Recensioni per
Un'altra volta ancora
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/12/19, ore 14:35

Carissima, ciao!! E di nuovo buon compleanno anche se in ritardo, sarei passata ieri a lasciarti un regalino ma il mio computer mi trollava per un malfuzionamento (e lo sta facendo anche adesso, più o meno). 
In ogni caso, che bellezza essere di nuovo passata a leggerti, avrei voluto continuare Tesori, whiskey e ossessioni ma ho pensato che magari ti avrebbe fatto piacere un parere su qualcosa di più recente (di un mese fa ma dettagli). Ricordo che un po' di tempo fa avevo espresso entusiasmo al pensiero di Loki come rockstar e sono così felice che tu abbia potuto attuare questa idea! E' qualcosa che funziona così bene, così giustamente, un ruolo che gli calza a pennello e mantiene sempre il suo enorme fascino. Tra l'altro, ho apprezzato così tanto la metafora di una star che calca i palchi e viene adorato e idolatrato come un re: alla fine Loki ha davvero conquistato la Terra, ha davvero piegato i mortali al suo cospetto e, come gli dice Sigyn, ha davvero tutto...ma al contempo niente gli basta -e qui rientra come al solito la tua capacità di mantenere sempre questo affascinante personaggio (ma anche Sigyn) sempre coerente con sé stesso, anche quando il successo lo logora e i ricordi di Asgard riaffiorano nella sua mente e nella memoria danneggiata. Bellissimo come tu abbia tirato fuori qualcosa di così originale partendo dagli eventi canonici di Endgame, il tutto poi condito con il tuo straordinario talento con le parole e quindi il risultato non può che essere splendido a prescindere. 
A costo di ripetermi per l'ennesima volta, rendi facilmente amabili Loki e Sigyn in millemila salse diverse. Amo come tu abbia giustificato l'essere lì di lei, il suo averlo seguito, un'altra vita vissuta insieme che si mescola al canone mitologico, puntando così esplicitamente sul dualismo inganno/fedelità. Entrambi ne sono i più grandi rappresentanti, e questo essere due lati della stessa medaglia inevitabilmente li avvicina e li separa costantemente e per sempre così sarà. 
Mi sembra davvero di non avere abbastanza parole per ciò che ho appena letto, difatti non ho esitato un attimo a lanciarla direttamente nelle Preferite. Io boh, ogni volta mi sorprendi *-* 

Spero tu abbia trascorso un fantastico compleanno perché te lo meriti dopo tutte le perle che ci propini <3 
Ne approfitto per rinnovare i miei auguri tardivi (ho un talento nel dimenticarmi di fare gli auguri su Facebook, bah) e ti mando il mio solito baciones enorme <3 
A presto, cara 
Lion 

Recensore Master
12/12/19, ore 23:12

Ciao Shyliss! Eccomi per l'ultima recensione premio del contest 'elisir, pozioni e distillati'. Mi ricordavo di questa fanfiction, avevi postato il link sul tuo profilo e la trama mi aveva dannatamente incuriosito, ma quello è stato proprio un periodaccio super affollato e non ce l'ho fatta! Dato che per l'ultima recensione premio avevo libera scelta mi ci sono fiondata, perchè mi avevi proprio dato l'idea che questa sarebbe stata una storia fantastica, è tanto è stato! Sono felicissima di averla letta, davvero, è un capolavoro!
Innanzitutto, ho adorato l'originalità della trama, ma ho amato il fatto che tu abbia saputo integrarla agli avvenimenti canonici. L'ambientazione mi ha proprio colpito, ho adorato questa nuova accezione moderna e contemporanea, mi sono veramente divertita, se posso usare questo termine, a leggere i tuoi personaggi in questa 'nuova' vita. La cosa fantastica è il modo in cui li hai caratterizzati, infatti sono rimasti davvero tali e quali nonostante un mondo così diverso. Sigyn, con le sue descrizioni fisiche (ho adorato l'accento che hai posto sui vestiti, me la sono immaginata proprio di classe come sempre) e Loki, con la tempesta che ha dentro, a cui ha dato sfogo con droghe e alcolici. Mi è piaciuta moltissimo l'idea del divorzio, e il fatto che tu abbia inserito il personaggio del figlio, ha attribuito ancora più tenerezza e tristezza alla situazione che si era creata. Il fatto poi che Sigyn l'avesse seguito addirittura in questo 'universo parallelo' mi ha proprio colpito, si è confermata dea della fedeltà in tutto e per tutto. Adoro davvero questa contrapposizione tra i due personaggi, mi piace anche che tu faccia sempre delle bellissime riflessioni su questa tematica dell'opposto, sono davvero interessanti e accattivanti. La relazione tra i due, poi, l'hai trattata brillantemente. Quando parli dell'elettricità che c'è fra i due ti giuro, io l'ho percepita leggendo il testo, adoro il tuo modo di dar letteralmente vita alle tue storie, mi teletrasporti via ogni santissima volta. Insomma, tutto fantastico, dalla prima all'ultima parola, hai scritto davvero qualcosa di toccante, commovente e denso, io ho percepito sulla mia pelle tutto ciò di cui hai parlato. Sei davvero geniale e bravissima, non mi stancherò mai di ripetertelo!

