ancora un bel po' a elencarti tutte le cose ben fatte che hai inserito ma alla fine parafraserei tutto il tuo testo e non mi sembra il caso. Non posso far altro che farti nuovamente i complimenti per la bella storia e dirti che aspetterò con ansia la storia con Sophie e Luke come protagonisti.
Alyssa

Recensore Veterano
17/09/19, ore 18:19

Ciao, Francy. Storia molto carina... certo che le Weasley hanno proprio tanta grinta e mi fanno un po' pena i maschietti della famiglia! Scherzi a parte, sei riuscita a far interagire benissimo tutti i personaggi che hai inserito, ognuno con le proprie caratteristiche e la propria personalità, e anche quelli che fanno solo una breve apparizione sono trattati benissimo. Complimenti, in bocca al lupo per il contest e... rimango in attesa di altre storie sulla nuova generazione, che riesci a trattare benissimo! Alla prossima. Stefano

Recensore Master
17/09/19, ore 14:51

Ciao mia cara 😘

Con questa storia mi sei arrivata dritta al cuore😍 Sarò di parte, non so, ma il tema trattato mi è piaciuto davvero tanto!

Sai quanto io adori la nuova generazione e vederli tutti riuniti e impegnati in un'amichevole (direi familiare) di Quidditch è stato davvero emozionante😍
Hai descritto tutti i ragazzi molto bene, non hai fatto alcuna confusione nella narrazione e le loro caratteristiche le ho trovate ben delineate. Ho rivisto nella competitività del gioco i loro genitori ... Certo sì, la competitività era dovuta anche ad un po' di rancore per la provocazione di James, anzi direi soprattutto, visto lo schieramento tra le fanciulle.
Ho adorato anche i dettagli, i padri che allestiscono il campo e Hermione preoccupata per Rose sulla scopa, è proprio lei 😂

Ho adorato il personaggio di Ginny, è la donna forte che abbiamo imparato ad amare, una madre ragionevole e a tratti "terrificante" 😅 Fossi nei suoi figli eviterei sfide, ma loro al suo cospetto sembrano già piuttosto remissivi 😅 (devo forse preoccuparmi per Harry? 😂)

Qui è proprio il caso di dirlo: #girlsinpower👊😂 Oltre ciò, è stato davvero bello l'insegnamento di questa storia, la morale mi sembra molto attuale e fa sempre bene cogliere l'occasione per ricordare questi fondamentali principi.

Mi è piaciuta tantissimo questa OS, in tutte le sue dinamiche!😊

Alla prossima!
Baci
-Vale

Recensore Master
17/09/19, ore 08:47

Ciao :-)
Una storia davvero carino e piacevolissima da leggere. Come ben sai, io adoro la nuova generazione quindi non posso che essere felice quando leggo delle piccole avventure dell'enorme clan Weasley-Potter (se così si può chiamare).
Mi piace come hai caratterizzato i vari personaggi, sono anche molto simili all'idea che ne ho io :-)
Originale è senz'altro la scelta della magia involontaria da descrivere: Rose è stata un portento, così come Dominique. Almeno James ha imparato la lezione: non parlare a caso quando c'entrano delle Weasley. Si vede che è un bambino, in caso contrario con Ginny come madre non l'avrebbe detto (peccato che se n'è ricordato solo confessando il tutto alla madre).
Una volta le madri dicevano 'vedrai quando torna tuo padre stasera', ma decisamente la minaccia di una chiacchierata con Percy Weasley è sicuramente peggiore per un bambino ahahahah
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93