Recensioni per
Bedtime stories
di Menade Danzante

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/12/19, ore 21:29

Eccomi, in tempi relativamente brevi per il periodo.
Una storia natalizia meravigliosa, come del resto lo sono tutte le tue storie..Ironica, dolce e profonda al tempo stesso. Crowley che è divertito per l'idea che gli è balenata nella mente e ne discute con Zira per cercare di capire se sia d'accordo o meno, è perfettamente da lui. Ottima l'idea di non svelare subito quale sia questa idea innocua ma stupida, questa scelta ha creato quel mistero che ti porta a leggere riga dopo riga questa OS. Anche quando "finalmente " ci viene svelata l'idea del demone la storia non perde di mordente, anzi, ci si ritrova in un vortice di emozioni dovute alla tua bravura muovere i personaggi nella giusta direzione. Infatti, dopo che la tata scopre che il giardiniere ha raccontato la sua storia il demone medita di ucciderlo xD, la tata però, rimedia alla grande dando al piccolo Warlock, che per la cronaca hai tratteggiato in maniera stupenda e quanto mai Vera, complimenti, un consiglio che se fosse veramente seguito il mondo sarebbe un posto migliore.
Il racconto della tata, così come quello di Francis è semplicemente una storia, per il piccolo non conta quale sia effettivamente la verità, lui non può resistere al fascino di una storia. Quanto mi è piaciuto Zira in questa storia, sarcastico e ironico ma non stupido come lo stesso ricorda a Crowley.
Il disegno giuro che mi ha stesa, quella scena è speciale; non solo il bimbo mostra alla tata il suo capolavoro ma fa vedere che, seppur non abbia effettivamente capito il significato delle parole "Tra tutto quello che ti viene detto. Ascoltalo, comprendilo, fa' la tua scelta. Sempre, Warlock. Chiaro?", le ha comunque fatte sue e le ha elaborate per quanto la sua età gli possa concedere. Warlock ha ascoltato , compreso e scelto e in quel disegno lo sta mostrando alla tata; lei è Francis sono nella natività insieme ai suoi genitori, loro due, per Warlock sono parte della famiglia. Questo lascia stupefatto il demone prima e l'angelo poi. La tata è talmente felice di questa rivelazione che non gli importa di sorbirsi l'ennesimo rewatch di Frozen..Alla fine l'influenza di Crowley e di Zira sta dando i suoi frutti.
Quando pensavo non si potesse chiudere in modo migliore, ecco che mi tiri furi una perla che mi stesa del tutto; la scena alla libreria, i miei feels ^.^
Il disegno, che per il demone è importante donato al suo angelo, lo sguardo di Zira che per il demone significa essere nudo talmente lo comprende..e poi..il vischio (sospiro). Qui potevi cadere nel "banale" facendoli baciare ed invece, ancora una volta, hai gestito i personaggi in modo magistrale: l'imbarazzo di entrambi per aver colto il significato implicito di trovarsi lì, quel "dovrei proprio andare" di Crowley che cerca ti togliersi da quel marasma di sentimenti e "quell'aspetta" di Zira che inchioda il demone lì sul posto ci conducono alla scena del Buon a Natale con stretta di mano che rende il tutto molto dolce e realistico, perché seppur leggiamo tramite PoV di Crowley sono sicura che anche Zira sarebbe rimasto tutta l'eternità mano nella mano con Crowley.
Il finale, con l'angelo che da bastardo qual'è nega al demone il miracolo per fargli dimenticare Let it go, lasciandolo sconfitto ma con il sorriso sulle labbra è assolutamente geniale e perfetto.

Non posso che farti gli ennesimi e sempre e comunque meritatissimi complimenti e attendere i tuoi prossimi lavori.
Alla prossima

Recensore Master
04/12/19, ore 16:30

Eccomi, tesoro! Neanche tanto in ritardo stavolta. XD

La prima delle tue shot natalizie è stata un concentrato di tenerezza e divertimento.