Recensore Master
12/12/19, ore 15:57

Tantissimi auguri di buon compleanno!
Perdona questa recensione fatta di corsa, ti prego. Ho preferito essere breve piuttosto che non lasciare niente.

Bellissima questa storia. Ho finito proprio oggi una storia di Miryel che affrontava un tema simile. Anche la tua mi ha emozionato! Soprattutto quando Loki si sente dire che deve tornare. Che deve tornare con “lei”.

La scrittura è fluida e perfetta per un racconto moderno. Ti sei soffermata molto (e bene) sulla descrizione di Sigyn, e devo dire che mi viene sempre tanta voglia di leggere ancora su di lei (e su Loki). Li rendi così affascinanti! Vorrei dire che lo sono, e sì, lo sono, ma tu li rendi davvero bene.
E mi è piaciuta tantissimo la frase: Non può esistere un universo dove l’inganno sia privo della fedeltà.
Ma anche quando lei gli dice che ha tutto senza avere niente.
Non so, ci ho visto “loro”, ci ho visto il loro rapporto, il loro amore.

Sei stata perfetta, e la storia finisce tra le preferite. Hai descritto benissimo il tormento della star, il suo amore “perduto” (ma non del tutto…), il finale che ci lascia mille modi di immaginare il loro futuro.
Bravissima! A presto e ancora tanti, tantissimi auguri!

Recensore Master
12/12/19, ore 15:26

Ciao. Oggi per farti gli auguri ho scelto questo tuo altro lavoro, magnifico come sempre. Ti diro', io amo il sogno e cio' che esso comporta quando non e' chiarissimo. E' come se mi aprisse nuove porte, facendo risuonare qualcosa dentro. Per cui, Loki rock star mi e' piaciuta semplicemente perche' e' una nuova veste che gli calza come una maschera e lui e' sempre lui, come Sigyn e' sempre Sigyn. Come se fosse in poveretto costretto a rinascere ed a ripetere ad ogni vita gli stessi errori, a causa della propria natura. Ha tutto ma non puo' gustare davvero niente. Mi parli do Asgard e dentro ci metti anche le filosofie orientali. Sei magica, davvero. Aspetto la nuova maschera di Loki, la sua nuova forma alla quale, in qualche modo, obblighera' anche Sigyn. Stupenda questa ulteriore rilettura. Ormai credo di aver espresso il concetto. Non ti tedio oltre e rinnovo gli auguri. :)

Recensore Master
12/12/19, ore 15:04

Ah, mia cara Shilyss/Cla'/Cosa... batto ogni volta il mio record personale per quanto riguarda il ritardo nel recensire, ma alla fine ce la faccio, dai. E magari oggi, considerata la data, mi si potrebbe considerare puntuale! *si arrampica sugli specchi*

Penso davvero che, di tutta la tua meravigliosa produzione, questa sia la storia più "inaspettata", se mi passi il termine. Hai avuto un'idea originale, insolita e l'hai saputa adattare a un personaggio complesso e a un mondo già di per sé ben definito, riuscendo a incastrare con abilità il tutto fino a farlo funzionare come un meccanismo ben oliato, senza intralci o scivoloni. Insomma, è pur vero che il passo tra "dio asgardiano" e "divo del rock" è breve, considerando il carattere di Loki, ma cadere nel banale o nell'assurdo sarebbe stato molto, troppo facile, per qualcuno non avvezzo a gestire il personaggio come lo sei tu.

Ho apprezzato particolarmente il tuo introdurci alla scena passo passo, attraverso la mente a brandelli di Loki, che di fatto di quel glorioso passato che l'ha visto protagonista ha solo visioni che sembrano dettate da stupefacenti o da demoni interiori troppo potenti per essere controllati – e che vengono quindi riversati in musica che inevitabilmente rapisce e ghermisce chi l'ascolta. A questo proposito, l'idea di rendere la musica mezzo utile e non semplice tramite o contorno, come sembrerebbe all'inizio, ha del genio. Mi spiego: intraprendendo la lettura risulta subito chiaro che sia un tassello fondamentale della nuova vita di Loki, ma allo stesso tempo appunto una cornice in cui porlo, un modo come un altro attraverso il quale ha gettato un intero mondo ai suoi piedi. E scoprire invece che la trama di quella musica deriva da lei, da Sigyn, da un canto appartenente a un'altra era e un'altra vita... mi ha emozionata, mi ha fatto cambiare prospettiva su tutto ciò che avevi narrato in precedenza.

