Ciao!
Mi è piaciuta davvero tanto questa storia su Maria la Sanguinaria, personaggio che reputo a dir poco affascinante, in generale mi piace proprio il periodo storico. Secondo me hai fatto bene ad usare la prima persona, ci sta bene per questo tipo di racconto in cui mostri il punto di vista di questa regina che ha avuto, come tante sue "colleghe", una vita difficile. Una vita piena di sogni direi, che però non si sono mai realizzati, a partire proprio dalle delusioni di "cuore". E poi c'è la parte politica, i suoi intenti, il suo essere regina e avere dei poteri, ma anche delle responsabilità. Ne hai disegnato una figura sì forte, ma al contempo anche fragile. Maria aspetta qualcuno che la "salvi", una sorta di eroe che arrivi e la prende per mano. Purtroppo costui non arriva mai, tra l'altro ho adorato il fatto che tu abbia inserito l'attrazione di Filippo per Elisabetta, rende tutto ancora più intrigante e tragico. E tragica è la dipartita di Maria, che sperava di poter mettere al mondo un figlio, ed invece ha capito di avere un male incurabile che inesorabilmente la porta alla morte. Tragica e malinconia, quasi decadente, mi è piaciuta tantissimo, complimenti <3

Nao

Questa estate sono stata in Scozia e ho ascoltato e letto tante storie su Maria Tudor e su Elisabetta, e sulla loro rivalità, quindi questa storia mi interessava moltissimo.

Ho trovato interessante la narrazione in prima persona, diversa dalla shot precedente dove invece la vita di Anna Bolena era descritta da un terzo. Lei è passata alla storia come Maria la Sanguinaria, ed invece tu hai dato un forte accento al suo romaticismo e al suo desiderio di trovare un eroe bello e forte che la amasse sinceramente. Per quanto sia stata una regina e una donna di potere (forse ingenua su molte cose però), rimane una donna che ha cercato l'amore e non ne ha ricevuto in cambio. Il suo destino, purtroppo, non è stato felice. Non vorrei sbagliarmi, ma se ricordo bene lei fu anche accusata dal marito di adulterio (marito che poi la trattava freddamente e con distacco), e questo fu uno dei motivi per cui poi ci fu una rivolta che uccise il suo segretario, definito come amante, e per cui il popolo smise di trattarla con favore.

Una vita povera di amore, segnata poi dalla sconfitta del dover cedere il trono ad Elisabetta. Maria è una donna che perde tutto, forse per ingenuità, forse per il desiderio forte di amore che aveva. Sono contenta che le fai alzare il capo nella sua ultima sfida alla sua rivale, Elisabetta, quando dice che la sfida ad essere più forte di lei. Non saprà mai come andrà, ma questo è il suo modo di non deporre mai le armi e di accettare fieramente la morte.

Bella bella bella. Davvero, apprezzo tantissimo questa serie sulle donne di potere. Spero che proseguirai :)

Ciao! :D
Sono qui per lo scambio libero del "Giardino di EfP". Chiedo infinitamente scusa per questo ritardo mostruoso, purtroppo l'influenza mi ha segregata a letto e mi ha tolto tutte le energie anche solo per recensire.
Ma ora sono qui e guardando il tuo profilo non ho potuto fare a meno di fiondarmi su questa storia per due motivi soprattutto: amo il genere storico ed il periodo in cui hai ambientato il racconto è uno di quelli che mi ha sempre affascinato, con tutte le sue contraddizioni ed i suoi cambiamenti.
In particolare, ho apprezzato il fatto che tu abbia incentrato tutto su Maria Tudor: i libri di storia non hanno avuto clemenza con lei, molte volte mi è sembrato che l'accostassero al male, con evidente esagerazione; nessuno si è mai soffermato molto su di lei, sui suoi sentimenti, sulle sue speranze e desideri, cosa che invece hai fatto tu e che mi sembra riuscita benissimo.
La narrazione in prima persona, scelta che ho apprezzato molto, mi ha permesso di immedesimarmi in lei, di capire cosa provasse e sperasse:è stato molto bello leggere di lei che, da bambina e da adulta il suo cavaliere, cercando quel mondo che le fiabe le hanno sempre fatto sognare; lei è la principessa da salvare, ma i suoi cavalieri avevano attenzione per tutto tranne che per lei (mi riferisco soprattutto ai due Filippo - curioso come quello che nelle fiabe è il nome di un principe qui è dato a personaggi che di principesco hanno poco).

La scansione della narrazione in diversi passaggi mi ha permesso di seguire la crescita e lo sviluppo di Maria, dall'inizio della sua parabola alla conclusione su quel letto di morte solitario ed una frase mi è rimasta davvero impressa: se non ha trovato il suo eroe, ha provato almeno a generarlo, ma anche lì le illusioni si sono dissolte portandole solo la morte.

La lettura è stata lineare e scorrevole: non ho incontrato errori e l'italiano è scorrevole. Mi piace molto il tuo stile, mi ha permesso di apprezzare questo personaggio complesso ed incompreso. I miei complimenti!
Spero di poter leggere presto qualcos'altro di questo genere! **
Alla prossima,
foschi

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Innanzi tutto in bocca al lupo per il contest!
Non conoscevo la canzone, quindi prima ho letto il tuo scritto e poi sono andato a leggermi il testo.
Direi che hai fatto un ottimo lavoro accostando la figura di Maria Tudor alla protagonista del testo di Bonnie Tyler.
Sembra davvero una principessa delle fiabe, sempre in attesa del principe azzurro, di un eroe che la salvi da tutto.
Ironia della sorte muore da sola, senza nessuno che la possa salvare, perché ai tempi, davanti a certe malattie, si poteva parlare solo del volere di Dio.
Al suo posto arriverà Elisabeth... Una donna eroe di se stessa che avrebbe cambiato il paese portandolo ad una inattesa rinascita.
È così potrebbe essere che l'eroe che attendeva Maria arrivò solo dopo la sua morte a salvare il suo paese, sotto le spoglie della sua odiata sorella.
Complimenti!
Ssjd

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