La scena che hai dipinto per aprire la storia ci riporta a una delle situazioni più comuni per i nostri adorati, specialmente nel periodo “Warlock”. Hai fatto bene a partire subito con la conversazione già avviata e il lettore che trova un Crowley intento a ottenere il permesso e l'approvazione dell'angelo per fare un esperimento di cui, tuttavia, non si capisce la natura fino a diverse righe più avanti.
Come sempre, il ritmo incalzante del dialogo e lo scambio di battute sono orchestrati in modo eccellente, con i personaggi più che aderenti agli originali sia nel linguaggio che negli atteggiamenti, e ci cala subito in un'atmosfera scherzosa e divertente che porta la curiosità di chi legge ad aumentare ad ogni riga. Cosa avrà intenzione di fare Crowley?
Di tanto in tanto hai lasciato sapientemente cadere qualche indizio, tipo il fatto che il piano misterioso del demone sia legato al Natale e che si tratti di qualcosa di non malvagio ma piuttosto stupido. Sei stata bravissima a fare in modo che il lettore arrivasse più disorientato e bramoso che mai alla rivelazione del paragrafo seguente.
Prima di proseguire, devo dirti però quanto adori il tuo Aziraphale ironico. Mi piace tanto quando gli fai assumere questo tipo di comportamento che, puntualmente, spiazza e inorgoglisce Crowley, il quale si sente responsabile (in positivo) di quella deriva dell'angelo verso “il lato oscuro”. Lo rendi benissimo perché si tratta di un'ironia sottile, innocente e giocosa; quasi un modo di flirtare con il demone che è tipico del loro modo di rapportarsi l'uno all'altro.
Passando al secondo paragrafo, capiamo che l'idea folle di Crowley ha a che fare con il racconto di una versione particolare e alternativa del Natale. Quando hai nominato il paganesimo, ho quasi immaginato che Crowley avesse intenzione di rivelare a Warlock che il 25 dicembre era, nell'antica Roma, il Dies Soli Invicti e quindi riagganciarsi al tema del Solstizio e così via.
Invece la tua idea (o meglio, quella di Crowley) era molto più originale!
In fin dei conti, le tradizioni legate al Natale derivano dai contesti mitici e folklorici più disparati. Dal mondo celtico a quello germanico, sono innumerevoli le narrazioni, le consuetudini, le figure e le credenze adottate dalla cultura popolare, soprattutto occidentale, che, ad oggi, sono considerate a tutti gli effetti “natalizie”, anche se non se ne conosce la ragione (che nella maggior parte dei casi non ha proprio niente a che fare con il cristianesimo).
Bellissima la considerazione sul modo di presentare il Diluvio Universale nei libri per bambini che cercano di raccontare versioni edulcorate della Bibbia (qui c'è stato un momento telepatia che ti verrà chiarito prossimamente). In effetti, quell'episodio ha toccato molto il demone, come sappiamo, e trovarsi davanti ad una rappresentazione così semplificata e “di parte” rispetto a questo tragico evento , dev'essere stato un colpo al cuore per lui.
Ma, giustamente, se un qualsiasi autore umano può permettersi di manipolare così la storia della cristianità, allora un demone può certamente ritoccare leggermente la versione classica della natività di Cristo. E poi, come hai scritto, ormai Crowley è ferratissimo in materia di fiabe, dunque la rivisitazione in chiave pagana della nascita di Gesù è qualcosa che, a questo punto, gli riesce quasi spontanea.
Ma ecco il colpo di scena! Il demone si sta già fregando le mani, pronto a mettere in pratica il proprio piano, quando Warlock gli rivela candidamente che Fratello Francis gli ha raccontato la storia del Natale proprio quel giorno.
“Un altro racconto su quanto siano splendide le lumache?” mi ha fatta morire! :'D
Hai tratteggiato benissimo il nostro demone che inizia a prendere coscienza del fatto che Aziraphale gli abbia rubato la scena e quasi rovinato il suo esperimento; presa di coscienza che, legittimamente, si accompagna a istinti angelicidi.