Su Sigyn ti ho lasciato penso fin troppi commenti, impressioni ed opinioni, e mi trovo quindi nella condizione di ripetermi: continua a piacermi il modo in cui la tratti e rendi, anche se in questa storia l'ho trovata un po' "decentrata", in un certo senso, anche se rimane di fatto il fulcro dei pensieri e delle azioni di Loki. Non è un'impressione negativa, questo no, semplicemente mi sembra che la sua figura sia in qualche modo oscurata dall'altra Sigyn, da quella che Loki ha amato consapevolmente o meno nelle sue vesti di dio dell'inganno, e di cui cerca disperatamente di recuperare la memoria in modo quasi inconscio, fino alla fine. Ciò non toglie che rimanga la scintilla che accende qualcosa in Loki, e che il rapporto indissolubile tra fedeltà e inganno sia esplorato e rappresentato come sempre in modo impeccabile, col continuo cedimento reciproco di entrambi che li porta a sconfinare nell'ambito altrui; Sigyn verso l'inganno, Loki verso la fedeltà. E penso non avrei potuto esprimere tale concetto in modo più contorto, perdonami :')


“Hai tutto senza avere nulla, Loki. Come sempre.” Suvvia, come non potevo non citare questo passaggio di Starkiana (?) memoria? Per una volta che ho modo io di citare il mio citrullo preferito :') Tornando a noi, è una frase particolarmente vera nel contesto della storia, in cui Loki ha sì tutto ciò che potrebbe desiderare un qualsiasi uomo... ma Loki non è un qualsiasi uomo, e gli manca il pezzo più importante: la memoria di altre gloriose imprese e di un altrettanto glorioso passato. E ti dirò che, sì, mi è quasi scesa la lacrimuccia per quel "ne era stato degno" a cui ha ambito per una vita intera, per millenni.

Insomma, come sempre hai fatto centro e come sempre ci presenti un racconto, una storia, non una semplice fanfiction, e non posso che sperare di leggere altri tuoi esperimenti che portino Loki sulle scene più disparate, certa che saprai sempre reinventarti e reinventarlo nel migliore dei modi <3

Ti mando un bacione al pistacchio, o magari con cocco e cannella (?) completo di abbracci e coriandoli e tutto il resto, ché oggi è festa! <3

-Light-

Recensore Junior
06/12/19, ore 15:20

"La musica country è sincera: chi canta una canzone triste, conosce la tristezza"
I Saw the Light - Hank Williams

Aggiungerei io che soprattutto la musica rock fa questo effetto, soprattutto le ballate voce e chitarra, specie associate a persone sensibili o per meglio dire spiritiche le definirei, in senso positivo. Ne ho conosciute poche finora nella mia vita, capaci di trasformare in arte, poesia, musica o immagine qualsiasi sensazione, sofferenza, gioia o semplice impressione.
Bando ai deliri xD studio lettere e filosofia, quindi sono un po' fuori di testa anche io ...
Come ti avevo anticipato, sono stata entusiasta di trovarti anche su wattpad e mai mi sarei aspettata anche in chiave alternativa e contemporanea con un Loki rockstar che invece di stravolgerne le sembianze, le ha solo rese infinitamente migliori ^^.
"come un condottiero vittorioso la cui comparsa infiammava gli animi della sua armata, come un principe o un mancato re." Credevo di essere l'unica a immaginare il dio degli inganni come un Comandante Spaziale tormentato di un romanzo di fantascienza perduto. C'è un personaggio molto simile a lui in questo in un altro fandom sul quale io scrivo solitamente e devo dire che è molto interessante divertirsi a delineare le sue considerazioni, a quello si aggiunge la follia come presupposto, invece in Loki la follia sembra stuzzicarlo, tentarlo, senza mai veramente raggiungerlo.
Ho letto quella tua storia in cui si imbatte nei gioielli che lo fanno ricordare ;) questa non solo sembra citarla, ma delinea ancora di più il rapporto tormentato, fatale in senso voluto magnificamente dal destino, con Sigyn, il suo contrario, la Fedeltà, in senso mitologico, ciò che lo rende completo.
In particolare mi sono piaciuti i dettagli con cui l'hai abbigliata letteralmente, il foulard, il profumo (di cui è notoriamente difficile scrivere), le scarpe, tanti piccoli accorgimenti che come ho già detto si vedono nelle storie originali più che nelle fanfiction.
Sono molto legata al personaggio Marvel e alla divinità, per cui non posso che amare questa tua versione, come tutte le tue che gli hanno dato voce (a partire da Confessioni).
Sei bravissima :)

Recensore Master
25/11/19, ore 22:16

Ciao donzella!
Eccomi qui, in ritardo perché ovviamente quando mi sono detta che il fine settimana sarebbe stato leggero mi sbagliavo di grosso! Va bhe,sono sopravvissuta strisciando e ora sono qui a leggere questa storia che, come sai, è da un po' che punto <3 
La prima parte che sto leggendo è fantastica, insomma, mi è sembrato di rivedere in particolar modo le scene di "solo gli amanti sopravvivono", questo compositore e cantante dannato un pò i stile grandi cantanti rock del passato, con un passato turbolento, sesso droga e fiumi di alcool! 
Anche il richiamo al dio pagano è meravigliosa, spettacolo!
Okay, questa intro la amo già!
L'entrata in scena di Sigyn è poetica, dolcissima nel suo essere presente nonostante tutto, è lì con Loki anzi lo raggiunge perché era in citttà, quasi che lei lo cercasse comunque, spettacolo.
Le voci dell'uomo sono ricordi di una vita passata, una sorta di eco lontano delle battaglie, mi pice come le stai ricordando, così a spezzoni e strani, anche il fattore che tu abbia messo questa valvola di sfogo a Loki, scrive e canta per zittire le voci, complimenti per l'ingenio!
Sigyn lo aiuta con quella mano ed è così lei perché nonostante tradimenti e quant'altro lei c'è, lei ci sarà sempre per lui e glielo dimostra. 
Bhe, se c'è Loki di mezzo il peccato ci deve essere, siamo tutte un po' come Sigyn, insomma... puoi avere il marito che vuoi ma LUI rimane lui xD che sia un dio, una rockstar o un netturbino!
L'incubo con Odino riporta Loki al presente, lo sveglia di soprassalto con violenza e con crudeltà ma la donna è ancora lì e ho amato come hai mosso o usato il grande re di Ashard, come se fosse solo un vecchio su Midgard, solo un corpo a una delle voci diciamo, complimenti perchè hai anche inserito innumerevoli riferimenti canon dei film, come sempre, perfettamente incastrati!
La trama di questa storia è bellissima, una sorta di loop temporale, un intricato disegno in cui anche Loki si è perso ma in cui ha raggiunto uno dei suoi obbiettivi: conquistare Midgard.
Okay, hai dato un senso a quella cosa che è nata da EndGame e per questo ti ringrazio perché quanto non mi è piaciuto quel film, lo sanno solo le Norne xD
Detto questo il testo è scorrevole e piacevole, contenuti sempre bellissimi e un piacere per il cervello da leggere  e da commentarli, quindi che posso dirti se non complimenti?
Riesci anche nelle OS a creare qualcosa di meraviglioso e perfetto, anche con un Loki che non è sé stesso hai creato una sinfonia adorabile, brava <3
Detto ciò ti lascio e ti auguro buona serata!
Ciao ciao

Recensore Master
23/11/19, ore 10:59

Mia cara, questa shot è bellissima.
Complessa e ricca di particolari, con una trama che mi piacerebbe moltissimo vedere articolata in una long (perchè le Rockband!AU e i viaggi tra universi paralleli sono fra i miei trope preferiti, così come due ex amanti che si riavvicinano): non uccidermi, questa shot dice già tutto quello che dovrebbe dire e non lasci fili “appesi” o cose poco chiare, ma mi piacerebbe TANTISSIMO vederla ulteriormente sviluppata perchè ha tanto, tanto potenziale. L’idea di inserirla nella timeline alternativa di Endgame è geniale, hai trovato il gap di trama e l’hai sfruttato nel migliore dei modi, e quel riferimento a Thor Ragnarok (l’Odino del sogno mi ha ricordato moltissimo l’Odino di Ragnarok, quando sono sulle scogliere) e al tramonto degli dei mi piacciono moltissimo.

L’atmosfera mi ricorda quella di un film: si snoda fra il chiassoso stile vita della rock star bella e dannata, il silenzio assordante di un principe letteralmente osannato ma decaduto, un glorioso fallimento sotto gli occhi di tutti, e la presenta rassicurante e allo stesso tempo complessa di Sigyn.
É incredibile come, anche in questo contesto alternativo (ma che ho amato come hai legato a quello originale) Loki risulti perfettamente IC, un personaggio tormentato ma non abbattuto dalla vita, anzi, che si rifugia nella vita della rock star grazie al proprio genio.
La cosa che mi è piaciuta un SACCO è che non tratti Loki come un genio perfetto, arrivato e bilanciato, ma c’è qualcosa di famelico nel modo in cui Sigyn ricorda come lo trovava sveglio a scrivere febbrilmente musica. C’è davvero una nota non sana nella vita di RockStar!Loki e nella creazione della sua musica, c’è un undertone di disperazione sotto questo so-called successo, che fa capolino ad esempio quando scrivi: “Ti sei lasciato andare, perché non eri degno” oppure quando rivela di non voler ricordare.


Come scrivi, c’è qualcosa di sbagliato e storto nel nostro caro Dio degli Inganni, chiaro e lampante anche dal suo aspetto scarmigliato, e c’è questo senso di ricerca che il “mancato re” annega in esperienze che, per usare le tue parole, sono “selvagge, fottutamente epiche”. Anche il setting (ah, la coesione, la coesione generale nelle tue storie è sempre trattata con enorme minuzia e io ADORO) indica questo senso di malinconia, di buio, dato da un pomeriggio uggioso che fa sembrare la ff costantemente ambientata di notte, e mi è sembrato quasi di sentirla, la pioggia che continua a cadere.

Sigyn, da parte sua, è quasi una nota di silenzio e tranquillità all’interno di questo inizio ESTREMAMENTE sbilanciato nella vita di Loki, e non è un caso (ed è narrativamente rilevante ma anche bellissimo) che il nostro Lingua D’Argento se la sia lasciata sfuggire. 
Mi ha fatta sorridere e riflettere che Loki ha “schiere di fedeli”, di fan affascinati da lui e che non lo tradirebbero mai, ma non riesce a tenersi stretta la dea della fedeltà e la donna che ama (perchè sono sicura che si amino ancora! Sono assolutamente S I C U R A!).