Warlock è adorabile e maledettamente realistico così come la modalità con la quale lo fai rapportare alla tata che, poverina, deve tribolare non poco per farsi dire cosa esattamente gli abbia raccontato il giardiniere. Quando i bambini vogliono farsi pregare, non ce n'è per nessuno. Neanche per una tata demoniaca venuta direttamente dall'Inferno.
Ma quanto ho adorato la parte successiva! Crowley non può rispondere a Warlock dando del bugiardo a Francis perché, come hai scritto, il loro obiettivo è di mantenere l'anima del bimbo in equilibrio tra Bene e Male e affinché questo avvenga è necessario che entrambi mantengano una pari credibilità ai suoi occhi. Ma non può neanche permettere che Warlock si convinca della verità assoluta di ciò che esce dalle labbra del giardiniere, a proprio discapito.
La soluzione che hai fatto adottare al demone per districarsi da questa situazione è stata perfetta. Hai puntato su un relativismo che ammette sia la legittimità della propria posizione che quella di Fratello Francis. È una questione di punti di vista, non di assoluti da prendere come oro colato. Ognuno può avere la sua visione del mondo e questo non rende inammissibile quella di qualcun altro che invece la pensa diversamente.
Anche qui, hai delineato Warlock con impressionante nitidezza. I bambini di quell'età non hanno ancora sviluppato l'idea che più istanze possano coesistere. Vivono in uno schema mentale dualistico per cui quegli assoluti di cui ti accennavo prima sono la regola che regge il mondo. Questo è vero e verificabile ancora di più quando si tratta delle figure di riferimento che li circondano. Il fatto che Warlock domandi alla tata se ella abbia sempre ragione è un tocco di tenerezza che prepara il terreno alla risposta successiva di Crowley, ma è anche un marcatore di grande importanza per rendere il personaggio del bimbo ancora più vero. Ottimo lavoro, Tam!
E arriviamo alla prima parte che mi ha fatta sciogliere e per la quale ti meriti un applauso di un'ora.
“Tra tutto quello che ti viene detto. Ascoltalo, comprendilo, fa' la tua scelta. Sempre, Warlock. Chiaro?” Non so dirti quanto abbia amato questa battuta di Tata Ashtoreth. Ogni genitore del mondo dovrebbe ripeterla ai propri figli più volte al giorno tutti i giorni. Sul serio, è così che si educano i ragazzi alla libertà, al rispetto della diversità e a tutti quei valori che oggi sempre più si stanno perdendo. Mi hai fatto scendere la lacrimuccia da quanto ho trovato stupende queste parole. Pretendo che venga consegnata una pergamena ad ogni neo-genitore con scritta questa frase, davvero!
Come detto, ora che Aziraphale ha offerto a Warlock la propria versione del Natale (quella più fedele all'originale), il bimbo fa fatica a concepire che ce ne possano essere altre, ma Tata Ashtoreth riesce a farlo ricredere. Un bambino non può resistere al fascino di una storia, non importa se coincida o meno con un'altra che ha sentito in precedenza, anche se questo può inizialmente spiazzarlo o turbarlo e necessita dunque di una rassicurazione.
Il momento al pub è stato uno spasso da leggere. Crowley che ha pianificato la morte di Aziraphale ma ha finito per dimenticarsene fornisce la misura di quanto sia demoniaco nel profondo. Ci prova a fare il Cattivo, ma alla fine non ci riesce e ci rimette pure in termini di dignità diabolica, soprattutto quando c'è di mezzo l'angelo, verso il quale non può provare sentimenti negativi che siano davvero tali.
Aziraphale tutto dispiaciuto, ma forse neanche esageratamente, è ICissimo. Però il risentimento di Crowley traspare sia dal suo atteggiamento accondiscendente che da come prende velatamente in giro la versione della storia che l'angelo ha raccontato a Warlock.