Ho adorato la reiterata menzione a Vali e le reazioni dei due genitori, me lo sono immaginato come questo mini!Loki molto intelligente ma con la dolcezza di Sigyn, un piccolo tesoro di cui la madre va fiera (l’ho inteso da lampo “d’amore e d’orgoglio” negli occhi di Sigyn quando ne parla) ma che allo stesso tempo soffrirebbe ancor di più nel vedere questo riavvicinamento momentaneo dei genitori.
La quotidianità e la famiglia non sfamano il dio degli inganni e, a fine di questa shot e di come gestisci il rapporto di Loki con la fama, l’eccesso, l’arte, mi viene da dire: come potrebbe? Per tutta la shot è chiaramente scontento e non appagato, ci sono svariati segni che ho interpretato come frustrazione, e viene da chiedersi come una famiglia potrebbe bastargli. Il finale però mi fa chiedere se non sia stato alla ricerca di qualcos’altro tutto il tempo, e non della soddisfazione — della serie, non è il trono che cerchi, né la gloria né questo mondo illusorio creato dal Tesseract, ma è qualcosa che hai già e che devi ritrovare. Io l’ho interpretata così, per lo meno ❤️

Decisamente, leggendola ho avuto l’impressione della reverse Soulmate!AU, quando le anime gemelle per qualche motivo non riescono a stare insieme e finiscono per scegliere persone (nel caso di Sigyn) e percorsi diversi.


La frase finale è, a mio parere, una conclusione meravigliosa.
Quei tre punti di sospensione danno l’idea della continuità, del fatto che ci sia altro, e direi che è in linea con il fatto che Loki abbia ancora molto da riflettere e da aspettare e da decidere.
Se fosse una long, me la leggerei tutta in un paio d'ore, perchè non sono riuscita a staccare gli occhi da questa shot e me ne sono totalmente innamorata ;-;

Un bacione e tantissimi complimenti, vola fra i preferiti!
Ellie

Recensore Master
21/11/19, ore 12:57

Buondì C:
Che dire; non ho la testa per seguire una long, al momento, ma Loki e Sigyn (i tuoi Loki e Sigyn) mi mancavano. Ho adocchiato questa OS ed eccomi qui!

Prima di passare a commentare la storia, ti segnalo i – pochissimi – refusi che ho incontrato nella lettura, per aiutarti a correggerli ^__^ :
– "perché i beni materiali in fondo sono questo – feticci inutili, buoni solamente per costruire la maschera che tutti, più o meno consapevolmente, sfoggiavano."
Dal presente "sono", che andrebbe bene per esprimere una massima generale come può essere questa, passi all'imperfetto "sfoggiavano", tornando al tempo della storia. Non ho dubbi che si tratti solo di una svista, comunque!

– "catturarne il l’origine"
– "E per convincerti hanno chiamato te?”
Immagino che dovrebbe essere "convincermi"

– "Dicevano che le sue canzoni [aveva] un’impronta particolare" [avevano]
Tutto qui! ^^

In questa storia troviamo Loki nei panni di un cantante di successo, che vive una vita di eccessi, tesa all'autodistruzione. Una vita, sebbene così diversa dalle altre, sempre indissolubilmente legata a Sigyn – qui hanno divorziato </3, ma il legame rimane e anche piuttosto forte. Senza contare Vali T^T
L'ambientazione è molto curata, fin nei dettagli (il profumo di Sigyn ne è un esempio), tutti estremamente realistici: l'immagine donata al lettore è molto vivida.
La riflessione sulla vita di un cantante, sulle masse che cercano di aggiudicarsene un pezzo d'anima – e sul fatto che in fondo sia lui a permetterlo –, così come l'intreccio di questa vita con quella di un Re amato dal popolo (molto apprezzato il riferimento al tocco divino dei re, un dettaglio che mi ha sempre colpita molto), è estremamente interessante.
Ho amato il tuo inframmezzare il racconto con le "voci" nella testa di Loki, echi di una vita passata che la corruzione del Tesseract gli ha portato via; un'idea davvero intrigante e ottimamente eseguita.
Inganno e Fedeltà si ritrovano all'infinito, pur senza ricordarsi l'uno dell'altro, si riconoscono a loro insaputa: io ho un debole per le soulmate e questa shot ne è un bellissimo esempio ♥
Dirti che anche con l'IC hai fatto un ottimo lavoro è probabilmente superfluo: ma in ogni caso: sono loro, in ogni parola.

“Hai tutto senza avere nulla, Loki. Come sempre.”

Una frase che, poco ma sicuro, si adatta al Loki-cantante di questa fic come potrebbe adattarsi a molte altre sue versioni. Lingua d'Argento non è mai soddisfatto, questa la sua grande condanna.

Non mi aspettavo un finale aperto, ma probabilmente per una storia del genere, che lascia intuire le infinite possibilità di ritrovarsi "un'altra volta ancora", è il più giusto.

Complimenti per la shot, mi ha fatto molto piacere leggerla ♥ Alla prossima!

Mari

Recensore Junior
18/11/19, ore 23:49

Ordunque, eccomi qui a recensire questa particolare AU, che poi proprio AU non è. La tua storia presumo nasca dalla necessità di dare voce a quel "e mó?" colossale che la visione di Endgame ha generato in noi povere fanz del bel dio dell'inganno e che la tanto agognata serie ci fa attendere (e disperare, diciamolo).
Loki ha usato la gemma, solo che l'incantesimo ha pasticciato con la sua coscienza e la sua mente (che già non era proprio tutta a posto, eh) proiettandolo in un universo alternativo in cui lui non ricorda chi è davvero. Ma i ricordi lo inseguono, come voci, sogni, melodie, e lei, naturalmente.
Devo ammettere di non amare moltissimo le star della musica, mi piacciono le canzoni magari, ma non i personaggi con le loro vite sregolate e "dannate". Però non posso negare che sia l'outfit perfetto per loki e in questo senso l'ho apprezzato appieno.
Molto bello il concetto che loki abbia davvero conquistato Midgard, molto più di quanto avrebbe mai potuto fare con un esercito, perché si è insinuato nell'immaginario collettivo, ha impregnato la cultura e il sentire degli umani a livello profondo. Quello che lui canta, in fondo, è la musica degli dei, come potrebbe essere altrimenti? E bello che il pubblico si i medesimi nei sentimenti a cui loki da voce, senza riconoscerli appieno, perché i moti del suo animo sono così palesemente "umani". E del resto glielo dice anche Odino, gli asgardiani non sono dei, nascono, soffrono, muoiono (5000 anni più o meno...)
Il rapporto con sigyn, sempre persa e altrettanto ritrovata, non stanca mai e non è poca cosa, considerato che hai scritto su di loro molte storie, ma senza mai ripeterti.
Mi sarebbe però piaciuto vedere tra i pensieri di loki qualche passaggio su Vali, che qui mi pare più grande che in altri contesti, che forse per ragioni di brevità hai dovuto tralasciare? Sarebbe stato interessante qualche scorcio del loki padre divorziato…
Bella anche la considerazione di Odino, che la distruzione materiale generata da loki si equilibri con le creazioni nate dalle sue melodie, davvero un inno a tutte le Arti, in un momento in cui spesso la cultura è considerata soltanto un inutile orpello. (e qui scatta l'applauso!)
Che altro dire? Perdona gli irragionevoli ritardi con cui mi paleso, ma non dubitare mai, perché dall'ombra silente leggo e apprezzo!
A presto (forse, spero)
Tua Sil
(Recensione modificata il 19/11/2019 - 10:40 am)

Recensore Master
17/11/19, ore 15:41

Ciao Shilyss, ho letto questa storia tutta d'un fiato, sebbene non conosca il fandom e i personaggi mi siano solo vagamente famigliari. Ho letto il racconto come se fosse un'originale, quindi non ho potuto purtroppo cogliere molti riferimenti. Tuttavia, in un certo senso è stato un bene perchè, non potendo fare affidamento su una mia immagine dei personaggi, ho avuto modo di scoprire la tua bravura nel presentarli e nel caratterizzarli - sia fisicamente che caratterialmente -, oltre che apprezzare ancora meglio il tuo stile. La lunghezza dei periodi è infatti perfetta, così come l'uso della punteggiatura. Inoltre, torno a dirti che adoro le frasi incisive e d'effetto con cui impreziosisci i tuoi testi (stavolta non te ne segnalo nessuna perchè sarebbero troppe ahah).
La storia d'amore che hai raccontato è tormentata e piena di passione, e credo tu abbia reso perfettamente il filo che lega indissolubilmente ancora i tuoi due personaggi (alla faccia del divorzio!). La storia mi è piaciuta molto, dunuque, e ancora una volta ti faccio mille complimenti!
Alla prossima, spero di leggere altro di tuo perchè amo davvero il tuo modo di scrivere!

Recensore Junior
17/11/19, ore 14:11

Eccomi qui per lo scambio! Scusa ancora per il ritardo.
Allora, io sono una fan della Marvel quindi sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che tu sia così legata a questo fandom. Ma andiamo con ordine.
Questo Loki è un Kurt Cobain, con le stesse influenze mentali. Ho amato la sua introspezione sul carattere volubile e capriccioso, impreziosita da una proprietà di linguaggio notevole e una narrazione sapientemente strutturata. Le canzoni le ho trovate molto azzeccate e davano la giusta impronta al testo, ottima scelta. Ho trovato i personaggi tridimensionali, Sigyn è splendida e hai avuto un'ottima idea ad inserirla. Sono estremamente colpita, e sono anche convinta (se non l'hai già fatto) che dovresti farci una long. Sarebbe davvero interessante.
Alla prossima!