La reazione indispettita di Aziraphale è più che giustificata (c'è un limite a tutto!) e sono stata felice di leggere come egli abbia messo a tacere Crowley, una volta tanto. Se l'è proprio meritato stavolta. Il demone capisce di aver passato il segno e di averlo ferito, così si appresta immediatamente a ridimensionarsi, contrito; il minimo che potesse fare. Questo riporta la situazione tra i due in armonia e il brindisi a Cristo (al quale fischieranno non poco le orecchie) ne è il sigillo ideale, insieme alla risata all'unisono.
Awwwww! Ho amato la descrizione di Warlock in piena febbre da Natale e con addosso il vestitino da elfo da cui non si separerebbe mai! *.* Troppo carino, davvero! E poi rimarco ancora una volta ciò che ti ho già scritto ma che scriverò ancora prima della fine di questa recensione: è autentico, concreto, realistico. È un bambino vero! (anche se, detta così, potrebbe sembrare che prima fosse invece un burattino di legno... )
Crowley ha contribuito all'invenzione della televisione, e ora ne sta pagando le conseguenze a colpi di film Disney e rewatch continui degli stessi. La legge del contrappasso di dantesca memoria colpisce ancora! XD
Vedi come si arriva a desiderare ardentemente l'arrivo del 27 dicembre? L'esasperazione di Crowley è comprensibilissima e merita tutta la mia solidarietà ed empatia. Spesso è difficile reggere l'entusiasmo sfrenato dei bimbi quando sono eccitati per qualcosa e si fissano su quella per periodi che possono durare anche parecchio. Capisco lo stato d'animo esausto di Tata Ashtoreth. Non parliamo poi di quanto “Frozen” e la sua “Let it go” abbiano rotto le scatole con la loro onnipresenza all'epoca dell'uscita del film! Film che mi piace, così come la canzone, per carità; ma che era diventata una presenza costante e molto invasiva nella quotidianità.
Ma il disegno! IL DISEGNO, TAM!!!! Tu mi vuoi male, ormai l'ho capito!
Ok, andiamo con ordine: Warlock che giustifica il suo anomalo essere gentile tramite le parole (mai dette) di Fratello Francis è di nuovo carinissimo e molto credibile: incarna in maniera eccellente la personalità di un bimbo di cinque anni, che sta imparando a rigirare la frittata a proprio vantaggio.
Ma questo è un comportamento che Crowley, da educatore demoniaco, non può che approvare. Warlock colpevole che teme un rimprovero da parte della tata mi ha fatta sciogliere ancora una volta (ormai è tutto un liquefarsi e ricomporsi per poi liquefarsi di nuovo).
La presentazione del disegno con relativa didascalia direttamente dall'autore cinquenne è qualcosa di bellissimo. L'hai resa divertente, semplicissima (com'è gusto che sia), e piena di quella logica inoppugnabile che caratterizza la mentalità dei bambini. Hai fatto anche mettere al centro Warlock stesso, che, nel suo naturale e infantile essere egocentrico, si ritrae come il neonato nella mangiatoia, circondato dai suoi genitori ma anche da quelle due figure che per lui contano quasi al pari di mamma Harriet e papà Thaddeus.
Per Warlock è tutto ovvio, ma deve fare i conti con la solita stupidità degli adulti, e qui anche con il fatto che la sua tata non avrebbe mai osato immaginare ciò che invece per il piccolo disegnatore appare come una realtà scontata: lei e il giardiniere sono suoi amici e meritano di comparire nel quadretto della natività così come l'ha rivisitata.
Ma il bambino si trova costretto a dover spiegare nel dettaglio l'identità di quei due personaggi misteriosi alla sua incredula tata che, come c'è da aspettarsi, finisce per essere sopraffatta dalla tenerezza per quel piccolino che un giorno potrà anche distruggere la terra, ma per ora è solo un cucciolo che le sta mostrando un disegno che testimonia quanto lei e Francis siano importanti per lui. Il finale del paragrafo, con la tata che si abbraccia Warlock e accetta di rivedere “Frozen” è la ciliegina sulla torta di questo splendido momento che ci hai regalato, nella sua preziosissima semplicità. Ma di tutto questo, ho apprezzato molto anche ciò che Crowley ha mancato di notare per eccesso di feels, vale a dire il fatto che il disegno di Warlock (come la forma dell'intaglio della zucca nella tua shot halloweeniana) rappresenta figurativamente quell'equilibrio che lui e Aziraphale stanno perseguendo. Nessuno dei due è in vantaggio sull'altro e, nella testolina del piccolo, tata e giardiniere occupano lo stesso posto di rilievo, senza che uno prevalga sull'altro.
A questo punto, credevo che il culmine della dolcezza fosse stato ormai raggiunto. Chiaramente, mi sbagliavo.
Aziraphale che è portato a questionare riguardo all'accuratezza storica ma si lascia comunque intenerire dal disegno di Warlock è bellissimo. Proprio lui, in tutto e per tutto. La proposta che fa a Crowley circa la possibilità di tenere per sé il disegno ci indica la consapevolezza dell'angelo rispetto al fatto che tra il bimbo e il demone si sia instaurato un rapporto intimo e speciale. Sa che, per l'amico, quello scarabocchio ha un valore affettivo non indifferente e lo incoraggia a conservarlo.
L'accenno alle ferie non concesse mi ha ricordato molto certe uscite presenti nel libro e, come l'uso corretto e appropriato che hai fatto in precedenza della canzone dei Queen, avvicina allo stile con cui Gaiman e Pratchett hanno scritto “Good Omens”. Sono i piccoli tocchi da maestra che sempre ritrovo nelle tue storie e calzano a pennello in relazione all'opera madre.
Ma angelo e demone sono finiti proprio sotto il vischio ed entrambi sanno quale significato esso abbia per gli umani e a quale tradizione sia legato. Questo crea imbarazzo e incertezza, poiché tutti e due son stati involontariamente colti dallo stesso pensiero.
La risoluzione della stretta di mano in onore del Natale è stata, come ti ho detto, molto apprezzata da parte mia. Bacio sulla guancia bocciato, decisamente! Hai fatto benissimo a non darmi retta e a non azzardare con quell'alternativa, che probabilmente sarebbe stata un po' forzata rispetto al mantenimento dell'IC. Invece la stretta di mano è più indicata per il segmento temporale in cui i due si trovano in quel periodo e comunque l'hai presentata in modo tale da non sottrarre nulla all'elemento sentimentale e romantico, che emerge con grande potenza nonostante l'apparente banalità del gesto in sé.
La chiusura con Crowley che si ritrova a fischiettare “Let it go” e Aziraphale che ricorre, come all'inizio, a quella sua nuova vena ironica che diverte il demone, conclude degnamente questa meraviglia di OS a tema natalizio.
Come detto, se queste sono le premesse, mi aspetto un dicembre ricco di scioglimenti e attimi di dolcezza all'ennesima potenza. Non vedo l'ora!
Sarò ripetitiva; saprai già tutto a memoria ma, a rischio di apparirti estremamente povera di fantasia e inventiva, mi ritrovo a doverti propinare la solita valanga di complimenti: stile impeccabile come al solito e modulato in modo da adattarsi ad ogni situazione che presenti, oscillando ora dall'ironia, ora alla leggerezza; IC magistralmente rispettato; Warlock delineato con attenzione e accuratezza; contenuti divertenti ma anche molto originali e ricchi di quella capacità di emozionare che mi rendono tanto care le tue storie, insieme a tutto il resto che ti ho elencato.
Lavoro eccellente, Menade. Ma da te non ci si potrebbe aspettare niente di meno. ;)
Un abbraccio, un bacione, e a presto!