Recensore Master
17/11/19, ore 13:46

Ciao tesoro <3
Inutile dirti quanto mi eri mancata e quanto le tue storie siano sempre in grado di creare un mondo e di raccontarlo in modo pressochè perfetto e impeccabile! 
Loki e Sigyn tornano in queste vesti di cantante rock lui e di ex-moglie lei, anche se il loro amore resta immutato quale che sia l'universo - finto o reale - in cui si trovano ad abitare. Ha le stesse sfaccettature maledette di sempre; è capace di donare e al contempo togliere tutto, graffia l'anima, appunto, e nello stesso modo riesce a illuminarla, ad accenderla di colori e suoni, a renderla viva. 
Questo sono loro, vivi in ogni parola che vai a raccontare; vivi nei loro gesti e nel loro volersi sempre con la stessa urgenza. Vivi quando Loki la scherniche e la ghermisce; quando sale sul palco e suona ballate e canzoni e melodie dimenticate nel tempo ma più vivide che mai. E vivo è il loro amore, sempre vigoroso e capace di ritrovarsi fra mille altri. 
Ho amato tantissimo questo universo, questa Midgard differente in cui Loki strimpella una chitarra e, al solito di quando sguainava una spada, riesce a irretire tutti - qui con la musica, con le parole, con i racconti di un Asgard che purtroppo non esiste più, ma che lo è ancora nel suo cuore, nonostante il Tesseract gli abbia confuso la memoria. 
E non poteva essere altrimenti che Sigyn finisse per seguirlo, perchè fedeltà e inganno devono completarsi, mantenere l'equilibrio, qualsiasi sia la realtà in cui si trovano a vivere! 
Davvero stupenda come sempre... adorerei se ci facessi una long o una minilong, nel frattempo amo il tutto e ti ringrazio per averla condivisa con noi <3
A presto
Alice

Recensore Master
12/11/19, ore 18:57

Ciao, cara!
Eccomi finalmente qui per lo scambio del Giardino... inizio chiedendoti scusa per il ritardo, ma sono stata anche malata e purtroppo non ho avuto molto tempo per recensire nel weekend.
Come sempre trovo che tu abbia la capacità di trascinare il lettore nelle storie che scrivi, mi sembrava di essere in quella stanza d’albergo insieme a Loki prima e anche con Sigyn poi. L’idea di un Loki cantante rock calza davvero a pennello all’immagine dannata che lui ha, così come Sigyn che è stata sua moglie, senza riuscire a resistiere al suo fianco, ma che comunque non è e non sarà mai immune al suo fascino. Questi due sono destinati a incontrarsi sempre, in ogni universo, senza mai riuscire a raggiungere la felicità tanto agognata, perché Sigyn ha ragione: Loki ha tutto, ma senza avere nulla e non riuscirà mai a essere completamente soddisfatto.
Ormai mi hai fatta innamorare di questi due e spero di aver tempo, quanto prima, per leggere di loro nel canone scaldico.
Spero di essere riuscita a farti capire quanto mi hai emozionata con questa storia, ma temo che questa recensione sia un po’ troppo frammentaria per rendere al meglio il concetto.
Compimenti per lo stile impeccabile come sempre.
Spero di tornare a leggerti presto!
Francy
(Recensione modificata il 12/11/2019 - 07:02 pm)

Recensore Master
12/11/19, ore 16:56

Mia carissima shilyss,
eccomi finalmente approdata di nuovo nei tuoi lidi e sappi che ti ho pensata tanto e avevo davvero voglia di leggere un'altra delle tue favolose creazioni.
Mi trovo sinceramente in difficoltà nel lasciare una recensione con un filo logico per la storia che ho appena letto, perché ci sono così tante emozioni e così tante sfaccettature che non saprei davvero come metterle per iscritto ma ci proverò XD
Innanzitutto, in questa storia abbandoni i toni epici delle altre, lasci da parte Agard e la sua magnificenza, gli dei, per inserire Loki e Sigyn in un contesto più moderno e contemporaneo, rendendo al contempo entrambi i personaggi fuori dal mito, umani. Ho davvero apprezzato l'ambientazione di questa storia; nonostante sia differente da quella che sono abituata a leggere, devo dire che l'ho trovata molto calzante e davvero piacevole e ti faccio i complimenti per essere riuscita a cucirla addosso ai due protagonisti senza snaturarli.
Altra cosa che ho amato oltremodo: la musica. La musica come altra protagonista assoluta di questa vicenda e riprova del fatto che essa sia linguaggio unico e universale, in ogni luogo e in ogni tempo. Non importa che ci si trovi ad Asgard o a Midgard, la musica saprà avvicinare e comunicare, stregare e raccontare. E Loki non lo sa, cosa sta davvero raccontando attraverso la musica che compone, non ricorda di averla già sentita e non ricorda da dove viene. Sa solo che le folle lo adorano, che ha conquistato il mondo con le sue melodie e, anche qui, se ne compiace ma non sa perché.
La tua storia si pone come interessante lettura delle vicende che hanno seguito il furto del Tesseract da parte di Loki; vuole rispondere a una domanda che, credo, sia stata comune a un po' tutti, e lo fa in maniera originale e davvero brillante. Fin dall'inizio, si sente il peso di qualcosa, si sente l'inquietudine dei pezzi mancanti, di uno sfasamento, di dettagli non propriamente al loro posto. Vediamo un Loki che è l'icona di una rockstar all'apice del successo, ma che al contempo lo è diventato quasi per necessità: si ubriaca di whisky, si droga per soffocare la parte oscura che, dentro di lui, gratta e urla e gli fa vedere cose che non comprende. Per un po', anche il lettore si domanda se queste allucinazioni non siano solo il frutto dei deliri indotti dalle sostanze stupefacenti, se davvero non significhino nulla e non siano le visioni di un allucinato, ma man a mano che si prosegue con la lettura, è sempre più chiaro che Loki sia precipitato nell'oblio, che la sua mente non riesce a ricordare ciò che è stato, non riesce a far tornare a galla le sue origini, ciò che è accaduto.
E poi c'è Sigyn, una Sigyn che ha avuto una relazione con Loki e che poi ha interrotto. Non hai idea di quanto mi sia piaciuto questo loro rapporto che hai dipinto in questa storia. L'idea del divorzio è, anch'essa, moderna e abbraccia alla perfezione il malinconico concetto di perdita che accompagna questa coppia. Quella che ci mostri qui, è una Sigyn meravigliosa e graziosa tanto quanto lo è nelle vesti della dea della fedeltà - che lei non ricorda di essere- e questa sua splendida delicatezza trasuda da ogni suo gesto e da ogni suo aspetto, anche nell'accurato e costoso modo di vestire, nel profumo che indossa come un guanto.
Quella che ci delinei sembra la storia ordinaria di una coppia che si è innamorata, ma che poi s'è divisa, come spesso accade davvero ai musicisti di successo, che vivono solo per la loro carriera, totalmente assorbiti da essa. Abbiamo anche un figlio, che chiede del padre che non vede da chissà quanto. Eppure, in quest'ordinaria storia di una coppia separata da qualcosa di diverso dalla morte del sentimento che la lega, c'è anche un'inquietante nota stonata (per rimanere in tema musica), perché dietro c'è sempre Asgard che chiama, c'è sempre il ricordo di ciò che è stato e che si fa sempre più chiaro nella mente di Loki. Lui sa di aver perso Sigyn, di averla sempre persa e che continuerà a farlo. Sa che la ama e che non può starle lontano, e così anche lei ama lui e non può rifuggirgli, non vuole. I due sono indissolubilmente legati, in quella vita come in tante infinite altre, e si amano ancora, si amano anche se Sigyn ha proclamato falsamente la fine del loro amore, ed entrambi sono consci di questa bugia.
Loki è assorbito dalla sua musica, dalla sua carriera perché è ciò che gli ha fatto conquistare e gli fa mantenere assoggettato il suo regno. Mi è piaciuto il fatto che alla fine sia riuscito nel suo intento, anche se, come tu hai detto, in maniera differente da come credeva. Alla fine Loki è stato un vincitore, anche se è caduto preda di un suo stesso incantesimo che non ricorda, inizialmente, di aver creato.
Struggente e dolcissimo il fatto che Sigyn lo abbia seguito fin lì, confermandosi ancora una volta la dea della fedeltà, che non può e non vuole abbandonare il fianco del suo Loki, così come non può smettere di amarlo, nonostante il suo carattere, il suo modo di essere e di fare. Nonostante le lacrime che le ha fatto versare.
Ho amato il finale, in cui Loki sogna Odino e poi ricorda, ricorda ciò che è accaduto e sa, sa che si trova all'interno di un ciclo che non avrà mai fine, un ciclo che lui stesso ha creato. Sa che ha perso Sigyn in quella vita, come l'aveva persa anche ad Asgard, ma sa anche che non la potrà mai perdere realmente, perché la ritroverà ancora e ancora si ameranno, ancora si cercheranno senza sapere perché. E ancora si perderanno. Per sempre.
Questa storia è stata davvero meravigliosa, struggente e malinconica, accompagnata da quelle melodie che i bardi di Asgard hanno composto e che Loki sente di dover suonare, perché sono l'unico legame rimastogli con la sua terra. Quelle ballate che Sigyn gli canticchiava dopo essersi amati tra coperte di pelliccia e che ora lui ricanta a lei in un letto sfatto di una suite, nel nostro mondo dove lui è divenuto un re, eppure è insoddisfatto perché non è nella sua natura la soddisfazione, e dove ha tutto senza avere nulla. Una storia intensa, bellissima, che rende onore e giustizia alla musica come forma d'arte e che dipinge un Loki e una Sigyn legati come sempre fino alla fine, in un rapporto che è amore e allontanamento insieme.
Leggerti è sempre un immenso piacere e le tue storie sono un tripudio di emozioni. Davvero tantissimi complimenti, mia cara.
A presto <3<3
(Recensione modificata il 12/11/2019 - 05:02 pm)